19 Ottobre 2016 - 17 Tishri 5777

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10 maggio 2017 - 7 Iyar 5777
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Giuseppe Momigliano,
rabbino
Shemuel il Piccolo diceva: “Quando cade il tuo nemico non ti rallegrare, né quando egli inciampa gioisca il tuo cuore, affinché non veda D.O e se ne dolga e non ritragga la sua ira da lui" (Avot 4,19). Il motto che il Maestro Shemuel - ricordato come "il Piccolo" per la sua particolare modestia - era solito citare è in effetti un versetto del Libro dei Proverbi (24, 17-18) che, a quanto pare, raccomanda un atteggiamento di contenuta pacatezza nei riguardi del nemico sconfitto. 
 
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Davide
Assael,
ricercatore
La vittoria di Macron alle elezioni francesi, anche per la sua nettezza, fa tirare un sospiro di sollievo a tutta l'Europa, che, a questo punto non ha più alibi per riformare se stessa. Cosa ci insegna? Certamente ribadisce una volta di più come la tradizionale distinzione destra/sinistra su cui si sono costruite le democrazie moderne non riflette più la sensibilità degli elettori.
 
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Minniti: “La sicurezza,
base della democrazia”
“Il lavoro che ho cominciato al Viminale quattro mesi fa può piacere o meno. Ma è figlio di un metodo e di una certezza. Che sulle questioni della nostra sicurezza non si giocano le prossime elezioni politiche. Ma il futuro e la qualità della nostra democrazia”. È quanto sottolinea il ministro dell’Interno Marco Minniti in un’intervista con Repubblica, realizzata ieri nella redazione del quotidiano.
“A chi mi accusa di essere di destra perché lotto per governare il senso di paura e l’illegalità – afferma il ministro – dico che lo faccio non perché sono il ministro dell’Interno, ma perché sono un uomo di sinistra. Che si sente a posto con la sua storia. E da uomo di sinistra, ad esempio, ho disposto in queste ore 2.130 ispezioni ministeriali nei centri di accoglienza per migranti. Anche quelli attivati in via d’urgenza. Perché solo chi è credibile nella repressione dell’illegalità, anche domestica, può essere creduto quando pretende di affermare legalità”.

Perde pezzi importanti il Fronte Nazionale di Marine Le Pen. La nipote Marion lascia infatti la vita politica, almeno per il momento. “Per il partito è una novità di grande rilievo, molto politica e ben poco personale. Secondo quanto è trapelato dai siti francesi – scrive il Corriere – la scelta è maturata nei mesi recenti ed è precipitata dopo il risultato delle presidenziali”. Puntuale la condanna del nonno Jean Marie, cui la 27enne Marion sembra ispirarsi nella linea tradizionalista. Ieri il fondatore del FN, da tempo in rotta di collisione con la figlia Marine, ha parlato di “desolante diserzione”.

Il Manifesto pubblica una lettera consegnata da Vera Jarach Vigevani, una della Madri di Plaza de Mayo, al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (in questi giorni in Argentina). L’invito è ad “alzare la voce” sulla vicenda dei desaparecidos.
“Glielo chiedo anche, personalmente – scrive Jarach Vigevani – ricordando i quasi 80 anni delle Leggi Razziali del ’38 del secolo scorso. La mia famiglia allora trovò rifugio in Argentina, ma della Shoah fu vittima mio nonno, Ettore Camerino. Deportato ad Auschwitz. Non c’é tomba per lui come non vi è tomba per mia figlia. Queste tragedie si ripetono, ma non dobbiamo mai per dere né la speranza né l’impegno e la volontà per il ‘Nunca mas!’ (Mai Più!)”.

Sulle pagine romane del Messaggero, una cronaca con varie foto della festa per i 69 anni dello Stato di Israele celebrata lunedì sera al Maxxi. “Ad accogliere personalità del mondo politico, culturale, economico, diplomatico, religioso è l’ambasciatore di Israele Ofer Sachs, che con la moglie Rony dà il benvenuto agli oltre millecinquecento invitati. La novità dell’evento – viene sottolineato – è nella scelta di un luogo di Roma moderno e legato all’arte”.
 
