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21 novembre 2017 - 3 Kislev 5778
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Roberto
Della Rocca,
rabbino
Leillui Nishmàt Harav Yoseph Laras z.z.l
Nella Parashà di Toledòt, nel mezzo delle vicende relative a Giacobbe ed Esaù, la Torà ci racconta dello sforzo che ha fatto Isacco per riaprire i pozzi già scavati da suo padre, che i Filistei avevano ostruito, e a nominarli fedelmente secondo l’indicazione di Abramo (Bereshìt; 26, 15-18). La benedizione divina si mostra proprio attraverso la volontà di Isacco di non lasciare i pozzi asciutti. È noto che il pozzo, come ogni sorgente di acqua, rappresenta la Torà. In questa ottica Isacco – il primo ebreo sopravvissuto a uno sventato sacrificio – compie lo sforzo di andare a cercare l’acqua viva sotto la superficie, una speranza, un impegno nell’ottica di ottimismo.
 
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Dario
Calimani,
Università di Venezia
In ebraico si chiama Din Rodef, ossia la 'Legge dell'inseguitore',  applicabile a chi insegua qualcuno per ucciderlo. Ne parla il Talmud  Babilonese (Sanhedrin,  73a). La persona la cui vita è messa in pericolo dall'inseguitore deve essere salvata anche a costo della vita dell'inseguitore. E l'inseguitore deve essere salvato (dal suo peccato) anche a costo della sua stessa vita.
 
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Germania, è crisi politica
Complessa situazione politica in Germania, dopo il fallimento delle trattative per il nuovo governo condotte da Angela Merkel (che non si dimette, ma apre al voto). Di ieri l’intervento del presidente Frank-Walter Steinmeier, che ha chiesto ai partiti di dare un governo stabile al paese.
“In questi giorni Steinmeier vedrà i rappresentanti di tutti i partiti. Merkel ha convocato per domenica il direttivo della Cdu e tutta la politica berlinese è mobilitata. La cancelliera ha detto che deciderà se sentire o meno la Spd di Schulz dopo i colloqui del presidente con i partiti. Fatto sta che l’idea di tentare una nuova Grande Coalizione, cristiano-democratici più socialdemocratici – scrive il Corriere – è tornata a circolare nonostante il no del vertice Spd”.
Alla finestra i populisti ed euroscettici di Alternativa per la Germania, gruppo di estrema destra che in settembre ha ottenuto un ampio consenso. Una grande coalizione, riflettono gli analisti, tornerà comunque a loro vantaggio per candidarsi a unica forza di opposizione.

È scomparso all’età di 92 anni il cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo. Come ricorda l’Osservatore Romano il cardinale (figlio di Giuseppe, comandante del Fronte Militare Clandestino, ucciso alle Fosse Ardeatine) fu tra gli artefici dei negoziati per la normalizzazione delle relazioni tra Santa Sede e Stato d’Israele che avevano portato, il 30 dicembre 1993, alla firma dell’Accordo fondamentale che riconosceva ‘la natura unica delle relazioni tra la Chiesa cattolica e il popolo ebraico’ e ‘il processo storico di riconciliazione e di crescita nella comprensione reciproca e nell’amicizia tra cattolici ed ebrei'”. Nel 1997 aveva inoltre firmato, per la Santa Sede, come plenipotenziario, l’Accordo con Israele denominato Legal Personality Agreement, che rappresentava uno sviluppo di quanto già previsto dal Fundamental Agreement.

Il Corriere pubblica un’emozionante fotonotizia con protagonista un 102enne ebreo polacco sopravvissuto alla Shoah che abbraccia per la prima volta suo nipote. Grazie a una ricerca dello Yad Vashem si è infatti scoperto che il fratello dell’uomo, contrariamente a quanto creduto finora, si era salvato dalle persecuzioni (e poi successivamente da un gulag in Siberia). Ma tutti e due credevano di essere gli unici in famiglia scampati al massacro.

“Giovinezza, giovinezza, primavera di bellezza…”. Il popolare brano fascista, scrive La Stampa, ha suscitato qualche imbarazzo durante la presentazione del calendario storico della Difesa. Si parlava di Grande Guerra, dei temi che l’univano il passato risorgimentale, della Vittoria, quella con la V maiuscola. Per rendere il tutto più gradevole, due cantanti presentavano i canti più popolari dell’epoca. Materia da esperti della canzone e del costume della Belle Époque, come d’altra parte è il consulente storico del calendario, Michele D’Andrea. Sennonché – si legge – nel carnet ci è finita pure Giovinezza”.

