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11 luglio 2017 - 17 Tamuz 5777
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Roberto
Della Rocca,
rabbino
Oggi con il digiuno del 17 di Tamùz  ha inizio quel periodo di lutto crescente, di tre settimane, che culminerà col digiuno del 9 di Av. È curioso come nelle pagine talmudiche che trattano della distruzione del Tempio e dello Stato ebraico, i nostri Maestri anziché ricondurre alla forza delle varie potenze militari le disgrazie che si sono abbattute ineluttabilmente sul nostro popolo, cercano, piuttosto, in modo quasi maniacale, le cause interne che hanno portato alla catastrofe.
 
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Dario
Calimani,
Università di Venezia
Stretti come spesso siamo fra aperture assimilazioniste e ortodossie religiose, vale la pena di leggere Non nel nome di Dio (Giuntina 2017) di Jonathan Sacks, già rabbino capo delle United Hebrew Congregations of the Commonwealth. Non nel nome di Dio non è solo un libro contro la violenza perpetrata in nome della religione, è uno scritto che getta uno sguardo illuminato sul rapporto fra universalismo e particolarismo nella cultura ebraica.
 
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Propaganda fascista,
scontro sulla legge
Si è aperto in maniera dura il confronto in Parlamento sulla proposta di legge firmata dal parlamentare Pd Emanuele Fiano che punisce la propaganda fascista e nazista. La maggioranza rivendica la necessità del provvedimento, contestata invece da Forza Italia, Lega Nord e Movimento Cinque Stelle. Questi ultimi hanno definito la norma “liberticida”: “Liberticida era il fascismo non la legge sull'apologia di fascismo. Almeno la storia!”, la risposta del segretario del Pd Matteo Renzi (Corriere della Sera, La Stampa e Repubblica). A favore della legge anche il presidente dell'Anpi Carlo Smuraglia che a Repubblica afferma “talvolta i giudici di merito sottovalutano la legge Scelta che sanziona l'apologia di fascismo e la legge Mancino contro le manifestazioni razziste. Ora si completa il quadro in modo da rimuovere ogni incertezza da parte dei giudici”. Il quotidiano sottolinea poi come i Cinque Stelle da tempo abbiano adottato un atteggiamento ambiguo nei confronti del fascismo: “Il Movimento si dichiara post-ideologico e nel tentativo di cancellare il passato rottama anche l'antifascismo”.

Legge su propaganda fascista, opinioni a confronto. Diverse le voci che sui quotidiani italiani si esprimono sull'opportunità o meno della legge Fiano: Mattia Feltri (La Stampa) spiega di capire la ratio norma ma “un uomo avveduto come Fiano capirà che se la risposta è tutta qua, è una risposta puramente autoritaria”, dicendosi poi maggiormente preoccupato dalla decisione dell'Unesco sulla Tomba dei Patriarchi. Il direttore del Foglio Claudio Cerasa si dice invece proprio contrario al provvedimento (il quotidiano rileva però come da parte dei Cinque Stelle si possa “sospettare che l'opposizione alla proposta di legge sull'apologia di fascismo abbia anche una venatura propagandistica, volta ad attirare chi considera la democrazia repubblicana non migliore del regime precedente”).
 
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  davar
focus sicurezza nel confronto ucei-minniti
Propaganda fascista fuorilegge
"È il momento di reagire"

