Roberto
Della Rocca,
rabbino
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Leillui Nishmàt Harav Yoseph Laras z.z.l
Nella Parashà di Toledòt, nel mezzo delle vicende relative a Giacobbe
ed Esaù, la Torà ci racconta dello sforzo che ha fatto Isacco per
riaprire i pozzi già scavati da suo padre, che i Filistei avevano
ostruito, e a nominarli fedelmente secondo l’indicazione di Abramo
(Bereshìt; 26, 15-18). La benedizione divina si mostra proprio
attraverso la volontà di Isacco di non lasciare i pozzi asciutti. È
noto che il pozzo, come ogni sorgente di acqua, rappresenta la Torà. In
questa ottica Isacco – il primo ebreo sopravvissuto a uno sventato
sacrificio – compie lo sforzo di andare a cercare l’acqua viva sotto la
superficie, una speranza, un impegno nell’ottica di ottimismo.
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Dario
Calimani,
Università di Venezia
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In
ebraico si chiama Din Rodef, ossia la 'Legge dell'inseguitore',
applicabile a chi insegua qualcuno per ucciderlo. Ne parla il
Talmud Babilonese (Sanhedrin, 73a). La persona la cui vita
è messa in pericolo dall'inseguitore deve essere salvata anche a costo
della vita dell'inseguitore. E l'inseguitore deve essere salvato (dal
suo peccato) anche a costo della sua stessa vita.
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Germania, è crisi politica
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Complessa
situazione politica in Germania, dopo il fallimento delle trattative
per il nuovo governo condotte da Angela Merkel (che non si dimette, ma
apre al voto). Di ieri l’intervento del presidente Frank-Walter
Steinmeier, che ha chiesto ai partiti di dare un governo stabile al
paese.
“In questi giorni Steinmeier vedrà i rappresentanti di tutti i partiti.
Merkel ha convocato per domenica il direttivo della Cdu e tutta la
politica berlinese è mobilitata. La cancelliera ha detto che deciderà
se sentire o meno la Spd di Schulz dopo i colloqui del presidente con i
partiti. Fatto sta che l’idea di tentare una nuova Grande Coalizione,
cristiano-democratici più socialdemocratici – scrive il Corriere – è
tornata a circolare nonostante il no del vertice Spd”.
Alla finestra i populisti ed euroscettici di Alternativa per la
Germania, gruppo di estrema destra che in settembre ha ottenuto un
ampio consenso. Una grande coalizione, riflettono gli analisti, tornerà
comunque a loro vantaggio per candidarsi a unica forza di opposizione.
È scomparso all’età di 92 anni il cardinale Andrea Cordero Lanza di
Montezemolo. Come ricorda l’Osservatore Romano il cardinale (figlio di
Giuseppe, comandante del Fronte Militare Clandestino, ucciso alle Fosse
Ardeatine) fu tra gli artefici dei negoziati per la normalizzazione
delle relazioni tra Santa Sede e Stato d’Israele che avevano portato,
il 30 dicembre 1993, alla firma dell’Accordo fondamentale che
riconosceva ‘la natura unica delle relazioni tra la Chiesa cattolica e
il popolo ebraico’ e ‘il processo storico di riconciliazione e di
crescita nella comprensione reciproca e nell’amicizia tra cattolici ed
ebrei'”. Nel 1997 aveva inoltre firmato, per la Santa Sede, come
plenipotenziario, l’Accordo con Israele denominato Legal Personality
Agreement, che rappresentava uno sviluppo di quanto già previsto dal
Fundamental Agreement.
Il Corriere pubblica un’emozionante fotonotizia con protagonista un
102enne ebreo polacco sopravvissuto alla Shoah che abbraccia per la
prima volta suo nipote. Grazie a una ricerca dello Yad Vashem si è
infatti scoperto che il fratello dell’uomo, contrariamente a quanto
creduto finora, si era salvato dalle persecuzioni (e poi
successivamente da un gulag in Siberia). Ma tutti e due credevano di
essere gli unici in famiglia scampati al massacro.