Una mostra diffusa in onore di Emanuele Luzzati, a dieci anni dalla scomparsa. È questo uno degli appuntamenti più attesi del festival Nessiah, che si aprirà a Pisa il 26 novembre. “La mostra diffusa su Luzzati è una novità assoluta, una specie di caccia al tesoro per i visitatori, alla scoperta degli spazi coinvolti” spiega al Corriere Fiorentino Andrea Gottfried, fondatore e direttore del festival. Nessiah è organizzato dalla comunità ebraica di Pisa ed è finanziato dalla Fondazione Pisa, il Comune, la Regione attraverso la Rete Toscana Ebraica.
 
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  davar
l'evento con i 28 ministri degli Esteri europei
Netanyahu e l'incontro con l'Ue,
a Bruxelles per voltare pagina

Il Premier Benjamin Netanyahu sarà il primo capo di governo israeliano, negli ultimi 22 anni, a incontrare ufficialmente a Bruxelles i rappresentanti dell'Unione europea. Il prossimo 11 dicembre infatti Netanyahu – su invito della Lituania, riportano i quotidiani israeliani – si recherà nella capitale belga per incontrare i 28 ministri degli Esteri dell'Ue, prima della loro riunione mensile. L'ultima visita di questo tipo risale al 1995, quando Shimon Peres, allora ministro degli Esteri e Primo ministro facente funzioni, si recò a Bruxelles.
La visita “è estremamente importante perché è un'occasione unica per incontrare a Bruxelles 28 ministri degli Esteri e importanti attori dell'Ue”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Emmanuel Nahshon. Netanyahu (nell'immagine durante un incontro al World Economic Forum di Davos con l'Alto rappresentante agli Affari Esteri dell'Unione europea Federica Mogherini) avrà la possibilità di "presentare la posizione di Israele per quanto riguarda le sfide strategiche e le problematiche che ci troviamo ad affrontare nella regione”, ha proseguito Nahshon, definendo l'incontro “un'occasione unica per rafforzare i legami tra Israele e l'Unione europea. Penso che sarà uno degli appuntamenti diplomatici più importanti per Israele”.
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Associazione Europea dei Musei Ebraici
Ebraismo e musei, quale futuro
A Toledo l'Italia si racconta

