Haim Korsia, Gran rabbino di Francia
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La letteratura è un terreno fertile su cui costruire il nostro modo di essere società.
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Dario
Calimani,
Università di Venezia
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Sull'ultimo
numero della Lettura del Corriere della Sera Alessandro Piperno e
Donatella Di Cesare dedicano due ampi articoli alla figura di Michel de
Montaigne. È sempre con un sorriso divertito che ricordo la sfida
lanciata dal suo pensiero: "Quando gioco con il mio gatto, come faccio
a sapere che non sia lui a passare il tempo con me, piuttosto che io
con lui?" Uno scettico, Montaigne, che ha stravolto ogni dogmatismo e
ogni fossilizzazione prospettica. Semplicemente amava ribaltare
l'ottica tradizionale e istituzionale. Su tutto.
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Il custode di Terra Santa
contro le tasse d'Israele
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Grazie
alla riconosciuta validità sociale, l’esenzione fiscale ci è stata
garantita nei secoli: in epoca ottomana, britannica, giordana. E anche
Israele aveva mantenuto finora lo status quo. Noi siamo convintissimi
che molta gente non concordi con questa proposta di legge. Confidiamo
nella possibilità di trovare soluzioni”. È quanto afferma padre
Francesco Patton, custode di Terra Santa, in una intervista con
Avvenire in cui difende la scelta di chiudere il Santo Sepolcro ai
pellegrini per protesta contro una legge in discussione al Parlamento
israeliano che prevede la possibilità di espropri e di introduzione di
tasse municipali su attività gestite dalla Chiesa. “La chiesa del Santo
Sepolcro e gli altri luoghi di preghiere delle chiese sono esenti da
tasse municipali. In merito non c’è alcun cambiamento e così continuerà
ad essere” ha affermato nelle scorse ore il sindaco di Gerusalemme Nir
Barkat, nel tentativo di placare la protesta. “Ma è ragionevole – aveva
poi aggiunto il primo cittadino – che aree commerciali come alberghi,
sale di ricevimento e altri affari siano esenti da tasse per il solo
fatto di essere di proprietà delle chiese?”.
L’Osservatore Romano, quotidiano della Santa Sede, traduce la
dichiarazione congiunta firmata dallo stesso Patton, dal patriarca
ortodosso e dal patriarca armeno di Gerusalemme in seguito alla quale
la Knesset ha deciso di rinviare l’esame del disegno. Nel testo si
parla di “legge aberrante” che, si arriva ad affermare, “ricorda le
leggi di natura analoga che furono promulgate contro gli ebrei in
Europa nei periodi bui”.
A parlare della vicenda oggi è anche il Foglio, che vede nello scontro
tra leadership cristiana e Stato ebraico un grande pericolo.
Endorsement del leader di CasaPound Simone Di Stefano a Matteo Salvini:
“Siamo pronti a sostenere un governo sovranista che ci porti fuori da
euro e Ue. Servono Salvini premier e Bagnai all’economia”. Il
segretario leghista ha così risposto all’apprezzamento: “Mi occupo di
Lega e di centrodestra, lavoro perché gli italiani scelgano un governo
di centrodestra a guida leghista. Tutto quello che accade fuori non mi
interessa”. Sembra comunque evidente un riavvicinamento dopo che –
ricorda tra gli altri La Stampa – con le bandiere della tartaruga
CasaPound partecipò alla prima manifestazione del Carroccio a Roma, in
Piazza del Popolo, il 28 febbraio del 2015. “Durò poco la liason: a
novembre dello stesso anno i neofascisti non andarono alla
manifestazione di Bologna, voluta da Salvini, sul cui palco salirono
Berlusconi e Meloni. Adesso – si legge – il riavvicinamento che
imbarazza Forza Italia”. Intervistato dal Messaggero, Salvini per il
momento dice: “Siamo abbastanza robusti per potere fare a meno di
questo sostegno”.
Via libera di Angela Merkel a una nuova Grosse Koalition che assicuri
stabilità alla Germania. Un segnale forte all’Europa, in un momento in
cui forze avverse si fanno sempre più aggressive. “Angela – scrive
Repubblica – lo dice con grande chiarezza quali siano le forze
antagoniste nel processo per una ‘nuova Europa’: sono tutti quelli che
‘riempiono di slogan pieni d’odio e persecuzione’ il dibattito
pubblico, e per lei ‘non fa differenza se questi slogan arrivano da
islamisti, dalla Afd o dalla sinistra estrema: l’antisemitismo non è di
casa in Germania’”.