“Giovinezza, giovinezza, primavera di bellezza…”. Il popolare brano
fascista, scrive La Stampa, ha suscitato qualche imbarazzo durante la
presentazione del calendario storico della Difesa. Si parlava di Grande
Guerra, dei temi che l’univano il passato risorgimentale, della
Vittoria, quella con la V maiuscola. Per rendere il tutto più
gradevole, due cantanti presentavano i canti più popolari dell’epoca.
Materia da esperti della canzone e del costume della Belle Époque, come
d’altra parte è il consulente storico del calendario, Michele D’Andrea.
Sennonché – si legge – nel carnet ci è finita pure Giovinezza”.
Una mostra diffusa in onore di Emanuele Luzzati, a dieci anni dalla
scomparsa. È questo uno degli appuntamenti più attesi del festival
Nessiah, che si aprirà a Pisa il 26 novembre. “La mostra diffusa su
Luzzati è una novità assoluta, una specie di caccia al tesoro per i
visitatori, alla scoperta degli spazi coinvolti” spiega al Corriere
Fiorentino Andrea Gottfried, fondatore e direttore del festival.
Nessiah è organizzato dalla comunità ebraica di Pisa ed è finanziato
dalla Fondazione Pisa, il Comune, la Regione attraverso la Rete Toscana
Ebraica.
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l'evento con i 28 ministri degli Esteri europei
Netanyahu e l'incontro con l'Ue,
a Bruxelles per voltare pagina
Il
Premier Benjamin Netanyahu sarà il primo capo di governo israeliano,
negli ultimi 22 anni, a incontrare ufficialmente a Bruxelles i
rappresentanti dell'Unione europea. Il prossimo 11 dicembre infatti
Netanyahu – su invito della Lituania, riportano i quotidiani israeliani
– si recherà nella capitale belga per incontrare i 28 ministri degli
Esteri dell'Ue, prima della loro riunione mensile. L'ultima visita di
questo tipo risale al 1995, quando Shimon Peres, allora ministro degli
Esteri e Primo ministro facente funzioni, si recò a Bruxelles.
La visita “è estremamente importante perché è un'occasione unica per
incontrare a Bruxelles 28 ministri degli Esteri e importanti attori
dell'Ue”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri
Emmanuel Nahshon. Netanyahu (nell'immagine durante un incontro al World
Economic Forum di Davos con l'Alto rappresentante agli Affari Esteri
dell'Unione europea Federica Mogherini) avrà la possibilità di
"presentare la posizione di Israele per quanto riguarda le sfide
strategiche e le problematiche che ci troviamo ad affrontare nella
regione”, ha proseguito Nahshon, definendo l'incontro “un'occasione
unica per rafforzare i legami tra Israele e l'Unione europea. Penso che
sarà uno degli appuntamenti diplomatici più importanti per Israele”. Leggi
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Associazione Europea dei Musei Ebraici
Ebraismo e musei, quale futuro
A Toledo l'Italia si racconta
Lavori
in corso, a Toledo, per il Congresso Annuale dell'Associazione Europea
dei Musei Ebraici (AEJM), che proprio in queste ore si sta svolgendo
nell’incantevole cornice della Sinagoga di Samuel ha-Levi (sec. XIV),
comunemente nota come Sinagoga del Transito, dove ha sede il Museo
Sefardita.
A questo importante appuntamento, che affronta e approfondisce le
principali sfide museologiche e curatoriali dei musei ebraici, si
registra la partecipazione di cento delegati da tutta Europa,
dall'America e da Israele.
Tra i relatori, il Presidente del Meis Dario Disegni. Al centro del suo
intervento, la mostra che il 13 dicembre, a Ferrara, alla presenza del
Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, inaugurerà il Museo
Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah, arricchendo il panorama
dei musei di storia ebraica di una nuova significativa realtà, da tempo
attesa.
