
Elia Richetti,
rabbino
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Durante
la prima visione notturna, quando Ha-Qadòsh Barùkh Hu dice a Bil’àm di
non andare con i messi di Balàq, aggiunge anche “non maledire il
popolo, perché è benedetto”. Rashì rileva che l’ultima parte della
frase sembra pleonastica: che cosa può interessare a Bil’àm se il
popolo è benedetto? Gli deve bastare sapere che non può maledirlo!
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Sergio
Della Pergola,
Università
Ebraica
di Gerusalemme
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Torniamo
a Firenze dove questa mattina alla Sinagoga sono stati consegnati ai
familiari il diploma e la medaglia di riconoscimento di Livia Sarcoli
come Giusta delle Nazioni. Donna colta e sensibile, cattolica e
antifascista, nell'autunno del 1943, mossa da un profondo senso di
solidarietà umana e ispirata da una esortazione pubblica
dell'arcivescovo di Firenze, cardinal Elia Dalla Costa, la
professoressa Sarcoli offriva la sua abitazione in via della Colonna 16
a una giovane coppia con un bambino di un anno in cerca disperata di un
rifugio mentre i soldati tedeschi effettuavano retate di ebrei nelle
vie della città. La gratitudine si manifesta a volte con ritardi
storici, ma non per questo vengono meno la sua essenza e la sua
validità. Ricordare i Giusti è un dovere non solamente per i salvati,
ma per chiunque abbia a cuore la vita, un genere umano decente, una
società giusta e civile, la fede in valori che trascendono la routine
quotidiana e gli interessi materiali. Sia la sua azione di esempio e la
sua memoria in benedizione.
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La Capitale dello Sport |
Come
già anticipato su queste pagine, si rafforza l’ipotesi che il prossimo
Giro d’Italia possa partire da Gerusalemme. Un annuncio che appare
molto vicino nel tempo, ormai imminente.
Il quotidiano Avvenire ha chiesto alla redazione UCEI di contribuire
con uno sguardo sulla capitale dello Stato di Israele in una
prospettiva diversa dal solito: come capitale dello sport,
dell’aggregazione, della speranza che nasce su un campo di calcio o
correndo tra le sue strade che trasudano storia e identità
l’affascinante maratona che ogni primavera costituisce ormai un punto
di riferimento per migliaia di podisti in tutto il mondo.
Origini e identità degli ebrei italiani. All’ebraismo italiano “hanno
contribuito ashkenaziti, sefarditi, levantini, ponentini, siciliani
ecc. E dal punto di vista culturale tutti hanno lasciato le loro
tracce. Rinnegare una sola di queste componenti potrebbe significare
soltanto demolire la costruzione dell’ebraismo italiano”, scrive rav
Roberto Della Rocca, direttore dell’Area Formazione e Cultura
dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, nel suo contributo per il
volume Ebreo chi? Sociologia degli ebrei italiani oggi, lavoro
collettivo che esce oggi in libreria per Jaca Book, con prefazione di
Furto Colombo. Nella sua edizione odierna, la Stampa pubblica uno
stralcio del testo di rav Della Rocca, che guarda all’ebraismo italiano
come un modello di integrazione, ricordando la sua storia millenaria e
al contempo le diverse migrazioni che lo hanno influenzato nel corso
dei secoli.
Veil, l’ultimo omaggio di un’intera nazione. Simone Veil sarà sepolta
al Panthéon, il mausoleo parigino dove riposano le figure più illustri
di Francia, da Voltaire a Victor Hugo. Sopravvissuta ad Auschwitz, l’ex
ministro che portò all’approvazione in patria della legge sull’aborto
per poi diventare il primo presidente del Parlamento Europeo, sarà la
quinta donna a ricevere l’onore (Repubblica). “L’omaggio della Francia
è la tua ultima vittoria sui campi della morte”, ha dichiarato
Pierre-François Veil, uno dei due figli di Simone.