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  davar
il provvedimento nella regione vallone
Macellazione rituale, in Belgio
una Commissione vuole vietarla

La Commissione Ambiente del Parlamento vallone - che rappresenta una delle tre regioni in cui è suddiviso il Belgio - ha recentemente deliberato che, a partire dal settembre 2019, tutte le macellazione senza stordimento saranno vietate. Questo significa che nella regione non sarà più possibile effettuare la macellazione secondo la legge ebraica (shechitah) e islamica (dhabihah). Entrambe infatti – con una normativa più stringente per quella ebraica – proibiscono lo stordimento preventivo dell’animale. Contro questo provvedimento, che sarà votato dal Parlamento vallone in seduta plenaria il prossimo 17 maggio, sono intervenuti i vertici dell'ebraismo belga e non solo. Nelle scorse ore il rabbino capo di Bruxelles Albert Guigui ha chiesto a Frans Timmermans, Primo vicepresidente della Commissione europea, di intervenire contro la decisione della Commissione della Vallonia. “Le chiediamo come nostro amico e alleato di partecipare a questa lotta che è una lotta per la libertà religiosa”, le parole di rav Guigui a Timmermans. Un appello lanciato durante la presenza dello stesso Timmermans all'assemblea della Conferenza europea dei rabbini in corso ad Amsterdam. Secondo Pinchas Goldschmidt, presidente della Conferenza europea dei rabbini, la lotta per proteggere la shechitah in Europa – che in diversi paesi, nel recente passato, si è cercato di vietare - è una delle "sfide principali" che oggi i cittadini ebrei del Vecchio continente devono affrontare.
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qui roma - il convegno
Gli intellettuali e Gerusalemme
"Città sognata, città vissuta"

Città sognata, città vissuta. Sono le due direttrici seguite per approfondire il legame stretto tra alcuni intellettuali contemporanei o del passato con Gerusalemme. Una riflessione a più voci, in un Centro Bibliografico UCEI gremitissimo. Il primo di una serie di eventi organizzati da Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Comunità ebraica di Roma, Ambasciata d'Israele e Chevrat Yehudei Italia per celebrare i 50 anni della riunificazione della città attraverso la cultura e le arti. Attraverso un racconto "alto", che spazia dalla letteratura alla poesia al canto e che è stato affidato ieri (con la moderazione di Anselmo Calò) ad Ariel Rathaus della Hebrew University, Cyril Aslanov dell'Università Aix-Marseille, Saverio Campanini dell'Università di Bologna, Sarah Kaminski dell'Università di Torino e Roberta Ascarelli dell'Istituto Italiano di Studi Germanici.
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la testimonianza di chi scampò ai nazifascisti
Roma, la scuola che aprì le porte
Una storia di coraggio riscoperta

“Il mio invito, cari ragazzi, è a leggere. A documentarsi. Non basta essere indifferenti. Bisogna sapere le cose davvero, approfondirle. È il modo più efficace per contrastare le minacce e i fenomeni negativi che può capitare di incontrare nel nostro quotidiano”.
Si emoziona Gianni Polgar intervenendo dal palco del Collegio San Giuseppe – Istituto De Merode davanti a centinaia di alunni. Una delle scuole più gloriose e qualificate di Roma, che frequentò in un momento particolarmente delicato. Erano i mesi delle persecuzioni antiebraiche e Polgar, 7 anni, ebreo, vi trovò la salvezza grazie al coraggio del suo direttore di allora: Sigismondo Ugo Barbano (1904-1994), un brillante educatore padovano che aveva preso le redini della scuola nell'inverno del 1943.
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la riforma decisa dal governo di gerusalemme
Israele, dopo 49 anni di servizio
chiude lo storico telegiornale

