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15 dicembre 2017 - 27 Kislev 5778
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav

Pierpaolo Pinhas Punturello, rabbino
Genesi 41, 7-8.
"Il faraone si svegliò: era stato un sogno. Alla mattina il suo spirito ne era turbato, perciò convocò tutti gli indovini e tutti i saggi dell'Egitto. Il faraone raccontò loro il sogno, ma nessuno lo sapeva interpretare al faraone."
Il sonno turbato è segno di angoscia ancestrale, di coscienze che macinano pensieri, di paure, di predisposizioni intime verso il mondo.
 
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Gadi
Luzzatto
Voghera,
direttore
Fondazione CDEC
C’è una parte degli italiani che non ama e non conosce la storia da cui proviene. Passano indifferenti accanto ai monumenti e non si curano se qualcuno li imbratta o li maltratta, non sembrano voler veramente conoscere ed apprezzare i tesori del passato, affreschi, quadri, architetture e letterature, preferendo dedicarsi invece con accesi proclami politici alla “gloria” di una nazione sognata come pura proiezione astorica di un passato idilliaco. Un’Italia bianca e cristiana, pensata come futuro rassicurante. Un fortino di superiorità che basta a se stessa.
 
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Israele, Mike Pence (Usa)
fa slittare la sua visita
La visita del vicepresidente americano Mike Pence è stata posticipata di qualche giorno. Motivo del rinvio sarebbero questioni di politica interna e il voto al Congresso sulla riforma fiscale, ha affermato un portavoce del ministero israeliano. Ma secondo alcuni media si tratta di una giustificazione diplomatica, “a quella che pare a tutti gli effetti una ritirata strategica dopo il rifiuto di Abu Mazen di ricevere il rappresentante della Casa Bianca, accusata al vertice Oci di Istanbul dallo stesso presidente dell’Anp di aver rinunciato al suo ‘ruolo di mediatore’ e di non essere più ‘all’altezza di partecipare al processo di pace’ avendo dimostrato ‘la sua parzialità’”, scrive Avvenire. Intanto in Israele le autorità sono in stato di allerta per eventuali nuove proteste, che il venerdì si fanno più accese. A Nazareth, invece, il sindaco Ali Salam ha annunciato la cancellazione delle celebrazioni per le festività di Natale per protestare “contro la decisione del presidente americano” di riconoscere Gerusalemme capitale dello Stato ebraico (Corriere).

Testamento biologico. La legge sul testamento biologico è stata approvata dal Senato ieri, dopo mesi di ostruzionismo e decine di migliaia di emendamenti. È passata con 180 voti a favore, 71 contrari e 6 astensioni, con una maggioranza diversa da quella che sostiene il governo Gentiloni. La legge permette – entro alcuni limiti – di esprimere in anticipo quali trattamenti medici ricevere nel caso di gravi malattie. In particolare, consente a qualsiasi maggiorenne la possibilità di rinunciare ad alcune terapie mediche, in particolare alla nutrizione e all’idratazione artificiale.

Comunità ebraica di Firenze, cambio al vertice. Avvicendamento degli incarichi in continuità e piena sintonia di intenti all’interno del Consiglio della Comunità ebraica fiorentina. Il Consiglio ha infatti nominato alla presidenza Daniela Misul, 59 anni, vicepresidente dall’inizio di questo mandato, che torna alla guida della Comunità dopo aver ricoperto questo incarico dal 2006 al 2010. Nuovo vicepresidente è David Liscia, con Rachel Camerini terzo componente di Giunta. Il presidente uscente, Dario Bedarida, resterà in Consiglio. Dopo l’annuncio ieri sul Portale moked.it, a parlarne oggi il Corriere fiorentino.
 
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  davar
rav riccardo di segni invita a giudizi prudenti
“Biotestamento e Halakhah,
la legge apre una nuova strada”

“È una legge che offre delle possibilità nuove, che andranno valutate caso per caso. A partire dalla loro conformità alla Halakhah, la Legge ebraica, che è e resta l’imprescindibile punto di riferimento. Starà al singolo rabbino, cui sarà formulata una richiesta, procedere in tal senso. E se non avrà la sufficiente preparazione su questi temi – non dimentichiamocelo, si tratta di un argomento complesso di cui non tutti sono evidentemente padroni – sarà suo compito rivolgersi a un collega esperto”.
Già vicepresidente del Comitato Nazionale di Bioetica, il rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni tiene a precisare che su alcune questioni discusse nel testo della legge sul biotestamento (approvato ieri in via definitiva al Senato con 180 voti a favore, 71 contrari e 6 astensioni) non esiste nel rabbinato ortodosso una posizione unica.
“Non c’è contrarietà a monte, ma esistono diverse condizioni che dovranno essere verificate nel momento dell’effettiva attuazione di quanto disposto. Perché la sacralità della vita è un concetto centrale e irrinunciabile, e quindi l’ipotesi di sospensione di solidi e liquidi resta fortemente avversata: significherebbe far morire di fame o di sete una persona. Al tempo stesso dobbiamo tener conto di situazioni più estreme, come nei casi di vero e proprio accanimento terapeutico nei confronti di pazienti le cui condizioni di salute risultano gravemente compromesse. È chiaro – riflette il rav – che il nostro approccio a queste situazioni non potrà non tener conto del contesto particolare in cui ci si trova ad agire”. Il principio generale, aggiunge il rabbino capo, “dovrà pertanto essere misurato con il problema specifico”.
Si tratta, conclude, di un argomento su cui ci si confronta già da tempo all’interno del rabbinato italiano. “I numeri esigui di questa minoranza fanno sì che si parli davvero di pochi casi, per fortuna. Ma è un problema sentito”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
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in cisgiordania aggredito agente israeliano
Israele, alto livello di sicurezza
Un nuovo venerdì di violenza

