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 6 luglio 2017 - 12 Tamuz 5777
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav


Elia Richetti,
rabbino
Durante la prima visione notturna, quando Ha-Qadòsh Barùkh Hu dice a Bil’àm di non andare con i messi di Balàq, aggiunge anche “non maledire il popolo, perché è benedetto”. Rashì rileva che l’ultima parte della frase sembra pleonastica: che cosa può interessare a Bil’àm se il popolo è benedetto? Gli deve bastare sapere che non può maledirlo!
 
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Sergio
Della Pergola,
Università
Ebraica
di Gerusalemme
Torniamo a Firenze dove questa mattina alla Sinagoga sono stati consegnati ai familiari il diploma e la medaglia di riconoscimento di Livia Sarcoli come Giusta delle Nazioni. Donna colta e sensibile, cattolica e antifascista, nell'autunno del 1943, mossa da un profondo senso di solidarietà umana e ispirata da una esortazione pubblica dell'arcivescovo di Firenze, cardinal Elia Dalla Costa, la professoressa Sarcoli offriva la sua abitazione in via della Colonna 16 a una giovane coppia con un bambino di un anno in cerca disperata di un rifugio mentre i soldati tedeschi effettuavano retate di ebrei nelle vie della città. La gratitudine si manifesta a volte con ritardi storici, ma non per questo vengono meno la sua essenza e la sua validità. Ricordare i Giusti è un dovere non solamente per i salvati, ma per chiunque abbia a cuore la vita, un genere umano decente, una società giusta e civile, la fede in valori che trascendono la routine quotidiana e gli interessi materiali. Sia la sua azione di esempio e la sua memoria in benedizione.
 
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La Capitale dello Sport
Come già anticipato su queste pagine, si rafforza l’ipotesi che il prossimo Giro d’Italia possa partire da Gerusalemme. Un annuncio che appare molto vicino nel tempo, ormai imminente.
Il quotidiano Avvenire ha chiesto alla redazione UCEI di contribuire con uno sguardo sulla capitale dello Stato di Israele in una prospettiva diversa dal solito: come capitale dello sport, dell’aggregazione, della speranza che nasce su un campo di calcio o correndo tra le sue strade che trasudano storia e identità l’affascinante maratona che ogni primavera costituisce ormai un punto di riferimento per migliaia di podisti in tutto il mondo.

Origini e identità degli ebrei italiani. All’ebraismo italiano “hanno contribuito ashkenaziti, sefarditi, levantini, ponentini, siciliani ecc. E dal punto di vista culturale tutti hanno lasciato le loro tracce. Rinnegare una sola di queste componenti potrebbe significare soltanto demolire la costruzione dell’ebraismo italiano”, scrive rav Roberto Della Rocca, direttore dell’Area Formazione e Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, nel suo contributo per il volume Ebreo chi? Sociologia degli ebrei italiani oggi, lavoro collettivo che esce oggi in libreria per Jaca Book, con prefazione di Furto Colombo. Nella sua edizione odierna, la Stampa pubblica uno stralcio del testo di rav Della Rocca, che guarda all’ebraismo italiano come un modello di integrazione, ricordando la sua storia millenaria e al contempo le diverse migrazioni che lo hanno influenzato nel corso dei secoli.

Veil, l’ultimo omaggio di un’intera nazione. Simone Veil sarà sepolta al Panthéon, il mausoleo parigino dove riposano le figure più illustri di Francia, da Voltaire a Victor Hugo. Sopravvissuta ad Auschwitz, l’ex ministro che portò all’approvazione in patria della legge sull’aborto per poi diventare il primo presidente del Parlamento Europeo, sarà la quinta donna a ricevere l’onore (Repubblica). “L’omaggio della Francia è la tua ultima vittoria sui campi della morte”, ha dichiarato Pierre-François Veil, uno dei due figli di Simone.