Dopo 49 di anni di attività, il telegiornale Mabat LaHadashot della televisione statale israeliana (Canale 1) ha cessato le trasmissioni la scorsa notte su ordine del governo di Gerusalemme, che si accinge a lanciare la settimana prossima un nuovo ente pubblico di radio-trasmissioni, 'Kan'. Di fronte alle telecamere alcuni giornalisti di Mabat, che solo due ore prima avevano appreso che quella sarebbe stata per loro l'ultima trasmissione, sono comparsi con lacrime agli occhi.
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premio exodus 2017
La Spezia, porta della speranza
“Una storia di cui andar fieri”

L’8 maggio 1946 dal Porto della Spezia partivano due imbarcazioni con 1014 ebrei scampati da tutta Europa ai campi di concentramento
La Spezia diventa una sorta di porta, di ancora di salvezza ed è ricordata e conosciuta in Israele proprio come Zaar Sion (Porta di Sion): la cosa straordinaria, ha esordito Massimo Federici, il sindaco, durante la cerimonia per il conferimento del Premio Exodus 2017 al giornalistica Maurizio Molinari, è che La Spezia, una città piegata in due dalla guerra, una delle città più bombardate d’Italia fu capace di trovare il modo di accogliere e di offrire solidarietà a persone che si portavano dietro quel tragico passato.
Il Premio Exodus 2017 si è aperto con Roberto Alinghieri che ha letto pagine ricche di emozione tratte da “I clandestini del mare” di Ada Sereni, accompagnato dalla musica e da canti suggestivi di Eyal Lerner, artista israeliano davvero eclettico.
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qui roma 
Eutanasia e fine vita, la medicina
a confronto con etica e religione

Eutanasia e fine vita – La medicina a confronto con l’etica e la religione”. Questo il tema del convegno organizzato stasera (il via ai lavori alle 20) al Centro Ebraico il Pitigliani dall’Ospedale Israelitico di Roma nell’ambito di una serie di iniziative finalizzate ad incrementare l’attività scientifica e istituzionale dell’ente. Dopo l’intervento di saluto di Amalia Allocca, direttore sanitario dell’Ospedale, parleranno rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma; il professor Giulio Maira, neurochirurgo dell’Istituto Clinico Humanitas Milano e il professor Giuseppe Remuzzi, ordinario di Nefrologia all’Università di Milano e autore del libro “La scelta”..
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segnalibro - qui roma
Talmud, pagine da sfogliare
Una rubrica cara ai lettori di Pagine Ebraiche, diventata un libro da sfogliare. Quando i Maestri del Talmud discutono, per convalidare la propria opinione usano logica e conoscenza delle fonti, fanno sfoggio di arguzia e di saggezza senza trascurare umorismo e psicologia. Ma, se tutte queste risorse non bastano per far prevalere il proprio punto di vista in una discussione, potrebbe essere il momento di utilizzare uno sferzante detto popolare, un proverbio o un’espressione stravagante. Nella raccolta Detti e contraddetti del Talmud (ed. Giuntina) che sarà presentata domani alle 20.30 al Centro Ebraico Il Pitigliani il rav Amedeo Spagnoletto ha pescato nell’immenso universo talmudico alcuni detti e modi di dire particolarmente curiosi che, commentati e contestualizzati, ci danno un assaggio del sistema di pensiero che possiamo scoprire aprendo una pagina di Talmud.
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informazione - qui trieste
Tradurre per informare.
Ripartono i tirocini

Un numeroso gruppo di studenti della prestigiosa Scuola superiore Traduttori e Interpreti dell’Università di Trieste ha preso parte alla presentazione dell’opportunità di svolgere il proprio tirocinio di formazione nell’ambito della redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Negli scorsi mesi già cinque studenti dell’Alta scuola, provenienti da tutta Italia, hanno svolto questa esperienza nell’ambito della  redazione di Pagine Ebraiche consentendo la realizzazione dei nostri notiziari internazionale. Due studentesse, Giulia Castelnovo e Ilaria Modena, hanno riferito ai compagni della loro esperienza felicemente conclusa. A margine dell’incontro il direttore della  Comunicazione e della redazione giornalistica dell'Unione, Guido Vitale, ha incontrato con i giornalisti una delegazione di studenti di traduzione e interpretariato dell’Università di Regensburg in Italia per il semestre di Erasmus che hanno chiesto di poter anch’essi svolgere  il proprio tirocinio nell’ambito della nostra redazione giornalistica.
A presentare poi agli studenti i lavori e i progetti della redazione dell'Unione, la giornalista Ada Treves.
Oltre la metà degli interpreti che rappresentano l’Italia nelle istituzioni internazionali di tutto il mondo sono stati formati nella scuola universitaria triestina.
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melamed - qui torino
Scuola ebraica, Marco Camerini
nuovo coordinatore didattico

