20 dicembre 2016 - 20 Kislev 5777 |

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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Roberto Della
Rocca e di Dario Calimani. Nella sezione pilpul una riflessione di
Tobia Zevi e Mario Avagliano.
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PM of Israel @IsraeliPM
19 dicembre
The murder of a diplomat serves as a stark reminder
of the need for the civilized world to come together in fighting the
forces of terrorismy
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#PE24BreakingNews |
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Il terrorismo colpisce a Berlino
Camion sulla folla, 12 vittime
È
di almeno 12 morti e oltre 48 feriti il bilancio dell'attacco avvenuto
la notte scorsa al mercato di Natale di Breitscheidplatz, a
Berlino, dove un camion si è lanciato contro la folla. Nelle scorse ore
la polizia ha definito quanto accaduto un “attacco terroristico”,
seppur le indagini siano ancora in corso per capire dinamiche e
responsabilità e non vi siano state ancora rivendicazioni. “Ai
familiari delle vittime di Berlino tutto il nostro fraterno abbraccio –
il messaggio di cordoglio della Presidente dell'Unione delle Comunità
Ebraiche Italiane Noemi Di Segni - Triste che quanto temuto si stia
avverando ancora una volta, colpendo tutti i fedeli che in questi
giorni si stanno preparando per le celebrazioni del Natale, e tutti noi
che nei valori della libertà e della vita crediamo profondamente.
Non sono tempi per un buonismo esteso ma di realismo e forte presa di
coscienza”. “Il mondo è cambiato – sottolinea Di Segni - e per sognarne
uno diverso ci dobbiamo adoperare da subito per reprimere con la forza
della cultura e die valori condivisi, ogni movimento, ogni iniziativa
che attenti alla nostra sicurezza e al nostro futuro”.
Secondo le ricostruzioni (Corriere, La Stampa e Repubblica), il tir
targato Polonia intorno alle 20 di ieri sera è piombato tra le
bancarelle del mercatino di Natale, investendo le persone presenti e
senza accenno a fermarsi. Secondo le prime ricostruzioni le persone a
bordo del camion erano due: una sedeva al posto dell'accompagnatore e
sarebbe rimasto uccisa nello schianto. Secondo dichiarazioni del
portavoce della polizia si tratterebbe di un cittadino polacco, forse
l'autista titolare del tir sequestrato dal presunto attentatore.
Quest'ultimo invece avrebbe tentato la fuga, per poi venire fermato
dalla polizia.
L'uccisione dell'ambasciatore russo ad Ankara. “Se
l'obiettivo di Mevlut Mert Altintas, il poliziotto di 22 anni che ieri
ha ucciso a colpi di pistola l'ambasciatore russo in Turchia Andrej
Karlov, era quello di minare le relazioni tra Mosca e Ankara, si può
dire che è clamorosamente fallito”, scrive Repubblica parlando
dell'attentato in cui è stato ucciso ieri l'ambasciatore russo ad
Ankara. Ad assassinarlo in diretta televisiva durante l'inaugurazione
di una mostra, un poliziotto fuori servizio: “Non dimenticate la Siria,
non dimenticate Aleppo. Allah è grande”, ha urlato il giovane mentre
apriva il fuoco. Ieri il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha
annunciato che Russia e Turchia condurranno indagini congiunte
sull'omicidio, “una mossa senza precedenti in un Paese in cui Mosca non
è certo popolare”, sottolinea ancora Repubblica.
Berlino, Ankara, Mosca e il lavoro della Farnesina. “La
strage di Berlino e l'uccisione dell'ambasciatore russo Karlov in
Turchia ci rafforzano nella convinzione che occorre dare massima
priorità alla lotta contro il terrorismo, in un quadro di intensa
cooperazione con tutti i partner internazionali. A Germania e Russia
tutta la nostra solidarietà”, il pensiero del ministro Angelino Alfano,
passato di recente dal Viminale alla Farnesina. Intervistato dal
Corriere, Alfano parla del suo nuovo incarico: “è evidente – afferma -
che, data la mia origine di frontiera di uomo del Mediterraneo, e la
mia provenienza dal Viminale, avrò un più di attenzione sui temi della
gestione delle frontiere esterne d'Europa e del rapporto con i Paesi
d'origine e transito dei migranti. Il terzo elemento sul quale intendo
mettere l'accento ha a che fare con la mia appartenenza politica ed è
la persecuzione dei cristiani”.
