19 Ottobre 2016 - 17 Tishri 5777

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  21 Giugno 2017 - 27 Sivan 5777
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Giuseppe Momigliano,
rabbino
Il grave episodio di ribellione, suscitato da parte di Korach con un gruppo di seguaci che contestano la leadership di Mosè e il sacerdozio di Aron, a parole per tutelare gli interessi del popolo ma in realtà mossi da ambizioni personali, rancori e gelosie, è considerato un tragico esempio di disputa suscitata da motivi abietti.
 
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Davide
Assael,
ricercatore
IIl giornalista Filippo Facci è stato sospeso dall’Ordine dei giornalisti per aver scritto un articolo in cui rivendicava il diritto ad odiare l’Islam. Senza alcuna distinzione fra chi mette bombe e chi prega, senza distinzioni fra chi compie attentati e chi li subisce. Vittime e carnefici tutti dalla stessa parte. No.
 
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Brescia, un verdetto
che fa giustizia
Come scrive il Corriere della Sera, la giustizia italiana ha messo la parola fine all’accertamento della verità sulla strage di Brescia. Dopo 11 processi, la Corte di Cassazione ha dichiarato colpevoli Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte, i due appartenenti alla formazione neofascista Ordine Nuovo che erano accusati dell’esplosione del 28 maggio 1974 quando in piazza della Loggia morirono 8 persone e altre 100 rimasero ferite. Quella confermata in Cassazione, è la prima condanna per una strage politica. “Oggi, con questa conferma degli ergastoli, – dice a Repubblica Manlio Milani, sopravvissuto alla strage in cui ha perso la moglie – abbiamo trovato un senso a tutti questi anni d’attesa, siamo finalmente dentro la storia di questo Paese. C’era chi ci voleva umiliare, invece abbiamo portato avanti i valori della legalità, insieme a magistrati, investigatori, pezzi di Stato per bene. Siamo memoria, ma serviremo ancora”.
 
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  davar
l'appuntamento il 2 luglio ad amatrice
Protezione civile e solidarietà

Un nuovo impegno per l'UCEI
Operare sia nel campo specifico della protezione civile, sia nel campo della solidarietà sociale con interventi a favore di terzi in situazioni di evidente bisogno e difficoltà.
Questo lo scopo dell’Associazione di Protezione Civile costituitasi nelle scorse ore su mandato della Giunta dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane con l’obiettivo di operare a livello nazionale per mezzo di nuclei operativi rappresentati dalle singole Comunità ebraiche distribuite sul territorio. Nuclei operativi che nascono come entità locali, ma che saranno necessariamente accorpati all’associazione nazionale a completamento della procedura di accreditamento presso le istituzioni proposte.
Una nuova iniziativa, quella varata dalla Giunta, che prende il via a pochi giorni da un appuntamento molto atteso. L’inaugurazione a Scai, la frazione più popolosa del Comune di Amatrice, di un campo di calcetto realizzato con una donazione da parte dell’ente (immediatamente attivatosi, a poche ore dal sisma, con una raccolta fondi). L’evento, in programma nel pomeriggio di domenica 2 luglio, segna il ritorno di un’attività ludica e sportiva in quelle zone così duramente colpite.
Per festeggiare questo ritorno si sfideranno nel nuovo impianto due rappresentative. Una formata dall’UCEI, con il contributo del Maccabi Italia. L’altra, composta da cittadini di Amatrice e delle diverse frazioni. Ha assicurato tra gli altri la sua presenza il sindaco Sergio Pirozzi, premiato lo scorso marzo dai vertici del calcio italiano con la prestigiosa “Panchina d’oro”.
L’evento del 2 luglio come grande momento di sport e fratellanza. Per scrivere insieme alla gente di Amatrice, straordinaria nella sua tenacia, nella sua volontà di non arrendersi alle difficoltà, una nuova pagina di futuro.