È Marco Camerini il nuovo Coordinatore educativo-didattico delle Scuole ebraiche di Torino. A renderlo noto nelle scorse ore il Consiglio della Comunità ebraica torinese, che ha approvato all'unanimità la nomina di Camerini, arrivata a conclusione della procedura di ricerca del profilo in questione. L’incarico verrà assunto da Camerini, laureatosi all'Università degli Studi di Milano e con un master internazionale in “Management of HR and Labour Studies”, all’inizio del prossimo anno scolastico 2017/18. "Riconosciute le sue capacità professionali, la disponibilità umana, la preparazione culturale ed ebraica, la Comunità augura al Coordinatore e agli utenti delle Scuole ebraiche proficua intesa e collaborazione" si legge nel comunicato legato alla nuova nomina e firmato dal presidente della Comunità ebraica Dario Disegni.
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pilpul
Ticketless - Strategia del rinvio
“Firenze non è più dei fiorentini, immaginati che sono arrivati più di 15 mila piemontesi”. In questo clima euforico, l’8 novembre 1865, Giacomo Dina descriveva al segretario di Cavour, Isacco Artom, la trasformazione in atto a Firenze divenuta capitale. “Il dialetto di Gianduja prevale nelle vie, nelle locande, nei teatri”. Per poco che si vada di questo passo, scrive il direttore dell’”Opinione”, “il fiasco tradizionale scomparirà dalle locande”. Gli ebrei italiani non furono insensibili a quel clima di attesa e si misero in movimento. Due anni dopo, nell’aprile del 1867, converranno a Firenze le massime autorità religiose per stabilire quale strada imboccare nel confronto con la modernità. Per commemorare l’evento si è svolto la settimana scorsa un seminario (promosso dall’Archivio Terracini, dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e dall’Università di Firenze). Tutte le relazioni, davvero stimolanti e innovatrice, si possono adesso seguire on line.

Alberto Cavaglion
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Periscopio - Anniversari
Abbiamo già commentato, su questo Portale, due settimane fa (oltre che sul mensile cartaceo di maggio), la coincidenza di questo Yom haAzmaut con il 50° anniversario della vittoria nella Guerra dei Sei Giorni e della riunificazione di Gerusalemme (1967). Ma, com'è noto, quest'anno ci sono anche altri tre anniversari storici estremamente significativi, e non soltanto per il popolo ebraico e lo Stato d'Israele: 120 anni dal primo Congresso Sionista di Basilea (1897), 100 anni dalla Dichiarazione Balfour (1917), 70 anni dalla Risoluzione delle Nazioni Unite sulla divisione della Palestina in due Stati (e, quindi, dall’autorizzazione internazionale alla nascita dello Stato ebraico) (1947).

Francesco Lucrezi, storico
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I Giusti di Besleney
Grande emozione nell'Alta Galilea per il conferimento del Premio Begin al Liceo Anne Frank per l'innovazione negli studi sulla Shoah. Da quattro anni gli allievi delle classi superiori partecipano a un progetto ispirato alla "ricerca del significato della vita" di Victor Frankl. Quest'anno il tema principale dei lavori dei ragazzi è stato il caso degli orfani ebrei di Besleney, un villaggio di semplici e onesti agricoltori del Caucaso, in un'area abitata dai popoli circassi. "Quando il pericolo nazista minacciò Leningrado si decise di evacuare i bambini ebrei", scrive Auron nel suo libro La banalità della compassione, storia del villaggio circasso-musulmano nel Caucaso che salvò i bambini ebrei durante la Shoah.

Angelica Edna Calò Livne 
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