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Elia Richetti,
rabbino
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Le
regole relative al sacrificio di “’olà”, di olocausto, sono introdotte
dall’incarico dato a Moshè di “dare ordini” ad Aharòn ed ai suoi figli.
“Tzaw”, “ordina”, costituisce – secondo Rashì – “un incitamento
immediato ed eterno”. Che cosa questo significhi, viene così spiegato
dai Maestri: essendo una mitzwà destinata a essere attuata nel tempo, è
necessario un incitamento perché venga sempre messa in pratica con
fervore, come se fosse una cosa nuova e non la ripetizione meccanica di
un atto quotidiano.
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Sergio
Della Pergola,
Università
Ebraica
di Gerusalemme
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Secondo
i dati anagrafici italiani pubblicati da Salvatore Strozza e Gustavo De
Santis e ripresi dal sito www.neodemos.info, nel 2015 l’Italia ha
registrato l’arrivo dall’estero di oltre 250mila cittadini stranieri e
il trasferimento all’estero di oltre 100mila cittadini italiani.
Quest’ultimo dato, abbastanza impressionante, rappresenta il massimo di
una tendenza ascensionale in corso ininterrottamente dal 2007. Gli
immigrati italiani in Israele costituiscono solo una minuscola frazione
del totale delle partenze ma la tendenza negli ultimi anni è stata
molto simile: il numero degli ‘olim hadashim (nuovi immigrati) è
passato da 21 nel 2003 a 94 nel 2011, e a 353 nel 2015.
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Gas in Siria, Russia
al fianco di Assad |
Dopo
il massacro vicino a Idlib in Siria, ci si aspettava una presa di
posizione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Invece, come
raccontano i quotidiani oggi, “non passerà neanche la blanda
risoluzione presentata da Francia, Gran Bretagna e Usa per costringere
Bashar al Assad a collaborare con l'inchiesta” (Il Corriere). La
Russia, che assieme all'Iran sostiene Assad, ha definito il documento
come “inaccettabile” e “costruito su notizie false”. Per il Cremlino
quello che secondo le ricostruzioni è stato un attacco chimico
pianificato sarebbe un incidente: il gas custodito in un deposito dei
ribelli, sarebbe esploso durante un bombardamento dell'aviazione di
Damasco. Teoria a cui neanche gli Stati Uniti credono come dimostrano
le parole di Donald Trump: “Mi sono ricreduto su Assad, ha oltrepassato
ogni limite”. “Ad alcuni – scrive però Repubblica - sembra poco
plausibile che il regime di Damasco, pur spietato con ogni opposizione,
abbia voluto 'strafare' per ottenere non si sa bene quali vantaggi sul
terreno, visto che gli stessi risultati militari potevano essere
ottenuti con un bombardamento convenzionale, e la zona dell'attacco non
ha nessun valore strategico. Al contrario, è provato che i jihadisti
hanno cercato di mettere le mani su iprite e gas nervino e ne hanno già
fatto uso sui civili”. Per ora, scrive il quotidiano, è presto per le
certezze. Quello che è chiaro è che la popolazione civile siriana
necessita di supporto e sostegno, che Israele, per tramite del suo
presidente Reuven Rivlin, ha promesso di dare.
Napoli, Memoria scuola di pace. “Durante la Shoah gli ebrei in fuga,
respinti dai Paesi che non volevano accoglierli, non avendo via di
scampo, furono riportati dalle navi in patria e li trovarono la morte.
Non possiamo compiere lo stesso errore oggi con i nostri fratelli che
fuggono dai paesi in guerra”, parole del rabbino capo di Roma Riccardo
Di Segni, pronunciate nel corso del confronto a Napoli sul tema “La
memoria fondamento della pace”. Al dibattito sono intervenuti anche il
cardinale Crescenzio Sepe, il presidente emerito della Corte
Costituzionale Francesco Paolo Casavola, l'assistente spirituale don
Tonino Palmese e il direttore di Rai Vaticano Massimo Milone.
“La pace è una parola e un termine sacro. In particolare – le parole
del rabbino capo di Roma riportate da Avvenire - noi ebrei usiamo il
termine shalom soltanto dopo aver pregato e compiuto i riti di
purificazione delle mani: shalom è uno dei nomi di Dio e non può essere
pronunciato invano. Cercare la pace significa dunque impegnarsi in un
percorso, con tutta la fatica che comporta, è impegno e responsabilità”.
