Bologna Children’s Book Fair
I libri al centro del mondo

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È ancora fittissima la folla che si aggira per i padiglioni della Fiera di Bologna, nel tentativo, impossibile, di vedere tutto. Il programma della cinquattaquattresima edizione della Bologna Children’s Book Fair, il più importante evento internazionale dedicato ai professionisti dell’editoria per giovani lettori, è fitto di presentazioni, incontri, mostre, conferenze, premiazioni. Ed è, ancora una volta, il luogo in cui è importante essere per conoscere, scoprire e, soprattutto incontrarsi. Pagine Ebraiche, il giornale dell’ebraismo italiano che anche quest’anno alla BCBF ha dedicato pagine speciali, era in distribuzione all’ufficio stampe, come succede ormai da diverse edizioni, ma tale è stato l’interesse riscontrato che le copie consegnate alla Fiera si sono esaurite nel corso dei primi due giorni, così da obbligare i tanti partecipanti all’incontro organizzato al caffè degli autori – “Bambini e spiritualità. Raccontare i testi da una prospettiva laica”, con Manuela Trinci, Ada Treves e Giovanni Nucci – ad accontentarsi di sfogliare l’ultima copia disponibile di DafDaf, il giornale ebraico dei bambini. Molte le richieste di informazioni, molti i contatti creati in quattro giorni in cui fare rete, scambiare informazioni, conoscersi è la principale attività dei tantissimi visitatori. Ci sono editori da tutto il mondo, stand dei singoli paesi – particolarmente apprezzato lo spazio “Books form Israel” che si è avvalso delle coloratissime illustrazioni di Aviel Basil – e rappresentanti di realtà le più diverse: dal grandissimo gruppo all’appassionato che, letteralmente, stampa pochissime copie nel garage di casa.
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E i premi, che sono a volte trampolino di lancio per esordienti e volte conferme del valore di autori notissimi ai professionisti del settore ma spesso non sufficientemente conosciuti dal grande pubblico, quest’anno hanno riconosciuto anche – con il prestigioso BOP, il Bologna Prize for the Best Children’s Publishers of the Year, organizzato da Bologna Children’s Book Fair in collaborazione con AIE – Associazione Italiana Editori – come alcuni amici della redazione di DafDaf siano l’assoluta eccellenza: è infatti Orecchio Acerbo, la casa editrice dalla straordinaria sensibilità nei confronti di temi difficili, a vincere il premio per l’Europa.
Il ritorno alla vocazione esclusivamente professionale della Children’s Book Fair è reso evidente quest’anno non solo dall’eliminazione dei due giorni aperti al pubblico, apprezzatissimi da tutti coloro che un anno dopo l’altro avevano lamentato l’impossibilità di visitare la manifestazione, ma anche dalle nuove iniziative e dai convegni organizzati. Mentre il lato aperto e social si è trasferito decisamente in città – ricchissimo il programma articolato in diverse sezioni e promosso da Comune e Bologna Fiere, che quest’anno ha preso il nome di “BOOM! Crescere nei Libri” – in Fiera tra l’inaugurazione di una mostra e una premiazione sono state annunciate alcune novità di rilievo. La già annunciata collaborazione con il Salone del libro di Torino, un accordo biennale dedicato ai Children’s Books on Art è stata presentata e valorizzata con una tavola rotonda dal panel d’eccezione: moderati dall’americana Maria Russo, Children’s Books Editor al New York Times, l’illustratrice canadese Isabelle Arsenault, vincitrice del BRAW 2017 sezione speciale Arte, Charles Kim, associate publisher al MOMA di New York, gli illustratori belgi Fatinha Ramos e Klaas Verplancke, Silvana Sola, curatrice del progetto Children’s Books on Art e docente di Storia dell’Illustrazione all’ISIA di Urbino, presidente IBBY Italia e Paola Vassalli, membro della Giuria del BolognaRagazzi Award 2017 sezione Arte e fondatrice del Dipartimento educativo e del laboratorio d’arte del Palazzo Esposizioni e Scuderie del Quirinale Roma si sono confrontati sull’idea che il libro d’arte per ragazzi sia un mezzo potente di alfabetizzazione estetica. L’arte è universale e l’editoria per ragazzi ha il grande merito di tutelare, preservare, diffondere la conoscenza del patrimonio artistico dell’umanità.
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E anche la valenza politica e civile delle scelte editoriali è stata al centro di un dibattito in cui sono state fatte affermazioni importanti. Il potere dirompente della lettura, e il valore della letteratura per ragazzi, sono stati al centro di un secondo convegno, coordinato da Julia Eccleshare, Children’s Book editor del Guardian, che ha avuto come protagonisti Ana Garralón, docente di letteratura per l’infanzia, critica e blogger spagnola, l’americano Leonard Marcus, storico della letteratura e dell’illustrazione per ragazzi, la responsabile della sezione libri per ragazzi della biblioteca di letteratura straniera a Mosca Olga Mäeots, Dolores Prades, consulente editoriale e direttrice della rivista brasiliana online Revista Emilia, la storica italiana di editoria e letteratura per l’infanzia, autore e consulente editoriale Carla Ida Salviati e Marcella Terrusi, docente all’ISIA di Urbino, ricercatrice in letteratura per l’infanzia all’Università di Bologna e autrice di saggi dedicati al libro per ragazzi.
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E ancora più interessante l’incontro, organizzato dalla redazione, fra Maria Russo e Julia Eccleshare, che mai avevano avuto occasione di conoscersi e che, riconoscendosi simili, hanno iniziato a discutere, pensare, progettare… Il primo appuntamento, allora, è alla nuova manifestazione specificatamente dedicata allo scambio e alla commercializzazione dei diritti d’autore in ambito editoriale, pensata come un’occasione di incontro tra editori e agenti americani e i loro colleghi provenienti da tutto il mondo con librai e bibliotecari, a fine maggio 2018. Promossa dalla BCBF con Bologna Fiere, è sostenuta dal Publishers Weekly, e dalla Combined Book Exhibit insieme a PubMatch.
Le novità però non sono mancate neppure in fiera: e particolare successo ha avuto soprattutto “The Illustrators Survival Corner” il nuovo spazio pensato come luogo di confronto tra illustratori, dove condividere esperienze, successi e dubbi del mestiere. Realizzato in collaborazione con il Mimaster in illustrazione di Milano e grazie al sostegno di Fabriano, è stato anche un doveroso riconoscimento di coloro senza cui buona parte dell’industria editoriale per ragazzi non avrebbe modo di esistere, a partire dalla fiera stessa. La sua anima, infatti, più ancora che editori, agenti letterari, autori, traduttori, business developer, licensor e licensee, packager, stampatori, distributori, librai, bibliotecari, insegnanti e fornitori di servizi editoriali sono gli illustratori.
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A partire dai molti giovanissimi che per quattro giorni hanno affollato i padiglioni, e reso incredibile, come ogni anno, l’oramai famoso muro dove lasciare una traccia del proprio lavoro, un segno della propria arte, nella speranza di essere notati, contattati, e magari un giorno di trovarsi dall’altra parte, fra i tanti bravissimi selezionati per la mostra degli illustratori, o addirittura fra i protagonisti delle mostre personali – imperdibili quest’anno sia quella di Juan Palomino che di Rotraut Susanne Berner – o, per chi riesce a sognare in grande, arrivare a vincere uno degli ambitissimi premi di una manifestazione che non ha eguali.

a.t. twitter @ada3ves

(6 aprile 2017)