Milano, estremisti neri in cerca di notorietà. Dopo il vergognoso episodio a Palazzo Marino, arrivano gli striscioni in città con la scritta “Sala falsario, dimettiti!”. L’estrema destra di CasaPound continua la sua campagna contro il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che replica: “Andiamo avanti. CasaPound e i neofascisti se ne facciano una ragione”. Sono state acquisite le immagini delle telecamere per depositare in Procura una notizia di reato a carico di ignoti. Solidarietà al sindaco arriva, tra gli altri, dal presidente provinciale Anpi Roberto Cenati, che chiede “alle autorità competenti di intervenire, infliggendo anche pesanti sanzioni di carattere amministrativo contro i responsabili di CasaPound” (Repubblica Milano).
 
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  davar
qui roma - l'incontro  al senato
Brigata Ebraica Medaglia d'oro
"Omaggio agli eroi e alla verità"

La Medaglia d’oro al valore militare per la Resistenza rappresenta un riconoscimento per l'eroismo della Brigata Ebraica ma anche la riaffermazione di una verità storica: che ad avere pieno diritto di sfilare il 25 aprile sarà sempre la bandiera della Brigata, che partecipò attivamente alla Liberazione, non altre bandiere che allora scelsero il versante opposto. Quello sbagliato. A ricordarlo, nella Sala Caduti di Nassirya del Senato, i rappresentanti delle istituzioni civili ed ebraiche intervenuti alla conferenza stampa organizzata dalla parlamentare Lia Quartapelle, prima firmataria della legge per il riconoscimento della Medaglia alla Brigata. Un provvedimento, hanno ricordato Fabrizio Cicchitto e Francesco Saverio Garofani, rispettivamente presidenti della Commissione Affari Esteri della Camera e della IV Commissione Difesa, votato all'unanimità all'interno del Parlamento, segno di una volontà politica trasversale di dare il giusto onore a una vicenda a lungo poco nota al grande pubblico. “A nome di tutte le Comunità ebraiche Italiane, di questa generazione che ho l’onore di rappresentare, e di quelle passate che oggi vorrei fossero qui assieme a noi, desidero esprimere la nostra gratitudine e commozione”, le parole della Presidente UCEI Noemi Di Segni durante l'incontro, che ha ringraziato la deputata Quartapelle e ricordato come “in un periodo in cui negazionismi e distorsioni del passato rialzano la testa, la Medaglia d'Oro alla Brigata ebraica rappresenta un forte richiamo ai valori su cui si fonda la nostra Costituzione e vita democratica. Vita e vitalità non affatto affievolite dalle minacce che intendono intimorirci nuovamente. In questi valori difesi dalla Brigata, l’Italia intera si riconosce, chiamata a difenderli, condividerli e valorizzarli ancor più in un contesto europeo e di rapporti mediterranei”. Per la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello la solenne onorificenza “fissa i valori di giustizia e libertà” per cui quelle migliaia di volontari ebrei, partiti dalla Palestina mandataria, lottarono e per cui molti “furono seppelliti nel cimitero di Piangipane”.
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qui firenze - la cerimonia
Livia, un coraggio da Giusta
In un’epoca di scelte decisive, di bivi posti all’improvviso nel proprio cammino, Livia rispose senza esitazione alla chiamata del cuore e del coraggio. Poche ore prima, a messa, il monito era arrivato chiaro dal cardinale Elia Dalla Costa: “Ci sono fratelli in pericolo, salvateli”.
Ora che se li ritrovava davanti, ospiti di una pensione del centro storico, non seppe dire di no. E le porte di casa sua si aprirono, all’improvviso, per ospitare una giovane coppia e il loro figlioletto. La base da cui, alcune settimane dopo, sarebbero partiti alla volta della Svizzera per compiere un avventuroso espatrio e mettersi definitivamente alle spalle l’incubo delle persecuzioni antiebraiche.
Si salvarono così Massimo e Adelina Della Pergola, insieme al loro figlioletto Sergio, di un anno. Grazie all’eroismo di Livia Sarcoli, un’anziana professoressa di letteratura in un convento fiorentino, che mise a disposizione la propria abitazione in via della Colonna, a due passi dalla sinagoga di via Farini.
Da oggi Livia è entrata ufficialmente a far parte dei Giusti tra le Nazioni, l’omaggio più alto riconosciuto dallo Stato di Israele. Un momento di grande profondità e solennità ospitato proprio sinagoga, dove ad accogliere discendenti dei salvatori e dei salvati (compreso Sergio, oggi illustre demografo e storico collaboratore delle nostre testate), c’erano tra gli altri la vicepresidente della Comunità ebraica fiorentina Daniela Misul, la Consigliera UCEI Sara Cividalli e Sara Ghilad in rappresentanza dell’ambasciata israeliana.
Tanti gli intrecci emersi in queste ore, come ha potuto testimoniare proprio la Consigliera Cividalli ricordando come la partigiana valdese Maria Adelaide (Gina) Silvestri Sabatini, che ebbe un ruolo fondamentale nel viaggio verso la Svizzera (dove Massimo Della Pergola, giornalista di fama, inventò il Totocalcio), salvò parte della sua stessa famiglia.
Luce che squarcia il buio: le vicende dei Giusti meritano di essere conosciute e approfondite anche come monito contro l’indifferenza, ha sottolineato Misul.
“A volte una parola o un gesto sono sufficienti per salvare una vita. Ma è essenziale – ha ricordato Della Pergola, che è anche membro della Commissione dei Giusti dello Yad Vashem – che quella parola venga pronunciata, e che quel gesto venga compiuto. Purtroppo la storia ci dice che non tutti quelli che avrebbero potuto farlo pronunciarono quella parola e fecero quel gesto”.
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l'ipotesi di portare il giro d'italia in israele
Gerusalemme capitale dello sport
A tinte rosa, l'ultima suggestione