Milano: “Sumaya chiarisca”. Chiede chiarimenti e una forte presa di
posizione contro il movimento che propugna il boicottaggio di Israele
(Bds), la Comunità ebraica di Milano alla consigliera Comunale Sumaya
Abdel Qader dopo le polemiche per la partecipazione di quest'ultima a
un'iniziativa sulla questione palestinese organizzata da un gruppo Bds
lombardo. La consigliera, riporta Libero Milano, ha affermato di non
far parte in alcun modo del movimento per il boicottaggio. “Prendiamo
atto con favore delle dichiarazioni della consigliera comunale Sumaya
Ab-del Qader, laddove sottolinea di non fare parte del movimento Bds. -
scrive la Comunità ebraica - Ma non basta; dalla Francia alla Gran
Bretagna al Canada sempre più governi condannano pubblicamente questi
gruppi, il cui unico scopo è andare contro l'intero popolo di Israele
in maniera indiscriminata e razzista”.
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in israele alti i livelli di guardia per pesach
Elhai Teharlev, vittima dell'odio
e del terrorismo palestinese
Aveva
vent'anni Elhai Teharlev, il giovane sergente dell'esercito israeliano
ucciso questa mattina da un terrorista palestinese nei pressi
dell’insediamento di Ofra, in Cisgiordania. Teharlev, soldato della
Brigata Golani, è stato investito assieme a un altro soldato – rimasto
lievemente ferito - dall'attentatore che ha lanciato la sua macchina
contro una fermata dell'autobus. L'aggressore, identificato come Malik
Ahmed Hamed, ventunenne del villaggio di Silwad (a nord di Ramallah), è
stato arrestato dalle forze di sicurezza israeliane che nelle scorse
ore, secondo la ricostruzione dei media, hanno interrogato i suoi
famigliari. Quest'ultimo attentato terroristico arriva a pochi giorni
da un altro attentato: sabato, infatti, un agente di polizia e due
civili israeliani sono stati feriti a colpi di coltello nella Città
vecchia di Gerusalemme da un diciassettenne palestinese, poi ucciso
dalle forze dell'ordine. Il livello di sicurezza in Israele in questi
giorni è ancora più alto a causa della prossimità della festività di
Pesach: l'intelligence ha infatti avvisato che il movimento
terroristico di Hamas potrebbe cercare di sfruttare il periodo di festa
per colpire civili e soldati israeliani.
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l'incontro con il presidente del senato grasso
"La difesa della libertà religiosa
un impegno per le istituzioni"
“In
capo alle Istituzioni l’obbligo, politico prima ancora che etico e
culturale, di interrogarsi, di riflettere, di agire per essere
all’altezza di una sfida, quella del pluralismo religioso e culturale,
che richiede realismo ma anche lungimiranza”. Lo ha affermato il
presidente del Senato Pietro Grasso, intervenendo questa mattina a
Palazzo Giustiniani in occasione di un incontro dal titolo “Libertà di
coscienza e di religione. Ragioni e proposte per un intervento
legislativo” dedicato alla presentazione del progetto di legge in
materia di libertà religiosa elaborato dalla Fondazione ASTRID. Un
progetto che, è stato spiegato, punta ad essere raccolto dalla prossima
legislatura.
Molto qualificato il parterre dei relatori che prendono parte a questa
iniziativa, organizzata in due diversi momenti e con il coinvolgimento,
in rappresentanza del governo, dei ministri Anna Finocchiaro e Marco
Minniti.
Ad animare il confronto il giudice costituzionale Giuliano Amato, uno
dei protagonisti della stagione delle Intese, cui è toccato il compito
di introdurre la prima sessione di giornata. In sala, tra gli altri, il
vicepresidente UCEI Giorgio Mortara e il presidente del CDEC Giorgio
Sacerdoti, che ebbe un ruolo determinante nella firma delle Intese tra
l’Unione stessa e lo Stato (a questi temi è stato dedicato un suo
intervento in conclusione di mattinata).
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qui ferrara - l'inaugurazione dell'esposizione
Al Meis, le domande in mostra
Una
prima risposta è già arrivata, per lo “Lo Spazio delle Domande”:
l’inaugurazione del nuovo allestimento promosso dal Museo Nazionale
dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS ha fatto l’en plein delle
autorità (dall’ex ambasciatore italiano in Israele, Sergio De Bernardin
al Sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, dal Questore al Prefetto,
senza contare i dirigenti delle principali istituzioni culturali
cittadine) e richiamato un folto pubblico di curiosi. Perché, come ha
sottolineato il Vicesindaco Massimo Maisto, “allo scetticismo degli
inizi è subentrato l’interesse per il MEIS, segno che il suo rapporto
con la città si è molto rafforzato. Possiamo dire che ormai ci siamo:
la Cima Coppi è sempre più vicina e presto arriverà la discesa!”.