Milano, estremisti neri in cerca di notorietà. Dopo il vergognoso
episodio a Palazzo Marino, arrivano gli striscioni in città con la
scritta “Sala falsario, dimettiti!”. L’estrema destra di CasaPound
continua la sua campagna contro il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che
replica: “Andiamo avanti. CasaPound e i neofascisti se ne facciano una
ragione”. Sono state acquisite le immagini delle telecamere per
depositare in Procura una notizia di reato a carico di ignoti.
Solidarietà al sindaco arriva, tra gli altri, dal presidente
provinciale Anpi Roberto Cenati, che chiede “alle autorità competenti
di intervenire, infliggendo anche pesanti sanzioni di carattere
amministrativo contro i responsabili di CasaPound” (Repubblica Milano).
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qui roma - l'incontro al senato
Brigata Ebraica Medaglia d'oro
"Omaggio agli eroi e alla verità"
La
Medaglia d’oro al valore militare per la Resistenza rappresenta un
riconoscimento per l'eroismo della Brigata Ebraica ma anche la
riaffermazione di una verità storica: che ad avere pieno diritto di
sfilare il 25 aprile sarà sempre la bandiera della Brigata, che
partecipò attivamente alla Liberazione, non altre bandiere che allora
scelsero il versante opposto. Quello sbagliato. A ricordarlo, nella
Sala Caduti di Nassirya del Senato, i rappresentanti delle
istituzioni civili ed ebraiche intervenuti alla conferenza stampa
organizzata dalla parlamentare Lia Quartapelle, prima firmataria della
legge per il riconoscimento della Medaglia alla Brigata. Un
provvedimento, hanno ricordato Fabrizio Cicchitto e Francesco Saverio
Garofani, rispettivamente presidenti della Commissione Affari Esteri
della Camera e della IV Commissione Difesa, votato all'unanimità
all'interno del Parlamento, segno di una volontà politica trasversale
di dare il giusto onore a una vicenda a lungo poco nota al grande
pubblico. “A nome di tutte le Comunità ebraiche Italiane, di questa
generazione che ho l’onore di rappresentare, e di quelle passate che
oggi vorrei fossero qui assieme a noi, desidero esprimere la nostra
gratitudine e commozione”, le parole della Presidente UCEI Noemi Di
Segni durante l'incontro, che ha ringraziato la deputata Quartapelle e
ricordato come “in un periodo in cui negazionismi e distorsioni del
passato rialzano la testa, la Medaglia d'Oro alla Brigata ebraica
rappresenta un forte richiamo ai valori su cui si fonda la nostra
Costituzione e vita democratica. Vita e vitalità non affatto
affievolite dalle minacce che intendono intimorirci nuovamente. In
questi valori difesi dalla Brigata, l’Italia intera si riconosce,
chiamata a difenderli, condividerli e valorizzarli ancor più in un
contesto europeo e di rapporti mediterranei”. Per la presidente della
Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello la solenne onorificenza “fissa
i valori di giustizia e libertà” per cui quelle migliaia di volontari
ebrei, partiti dalla Palestina mandataria, lottarono e per cui molti
“furono seppelliti nel cimitero di Piangipane”.
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qui firenze - la cerimonia
Livia, un coraggio da Giusta
In
un’epoca di scelte decisive, di bivi posti all’improvviso nel proprio
cammino, Livia rispose senza esitazione alla chiamata del cuore e del
coraggio. Poche ore prima, a messa, il monito era arrivato chiaro dal
cardinale Elia Dalla Costa: “Ci sono fratelli in pericolo, salvateli”.
Ora che se li ritrovava davanti, ospiti di una pensione del centro
storico, non seppe dire di no. E le porte di casa sua si aprirono,
all’improvviso, per ospitare una giovane coppia e il loro figlioletto.
