Paolo Sciunnach, insegnante | Il
Seder non è una commemorazione! In ricordo dell’uscita dall’Egitto: in
numerosissimi passi la Torah ci comanda di ricordare l’uscita
dall’Egitto in ogni giorno della nostra vita. Ma come si può riuscire
veramente a ricordare? Significa prima di tutto ricordare a noi stessi:
rivivere, creare una atmosfera finalizzata a rivivere il passato,
immedesimarsi.
| |
Leggi
|
Anna
Foa,
storica |
Perché
noi ebrei d’Europa non possiamo non dirci europeisti: perché l’Europa è
stato il progetto di antifascisti costretti al carcere e al confino,
uomini come Spinelli e Colorni, che volevano trasformare ed unire il
nostro continente e porre fine alle guerre e agli stermini. Perché
l’Europa si è costruita lentamente come realtà in settant’anni di pace,
sia pur relativa, e di sforzi di integrazione fra i suoi cittadini, un
obiettivo a cui l’ebraismo della diaspora non può certo dirsi
indifferente. Perché, nonostante i suoi difetti, le sue carenze, i suoi
limiti, le sue crisi, a cui alludeva ieri David Bidussa, Europa vuol dire un continente senza confini e senza nazionalismi.
|
|
Leggi
|
 |
La Francia e l’effetto Jihad
|
Sulle
elezioni francesi è sempre più “effetto jihad”, con il rischio che i
recenti fatti di sangue possano fortemente condizionare l’esito del
voto. Nel suo viaggio a puntate nelle principali città, Repubblica
racconta oggi Nizza. “La città dove Marine Le Pen conquista elettori –
si legge – è lo specchio delle tensioni che attraversano il paese”.
L’Iran ha deciso sanzioni nei confronti di 15 aziende statunitensi
accusandole di “sostegno al terrorismo” e allo Stato di Israele
Israele. A riferirlo, citata da La Stampa, è al Arabiya. La decisione
di Teheran, si legge, costituisce una risposta alle sanzioni con cui
gli Usa hanno reagito al test missilistico di febbraio compiuto dalla
Repubblica islamica. Una escalation che, si legge, “sta riportando
tensione nei rapporti i due Paesi”.
Alessandro Marzo Magno, autore di ‘Missione grande bellezza’ (ed.
Garzanti), ricorda oggi sul Fatto Quotidiano alcuni dei più eclatanti
casi di razzia del patrimonio artistico. Tra questi, l’esproprio della
storica biblioteca della Comunità ebraica romana da parte dei nazisti.
Biblioteca che oggi alcuni addetti ai lavoratori sostengono sia nei
sotterranei di un monastero nei pressi di mosca. “Che i settemila
preziosissimi volumi romani siano là in mezzo è assolutamente
possibile. Il punto è che per andare a vedere se in effetti ci siano
bisognerebbe stringere un accordo con il governo di Mosca. I tedeschi
lo hanno fatto, e alcune restituzioni ci sono state, mentre l’Italia –
scrive Marzo Magno – non ha mai aperto trattative né con l’Urss prima,
né con la Russia poi”.
“Napoli si è definita città della pace e della giustizia, ma quando si
tratta di Israele sembra più che altro un teatro di guerra ideologica”.
Lo scrive Dan Haezrachy, vice ambasciatore d’Israele in Italia, in un
editoriale pubblicato dal quotidiano napoletano Il Mattino. Il
riferimento è al convegno ‘A Napoli il Mondo: recepire il diritto
internazionale umanitario nella quotidiana pratica amministrativa’
organizzato negli scorsi giorni dal Comune, con il coinvolgimento di
membri del Bds Campania. Iniziativa in cui, scrive Haezrachy, si è
tracciata un’agenda anti-israeliana “che ripropone la stessa retorica
rigettata dagli Stati e dai tribunali di mezzo mondo”.
|
|
Leggi
|
|
|
qui bologna
Il nuovo Tempio della Comunità
“Beni culturali, patrimonio vivo”
Cosa
sono i beni culturali, quanto è importante la loro difesa e
valorizzazione, quanto è importante soprattutto che il loro recupero
sia “vivo”. Temi centrali alla radice dell’intenso lavoro che ha
portato alla realizzazione del nuovo Tempio piccolo di Bologna,
inaugurato nelle scorse ore all’interno di una giornata destinata a
restare nella memoria dell’ebraismo italiano. Temi centrali anche nella
tavola rotonda su Legge ebraica e architettura, moderata dal direttore
della redazione giornalistica UCEI Guido Vitale, che è seguita. Al
tavolo dei relatori di questo qualificato incontro di approfondimento
dedicato ai temi di giornata, il rav Alberto Somekh, rabbino a Torino e
direttore della scuola rabbinica Margulies-Disegni; Andrea Morpurgo,
architetto e storico dell’architettura, docente allo IED Master di
Madrid e autore de Il cimitero ebraico in Italia (ed. Quodlibet);
Giuseppe Costantini, esperto di restauro e protagonista
nell’impostazione del progetto della nuova sinagoga; Rony Hamaui,
docente di economia all’Università cattolica di Milano e autore di
Ebrei a Milano (ed. Il Mulino). Leggi
|
MELAMED
Bologna, l'incontro dei giovani
"Pesach, imparare è un gioco"
Cinquantaquattro
ragazzi, provenienti da diverse comunità ebraiche italiane, si sono
incontrati a Bologna, in occasione dell’inaugurazione della nuova
sinagoga, per un Chidon: megaquiz su Pesach, effettuato tramite la
nuova piattaforma interattiva Kahoot.
L’iniziativa è il secondo incontro, parte di un progetto più ampio,
finalizzato a far incontrare e conoscere i ragazzi delle varie
comunità, fortemente voluto dalla Presidente UCEI Noemi Di Segni.