Il riferimento è alla mostra sulle origini dell’Italia ebraica con cui,
il 13 dicembre, il MEIS aprirà le porte dei nuovi spazi espositivi, per
progredire nel suo cammino di realtà nazionale “ma con un profilo
internazionale – ha proseguito Maisto –, che deve competere con Parigi,
Varsavia, Berlino ed essere uno spazio in cui circolano idee,
competenze, esperienze, un motore per la cultura e il turismo”.
E intanto, con “Lo Spazio delle Domande”, il MEIS propone
“un’iniziativa molto rilevante ed evocativa – sono le parole del
Presidente Dario Disegni –, che focalizza un aspetto fondante
dell’ebraismo, ovvero l’importanza delle domande come strumento di
approfondimento e conoscenza. Nei testi sacri, vengono poste domande ad
Adamo, Caino, Abele, Mosè, Abramo. Nelle yeshivot, dove si studiano il
Talmud e la Torah, gli alunni dimostrano di imparare quando sanno fare
una buona domanda”.
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Bologna Children’s Book Fair 2017
DafDaf, bambini e spiritualità
È
ancora fittissima la folla che si aggira per i padiglioni della Fiera
di Bologna, nel tentativo, impossibile, di vedere tutto. Il programma
della cinquattaquattresima edizione della Bologna Children’s Book Fair,
il più importante evento internazionale dedicato ai professionisti
dell’editoria per giovani lettori, è fitto di presentazioni, incontri,
mostre, conferenze, premiazioni. Ed è, ancora una volta, il luogo in
cui è importante essere per conoscere, scoprire e, soprattutto
incontrarsi. Pagine Ebraiche, il giornale dell’ebraismo italiano che
anche quest’anno alla BCBF ha dedicato pagine speciali, era in
distribuzione all’ufficio stampa, come succede ormai da diverse
edizioni, ma tale è stato l’interesse riscontrato che le copie
consegnate alla Fiera si sono esaurite nel corso dei primi due giorni,
così da obbligare i tanti partecipanti all’incontro organizzato al
caffè degli autori – “Bambini e spiritualità. Raccontare i testi da una
prospettiva laica”, con Manuela Trinci, Ada Treves e Giovanni Nucci –
ad accontentarsi di sfogliare l’ultima copia disponibile di DafDaf, il
giornale ebraico dei bambini. Molte le richieste di informazioni, molti
i contatti creati in quattro giorni in cui fare rete, scambiare
informazioni, conoscersi è la principale attività dei tantissimi
visitatori.
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Ci
sono editori da tutto il mondo, stand dei singoli paesi –
particolarmente apprezzato lo spazio “Books form Israel” che si è
avvalso delle coloratissime illustrazioni di Aviel Basil – e
rappresentanti di realtà le più diverse: dal grandissimo gruppo
all’appassionato che, letteralmente, stampa pochissime copie nel garage
di casa.
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qui roma - l'iniziativa
"Islam laico, la nostra sfida"
Un
grande raduno internazionale, da tenersi in autunno a Roma. La voce
finalmente potente di un Islam moderato, capace di rompere il muro
dell'omertà e di mettere in un angolo gli spacciatori dell'odio e le
loro sempre più significative platee.
Maryan Ismail, antropologa e fondatrice dell'Associazione Musulmani
Laici, già nota per le molte battaglie intraprese in questa direzione,
lancia la sfida dalla sala stampa di Palazzo Montecitorio. L'obiettivo,
condiviso con il Partito Radicale, che è tra gli animatori
dell'iniziativa, è quello di avviare la promozione di un Islam
rispettoso sia di "chi in libertà vuole indossare il velo, sia di chi
non vuole indossarlo perché imposto". Una sfida articolata su due
binari: quello interno, naturalmente, con campagne di sensibilizzazione
e prevenzione che saranno attivate a stretto giro. Ma anche quello
esterno, con la necessità che il sostegno di istituzioni, media e
società civile sia il più possibile trasversale.