Lavori in corso, a Toledo, per il Congresso Annuale dell'Associazione Europea dei Musei Ebraici (AEJM), che proprio in queste ore si sta svolgendo nell’incantevole cornice della Sinagoga di Samuel ha-Levi (sec. XIV), comunemente nota come Sinagoga del Transito, dove ha sede il Museo Sefardita.
A questo importante appuntamento, che affronta e approfondisce le principali sfide museologiche e curatoriali dei musei ebraici, si registra la partecipazione di cento delegati da tutta Europa, dall'America e da Israele.
Tra i relatori, il Presidente del Meis Dario Disegni. Al centro del suo intervento, la mostra che il 13 dicembre, a Ferrara, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, inaugurerà il Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah, arricchendo il panorama dei musei di storia ebraica di una nuova significativa realtà, da tempo attesa.
Presenti anche, con contributi nelle diverse sessioni, le Direttrici del Museo Ebraico di Venezia, Marcella Ansaldi, e del Museo Ebraico di Bologna, Enza Maugeri, e le curatrici del Museo Ebraico di Roma, Olga Melasecchi, e del Museo dei Lumi di Casale Monferrato, Daria Carmi.
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qui roma - Melamed 
“Asili ebraici, il nostro futuro”
Porta il nome di Elie Mimmo ed Ester Fadlun il nuovo giardino degli Asili ebraici inaugurato ieri a Roma. Un nuovo spazio con giochi, divertimenti e massima sicurezza per tutti, fortemente voluto dalla famiglia Fadlun.
Numerosi i rappresentanti di istituzioni ebraiche presenti alla cerimonia, che è stata partecipata e intensa. Ha affermato nell’occasione Gino Moscati, attuale presidente degli asili: “Guidare gli asili è un lavoro duro, collegiale, dove consiglieri e sostenitori si adoperano senza sosta. Non lo nego: provo una grande soddisfazione ammirando questo splendido progetto portato a termine. Mi rende orgoglioso che una importante famiglia della nostra Comunità abbia creduto in noi e nel nostro lavoro che tutti insieme svolgiamo con amore, dedizione e grande professionalità”.
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il giornalista itai anghel al pkf festival
“Io, un invisibile a Mosul”
Per raccontare il Medio Oriente nelle sue complessità e nelle sue profonde lacerazioni ha scelto di essere testimone diretto, su ogni versante. Tra guerriglieri sciiti e sunniti, tra terroristi di Hamas e dell’Isis. Ma anche tra la gente, tra le tante vittime innocenti di infinite guerre, persecuzioni, brutalità.
Itai Anghel, tra i più grandi reporter e documentaristi di guerra israeliani, è stato tra gli ospiti più significativi della seconda giornata del festival Pitigliani Kolno’a in svolgimento alla Casa del Cinema a Roma. In dialogo con il direttore de La Stampa Maurizio Molinari, Anghel ha raccontato le sfide e alcuni aneddoti del suo mestiere. Di come è diventato giornalista, del suo primo contatto con la violenza estrema a Sarajevo.
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qui roma
Golan siriano, l’aiuto di Israele
Nel luglio scorso il governo ha fornito qualche numero ufficiale alla stampa: 360 tonnellate di cibo, 450mila litri di benzina e 50 tonnellate di indumenti che sono andati alla popolazione civile, insieme a ingenti quantità di antidolorifici, anestetici e medicine di base per il diabete e l’asma. Senza contare le molteplici operazioni di soccorso per i feriti – oltre 3mila, di cui molti bambini – ricoverati e curati negli ospedali israeliani e quindi rimandati in patria in segreto per evitare ripercussioni.
Numeri dell’operazione “Buon vicinato” condotta da Israele nei confronti della cittadinanza siriana residente nei pressi del confine e duramente colpita dal sanguinoso conflitto degli ultimi anni. Una serie di iniziative mirate che stanno dando risultati significativi ma di cui troppo poco si parla.
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Informazione - International Edition
Miramare, Castello d'Europa 
Il passato affascinante e il futuro di opportunità del Castello di Miramare. Sull’uscita settimanale di Pagine Ebraiche International Edition, viene proposto uno speciale dedicato al polo situato tra Alto Adriatico e Carso, Oriente e Occidente, nel punto d’incontro delle tre anime d’Europa: latina, germanica e slava.
I testi, pubblicati sul numero cartaceo di novembre, sono stati tradotti in inglese e tedesco grazie al lavoro degli studenti della Scuola traduttori e interpreti di Trieste, che stanno svolgendo il proprio tirocinio presso la redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (in particolare a collaborare sono state Clara Ehret, Milena Porsch, Sara Volpe, e Anna Zanette).
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pilpul
Lezione di modestia
Il testamento spirituale di rav Giuseppe Laras, che ci ha lasciati la settimana scorsa, colpisce per capacità di sintesi. Condensa in poche righe concetti complessi e li spiega in modo alto ma chiaro, senza tralasciare nessun aspetto rilevante della sua vita e del suo tempo. Andrebbe distribuito tra i dirigenti dell’ebraismo italiano, anche quelli che magari non lo condividono in toto. Perché mette enuclea comunque le grandi sfide che abbiamo alle spalle e quelle che invece dobbiamo ancora affrontare. 

Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
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Storie – Cosa fu Caporetto
Nell’anniversario della rotta di Caporetto pubblicistica e storiografia s’interrogano sul giudizio da dare di quella fase della prima guerra mondiale. Fu vera disfatta e di chi fu veramente la colpa? Del comandante supremo generale Luigi Cadorna, dei politici o delle truppe che si rivoltarono contro la guerra?

Mario Avagliano
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Se lo dice un ebreo israeliano
Il responsabile di un programma radiofonico, chiamato in causa per aver diffuso senza alcun contraddittorio dei pesanti attacchi contro la politica israeliana, ha risposto asserendo che aveva pure invitato un israeliano.
Poiché tra i compiti delle istituzioni ebraiche vi è quello di combattere il razzismo antisemita, sarebbe bene approfondire il malvezzo di colui che volendo apparire perfetto, si rivela per quello che davvero è: un perfetto antisemita, così poco sveglio da credere di essere equanime quando invece è soltanto ignorante.


Emanuele Calò
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