L’organizzazione è stata a cura di Yamit Di Neris, Davide Saponaro,
Yamit Di Neris dell’Area formazione e cultura UCEI e da Raffaella Di
Castro del Centro Bibliografico dell’Unione, con la collaborazione del
Consigliere UCEI David Menasci, del Presidente della Comunità di
Bologna Daniele De Paz, della Vicepresidente Deborah Romano e del
maskil Ariel Finzi. Il quiz è stato condotto da rav Amedeo Spagnoletto.
Leggi
|
pagine ebraiche - il sottosegretario gozi
"Lo spirito dei Trattati di Roma
riuscirà a salvare l'Europa"
È
una risposta chiara e incisiva quella che arriva dalle celebrazioni per
il sessantesimo anniversario dalla firma dei Trattati di Roma, che
hanno visto i riflettori del mondo puntati, per diversi giorni, sulla
Capitale d’Italia.
“Il bilancio è decisamente positivo, dopo anni in cui l’Europa ha
veicolato quasi esclusivamente messaggi di crisi e lacerante divisione.
I contrasti tra Germania e Grecia, i fili spinati, i muri eretti sui
confini tra paesi, le tensioni tra i diversi poli del nostro
continente: Nord contro Sud, Ovest contro Est. Voltiamo finalmente
pagina, torniamo alle origini e ai principi che hanno ispirato nel ’57
i sottoscrittori dei Trattati” sostiene il sottosegretario con delega
agli Affari Europei Sandro Gozi, uno dei protagonisti delle intense
giornate celebrative romane. Proprio Gozi, raggiunto dal giornale
dell’ebraismo italiano nelle ore immediatamente successive alla
ricorrenza, è stato il tramite del messaggio ai capi di Stato inviato
dalla Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di
Segni anche a nome dei partecipanti del convegno “Legge e legalità – Le
armi della democrazia” organizzato in gennaio nella sede
dell’Enciclopedia Treccani con l’obiettivo di dare un senso ancora più
profondo e attuale al valore della Memoria.
“Lo spirito di Roma, perché di questo si tratta, saprà preparare il
terreno per le molte sfide che ci attendono nel prossimo futuro. A
partire da quella dell’unità nel rispetto delle diversità, la sfida
essenziale, quella da cui dipende ogni altro impegno assunto per il
bene della collettività. La volontà politica di andare in quella
direzione esiste, ed è forte e tangibile, nella speranza naturalmente
che da due appuntamenti cruciali e ormai imminenti come le
consultazioni elettorali in Francia e Germania escano governi saldi
nella loro fede europeista. Personalmente – sottolinea Gozi – sono
molto fiducioso”. Leggi
|
qui ferrara - la tappa al meis
In bicicletta verso Yad Vashem,
ricordando i bimbi di Sciesopoli
Nel
pomeriggio odierno l'itinerario della Memoria di Giovanni Bloisi, il
ciclista di Varano Borghi (Varese) che lo scorso 19 marzo è partito dal
suo paese in direzione Gerusalemme, fa tappa a Ferrara, davanti al
muretto del Castello Estense. Ad accoglierlo là dove, all’alba del 15
novembre 1943, undici oppositori ed ebrei ferraresi furono fucilati dai
fascisti, saranno il Vicesindaco Massimo Maisto, il Presidente e la
Direttrice del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah,
Dario Disegni e Simonetta Della Seta, e la Presidente dell’Istituto di
Storia Contemporanea - ISCO di Ferrara, Anna Quarzi. Leggi
|
Oltremare - Treni |
In
una delle mie precedenti vite, epoca cartacea e off-line, esisteva un
dimenticato rito: quello dell'acquisto due volte l'anno del voluminoso
orario ferroviario, di carta quasi velina, con regole di consultazione
comprensibili solo dopo un secondo dottorato. Era una settimana
enigmistica degli itinerari, dove il rebus era come arrivare in un
weekend da Torino a Venezia, fare un salto a Bologna, Padova o Ferrara,
e rientrare per impervie geografie verso Pisa entro il lunedì mattina
per andare a lezione all'università. Il tutto, senza viaggiare di
Shabbat. In Israele la dimensione viaggio è molto meno ferroviaria:
alla nascita l'israeliano riceve il numero della teudat zehut (la carta
d'identità multiuso, dalle tasse ai punti del supermercato) e
virtualmente già una targa, ché dopo il militare passerà la vita a
zig-zag fra autostrade e ingorghi cittadini: è un destino segnato. Gli
israeliani che scelgono il treno sono relativamente pochi, e
relativamente fortunati rispetto agli europei.
Daniela Fubini, Tel Aviv
Leggi
|
Analisi scorretta - Eurofuturo
|
Sabato
scorso l’Europa ha festeggiato il suo sessantesimo anniversario. Come
ogni organismo l’Europa del 1957 è cresciuta in questo lasso di tempo
che ci separa dalla sua nascita: da mercato comune europeo si è passati
alla comunità economica, poi all’Unione Europea e infine alla moneta
unica.
Mario Draghi alla guida della Banca Comunitaria ha reso la BCE un vero
guardiano dell’Euro; ha creato le condizioni per un sistema bancario
unitario, e non ha solo protetto la moneta, ma anche l’economia dei
Paesi aderenti, perché ha aiutato i governi a non finire stritolati
dalla penuria di risorse, mantenendo i tassi dei buoni del tesoro bassi
quanto necessario a non gonfiare i deficit degli Stati, soprattutto il
nostro, ma anche quello degli altri Paesi del mediterraneo comunitario.
Anselmo Calò
Leggi
|
|
|