(Nell’immagine i lavori al campo di calcetto di Scai)
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I lavori di ex nihilo a bologna
Diplomazia, sfida per le religioni
“Le religioni possono essere strumento non di pace, ma di diplomazia, ovvero di contatto, rispetto e cautela nello stabilire dei rapporti e nel coltivarli, renderli fruttiferi e forieri di avanzamento per tutti? Possono indicare come discutere, mantenere le relazioni anche nei periodi di maggiore tensione, in cui non c’è dialogo? Possono aiutare a risolvere i problemi, preservando la dignità di ciascuna delle parti in causa?”.
Con questi interrogativi, Simonetta Della Seta, Direttore del MEIS, ha aperto stamani il panel “La vocazione diplomatica delle religioni”, in programma a Bologna, a Palazzo Isolani, nell'ambito di “Ex Nihilo - A Zero Conference on Research in the Religious Fields”, il simposio dell'European Academy of Religion 2017.
L’incontro ha coinvolto anche Sandro De Bernardin, Ambasciatore a riposo, con il contributo “Beati gli operatori di pace”, che ha indagato i presupposti dottrinali della diplomazia cristiana, Hassan Abouyoub, Ambasciatore del Regno del Marocco a Roma, su “Identità religiosa e dialogo diplomatico” e Tatiana Zonova (Università delle Relazioni Internazionali di Mosca), che ha messo a confronto le posizioni espresse da Giorgio La Pira e dal teologo protestante Reinhold Niebuhr sulla guerra fredda.
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l'evento in programma mercoledì 28 giugno
Ebrei di Libia, 50 anni in Italia

Una serata per raccontarsi
A cinquant’anni dall’esodo forzato degli ebrei di Libia e dal loro arrivo nel nostro paese l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane organizza una serata per rendere omaggio a questa antica realtà che ha saputo rialzarsi, rinnovarsi, costruire un futuro anche lontano dalla patria.
Un contributo che ha lasciato il segno in molti campi, come ha ricordato il Primo Ministro Paolo Gentiloni nel suo recente intervento in sinagoga per celebrare mezzo secolo di impegno e creatività. Un contributo che sarà affrontato da diverse prospettive, nel corso di una serata (coordinata dal Consigliere UCEI Hamos Guetta) che si annuncia ricca di sorprese ed emozioni. L’appuntamento è per mercoledì 28 giugno alle 20.30, al Teatro di Roma (Largo di Torre Argentina, 52).
I posti sono limitati, per ottenere un ingresso è necessario inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica 50annilibia@ucei.it

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la serata del giornale comunitario
Shalom, mezzo se
colo di vita
Cinquanta candeline per Shalom, il mensile della Comunità ebraica romana. Mezzo secolo di vita raccontato ieri nel corso di una serata svoltasi al Teatro Eliseo con molte voci e testimonianze sul palco.
Dopo i saluti del direttore del teatro Luca Barbareschi, della presidente della Comunità ebraica Ruth Dureghello e del vicepresidente Ruben Della Rocca, ad intervenire sono stati l’attuale direttore della testata Giacomo Kahn, gli ex direttori Lia Levi e Massimo Caviglia, l’ex parlamentare Enrico Modigliani (che fu tra i fondatori del mensile).
La serata, cui hanno partecipato diversi esponenti delle istituzioni, del mondo dell’informazione e della cultura, è stata dedicata a quattro figure di riferimento per l’ebraismo romano e italiano. Luciano Tas, che fondò il giornale assieme alla Levi e ad Alberto Baumann (che di Shalom fu l’ispiratore); Pacifico Di Consiglio, l’indimenticabile “Moretto”; rav Elio Toaff, il rabbino che ha guidato la Comunità nella difficile rinascita; Stefano Gaj Taché, vittima a due anni dell’odio palestinese.
A condurre la serata il giornalista Franco Di Mare.