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qui roma - l'incontro
Pesach, segni e sogni di libertà
Una
tavola rotonda intorno al significato di Pesach, la Pasqua ebraica, con
incisioni d'artista in mostra. Di grande interesse, questa sera alle 21
al Centro Bibliografico UCEI, l'iniziativa "Pesach: segni e sogni di
libertà" con ospite l'artista Vittorio Pavoncello, curatore del volume
di recente pubblicazione Il popolo del sogno. 50 incisioni sulla Bibbia
ebraica (ed. Lantana).
Insieme a Pavoncello interverranno la filosofa Fiorella Bassan, il
sociologo Giorgio Pacifici, il rav Amedeo Spagnoletto, l'architetta
Laura Supino. Modererà l'incontro Raffaella Di Castro, coordinatrice
delle attività culturali del Centro. È previsto un intervento di saluto
della presidente UCEI Noemi Di Segni.
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jciak
La malvagità e l’uccello dipinto
La
Shoah vista dagli occhi di un bambino non è il più originale dei temi.
Nel bene come nel male, il cinema ha esplorato la questione sotto
infinite angolature. Viene subito in mente il controverso La vita è
bella (1997) che valse l’Oscar a Roberto Benigni. E, per restare nel
filone film tratti da libri, di recente si sono visti Tsili (2014) di
Amos Gitai, storia di una ragazza che sfugge alla deportazione
nascondendosi nei boschi, basato sull’omonimo romanzo di Amos Appelfeld
e interamente girato in yiddish e Il grande quaderno di János Szász
(2013), dal romanzo di Agota Kristof, cupissima di due gemelli che
durante la seconda guerra mondiale si trovano abbandonati a se stessi
in un mondo carico di ferocia.
Sulla medesima falsariga è ora in lavorazione The Painted Bird –
L’uccello dipinto, diretto dal regista ceco Vaclav Marhoul, fra gli
attori Stellan Skarsgard e Harvey Keitel, tratto dall’omonimo romanzo
di Jerzy Kosinski che i cinefili già conoscono perché autore di Oltre
il giardino su cui si basava l’omonimo film del 1979 di Al Hasby con un
delizioso e stralunato Peter Sellers.
Daniela Gross
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il moked di primavera
Edòt, tradizioni da raccontare
“Edòt
e De'òt”, il tema dell'edizione 2017 del Moked di primavera, la
tradizionale convention dell’ebraismo italiano, che quest'anno
dedicherà ampi approfondimenti, con studiosi di alto profilo, al tema
dell'esodo forzato degli ebrei dai Paesi islamici e dall'Iran, di cui
ricorre il cinquantenario. Si parlerà delle varie realtà e tradizioni
all'interno del mondo ebraico, di integrazione e di accoglienza e di
molti altri aspetti che intrecciano ebraismo, storia e attualità. Ad
organizzare l'evento, l'area Cultura e Formazione dell'Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane.
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In ascolto - Miriam |
Pesach
è ormai alle porte e arriva con il suo oceano di musica, con le melodie
tradizionali e i piyyutim che accompagnano la celebrazione della festa,
gli antichi spiritual e la musica classica interessati soprattutto alla
figura di Mosè, le opere di autori contemporanei e le sempre più
frequenti parodie o i mash-up di gruppi di giovani israeliani o
americani. E ogni anno, a Pesach, tutti cantano, come fece Miriam
la profetessa, dall’altra parte del Mar Rosso, subito dopo la lode di
Mosè. “Cantate al Signore perché si è fatto grande; cavallo e cavaliere
ha gettato nel mare”, canta Miriam con in mano il tamburello e subito a
lei si uniscono tutte le donne, secondo una pratica che ha antiche
radici nella cultura del Medio Oriente. Scrive il grande studioso di
Talmud, Rav Adin Steinsaltz: “Come nel Canto di Debora, il canto delle
donne, generalmente accompagnate da cembali e danze, esprimeva guerra,
battaglia e miracolo.
Maria Teresa Milano
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Libertà
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Anche quest’anno ci avviciniamo alla festa mondiale della speleologia. In
ogni angolo della Terra, ogni casa di speleologo ferve di preparativi.
Dagli scaffali vengono presi libri, fotocopie, manuali e dispense
(primo tra tutti Tecniche di grotta di Giovanni Badino, testo
amorevolmente conosciuto come ‘il Badino”) per ripassare le regole di
armo, progressione e discesa. Ogni famiglia cerca La Spéléologie, ou
science des cavernes di Édouard-Alfred Martel, una copia per ogni
abitante della casa, per leggerlo tutti insieme le due sere della festa.
Sara Valentina Di Palma
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