29 Novembre 2017 - 11 Kislev 5778 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Giuseppe Momigliano e
Davide Assael. Nella sezione pilpul una riflessione di Alberto
Cavaglion, Francesco Lucrezi e Francesco Lotoro.
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Vice President Mike Pence
@VP
28 nov
70 years ago we recognized the future of the Jewish people lay in a
state they could call their own, & today @POTUS is working
tirelessly to strengthen the historic friendship b/w the US &
Israel. If the world knows nothing else, the world will know this:
America STANDS w/ Israel
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Da Gerusalemme a Roma,
il Giro d'Italia si presenta
Da
Gerusalemme a Roma. È un Giro d’Italia 2018 ricco di significati, che
vanno oltre l’aspetto agonistico, quello che si presenta oggi a Milano.
Tra i testimonial di questa edizione l’ex ciclista Alberto Contador,
che alla Gazzetta dello sport dice: “Soffrirò a guardare il Giro
d’Italia da spettatore? Il Giro è sempre stata la corsa che più mi è
costato vedere in televisione. Volevo e vorrei esserci sempre”.
Il via il 4 maggio con una cronometro che arriverà davanti alla porta
di Giaffa, arrivo a Roma il 27 dello stesso mese. Tra le squadre che
dovrebbero ottenere un wild card per partecipare la Israel Cycling
Academy, il primo team professionistico israeliano.
Denari sporchi ai jihadisti. Sgominata
a Milano una rete di riciclaggio con base in via Padova, che si
ipotizza abbia trasferito 100 milioni di euro per conto di gruppi
jihadisti. Scrive il dorso locale di Repubblica: “Le indagini del Gico
della Guardia di finanza hanno evidenziato come egiziani, siriani e
marocchini avrebbero utilizzato il sistema Hawala, che permette il
trasferimento di soldi da uno stato all’altro senza movimento di
denaro, perché basato sulla fiducia degli operatori e sulla
compensazione di crediti e debiti, per far perdere le tracce di milioni
di euro provenienti prevalentemente dal traffico di droga, armi ed
esseri umani”.
Talmud, il significato di Berakhot. Su
Avvenire Massimo Giuliani approfondisce i temi del secondo trattato
Berakhot, con cui prosegue l’opera di traduzione dal Talmud Babilonese.
Scrive Giuliani a proposito dell’opera, curata dal rav Gianfranco Di
Segni e pubblicata dalla casa editrice Giuntina: “Anche se dedicato
alle benedizioni, questo trattato talmudico è una vera e propria
enciclopedia della fede ebraica, ricca di commenti biblici e di
parabole (che i maestri di Israele chiamano aggadot), di precetti
specifici e di insegnamenti universali, dove abbondano ardite metafore
teologiche”.
La faziosità contro Israele. In
un editoriale sul Corriere Pierluigi Battista parla dei “perseguitati
di Serie B”. Come quelli del Darfur, dove ci sono stati 400mila morti e
altri due milioni e mezzo di profughi causati dalla ferocia dei
‘janjawid’, le milizie musulmane spalleggiate e foraggiate dal Sudan
“di cui nessuno chiede l’isolamento internazionale”. Isolamento che
invece viene faziosamente invocato per lo Stato di Israele, sottolinea
Battista, “con una lettura distorta e faziosa del dramma palestinese,
senza mai peraltro accennare agli oltre 600mila ebrei cacciati dai
Paesi arabi dopo la nascita dello Stato di Israele e da quest’ultimo
accolti a braccia aperte, a differenza dei profughi palestinesi che
hanno avuto vita durissima nei Paesi arabi”.
Elena Weisz, il volto riscoperto. Mancava
ancora una volto per raccontare gloria e caduta di Arpad Weisz,
l’allenatore ebreo che fece grandi Inter e Bologna e che trovò la morte
ad Auschwitz. Era quello della moglie Elena, di cui Matteo Marani (il
giornalista che ha riscoperto e raccontato la storia di Weisz) ha
finalmente trovato una fotografia. “Elena Rechnitzer aveva 34 anni
quando l’incubo dei campi di concentramento la inghiottì. Oggi – scrive
Repubblica Bologna – ci appare con un elegante cappellino e il filo di
perle a braccetto del marito insieme al figlio”.
Ungheria, un brutto clima. Intervistato
dal Foglio, l’economista Julius Horvath parla con preoccupazione del
clima che si respira in Ungheria: “Sembra di essere tornati agli anni
Trenta. Le immagini della campagna del governo contro George Soros
sembrano davvero un ritorno a certi toni di antisemitismo”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
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