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8 Novembre 2017 - 19 Cheshvan 5778
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Giuseppe Momigliano,
rabbino
All’inizio della Parashà di Chajè Sarah, la Torah ci narra con molti dettagli l’impegno di Abramo per ottenere un luogo di sepoltura per la moglie, nella grotta di Machpelah, presso Chevron, acquistandolo da un notabile ittita attraverso un regolare – ed oneroso – pagamento e non ricevendolo come gratuito dono.
 
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Davide
Assael,
ricercatore
C’erano una volta le profezie di Gianroberto Casaleggio. Immagini in cui si evocava l’avvento di una nuova era ed il superamento definitivo di tutto ciò che fino a quel momento era stato. La realtà non è mai stata così severa. L’intervista, andata in onda su Canale 5 in prima serata, di Maurizio Costanzo a Silvio Berlusconi (più di 160 anni in due), è cosa tanto lontana dall’oggi che anche con una macchina del tempo si farebbe fatica a raggiungerla.
 
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Uno storico ritrovamento
Come raccontano oggi diversi quotidiani e come spiegato ieri dal Portale dell’ebraismo italiano, è stata presentata a Bologna la significativa scoperta del più grande cimitero ebraico medievale noto in Italia – chiamato anche l’Orto degli ebrei -, venuto alla luce nel corso delle indagini archeologiche per la realizzazione di un nuovo complesso residenziale. “Se ne era persa ogni traccia alla fine del 500 e ora con le sue 408 sepolture potrà svelare un pezzo della storia di Bologna e della sua comunità ebraica. Il tesoro era sepolto vicino al monastero di San Pietro Martire, nell’isolato compreso tra le vie Orfeo, de’ Buttieri, Borgolocchi e Santo Stefano”, scrive il Corriere Bologna. “La comunità ebraica aveva una forte centralità in tutto il territorio nazionale – il richiamo storico del presidente della Comunità ebraica bolognese Daniele De Paz -, questo ritrovamento ne definisce anche il ruolo sociale che aveva in città e come in poco tempo sia stata letteralmente eliminata”. “Con la scoperta di questo sito avviamo un progetto di studio che metterà insieme competenze diverse, per certi versi simile a quanto avviene per il Nettuno”, ha assicurato il rettore Francesco Ubertini (Repubblica Bologna). Il Dipartimento di Scienze biologiche dell’Alma Mater, insieme a studiosi delle Università di Firenze, Cambridge e Dublino, condurrà analisi morfologiche, microbiologiche, molecolari e tomografiche per ricostruire la vita della comunità. Gli archeologi studieranno i materiali che poi, secondo il sovrintendente Malnati, potrebbero essere collocati al Museo Ebraico di Bologna. O al Meis di Ferrara. ll rav Alberto Sermoneta, rabbino capo di Bologna, rivolgendosi al sindaco Merola, ha poi sottolineato la necessità di dare degna sepoltura alle salme una volta conclusi gli studi (Il Resto del Carlino).
 
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  davar
la missiva diplomatica israeliana  
"Iran e Hezbollah un nemico,

l'Occidente apra gli occhi"
“Per la prima volta nella mia vita, molti altri stati della regione riconoscono che Israele non è il loro nemico. Riconoscono che Israele è il loro alleato. I nostri nemici comuni sono l’Iran e l’Isis. I nostri obiettivi comuni sono la sicurezza, la prosperità e la pace. Credo che nei prossimi anni lavoreremo insieme per raggiungere questi obiettivi e collaborare apertamente”. Nel suo discorso di un anno fa alle Nazioni Unite, il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu (nell’immagine durante una conferenza stampa tenuta la scorsa settimana a Londra in merito alla minaccia iraniana) aveva già chiarito che gli equilibri in Medio Oriente stavano cambiando e nuove alleanze, seppur sotto traccia, si stavano delineando. La notizia del dispaccio inviato dal ministero degli Esteri israeliano alle ambasciate del Paese nel mondo è una conferma di come il quadro stia cambiando: nella direttiva di Gerusalemme, l’indicazione di iniziare una campagna diplomatica contro Iran e Hezbollah, includendo il sostegno alle affermazioni dell’Arabia Saudita che ha indicato i due alleati sciiti come responsabili dell’attacco missilistico lanciato contro Riad nel fine settimana (a far partire il razzo, abbattuto, il movimento yemenita Huthi, che gode del sostegno proprio dell’Iran). La missiva diplomatica, stando a quanto risulta al canale 10 israeliano che per primo ha riportato la notizia, è stata inviata domenica scorsa, il giorno dopo che l’ex primo ministro libanese Saad Hariri ha annunciato – sorprendendo molti – le sue dimissioni dalla presidenza.
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il premio levi-montalcini alla farnesina
Italia-Israele, progetti comuni