Come già anticipato su queste pagine, si rafforza l’ipotesi che il prossimo Giro d’Italia possa partire da Gerusalemme. Un annuncio che appare molto vicino nel tempo, ormai imminente.
Il quotidiano Avvenire ha chiesto alla redazione UCEI di contribuire con uno sguardo sulla capitale dello Stato di Israele in una prospettiva diversa dal solito: come capitale dello sport, dell’aggregazione, della speranza che nasce su un campo di calcio o correndo tra le sue strade che trasudano storia e identità l’affascinante maratona che ogni primavera costituisce ormai un punto di riferimento per migliaia di podisti in tutto il mondo.

L’ultima suggestione, la più affascinante, è a tinte rosa. E ogni giorno che passa il colore si fa più intenso, una realtà sempre più concreta all’orizzonte. Ancora pochi giorni infatti e si saprà se Gerusalemme sarà davvero la città di partenza del prossimo Giro d’Italia, possibilità trapelata nelle scorse settimane. La volontà politica c’è, e non è poco. Resta da vedere se l’incastro riuscirà, se ci si troverà in modo definitivo d’accordo sulla proposta, se le altre candidature non risulteranno almeno altrettanto degne di attenzione. Ma i segnali che puntano verso il Medio Oriente sono senz’altro incoraggianti. Città sacra per le tre religioni monoteiste, Gerusalemme è da vari anni anche un punto di riferimento per gli appassionati di diverse discipline sportive. Merito in particolare di un sindaco, Nir Barkat, che coltiva da sempre la passione per l’agonismo e che molte risorse ha investito perché la città più amata e complessa al mondo potesse fregiarsi di questa specificità.
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la competizione in israele
Maccabiadi, nel Brasile del calcio
il figlio del "fenomeno" Ronaldo