Presenti anche, con contributi nelle diverse sessioni, le Direttrici
del Museo Ebraico di Venezia, Marcella Ansaldi, e del Museo Ebraico di
Bologna, Enza Maugeri, e le curatrici del Museo Ebraico di Roma, Olga
Melasecchi, e del Museo dei Lumi di Casale Monferrato, Daria Carmi. Leggi
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il giornalista itai anghel al pkf festival
“Io, un invisibile a Mosul”
Per
raccontare il Medio Oriente nelle sue complessità e nelle sue profonde
lacerazioni ha scelto di essere testimone diretto, su ogni versante.
Tra guerriglieri sciiti e sunniti, tra terroristi di Hamas e dell’Isis.
Ma anche tra la gente, tra le tante vittime innocenti di infinite
guerre, persecuzioni, brutalità.
Itai Anghel, tra i più grandi reporter e documentaristi di guerra
israeliani, è stato tra gli ospiti più significativi della seconda
giornata del festival Pitigliani Kolno’a in svolgimento alla Casa del
Cinema a Roma. In dialogo con il direttore de La Stampa Maurizio
Molinari, Anghel ha raccontato le sfide e alcuni aneddoti del suo
mestiere. Di come è diventato giornalista, del suo primo contatto con
la violenza estrema a Sarajevo. Leggi
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Informazione - International Edition
Miramare, Castello d'Europa
Il
passato affascinante e il futuro di opportunità del Castello di
Miramare. Sull’uscita settimanale di Pagine Ebraiche International
Edition, viene proposto uno speciale dedicato al polo situato tra Alto
Adriatico e Carso, Oriente e Occidente, nel punto d’incontro delle tre
anime d’Europa: latina, germanica e slava.
I testi, pubblicati sul numero cartaceo di novembre, sono stati
tradotti in inglese e tedesco grazie al lavoro degli studenti della
Scuola traduttori e interpreti di Trieste, che stanno svolgendo il
proprio tirocinio presso la redazione giornalistica dell’Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane (in particolare a collaborare sono state
Clara Ehret, Milena Porsch, Sara Volpe, e Anna Zanette). Leggi
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Lezione di modestia |
Il
testamento spirituale di rav Giuseppe Laras, che ci ha lasciati la
settimana scorsa, colpisce per capacità di sintesi. Condensa in poche
righe concetti complessi e li spiega in modo alto ma chiaro, senza
tralasciare nessun aspetto rilevante della sua vita e del suo tempo.
Andrebbe distribuito tra i dirigenti dell’ebraismo italiano, anche
quelli che magari non lo condividono in toto. Perché mette enuclea
comunque le grandi sfide che abbiamo alle spalle e quelle che invece
dobbiamo ancora affrontare.
Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
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Storie – Cosa fu Caporetto
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Nell’anniversario
della rotta di Caporetto pubblicistica e storiografia s’interrogano sul
giudizio da dare di quella fase della prima guerra mondiale. Fu vera
disfatta e di chi fu veramente la colpa? Del comandante supremo
generale Luigi Cadorna, dei politici o delle truppe che si rivoltarono
contro la guerra?
Mario Avagliano
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Se lo dice un ebreo israeliano |
Il
responsabile di un programma radiofonico, chiamato in causa per aver
diffuso senza alcun contraddittorio dei pesanti attacchi contro la
politica israeliana, ha risposto asserendo che aveva pure invitato un
israeliano.
Poiché tra i compiti delle istituzioni ebraiche vi è quello di
combattere il razzismo antisemita, sarebbe bene approfondire il
malvezzo di colui che volendo apparire perfetto, si rivela per quello
che davvero è: un perfetto antisemita, così poco sveglio da credere di
essere equanime quando invece è soltanto ignorante.
Emanuele Calò
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