qui milano - il giardino di monte stella
Esempi di ieri, esempi di oggi

Gariwo presenta i nuovi eroi
Ho Feng Shan, console cinese a Vienna durante l’Anschluss nazista; Shero Hammo, un capo curdo yazida che nei primi del Novecento controllava un’area montuosa in Iraq; Costantino Baratta, pescatore di Lampedusa e Daphne Troumponis, albergatrice di Lesbo. Sono le quattro personalità, tra passato e presente, scelte per la cerimonia del prossimo 6 marzo, Giornata europea dei Giusti intitolata a “I Giusti dell’accoglienza. Oltre i confini per abbattere i muri”. A ratificare le quattro personalità, il Comitato dei Garanti dell’Associazione Giardino dei Giusti di Milano, composta da Comune, Gariwo e Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.

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pilpul
Ticketless - Socialismo arabo
Il Ticketless della scorsa settimana sul PCI nel 1967 ha suscitato reazioni varie, che richiedono un chiarimento. Molti mi hanno fatto notare che la crisi del 1967 non può essere paragonata alla crisi di Ungheria del 1956 o alla Praga del 1968. Rimane il fatto che la storiografia sul PCI abbia sorvolato sul giugno 1967. I diretti interessati, i leader del partito, nelle loro autobiografie, assai numerose, hanno rimosso ciò che è accaduto a Botteghe Oscure subito prima e subito dopo la Guerra dei sei giorni. Rimangono, per fortuna, i testi. Conservo nei miei scaffali, un libretto di Gian Carlo Pajetta, Socialismo e mondo arabo, pubblicato dagli Editori Riuniti nel 1970, che bisognerebbe rileggere alla luce di quello che è accaduto dopo. Come una persona così brillante e arguta potesse annunciare urbi et orbi l’alba del socialismo nei paesi arabi resta una di quelle follie del Novecento che rimarranno per secoli inspiegabili.

Alberto Cavaglion 

Periscopio - Un segno da Salerno
È davvero motivo di grande gioia l’ufficiale inaugurazione, nei bellissimi locali del Palazzo della Provincia, dell’Associazione Italia-Israele di Salerno, che promette di dare un grande e duraturo contributo alla già ricca vita associativa e intellettuale della splendida città costiera, confermando una millenaria tradizione di accoglienza, apertura, cultura, libertà.

Francesco Lucrezi, storico
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Ghetti, lager e giovani prodigio
Ragazzi prodigio, giovani strumentisti virtuosi e cervelli musicali di promettente carriera trasferiti nei Ghetti e deportati nei Campi durante la Seconda Guerra Mondiale; i siti di cattività ad alta presenza di ebrei e Roma in Polonia e Paesi Baltici pullulavano di giovani talentuosi musicisti, altresì versati nel canto e intrattenimento di strada.
Nel 1943 presso il Ghetto di Vilnius l’11enne pianista ebreo Alexander Wolkovsky [Alek Volkoviski] partecipò a un concorso di composizione bandito dallo Judenrat; come da prassi, la giuria analizzò il pezzo presentato da Wolkowsky senza conoscerne né il nome né l’età (tuttora i partecipanti ai concorsi di composizione presentano le proprie opere sotto pseudonimo o motto).


Francesco Lotoro
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Una piccola mitzvah
Nell’accogliente casa dell’ambasciatore d’Italia in Israele, Francesco Maria Talò, a Ramat Gan si svolge una serata per il Ramadan. Giungono ospiti da tutto il Paese. Molti hanno studiato nelle università italiane e parlano perfettamente la lingua. Molti rivestono oggi cariche importanti in campo politico, universitario o nella ricerca. Tra i prestigiosi personaggi c’è Sharif Sharif-Safadi di Nazaret. Tra un piatto di insalata di mozzarelline e un assaggino di pizza ripiena di Nutella, ci sediamo su un divano e io comincio a interrogare lui e la sua signora per vedere quanto tempo impiego per scorgere un piccolo legame e un’occasione per iniziare una conversazione.

Angelica Edna Calò Livne 
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