31 Marzo 2017 - 4 Nissan 5777 |



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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di Pierpaolo Pinhas
Punturello e di Gadi Luzzatto Voghera. Nella sezione pilpul una
riflessione di Anna Segre, Francesco Moises Bassano e Ilana Bahbout.
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New York Times World@nytimesworld
31 marzo
Israel approved establishment of a new West Bank settlement for the first time 2 decades. http://nyti.ms/2nQnBa1
Barak RavidAccount verificato @BarakRavid
30 marzo
Israel to adopt a policy of settlement restraint & limit
construction to built areas of existing settlements, Israeli
official says
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#PE24BreakingNews
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Aggiornamenti regolari e notizie provenienti dal mondo ebraico, sulla homepage del portale dell'ebraismo italiano www.moked.it oppure seguendo il link diretto http://bit.ly/1uQoBHo
Le notizie vengono pubblicate anche su twitter, @paginebraiche, con l'hashtag #PE24BreakingNews.
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Una bomba sul ponte di Rialto
Il piano fallito dei jihadisti
“Facevano
apologia del martirio e degli attentati contro gli occidentali, in
particolare quello da ultimo perpetrato a Londra il 22 marzo,
ipotizzando la commissione di uno anche a Venezia, mediante una bomba
da far esplodere a Rialto”, è quanto ha scritto il gip del Tribunale di
Venezia, Alberto Scaramuzza, nell'ordinanza che ha portato all'arresto
di quattro persone, accusate di pianificare un attacco terroristico
nella Laguna. “Da parte di tutti - ha dichiarato il procuratore Adelchi
D'Ippolito - c'era una grande adesione all'ideologia dell'Isis” (Sole
24 Ore).
Milano, pluralismo religioso in carcere.
Presentato ieri il secondo step del progetto che coinvolge diversi
istituti penitenziari lombardi in un percorso volto a lavorare con il
personale e con i detenuti sui temi legati al pluralismo religioso.
“Non sono pochi i terroristi che hanno trovato la loro scuola di
formazione in galera – spiega Repubblica Milano - ed è per questo che
al progetto del Provveditorato regionale dell'amministrazione
penitenziaria, collaborano Curia, Comunità ebraica, Coreis (comunità
religiosa islamica italiana), Unione buddista, università Cattolica e
degli Studi, Caritas ambrosiana e Veneranda Biblioteca Ambrosiana, che
già hanno organizzato tre giornate di formazione ed informazione
rivolte agli operatori penitenziari ed ai docenti dei corsi scolastici
presenti negli istituti di pena. Corsi e lezioni che si ripeteranno nei
prossimi mesi, con i grandi esperti di queste tematiche”.
Napoli, boicottaggio “segnale triste”. Protagonista a Napoli di un
incontro sulla Memoria, il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni è
stato intervistato dal Mattino in merito alle recenti polemiche tra
l'amministrazione cittadina e la Comunità ebraica a seguite delle
controverse prese di posizioni della prima a favore del boicottaggio
d'Israele. Quest'ultimo, ha spiegato il rav, “è un segnale triste, che
si manifesta quando non si ritiene che esistano più margini di dialogo
e si sceglie la logica violenta di abbattere un avversario”.
Firenze, il nuovo Giusto italiano.
Si tratta di Renato Fantoni, esponente del Partito Liberale e assessore
alla Casa nella prima Giunta comunale fiorentina del dopoguerra, che
insieme alla moglie Beatrice accolse in una casa di sua proprietà a
Pian del Mugnone Eugenio Artom, futuro membro della Consulta nazionale
e senatore della Repubblica. Con lui, nascosti in quella casa, anche la
moglie Giuliana e il maggiordomo Amedeo. Ad aprire la strada al
riconoscimento di Fantoni come Giusto tra le Nazioni da parte dello Yad
Vashem, racconta la Nazione, la pubblicazione di alcune testimonianze
inedite sul giornale dell'ebraismo italiano Pagine Ebraiche. “Si tratta
di testimonianze inedite — spiega il giornalista Adam Smulevich al
quotidiano - che il figlio adottivo di Fantoni, Piero, mi aveva dato
alcuni anni fa”.
Il nazista Himmler e il muftì palestinese. Un
documento scoperto nella National Library di Israele getta nuova luce
sui rapporti fra la Germania nazista e il Gran Mufti di Gerusalemme
Amin al-Husseini. In un telegramma spedito dal capo delle Ss Heinrich
Himmler a Husseini, il 2 novembre 1943, nel 26 anniversario della
Dichiarazione di Balfour si legge che la Grande Germania è stata una
“strenua sostenitrice” della battaglia “degli arabi in cerca di
libertà, in particolare in Palestina, contro gli ebrei invasori”. In
nemico in comune, continua, “sta creando una solida base per l'unità
fra la Germania e gli arabi nel mondo. In questo spirito, vi auguro,
nell'anniversario della Dichiarazione di Balfour, di continuare la
lotta fino alla grande vittoria” (Libero).
Torino, in marcia per Artom. Parte
questa mattina (ore 11.00), dalla stazione Porta Nuova di Torino, la
marcia in memoria del partigiano ebreo Emanuele Artom, simbolo della
lotta contro il nazifascismo. Organizzato dalle Comunità Ebraiche di
Torino, Vercelli e Casale in collaborazione con il Comune e con la
Comunità di Sant'Egidio, l'evento vedrà la partecipazione anche del
sindaco Chiara Appendino.
Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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