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Pierpaolo Pinhas Punturello, rabbino
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Avete
presente quando si dice che in Israele si avvera quotidianamente la
promessa profetica del “kibbutz galuiot” la raccolta dei dispersi? Ieri
ho partecipato ad un matrimonio dove coloro che erano sotto la huppa’,
ebrei israeliani, avevano origini da ovunque nel mondo.
Il rav che celebrava le nozze è uruguaiano di origine ungherese, la
sposa tripolina, lo sposo olandese, un testimone africano e l’altro
statunitense.
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Gadi
Luzzatto
Voghera, Direttore Fondazione CDEC
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“Da
questa area è possibile accedere alle immagini raccolte e catalogate
dall’Archivio fotografico a partire dal 2001. Le fotografie qui
pubblicate provengono da varie collezioni e costituiscono il patrimonio
fotografico della Fondazione CDEC. La sezione viene costantemente
arricchita di nuovi materiali”. Queste sono le parole poste a titolo
della sezione fotografica della Digital Library
alla quale lavorano con passione e competenza ricercatori e volontari
della Fondazione CDEC da molti anni. Si tratta di un progetto di lunga
durata, che valorizza un patrimonio storico e memorialistico che troppo
spesso resta inconsapevolmente chiuso nei cassetti delle case delle
famiglie ebraiche italiane.
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Un faro e il turismo nero
polemiche in Emilia
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“Polemiche
in Emilia Romagna per la decisione del comune di Meldola, provincia di
Forlì, di riaccendere il faro di Mussolini: quando durante il Ventennio
il dittatore soggiornava in Romagna, il faro veniva acceso per
segnalare la sua presenza ed emetteva un fascio di luce tricolore
visibile a oltre 60 chilometri di distanza. Ora il sindaco di Meldola
Gianluca Zattini vuole riaccenderlo, racconta La Stampa: “sarà visibile
da Imola a Rimini e richiamerà quassù un bel po’ di gente. Stiamo
definendo le pratiche per affidare la gestione, ci sarà anche un
ristorante”. Quel bel po’ di gente però, sottolinea il quotidiano,
saranno con ogni probabilità i nostalgici del fascismo: nella vicina
Predappio, il turismo nero porta in città 40mila persone. Si è formato
già un comitato contro l’accensione del faro e da Ferrara il rabbino
capo Luciano Caro ha criticato la scelta di Meldola: “Qui c’è la
tendenza a nascondere le malefatte del regime – sottolinea rav Caro – A
Predappio ci sono clamorose celebrazioni del fascismo: busti, bandiere,
gadget, reliquie. Riaccendere il faro significa aggiungere ulteriore
squallore”. “In quel luogo nostro zio è stato trucidato e ucciso,
riaccendere quel faro sarebbe una profanazione. È Mussolini non merita
di essere ricordato”, il ricordo invece dei famigliari di Antonio
Carini, comandante della Resistenza catturato il 6 marzo del1944 e
sottoposto alle torture più efferate proprio in quei luoghi. Giorgio
Frassineti, sindaco Pd di Predappio, spalleggia invece l’iniziativa e
attacca in modo grave l’Anpi (che ha posizioni diverse rispetto alla
questione del faro): “Nel 2017 bisognerebbe interrogarsi su che senso
abbia l’esistenza dell’associazione partigiani. Sinceramente credo che
l’Anpi abbia esaurito il suo compito anni fa”. Contando i 40mila
neofascisti che vanno in pellegrinaggio a Predappio, sembra invece che
il compito di diffondere i valori della Resistenza non si sia esaurito.
Milano, via libera al Monte Stella. Il progetto presentato da Gariwo
per il Giardino dei Giusti del Monte Stella “è volto a migliorare la
fruibilità di tale porzione di parco, in coerenza con le finalità per
cui è stato istituito il giardino dei Giusti, valorizzando inoltre la
funzione educativa, sociale, ricreativa e didattica del verde
nell’ambito urbano”. A sancirlo, il Tar della Lombardia che ha respinto
il ricorso di 73 residenti della zona del Qt8 e dell’associazione
Italia nostra, che si erano rivolti ai giudici per fermare il progetto
approvato dal Comune ma, a loro dire, “troppo invasivo”. “L’ampliamento
dell’area nata nel 2003 all’interno del Monte Stella, dedicata alla
memoria di chi si è battuto contro i genocidi, – spiega Repubblica
Milano parlando del progetto presentato da Gariwo – prevede una serie
di opere progettate dall’architetto Stefano Valabrega tra le quali un
auditorium, installazioni murarie e camminamenti”. “I giudici hanno
saputo cogliere lo spirito che ha contraddistinto il nostro lavoro in
questi quindici anni” il commento di Gabriele Nissim, presidente di
Gariwo.