L'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane sostiene il provvedimento di legge in discussione alla Camera per l'introduzione del reato di propaganda fascista e nazifascista (articolo 293-bis). A sottolinearlo ieri al ministro degli Interni Marco Minniti (nell'immagine), la presidente UCEI Noemi Di Segni. L'incontro, definito “molto positivo, puntuale e utile” da Di Segni, è stata infatti l'occasione per confrontarsi su diverse tematiche di stretta attualità, tra cui il preoccupante riemergere in Italia di movimenti neofascisti. Un problema, ha sottolineato Di Segni al ministro Minniti, che non può essere percepito come divisivo e su cui “tutte le forze politiche ragionanti dovrebbero convergere per contrastarlo efficacemente”. In quest'ottica la proposta di legge sul reato di propaganda fascista, di cui il deputato Pd Emanuele Fiano è primo firmatario, può essere uno strumento utile per punire comportamenti legati ai movimenti neofascisti e neonazisti che fino ad oggi sono rimasti fuori dalle sanzioni penali. E sono tanti i segnali inquietanti emersi di recente rispetto alla minaccia dell'estremismo di destra: dall'irruzione di CasaPound a Palazzo Marino, a Milano, durante il Consiglio comunale per attaccare il sindaco Giuseppe Sala al caso della spiaggia di Chioggia dove il titolare di un lido balneare inneggiava pubblicamente al fascismo, fino alla 'caccia' ai venditori abusivi sulle spiagge di Ostia organizzata nuovamente da CasaPound e su cui la questura ha aperto un'indagine.
Durante l'incontro con il ministro Minniti, la presidente UCEI ha poi ricordato la risoluzione approvata il Primo maggio scorso dal Parlamento Europeo in cui si invitano i Paesi membri ad adottare la definizione di antisemitismo dell'International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA). L'auspicio dell'ebraismo italiano è che il Parlamento di Roma dia seguito alla richiesta di Bruxelles.
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nuovo mandato per il presidente uscente
Venezia ebraica, Paolo Gnignati confermato alla presidenza
Un nuovo mandato da presidente della Comunità ebraica di Venezia per Paolo Gnignati (nell'immagine), avvocato civilista già in carica nel passato quadriennio. La nomina è avvenuta  all'unanimità, salva la sua astensione, nel corso della prima riunione del Consiglio formatosi dopo le elezioni del 25 giugno scorso in occasione delle quali il presidente uscente aveva ottenuto il numero più alto di consensi.
Ad affiancarlo in Giunta Giuseppe Gesuà sive Salvadori, confermato nella veste di vicepresidente, e Gaia Ravà come terzo membro dell’esecutivo. A completare il Consiglio Dan Levi, Enrico Levis, Sandra Levis e Paolo Navarro Dina.
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il messaggio di saluto della presidente ucei
È Lewis Michael Eisenberg
l'ambasciatore Usa a Roma
 
È Lewis Michael Eisenberg il nuovo ambasciatore Usa in Italia. Attesa da tempo, è arrivata nelle scorse ore l'ufficialità della sua nomina alla guida dell'ambasciata americana a Roma. Attivista repubblicano di lungo corso, Eisenberg, classe 1942 e di famiglia ebraica, è stato tesoriere del Partito repubblicano e, dal 1995 al dicembre 2001, capo della Port Authority di New York e del New Jersey che amministrava le Torri Gemelle. A portare i saluti dell'ebraismo italiano al diplomatico americano, un messaggio della presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, che ha espresso “le più sentite congratulazioni per il prestigioso e delicato incarico che è stato chiamato a ricoprire”. L'UCEI, si legge nel messaggio, segue “con attenzione l’evoluzione dei rapporti tra Usa-Europa e del ruolo che l’Italia in questo contesto geopolitico sta assumendo, cosi come le molte sfide comuni in tema di commercio internazionale, di sicurezza e Medioriente, escalation di odio e dei gruppi radicali, immigrazione e crisi economica, educazione e memoria. Tutti questi ambiti presuppongono la condivisione di valori e capacità di programmare un futuro socio sostenibile, nel quale la convivenza e l’integrazione rappresentano un modello da esportare altrove".
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pilpul
Solidarietà necessaria
Sicurezza e legalità non dovrebbero essere contrapposte a inclusione e accoglienza. So bene che occorre governare i flussi migratori e avere una politica di condivisione a livello europeo. Nessuno può essere lasciato da solo a far fronte a un fenomeno di queste dimensioni. Ma quando il disvalore dominante rischia di divenire quello della paura, della diffidenza nei confronti del disperato che si immagina pronto a qualunque atto efferato, è difficile riportare il discorso verso i valori della solidarietà che vanno tradotti e regolati dalla politica ma mai, mai, abiurati" (Amos Luzzatto, 10 luglio 2017). 

Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
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Ius soli
La legge italiana 5 febbraio 1992, n. 91 prevede che acquisti di diritto alla nascita la cittadinanza italiana, colui i cui genitori (padre o madre) siano cittadini italiani (cd. acquisto iure sanguinis). La legge prevede altresì un diverso acquisto iure soli, ossia per il legame con il territorio italiano. La fattispecie più rilevante è prevista dall’art. 4, comma 2, secondo il quale lo straniero nato in Italia, che vi abbia risieduto legalmente senza interruzioni fino al raggiungimento della maggiore età, diviene cittadino se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data.

Emanuele Calò
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