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qui gerusalemme
Le chiese e la crisi delle tasse,
Israele cerca la riconciliazione
Le
autorità israeliane hanno deciso di aprire un tavolo di confronto con i
rappresentanti delle Chiese cristiane a Gerusalemme per risolvere la
crisi diplomatica emersa negli scorsi giorni. A scatenare la rabbia dei
leader cristiani - che sono arrivati addirittura a paragonare la loro
situazione a quella degli ebrei durante le persecuzioni dello scorso
secolo – due provvedimenti: il primo voluto dal sindaco di Gerusalemme
Nir Barkat che vorrebbe applicare delle misure fiscali agli immobile
delle Chiese quando usati per attività commerciali; il secondo, un
progetto di legge della Knesset, il parlamento israeliano, che vuole
consentire allo Stato di confiscare i terreni venduti dalle chiese a
investitori privati dal 2010 a oggi pagando ai nuovi proprietari un
indennizzo. Il governo israeliano ha deciso di congelare il disegno di
legge mentre il comune di Gerusalemme rinvierà la riscossione delle
tasse sui beni di proprietà della chiesa. Il primo ministro Benjamin
Netanyahu e il sindaco di Gerusalemme Nir Barkat hanno istituito un
team guidato dal ministro della cooperazione regionale Tzachi Hanegbi
per cercare di formulare una soluzione relativa alla questione della
riscossione delle imposte, secondo quanto afferma la Presidenza del
Consiglio dei Ministri. I leader religiosi cristiani avevano deciso di
chiudere per protesta la Chiesa del Santo Sepolcro (nell'immagine).
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Italian Council for a Beautiful Israel - Roma
Energia e aria pulita, le soluzioni
dall'esperienza israeliana
L’Italian
Council for a Beautiful Israel, associazione che, da anni promuove
iniziative in Italia per sviluppare una maggiore sensibilità sulle
problematiche inerenti alla tutela dell’ambiente, in sintonia con
l’omologa associazione israeliana, è stata presente al XXII congresso
della Società Italiana di Psicopatologia, che si è tenuto recentemente
a Roma nella cornice dell’Hotel Waldorf Astoria. Il convegno è un
importante appuntamento annuale per gli psichiatri e gli psicologi di
tutto il Paese e costituisce una prestigiosa occasione per diffondere
le più recenti acquisizioni in campo psichiatrico, clinico e
terapeutico. Gli argomenti trattati nel congresso, presieduto dal
professor Alberto Siracusano, dal titolo “Psicopatologia: connessioni,
culture, conflitti”, sono stati estesi, come negli anni precedenti,
alle problematiche di carattere più strettamente sociale, come
immigrazione, terrorismo, diffusione dei social media, uso delle nuove
tecnologie e cambiamenti climatici. Leggi
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Storie - Il cardinale Giusto |
Il
clero di Genova fu vicino agli ebrei durante gli anni della
persecuzione. Lo racconta un libro intitolato "Giusto tra le nazioni
Pietro Boetto arcivescovo di Genova", a cura della redazione del
settimanale "Il Cittadino", con il contributo della sezione ligure
dell'Ucsi (Unione cattolica stampa italiana).
La figura centrale del libro è quella di Boetto, nato a Vigone (Torino)
nel 1871 e approdato a Genova l’8 maggio del 1938, alla vigilia delle
leggi razziali. Pochi mesi dopo cominciarono ad arrivare a Genova
numerosi ebrei con la speranza di poter fuggire nelle Americhe o in
Palestina.
Mario Avagliano
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Guida a destra? |
Non
faccio che leggere anatemi contro la destra, in parte fondati, in parti
fondati sul bisogno (sacrosanto) di mantenere il proprio status. Da
ragazzo lessi un saggio di Simone de Beauvoir intitolato “La pensée de
droite, aujourd’hui”, un bellissimo saggio, molto alla
Vance Packard. Ho visto anche delle citazioni di Furio Jesi,
il cui riferimento alla ‘pappa’ ricorda un poco la società liquida di
Zygmunt Bauman. Norberto Bobbio tentò, anch’egli, di avventurarsi nella
distinzione fra destra e sinistra in un saggio del 1994, nel quale
ripiega sul concetto d’eguaglianza, lasciando qualche perplessità
dovuta al senso di superiorità antropologica che continua a connotare
la sinistra.
Emanuele Calò
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