La base da cui, alcune settimane dopo, sarebbero partiti alla volta
della Svizzera per compiere un avventuroso espatrio e mettersi
definitivamente alle spalle l’incubo delle persecuzioni antiebraiche.
Si salvarono così Massimo e Adelina Della Pergola, insieme al loro
figlioletto Sergio, di un anno. Grazie all’eroismo di Livia Sarcoli,
un’anziana professoressa di letteratura in un convento fiorentino, che
mise a disposizione la propria abitazione in via della Colonna, a due
passi dalla sinagoga di via Farini.
Da oggi Livia è entrata ufficialmente a far parte dei Giusti tra le
Nazioni, l’omaggio più alto riconosciuto dallo Stato di Israele. Un
momento di grande profondità e solennità ospitato proprio sinagoga,
dove ad accogliere discendenti dei salvatori e dei salvati (compreso
Sergio, oggi illustre demografo e storico collaboratore delle nostre
testate), c’erano tra gli altri la vicepresidente della Comunità
ebraica fiorentina Daniela Misul, la Consigliera UCEI Sara Cividalli e
Sara Ghilad in rappresentanza dell’ambasciata israeliana.
Tanti gli intrecci emersi in queste ore, come ha potuto testimoniare
proprio la Consigliera Cividalli ricordando come la partigiana valdese
Maria Adelaide (Gina) Silvestri Sabatini, che ebbe un ruolo
fondamentale nel viaggio verso la Svizzera (dove Massimo Della Pergola,
giornalista di fama, inventò il Totocalcio), salvò parte della sua
stessa famiglia.
Luce che squarcia il buio: le vicende dei Giusti meritano di essere
conosciute e approfondite anche come monito contro l’indifferenza, ha
sottolineato Misul.
“A volte una parola o un gesto sono sufficienti per salvare una vita.
Ma è essenziale – ha ricordato Della Pergola, che è anche membro della
Commissione dei Giusti dello Yad Vashem – che quella parola venga
pronunciata, e che quel gesto venga compiuto. Purtroppo la storia ci
dice che non tutti quelli che avrebbero potuto farlo pronunciarono
quella parola e fecero quel gesto”.
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l'ipotesi di portare il giro d'italia in israele
Gerusalemme capitale dello sport
A tinte rosa, l'ultima suggestione
Come
già anticipato su queste pagine, si rafforza l’ipotesi che il prossimo
Giro d’Italia possa partire da Gerusalemme. Un annuncio che appare
molto vicino nel tempo, ormai imminente.
Il quotidiano Avvenire ha
chiesto alla redazione UCEI di contribuire con uno sguardo sulla
capitale dello Stato di Israele in una prospettiva diversa dal solito:
come capitale dello sport, dell’aggregazione, della speranza che nasce
su un campo di calcio o correndo tra le sue strade che trasudano storia
e identità l’affascinante maratona che ogni primavera costituisce ormai
un punto di riferimento per migliaia di podisti in tutto il mondo.
L’ultima
suggestione, la più affascinante, è a tinte rosa. E ogni giorno che
passa il colore si fa più intenso, una realtà sempre più concreta
all’orizzonte. Ancora pochi giorni infatti e si saprà se Gerusalemme
sarà davvero la città di partenza del prossimo Giro d’Italia,
possibilità trapelata nelle scorse settimane. La volontà politica c’è,
e non è poco. Resta da vedere se l’incastro riuscirà, se ci si troverà
in modo definitivo d’accordo sulla proposta, se le altre candidature
non risulteranno almeno altrettanto degne di attenzione. Ma i segnali
che puntano verso il Medio Oriente sono senz’altro incoraggianti. Città
sacra per le tre religioni monoteiste, Gerusalemme è da vari anni anche
un punto di riferimento per gli appassionati di diverse discipline
sportive. Merito in particolare di un sindaco, Nir Barkat, che coltiva
da sempre la passione per l’agonismo e che molte risorse ha investito
perché la città più amata e complessa al mondo potesse fregiarsi di
questa specificità.
