Giuseppe Momigliano,
rabbino
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Il
grave episodio di ribellione, suscitato da parte di Korach con un
gruppo di seguaci che contestano la leadership di Mosè e il sacerdozio
di Aron, a parole per tutelare gli interessi del popolo ma in realtà
mossi da ambizioni personali, rancori e gelosie, è considerato un
tragico esempio di disputa suscitata da motivi abietti.
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Davide
Assael,
ricercatore
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IIl
giornalista Filippo Facci è stato sospeso dall’Ordine dei giornalisti
per aver scritto un articolo in cui rivendicava il diritto ad odiare
l’Islam. Senza alcuna distinzione fra chi mette bombe e chi prega,
senza distinzioni fra chi compie attentati e chi li subisce. Vittime e
carnefici tutti dalla stessa parte. No.
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Brescia, un verdetto
che fa giustizia
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Come
scrive il Corriere della Sera, la giustizia italiana ha messo la parola
fine all’accertamento della verità sulla strage di Brescia. Dopo 11
processi, la Corte di Cassazione ha dichiarato colpevoli Carlo Maria
Maggi e Maurizio Tramonte, i due appartenenti alla formazione
neofascista Ordine Nuovo che erano accusati dell’esplosione del 28
maggio 1974 quando in piazza della Loggia morirono 8 persone e altre
100 rimasero ferite. Quella confermata in Cassazione, è la prima
condanna per una strage politica. “Oggi, con questa conferma degli
ergastoli, – dice a Repubblica Manlio Milani, sopravvissuto alla strage
in cui ha perso la moglie – abbiamo trovato un senso a tutti questi
anni d’attesa, siamo finalmente dentro la storia di questo Paese. C’era
chi ci voleva umiliare, invece abbiamo portato avanti i valori della
legalità, insieme a magistrati, investigatori, pezzi di Stato per bene.
Siamo memoria, ma serviremo ancora”.
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l'appuntamento il 2 luglio ad amatrice Protezione civile e solidarietà
Un nuovo impegno per l'UCEI
Operare
sia nel campo specifico della protezione civile, sia nel campo della
solidarietà sociale con interventi a favore di terzi in situazioni di
evidente bisogno e difficoltà.
Questo lo scopo dell’Associazione di Protezione Civile costituitasi
nelle scorse ore su mandato della Giunta dell’Unione delle Comunità
Ebraiche Italiane con l’obiettivo di operare a livello nazionale per
mezzo di nuclei operativi rappresentati dalle singole Comunità ebraiche
distribuite sul territorio. Nuclei operativi che nascono come entità
locali, ma che saranno necessariamente accorpati all’associazione
nazionale a completamento della procedura di accreditamento presso le
istituzioni proposte.
Una nuova iniziativa, quella varata dalla Giunta, che prende il via a
pochi giorni da un appuntamento molto atteso. L’inaugurazione a Scai,
la frazione più popolosa del Comune di Amatrice, di un campo di
calcetto realizzato con una donazione da parte dell’ente
(immediatamente attivatosi, a poche ore dal sisma, con una raccolta
fondi). L’evento, in programma nel pomeriggio di domenica 2 luglio,
segna il ritorno di un’attività ludica e sportiva in quelle zone così
duramente colpite.
Per festeggiare questo ritorno si sfideranno nel nuovo impianto due
rappresentative. Una formata dall’UCEI, con il contributo del Maccabi
Italia. L’altra, composta da cittadini di Amatrice e delle diverse
frazioni. Ha assicurato tra gli altri la sua presenza il sindaco Sergio
Pirozzi, premiato lo scorso marzo dai vertici del calcio italiano con
la prestigiosa “Panchina d’oro”.
L’evento del 2 luglio come grande momento di sport e fratellanza. Per
scrivere insieme alla gente di Amatrice, straordinaria nella sua
tenacia, nella sua volontà di non arrendersi alle difficoltà, una nuova
pagina di futuro.