nel nome di Rita e della scienza
Centonovantuno progetti in comune, sette laboratori congiunti, 149 eventi scientifici bilaterali.
Sono numeri che rendono l’idea dell’azione svolta nel solco dell’accordo di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica stipulato nel 2002 tra i governi di Italia e Israele.
Nel quadro dell’accordo, il Premio Rita-Levi Montalcini conferito oggi presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale allo scienziato israeliano Dror Seliktar del Technion di Haifa, chiamato negli scorsi mesi a svolgere un periodo di ricerca all’Università di Roma Tor Vergata, rappresenta un ulteriore conferma dell’incisività di questo impegno.
“Un accordo che ci sta portando lontano, anche nel nome di una grande donna che continua a ispirarci nella sfida di far progredire la società nel suo insieme” ha sottolineato il sottosegretario Vincenzo Amendola nel corso del suo intervento alla Farnesina, cui sono stati invitati tra gli altri anche l’ambasciatore israeliano Ofer Sachs, l’assessore UCEI Livia Ottolenghi e la nipote della scienziata Piera Levi-Montalcini.
“Una collaborazione che agisce su diversi fronti, coinvolgendo piccole, medie e grandi imprese. E i tanti ricercatori che si muovono tra i due paesi” ha confermato il direttore generale per la Promozione del Sistema Paese Vincenzo De Luca. E tutto questo in prospettiva “di un sempre maggior consolidamento della relazione” ha affermato il sottosegretario Angela D’Onghia.
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qui torino - la cerimonia in comune
Dalmiro e Verbena tra i Giusti
Si è tenuta questa mattina, nella Sala delle Colonne del Municipio di Torino, la cerimonia di consegna della medaglia di Giusto tra le Nazioni alla memoria di Dalmiro e Verbena Costa, torinesi, che nell’inverno tra il 1943 e il 1944 nascosero l’allora tredicenne Nedelia Lolli, spacciandola come educatrice dei loro figli Marcello e Giorgio.
Ha sottolineato il presidente della Comunità ebraica torinese Dario Disegni: “Secondo i nostri Maestri, chi si impegna ad aiutare il prossimo contribuisce a riparare l’imperfezione di questo mondo. L’uomo è chiamato a collaborare con Dio per creare un mondo giusto e di Giusti. Noi, ebrei italiani di oggi, siamo tutti in vita per merito di qualche italiano che ci ha salvato. Ricordiamo ancora più affettuosamente la memoria di Dalmiro che, partigiano, catturato nella notte di Natale del ’44, visse il 25 aprile in prigionia e morì di cuore qualche giorno dopo. Un intero mondo oggi vive grazie a persone come Dalmiro e Verbena”.

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qui bologna - la giornata di studio
L'ebraismo e la Giustizia
Giustizia sociale e filantropia nella storia degli ebrei in Italia. Questo il tema che sarà affrontato domani pomeriggio al Museo ebraico di Bologna in occasione di una giornata di studio organizzata con il proposito di onorare la memoria di Styra Campos Goldstein (1922-2016), imprenditrice nel settore import-export di caffè e poi nell’immobiliare, impegnata nel sociale, con particolare attenzione per gli orfani e per la formazione di giovani donne, per illustrare l’idea e la pratica etica della Tzedakàh, un aspetto centrale, ma poco conosciuto al di fuori del mondo ebraico.
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qui roma - la proiezione
Puccini sul grande schermo
È in svolgimento a Roma, presso il cinema Trevi, il festival espanso Fuorinorma. Un progetto coordinato dal critico Adriano Aprà, con l’obiettivo di portare all’attenzione del pubblico “opere spesso emarginate dal sistema industriale”. Tra gli appuntamenti in agenda domani, alle 17, la proiezione di Puccini e la fanciulla di Paolo Benvenuti (2008, 78′). Ambientato e girato a Torre del Lago, nei luoghi di Puccini, racconta le vicende che portarono al suicidio della servetta Doria Manfredi, presunto amore del musicista, nel gennaio 1909. Tra i protagonisti il Maestro Riccardo Moretti, Consigliere UCEI e anima del primo concorso musicale nella tradizione ebraica che si svolgerà a Parma a dicembre. “Stilisticamente rigoroso, fa pensare al Rossellini televisivo e agli Straub” sottolinea Aprà.
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  pilpul
Ticketless - Grande Guerra
La prima osservazione che viene spontaneo – anzi doveroso – formulare, leggendo testimonianze e saggi interessanti come quelli raccolti nel volume di atti Gli ebrei italiani nella Grande Guerra (1915-1918), a cura di Caterina Quareni e Vincenza Maugeri (Giuntina) riguarda il perché di un così lungo, troppo silenzio sulla partecipazione ebraica alle diverse anime dell’interventismo, alle sue motivazioni politiche o culturali. Dopo il trauma del fascismo, le leggi razziali e la Shoah quella memoria è totalmente svanita. C’è da chiedersi perché. Nelle sue “memorie di vita ebraica”, lo stesso Augusto Segre ha pagine severe sul patriottismo dei suoi concittadini casalesi italiani. È come se quelle figure, nel secondo dopoguerra, nella copiosa memorialistica, fossero sparite dai nostri orizzonti, come del resto erano spariti i protagonisti del Risorgimento, per lo meno fino al rapido, davvero troppo rapido e sorprendente risveglio della migliore storiografia progressista in occasione del 150.mo anniversario dell’Unità nel 2011. Qualche cosa, con lentezza, dopo il 2011, per fortuna si è rimesso in moto.

Alberto Cavaglion
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Periscopio - Bioetica ebraica
Domani si svolgerà, presso la bellissima Università di Ferrara – un ateneo a cui mi sento legato, da molto tempo, da profondi legami di amicizia, colleganza, sintonia spirituale e culturale, e che si segnala come una punta di eccellenza sul piano accademico internazionale, in particolare nel campo delle scienze umane e giuridiche – un incontro di alto interesse, dedicato alla bioetica ebraica.

Francesco Lucrezi, storico
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