La curva per Arpad Weisz. La curva sud dello stadio Dall’Ara di Bologna
si chiamerà San Luca-Arpad Weisz, venendo quindi dedicata anche alla
memoria del grande allenatore rossoblu che portò la squadra a vincere
due scudetti ma fu poi assassinato nei lager nazisti perché ebreo (Il
Resto del Carlino Bologna).
La Torah e il progetto editoriale. “Il dialogo fraterno e istituzionale
tra ebrei e cristiani è ormai consolidato ed efficace, attraverso un
confronto continuo e collaborativo. Questo vostro dono odierno si
inserisce pienamente in tale dialogo, che non si esprime solo
attraverso le parole, ma anche nei gesti”. Lo ha affermato papa
Bergoglio, incontrando in udienza privata il rabbino Abraham Skorka e
un consorzio di editori sudamericani e spagnoli, che gli hanno donato
una copia della Torah in edizione limitata (Osservatore Romano). Sempre
in Vaticano, ieri mattina il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni è
intervenuto nel corso di un prestigioso convegno internazionale sul
“Diritto umano all’acqua” organizzato alla Casina Pio IV dalla
Pontificia Accademia per le Scienze.
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il caso di violenza vicino a parigi
Francia, nuovi episodi antisemiti
"Servono azioni concrete"
Nuove
quanto inquietanti notizie arrivano dalla Francia sul fronte degli
episodi di antisemitismo. Secondo quanto riportano diversi media
internazionali, due giovani ebrei che portavano la kippah sono stati
aggrediti e picchiati martedì scorso mentre erano in auto nei pressi di
Sant-Denis, alle porte della Capitale. Le vittime, due fratelli di 29 e
17 anni, sono stati avvicinati da un'altra auto i cui occupanti hanno
iniziato ad insultarli. “Sporco ebreo, ti ammazzo”, la frase che, ha
dichiarato il padre dei due ragazzi, è stata urlata contro i figli, a
cui poi è seguita la lite. Al violento scontro, ha spiegato il padre,
si sono unite altre persone per dare manforte agli aggressori. Uno di
loro, armato di sega, - sempre nella ricostruzione del padre delle
vittime – ha colpito alla mano uno dei ragazzi che ha rischiato di
perdere un dito. Sulla questione, ha spiegato il Crif (l'ente ombrello
delle Comunità ebraiche francesi), sta indagando la polizia.
L'organizzazione ebraica ha chiesto cautela nella diffusione delle
informazioni fino a che i fatti non saranno chiariti dalla
magistratura. In ogni caso, rileva la presidente dell'Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, il fatto rimane un
preoccupante campanello di allarme per tutti. Si tratta di una
violenza, ha rimarcato la presidente UCEI esprimendo solidarietà alla
Comunità ebraica francese, che colpisce gli ebrei (da Tolosa
all'Hypercasher, tanti gli episodi di brutale antisemitismo) ma che si
propaga in tutta la società e non tocca solo la Francia ma tutta
l'Europa. Un odio, ha concluso Di Segni, contro cui è necessario agire
con azioni concrete e non più con semplici appelli in favore della
convivenza.
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qui torino
La musica dell'indentità ebraica
Che
rapporti ci sono tra musica e religione? Quanto un retroterra come
quello ebraico condiziona o in qualche modo orienta scelte di vita che
poi inevitabilmente hanno ricadute sull’estetica stessa della
composizione musicale? Queste e molte altre domande si trovano alla
base del nuovo volume del musicologo Enrico Fubini, domande che
nell’opera cercano e in parte trovano le loro risposte. Musicisti ebrei nel mondo cristiano. La ricerca di una difficile identità
(Giuntina, Firenze 2016), affronta la questione da un punto di vista
storico, analizzando i contesti e le vicende di singoli personaggi,
ricostruendo così la storia del popolo ebraico attraverso la musica.
“Attraverso questa ricerca la musica si rivela ancora una volta come
una delle spie, forse insostituibile, per esplorare le vicende storiche
e le avventure spirituali del popolo ebraico in questi ultimi secoli”,
ha commentato David Sorani, consigliere della Comunità Ebraica di
Torino e moderatore della serata. Con l’Autore sono intervenuti Paolo
Gallarati, musicologo e docente presso l’Università di Torino e
Gilberto Bosco, musicista e compositore.
Alice Fubini Leggi
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gli stage del master ucei
Dal Meis a Pagine Ebraiche,
esperienza e formazione
Pagine
Ebraiche, MEIS, Museo Umberto Nahon di Gerusalemme, Central European
University di Budapest, sono le destinazioni scelte dagli studenti del
Master in Cultura ebraica e Comunicazione dell’UCEI, per effettuare lo
stage richiesto dal percorso formativo sulla base delle loro specifiche
inclinazioni, al fine di approfondire, attraverso esperienze dirette,
il percorso di studi intrapreso.