(Nell’immagine i lavori al campo di calcetto di Scai) Leggi
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I lavori di ex nihilo a bologna Diplomazia, sfida per le religioni “Le
religioni possono essere strumento non di pace, ma di diplomazia,
ovvero di contatto, rispetto e cautela nello stabilire dei rapporti e
nel coltivarli, renderli fruttiferi e forieri di avanzamento per tutti?
Possono indicare come discutere, mantenere le relazioni anche nei
periodi di maggiore tensione, in cui non c’è dialogo? Possono aiutare a
risolvere i problemi, preservando la dignità di ciascuna delle parti in
causa?”.
Con questi interrogativi, Simonetta Della Seta, Direttore del MEIS, ha
aperto stamani il panel “La vocazione diplomatica delle religioni”, in
programma a Bologna, a Palazzo Isolani, nell'ambito di “Ex Nihilo - A
Zero Conference on Research in the Religious Fields”, il simposio
dell'European Academy of Religion 2017.
L’incontro ha coinvolto anche Sandro De Bernardin, Ambasciatore a
riposo, con il contributo “Beati gli operatori di pace”, che ha
indagato i presupposti dottrinali della diplomazia cristiana, Hassan
Abouyoub, Ambasciatore del Regno del Marocco a Roma, su “Identità
religiosa e dialogo diplomatico” e Tatiana Zonova (Università delle
Relazioni Internazionali di Mosca), che ha messo a confronto le
posizioni espresse da Giorgio La Pira e dal teologo protestante
Reinhold Niebuhr sulla guerra fredda. Leggi
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l'evento in programma mercoledì 28 giugno Ebrei di Libia, 50 anni in Italia
Una serata per raccontarsi A
cinquant’anni dall’esodo forzato degli ebrei di Libia e dal loro arrivo
nel nostro paese l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane organizza
una serata per rendere omaggio a questa antica realtà che ha saputo
rialzarsi, rinnovarsi, costruire un futuro anche lontano dalla patria.
Un contributo che ha lasciato il segno in molti campi, come ha
ricordato il Primo Ministro Paolo Gentiloni nel suo recente intervento
in sinagoga per celebrare mezzo secolo di impegno e creatività. Un
contributo che sarà affrontato da diverse prospettive, nel corso di una
serata (coordinata dal Consigliere UCEI Hamos Guetta) che si annuncia
ricca di sorprese ed emozioni. L’appuntamento è per mercoledì 28 giugno
alle 20.30, al Teatro di Roma (Largo di Torre Argentina, 52).
I posti sono limitati, per ottenere un ingresso è necessario inviare
una mail all’indirizzo di posta elettronica 50annilibia@ucei.it
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la serata del giornale comunitario Shalom, mezzo secolo di vita
Cinquanta
candeline per Shalom, il mensile della Comunità ebraica romana. Mezzo
secolo di vita raccontato ieri nel corso di una serata svoltasi al
Teatro Eliseo con molte voci e testimonianze sul palco.
Dopo i saluti del direttore del teatro Luca Barbareschi, della
presidente della Comunità ebraica Ruth Dureghello e del vicepresidente
Ruben Della Rocca, ad intervenire sono stati l’attuale direttore della
testata Giacomo Kahn, gli ex direttori Lia Levi e Massimo Caviglia,
l’ex parlamentare Enrico Modigliani (che fu tra i fondatori del
mensile).
La serata, cui hanno partecipato diversi esponenti delle istituzioni,
del mondo dell’informazione e della cultura, è stata dedicata a quattro
figure di riferimento per l’ebraismo romano e italiano. Luciano Tas,
che fondò il giornale assieme alla Levi e ad Alberto Baumann (che di
Shalom fu l’ispiratore); Pacifico Di Consiglio, l’indimenticabile
“Moretto”; rav Elio Toaff, il rabbino che ha guidato la Comunità nella
difficile rinascita; Stefano Gaj Taché, vittima a due anni dell’odio
palestinese.
A condurre la serata il giornalista Franco Di Mare.