La sparatoria di Zurigo.
A questo preoccupante clima di violenza, si aggiunge la sparatoria
avvenuta ieri nei pressi di un centro islamico a Zurigo, in cui tre
persone sono rimaste ferite . Lo riferisce il giornale Blick. La
notizia è stata confermata dalla polizia. Secondo i media locali, la
persona che ha aperto il fuoco si è data alla fuga. Nella zona della
sparatoria è in corso un'operazione di polizia, secondo il sito della
Tribune de Geneve. Per il momento non ci sono indicazioni su chi siano
gli aggressori, mentre delle persone ferite si sa solo che sono tre
adulti. Un portavoce della polizia ha precisato che non si può
affermare allo stato attuale che gli spari siano da mettere in
relazione con il centro islamico.
La foreign fighter italiana condannata.
Maria Giulia Sergio, 29 anni, conosciuta anche come Fatima, è stata
condannata a 9 anni di reclusione per il reato di terrorismo
internazionale. La pena per la donna, che lasciò Inzago,
nell'hinterland di Milano, nel settembre del 2014 per raggiungere le
milizie del Califfato in Siria, dove si troverebbe tuttora, è stata
decisa dai giudici della prima sezione della Corte d'Assise di
Milano. Con lei sono state condannate altre cinque persone, tra
cui il padre, Sergio Sergio, a 4 annidi reclusione, e il marito,
l'albanese Aldo Kobuzi, che dovrà scontare 10 anni (Repubblica).
Lumi di Chanukkah. Tra storia, arte e design. Sul
Corriere della Sera Paolo Salom richiama la mostra alla Triennale di
Milano – aperta fino a gennaio – che raccoglie 40 delle chanukkiot
della collezione del museo ebraico di Casale Monferrato. “Quaranta
opere realizzate interpretando la forma originaria (simile alla
menorah), - sottolinea Salom - scomponendo e idealizzando l'archetipo
per arrivare comunque alla stessa funzione: contenere le luci che si
devono accendere, in progressione, a partire dal tramonto che introduce
il 25 del mese di kislev (quest'anno la sera del 24 dicembre),
aggiungendo un lume alla volta”.
Segnalibro: le leggende degli ebrei. Arriva nelle librerie il sesto volume delle Leggende degli ebrei
– edito da Adelphi e a cura di Elena Loewenthal - nel quale, spiega il
Corriere, “sono narrati gli episodi biblici che vanno dalla
strabiliante conquista di Gerico per merito di Giosuè alla pura e
bellissima Ester che, a Susa, salva gli ebrei dalle follie del re
Assuero e dallo sterminio, si concludono Le leggende degli ebrei
(Adelphi). Raccolte in circa trent'anni di lavoro (dal 1909 al 1938)
dallo studioso lituano Louis Ginzberg, emigrato nel 1899 negli Stati
Uniti, le Leggende attingono all'immaginario del popolo ebraico
riflesso nell'Antico Testamento”.
Matilde Beniacar (1926-2016).
È scomparsa ieri all'età di 90 anni l'ultima sopravvissuta della Shoah
della Comunità ebraica livornese, Matilde Beniacar. “L'ultima rimasta
in vita in questi anni per combattere, - riporta il Corriere Fiorentino
- tra molte difficoltà anche fisiche, la battaglia della Memoria e
della consapevolezza storica. Ampia e significativa la testimonianza
rilasciata nel 1996 allo storico della Shoah Marcello Pezzetti per
l'archivio digitale della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica
Contemporanea di Milano”. “Nell'intervista allo studioso, Matilde
ripercorre l'infanzia a Smirne, in Turchia; il ritorno in Italia dei
Beniacar, che avviene nel 1933; le Leggi Razziali del '38 che
costrinsero la sua famiglia e gli altri ebrei italiani ai margini della
società; l'incubo delle persecuzioni, l'arresto, la deportazione, i
mesi trascorsi in condizioni estreme tra Auschwitz, Birkenau, Gusen,
Bergen Belsen, Dachau, Buchenwald e infine Mauthausen”.
Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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