Un terrorista palestinese nelle scorse ore ha accoltellato un agente della polizia di frontiera israeliana a Ramallah, ferendolo lievemente. L'aggressore, colpito e fermato dagli agenti intervenuti per sedare una violenta manifestazione nella città in Cisgiordania – una dimostrazione organizzata ufficialmente per protestare contro Trump e il suo riconoscimento di Gerusalemme capitale d'Israele -,  aveva indosso quella che apparentemente era una cintura esplosiva: la polizia israeliana sta indagando per verificare se il dispositivo fosse una vera e propria bomba oppure una riproduzione di un ordigno. Intanto i media israeliani mostrano immagini di manifestazioni palestinesi in Cisgiordania e Gerusalemme Est e sottolineano come le forze di sicurezza siano impegnate ad evitare che la situazione diventi ancora più esplosiva nel corso di questo nuovo venerdì ad alta tensione.
 

qui milano 
Un ulivo da Gerusalemme
per onorare la Giustizia

“Nel segno della fraterna amicizia tra i popoli d’Italia e Israele e nel 70° anniversario dello Stato d’Israele viene piantumato l’ulivo della legalità proveniente dalla “Foresta dei Giudici Italiani di Tzorà” di Gerusalemme in memoria di Magistrati, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Forze Armate, Vigili del Fuoco, Polizia Penitenziaria, Polizia Locale e Civili caduti nell’adempimento del proprio dovere”. È quanto recita la targa apposta nel giardino di via
De Castillia 18 di Milano in ricordo degli uomini e delle donne che nel nome della giustizia hanno perso la vita. Un momento che sottolinea il legame tra Milano e Israele nel segno della lotta per la legalità, il cui simbolo è il giovane ulivo arrivato da Gerusalemme. Tante le associazioni che hanno collaborato per rendere possibile l'iniziativa: il Municipio 9, il Keren Kayemeth LeIsrael, l'Associazione F.A.B.I.I.U.S., l'Associazione Lombardia-Israele, Nova Itinera – Percorsi del diritto nel XXI secolo, Mediterranean Solidarity Association, il KKL Italia Onlus, il B'nai B'rith Milano, Walking Angels, l'Associazione Vittime del Dovere, l'Associazione Nazionale Amici d’Israele.
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Otto giorni otto lumi
"Una festa per lo studio"
III lume-IV lume.
Un principio fondamentale della fiducia nel Signore è che Egli sia sempre vicino a noi, solo che la Sua vicinanza, in determinati momenti, genera effetti diversi. Chanukkah è il tempo in cui la vicinanza a Dio produca una facilitazione nel raggiungere il livello più alto dello studio della Torà, quello leshem shamaim, senza altri fini. Il Maharal di Praga (Judah Loew ben Bezalel 1526-1609), al riguardo, scrive: “Quando l’uomo nel suo studio si concentra e si indirizza verso il Signore benedetto che ha concesso la Torah, Egli lo salva dall’errore e illumina i suoi occhi” (Introduzione al libro Tiferet Israel).

Adolfo Locci, rabbino capo di Padova
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pilpul
Chanukkah, e intanto…
In quegli anni Terenzio scriveva “sono un uomo, e nulla di ciò che è umano mi è estraneo”. Lucio Emilio Paolo trionfava a Pidna sul re Perseo di Macedonia (battaglia che oggi non ci interesserebbe per nulla se non ce la fossimo trovata tra i piedi in forma di versione). Catone il Censore mentre insisteva sulla necessità di distruggere Cartagine consigliava anche di non approfondire troppo lo studio della cultura greca perché sarebbe stata strumento di corruzione. Qualche anno dopo avrebbe suscitato grande scalpore e scandalo il greco Carneade (chi era costui?) con una conferenza in cui sosteneva l'esistenza di una legge naturale universalmente valida seguita il giorno successivo da un’altra conferenza in cui invece cercava di dimostrare la tesi opposta.  

Anna Segre, insegnante
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Al di là dell'Occidente
Spesso pare che molti amino e difendano Israele perché la considerano la “frontiera dell'Occidente”.
Mi piacerebbe allora capire meglio cos'è l'Occidente e dove comincia e dove finisce, senza interpellare supposte e antistoriche “radici giudaico-cristiane”, perché basterebbe girare Venezia o Palermo per comprendere che l'Occidente è nella sua essenza un luogo di scambio, incontro e scontro, o perché la Lucera del XIII secolo era musulmana e ebraica quanto Amman, e nell'alto medioevo era forse preferibile vivere a Cordoba che a Roma o Parigi, così come nel 1939 a Casablanca o a Kabul diversamente da Stoccarda – sebbene, bisogna ripeterlo, il mondo islamico non sia mai stato completamente esente dall'antisemitismo, al pari di quello cristiano -. E il concetto di frontiera, mi ricorda troppo le torri di vedetta e il filo spinato o la barriera di ghiaccio di Game of Thrones dove oltre vi abitano gli estranei e i bruti, ma non è che all'interno dei sette regni vi sia molta più democrazia e “civiltà”.


Francesco Moises Bassano
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