Così, tre giovani hanno partecipato al laboratorio giornalistico di
Pagine Ebraiche, Redazione Aperta, tenutosi come ogni anno a Trieste ed
eccezionalmente, vista la ricorrenza dei 500 anni del suo ghetto, anche
a Venezia. Tale laboratorio ha consentito agli studenti di prender
parte alle attività della redazione: dalla chiusura del numero in
uscita alla cura della versione online; dagli eventi culturali alle
interviste a personalità interne e vicine al mondo ebraico.
Un’opportunità per cogliere non solo i caratteri dell’attività
giornalistica ma anche per comprendere aspetti e modalità della
comunicazione ebraica, nelle sue dinamiche intra ed extra comunitarie.
Bianca Pandolfi Leggi
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qui ferrara
Convivenza a passo di danza
La
convivenza è possibile. A ricordarlo una compagnia di giovani attori e
danzatori provenienti dalla Galilea, guidati dall’educatrice e
direttrice artistica italo-israeliana Angelica Edna Calò Livne, a
Ferrara oggi e domani per diversi appuntamenti.
Questa mattina il gruppo, conosciuto in Italia con il nome di “Ragazzi
Arcobaleno di Galilea”, ha messo in scena alla Sala Estense (Piazza del
Municipio) uno spettacolo-incontro con le scuole intitolato “Beresheet
– In principio”.
Questa particolarissima formazione, composta da ebrei, cristiani,
musulmani e drusi provenienti dalla Galilea, inizialmente contava non
più di dieci componenti, diventati oggi più di cinquecento. Il loro
viaggio in giro per il mondo è cominciato quindici anni fa e il
messaggio che propongono non è mai cambiato: la realtà può essere
migliorata, se la si vive con fiducia nel prossimo, praticando la
solidarietà, la convivenza e la partecipazione, lottando, se
necessario, contro chi cerca di capovolgere i valori più positivi nel
loro contrario. Leggi
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Classico e classico |
Di
tanto in tanto mi diverto a interrogare mio padre sulle sue esperienze
liceali, un po’ per il gusto di immaginare che cosa ricorderanno i miei
allievi tra sessant’anni, un po’ per confrontare programmi, metodi di
insegnamento, testi e autori italiani e latini studiati. Le differenze,
in rapporto al tempo trascorso, non sono poi molte, anzi, diciamocelo,
sono troppo poche. Nonostante tutte le riforme degli ultimi anni, che
finora lo hanno intaccato solo in superficie (e tutto sommato credo sia
stato un bene), il liceo classico è sostanzialmente lo stesso. Non pare
molto cambiata neppure l’utenza. Un’impressione di stabilità
rassicurante, ma forse un po’ inquietante. Anche nell’atteggiamento
verso la politica si nota una sostanziale uniformità attraverso i
decenni: oggi come nei ricordi di mio padre c’è chi ne parla spesso
(professori e allievi) e chi non ne parla per nulla; la democrazia e
l’antifascismo sono presentati come valori condivisi; l’apologia del
fascismo può trovare spazio nei discorsi occasionali di qualcuno ma
ufficialmente non è accettata.
Anna Segre, insegnante
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Uniti contro l'odio |
Due
attivisti musulmani statunitensi hanno lanciato martedì una campagna di
crowdfunding per riparare lo storico cimitero ebraico di St. Louis, in
Missouri, vandalizzato nel weekend da anonimi. L'iniziativa dal nome
"Muslims Unite to Repair Jewish Cemetery" in meno di tre ore ha
raggiunto il suo obiettivo di 20.000 dollari, e gli organizzatori hanno
assicurato che il ricavato in più verrà utilizzato per aiutare gli
altri centri ebraici colpiti nel resto degli Stati Uniti. Anche il
Council on American-Islamic Relations ha offerto 5.000 dollari affinché
le autorità possano riuscire ad arrestare i colpevoli. Da gennaio oltre
54 centri ebraici hanno subito minacce e sono stati momentaneamente
evacuati, altri attacchi di natura antisemita e perpetuati da gruppi
legati all'estrema destra si sono verificati in tutto il paese, e non
poche organizzazioni ebraiche hanno collegato l'emergere del fenomeno
all'elezione di Donald Trump e al suo rapporto con personaggi
dell'Alt-right.
Francesco Moises Bassano
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Io e l’altro |
Come è possibile mettere insieme concetti e realtà tanto distanti tra loro senza creare paradossi?
Questa è una delle prime domande che sorge non appena ci affacciamo da
profani al convegno internazionale “La congiunzione e nell’opera di
Franz Rosenzweig: Io e l’altro, filosofia e teologia, tempo e
redenzione, ebraismo e cristianesimo”.
Ilana Bahbout
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