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qui milano - il giardino di monte stella Esempi di ieri, esempi di oggi
Gariwo presenta i nuovi eroi
Ho
Feng Shan, console cinese a Vienna durante l’Anschluss nazista; Shero
Hammo, un capo curdo yazida che nei primi del Novecento controllava
un’area montuosa in Iraq; Costantino Baratta, pescatore di Lampedusa e
Daphne Troumponis, albergatrice di Lesbo. Sono le quattro personalità,
tra passato e presente, scelte per la cerimonia del prossimo 6 marzo,
Giornata europea dei Giusti intitolata a “I Giusti dell’accoglienza.
Oltre i confini per abbattere i muri”. A ratificare le quattro
personalità, il Comitato dei Garanti dell’Associazione Giardino dei
Giusti di Milano, composta da Comune, Gariwo e Unione delle Comunità
Ebraiche Italiane.
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Ticketless - Socialismo arabo
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Il
Ticketless della scorsa settimana sul PCI nel 1967 ha suscitato
reazioni varie, che richiedono un chiarimento. Molti mi hanno fatto
notare che la crisi del 1967 non può essere paragonata alla crisi di
Ungheria del 1956 o alla Praga del 1968. Rimane il fatto che la
storiografia sul PCI abbia sorvolato sul giugno 1967. I diretti
interessati, i leader del partito, nelle loro autobiografie, assai
numerose, hanno rimosso ciò che è accaduto a Botteghe Oscure subito
prima e subito dopo la Guerra dei sei giorni. Rimangono, per fortuna, i
testi. Conservo nei miei scaffali, un libretto di Gian Carlo Pajetta, Socialismo e mondo arabo,
pubblicato dagli Editori Riuniti nel 1970, che bisognerebbe rileggere
alla luce di quello che è accaduto dopo. Come una persona così
brillante e arguta potesse annunciare urbi et orbi l’alba del
socialismo nei paesi arabi resta una di quelle follie del Novecento che
rimarranno per secoli inspiegabili.
Alberto Cavaglion
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Periscopio - Un segno da Salerno
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È
davvero motivo di grande gioia l’ufficiale inaugurazione, nei
bellissimi locali del Palazzo della Provincia, dell’Associazione
Italia-Israele di Salerno, che promette di dare un grande e duraturo
contributo alla già ricca vita associativa e intellettuale della
splendida città costiera, confermando una millenaria tradizione di
accoglienza, apertura, cultura, libertà.
Francesco Lucrezi, storico
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Ghetti, lager e giovani prodigio
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Ragazzi
prodigio, giovani strumentisti virtuosi e cervelli musicali di
promettente carriera trasferiti nei Ghetti e deportati nei Campi
durante la Seconda Guerra Mondiale; i siti di cattività ad alta
presenza di ebrei e Roma in Polonia e Paesi Baltici pullulavano di
giovani talentuosi musicisti, altresì versati nel canto e
intrattenimento di strada.
Nel 1943 presso il Ghetto di Vilnius l’11enne pianista ebreo Alexander
Wolkovsky [Alek Volkoviski] partecipò a un concorso di composizione
bandito dallo Judenrat; come da prassi, la giuria analizzò il pezzo
presentato da Wolkowsky senza conoscerne né il nome né l’età (tuttora i
partecipanti ai concorsi di composizione presentano le proprie opere
sotto pseudonimo o motto).
Francesco Lotoro
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Una piccola mitzvah
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Nell’accogliente
casa dell’ambasciatore d’Italia in Israele, Francesco Maria Talò, a
Ramat Gan si svolge una serata per il Ramadan. Giungono ospiti da tutto
il Paese. Molti hanno studiato nelle università italiane e parlano
perfettamente la lingua. Molti rivestono oggi cariche importanti in
campo politico, universitario o nella ricerca. Tra i prestigiosi
personaggi c’è Sharif Sharif-Safadi di Nazaret. Tra un piatto di
insalata di mozzarelline e un assaggino di pizza ripiena di Nutella, ci
sediamo su un divano e io comincio a interrogare lui e la sua signora
per vedere quanto tempo impiego per scorgere un piccolo legame e
un’occasione per iniziare una conversazione.
Angelica Edna Calò Livne
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