Fisicamente, è la sua fotocopia. Chissà, si chiedono gli addetti ai lavori, se riuscirà almeno in parte a replicare le imprese sul campo del padre.
Ronald Domingues, 17 anni, è il figlio del leggendario Luis Nazario de Lima. Per tutti Ronaldo, “il Fenomeno”, uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi.
L’adolescente Ronald è protagonista in queste ore in Israele, con la maglia della nazionale brasiliana Under 18 che punta alla vittoria del torneo di pallone alle Maccabiadi. Un rinforzo prezioso per la squadra verdeoro, che certo non passerà inosservato. Anche perché nelle scorse ore il “Fenomeno” ha fatto poco per nasconderlo, mandando via social un augurio personalizzato al figlio.
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jciak
Locarno celebra il “pianista” L'omaggio ad Adrien Brody
La prossima edizione del Locarno Festival renderà omaggio ad Adrien Brody, straordinario protagonista de Il pianista di Roman Polansky (2002), con il prestigioso Leopard Club Award. La sua poetica interpretazione del pianista Wladyslaw Szpilman, sopravvissuto alla tragedia del ghetto di Varsavia per una serie di coincidenze che hanno del miracoloso, aveva conquistato pubblico e critica tanto da valergli l’Oscar ad appena 29 anni. Per lo stesso film, basato sull’autobiografia di Szpilman, Polansky vinse la statuetta per la regia e Ronald Hardwood alla carriera. Il film sarà proiettato in Piazza il 4 agosto, seguirà una conversazione con l’attore.
Con Il Pianista Adrien Brody, l’attore più giovane finora insignito dell’Oscar come migliore protagonista, era entrato nell’immaginario collettivo confermandosi poi come uno degli attori più versatili sulla scena internazionale.

Daniela Gross
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  pilpul
Setirot - Intolleranza
Se ai tempi della compilazione del Talmud fosse stata applicata l'intolleranza di oggi verso le opinioni differenti, dell'ebraismo sarebbero rimaste soltanto macerie.


Stefano Jesurum, giornalista
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In ascolto - "Io sono il trovatore"
“Io sono il trovatore, vado per terre e città e ora che sono giunto in questa, lasciate che prima di partire io canti”, dice Angelo Branduardi a inizio concerto, accogliendo con la consapevolezza della maturità artistica, quel titolo da cui per molti anni, ha in qualche modo cercato di prendere le distanze. Il pubblico sorride e ascolta con attenzione il grande menestrello che canta, suona e offre riflessioni colte e profonde sul senso della musica.
Sono a Loano, nell’arena del centro storico, tra i piccoli carugi illuminati e le pareti in pietra tappezzate di bouganvillea. L’aria fresca della sera porta il profumo del mare e le donne si avvolgono in ampi foulard. Niente chiasso, né suoni elettronici, solo l’essenza della musica, all’insegna del “meno c’è meglio è”, per questo concerto in cui Angelo Branduardi si esibisce insieme a Maurizio Fabrizio, straordinario chitarrista, autore e arrangiatore, con cui collabora da 45 anni.


Maria Teresa Milano
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Santoro e la Shoah
Giovedì 22 e 29 giugno sono stato invitato, in qualità di rappresentante Ugei e responsabile di Hatikwà, al programma “M”, ideato e diretto su Rai 2 da Michele Santoro, dedicato alla figura di Adolf Hitler. Non mi interessa qui fare un’analisi della trasmissione o dare giudizi complessivi. Poiché mi è stato concesso uno spazio esiguo rispetto a quello che mi era stato assicurato prima della trasmissione, vorrei riprendere e dettagliare un po’ meglio il mio intervento. Dal momento che la parola mi è stata concessa soltanto in conclusione alla seconda puntata, ho pensato a qualcosa capace di riprendere i temi emersi, non sempre in modo lineare, nelle discussioni precedenti; il filo rosso che ha segnato i numerosi contributi, anche se con esiti differenti, consapevolezza variabile e non senza sbandate e provocazioni, sono convinto si possa racchiudere in una domanda: è possibile confrontare la Shoah ad altro?

Giorgio Berruto
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Cerve e gazzelle
Il viaggio verso il campeggio estivo è lungo, i libri troppo pochi e poi il libro del vicino è sempre più verde e viene disputato alacremente, dunque come affrontare le prossime quattro ore di viaggio? Si corre il Palio, la nostra contrada ha valide speranze, e questo potrebbe essere un buon argomento di conversazione, sebbene non si debba prendere la cosa troppo sul serio per non incorrere in avodà zarà (Sanhedrin 3:3).

Sara Valentina Di Palma
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