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la competizione in israele
Maccabiadi, nel Brasile del calcio
il figlio del "fenomeno" Ronaldo
Fisicamente,
è la sua fotocopia. Chissà, si chiedono gli addetti ai lavori, se
riuscirà almeno in parte a replicare le imprese sul campo del padre.
Ronald Domingues, 17 anni, è il figlio del leggendario Luis Nazario de
Lima. Per tutti Ronaldo, “il Fenomeno”, uno dei più grandi calciatori
di tutti i tempi.
L’adolescente Ronald è protagonista in queste ore in Israele, con la
maglia della nazionale brasiliana Under 18 che punta alla vittoria del
torneo di pallone alle Maccabiadi. Un rinforzo prezioso per la squadra
verdeoro, che certo non passerà inosservato. Anche perché nelle scorse
ore il “Fenomeno” ha fatto poco per nasconderlo, mandando via social un
augurio personalizzato al figlio.
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Setirot - Intolleranza |
Se
ai tempi della compilazione del Talmud fosse stata applicata
l'intolleranza di oggi verso le opinioni differenti, dell'ebraismo
sarebbero rimaste soltanto macerie.
Stefano Jesurum, giornalista
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In ascolto - "Io sono il trovatore"
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“Io
sono il trovatore, vado per terre e città e ora che sono giunto in
questa, lasciate che prima di partire io canti”, dice Angelo Branduardi
a inizio concerto, accogliendo con la consapevolezza della maturità
artistica, quel titolo da cui per molti anni, ha in qualche modo
cercato di prendere le distanze. Il pubblico sorride e ascolta con
attenzione il grande menestrello che canta, suona e offre riflessioni
colte e profonde sul senso della musica.
Sono a Loano, nell’arena del centro storico, tra i piccoli carugi
illuminati e le pareti in pietra tappezzate di bouganvillea. L’aria
fresca della sera porta il profumo del mare e le donne si avvolgono in
ampi foulard. Niente chiasso, né suoni elettronici, solo l’essenza
della musica, all’insegna del “meno c’è meglio è”, per questo concerto
in cui Angelo Branduardi si esibisce insieme a Maurizio Fabrizio,
straordinario chitarrista, autore e arrangiatore, con cui collabora da
45 anni.
Maria Teresa Milano
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Santoro e la Shoah
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Giovedì
22 e 29 giugno sono stato invitato, in qualità di rappresentante Ugei e
responsabile di Hatikwà, al programma “M”, ideato e diretto su Rai 2 da
Michele Santoro, dedicato alla figura di Adolf Hitler. Non mi interessa
qui fare un’analisi della trasmissione o dare giudizi complessivi.
Poiché mi è stato concesso uno spazio esiguo rispetto a quello che mi
era stato assicurato prima della trasmissione, vorrei riprendere e
dettagliare un po’ meglio il mio intervento. Dal momento che la parola
mi è stata concessa soltanto in conclusione alla seconda puntata, ho
pensato a qualcosa capace di riprendere i temi emersi, non sempre in
modo lineare, nelle discussioni precedenti; il filo rosso che ha
segnato i numerosi contributi, anche se con esiti differenti,
consapevolezza variabile e non senza sbandate e provocazioni, sono
convinto si possa racchiudere in una domanda: è possibile confrontare
la Shoah ad altro?
Giorgio Berruto
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Cerve e gazzelle
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Il
viaggio verso il campeggio estivo è lungo, i libri troppo pochi e poi
il libro del vicino è sempre più verde e viene disputato alacremente,
dunque come affrontare le prossime quattro ore di viaggio? Si corre il
Palio, la nostra contrada ha valide speranze, e questo potrebbe essere
un buon argomento di conversazione, sebbene non si debba prendere la
cosa troppo sul serio per non incorrere in avodà zarà (Sanhedrin 3:3).
Sara Valentina Di Palma
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