Giuseppe Momigliano,
rabbino
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Malgrado
tutte le manifestazioni di allegria che caratterizzano Purim una cosa
manca: non si leggono i Salmi di Lode – Hallel, come avviene nelle
feste e come ci si aspetterebbe anche in questa occasione per
ringraziare per la salvezza conseguita. Il Talmud (Talmud B. Meghillà
14a) si chiede il motivo di questa omissione e propone tre risposte, la
prima considera la mancanza della lettura di Hallel una conseguenza del
fatto che l’evento non si era manifestato in Terra d’Israele, la
seconda interpreta la lettura stessa della Meghillà di Ester come
espressione di lode all’Eterno.
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Davide
Assael,
ricercatore
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Diciamolo,
complice l’incertezza causata da una sciagurata legge elettorale,
finora questa è stata una campagna elettorale in sordina. Negli ultimi
giorni, però, i toni si sono alzati molto.
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Santo Sepolcro riaperto,
chiese e Israele si parlano
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A
Gerusalemme il Santo Sepolcro riapre stamattina. Lo hanno deciso i capi
delle Chiese cristiane dopo l'intervento del premier israeliano
Benjamin Netanyahu che ha portato a cancellare le tasse del Comune di
Gerusalemme e al congelamento della legge sugli espropri. “Una marcia
indietro su tutta la linea – scrive Avvenire - quella del governo
israeliano e del Comune di Gerusalemme, che hanno deciso di rinunciare
sia all'arnona, la tassa comunale sui beni immobili, sia alla legge
sugli espropri dei terreni delle Chiese”. Netanyahu “ha anche
annunciato l'avvio di una commissione di dialogo con le Chiese per
risolvere la faccenda dei terreni dati in leasing dalla Chiesa
ortodossa ad alcune società di costruzione israeliane. Terreni che
rientreranno in pieno possesso dell'istituzione ecclesiali quando il
leasing di 99 anni sarà terminato (ovvero tra 50 anni)”.
Salvini apre ai neofascisti di CasaPound. “Con CasaPound parlo se
entrano in Parlamento”, così il leader della Lega Nord Matteo Salvini
risponde a La Stampa su possibili contatti con il movimento neofascista
di CasaPound. Al Tempo, sempre Salvini rivendica poi il suo giuramento
sul Vangelo: “Noi fortunatamente abbiamo radici cristiane e queste
voglio difendere al governo”. Per il leader della Lega poi l'esempio è
l'Austria dove al potere, insieme al Premier conservatore Kurtz, c'è
l'estrema destra di Strache. Estrema destra che Salvini definisce
“identitari” e che “sono nostri alleati”. Degli “identitari” austriaci
parla intanto Repubblica: negli ultimi mesi i movimenti giovanili del
partito di Strache si sono distinti per aver cantato canzoni neonaziste
e invocato lo sterminio degli ebrei.
Dalla Corea del Nord le armi chimiche di Assad. La denuncia in un
rapporto finora inedito delle Nazioni Unite: gli ispettori incaricati
di verificare il rispetto dell’embargo verso Assad indicano proprio il
governo di Kim come provenienza di “pannelli, termometri e valvole
resistenti all’acido”. Nel report, spiega Repubblica, “si possono
leggere in dettaglio anche i rapporti militari che Corea del Nord e
Siria intrattengono da parecchi decenni a questa parte. Durante le
guerre arabo-israeliane degli anni Sessanta e Settanta, per esempio,
piloti nordcoreani volarono in missioni militari con l'aeronautica
siriana. In seguito, tecnici nordcoreani avrebbero aiutato”.
Cremonese, un tifoso speciale. Corriere della Sera e Gazzetta
raccontano la storia Sidney Zoltak, 86 anni. “Ebreo polacco nato a
Siemiatycze, 15mila anime nel voivodato della Podlachia, il giovane
Sidney scampa alla Shoah quando il padre nel 1942 taglia il recinto del
ghetto e fugge coi suoi cari. Sopravvivono nei boschi, trovano rifugio
in una casa” e poi arriva in Italia. “Giunsi a Cremona nell'estate del
1945, dopo avere passato il Tarvisio, Mestre, Padova e Bologna. Al Dp
Camp It 82 c'erano 1200 ebrei. Era in via Bissolati, pieno centro ed
era raro che i campi profughi non fossero in periferia. Mi mandarono a
Sciesopoli, la casa per orfani ebrei di Selvino, Bergamo. Quando mio
padre morì d'infarto, a fine 1945, volli però tornare da mia mamma, a
Cremona”. In quegli anni il giovane Zoltak, che oggi vive in Canada e
che in questi giorni è venuto in visita in Italia, ha coltivato la
passione calcistica per la Cremonese: “La passione per la Cremonese.
Chiedevo a mia madre, che lavorava in una cucina del campo, i soldi per
andare al cinema ma, in realtà, li spendevo per recarmi durante la
libera uscita allo stadio con i miei amici. E lì che per la prima volta
ho visto fare una rovesciata. Una domenica abbiamo persino noleggiato
un pullman per una trasferta a Prato”.
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l'ambasciatore oren david a pagine ebraiche 'Paragone con ebrei inaccettabile'
La risposta d'Israele alle chiese
L'ambasciata
d'Israele presso la Santa Sede “deplora e rifiuta l’inaccettabile
paragone” con la persecuzione ebraica fatta dai leader delle chiese
cristiane a Gerusalemme. Rispondendo a una domanda di Pagine Ebraiche,
l'ambasciatore israeliano in Vaticano Oren David ha sottolineato la
gravità del comunicato firmato dal custode di Terra santa, Francesco
Patton, dal patriarca ortodosso di Gerusalemme, Teofilo III, e dal
patriarca armeno di Gerusalemme, Nourhan Manougian, nella parte in cui
arriva ad associare alcuni provvedimenti in materia fiscale delle
autorità israeliane alle leggi che “furono promulgate contro gli ebrei
in Europa nei periodi bui”. Se da una parte il governo israeliano e la
municipalità di Gerusalemme hanno deciso di congelare le misure su
tasse ed espropri per venire incontro ai leader cristiani, dall'altra
rimane la gravità dell'analogia in questione. “Deploriamo e rifiutiamo
l’inaccettabile paragone fatto in questo comunicato, - ha dichiarato
l'ambasciatore David a Pagine Ebraiche - tra una questione puramente
amministrativa, anche se importante, e le persecuzioni disumane,
causate anche da una legislazione antisemita, che gli ebrei hanno
subito nel corso dei secoli in tutta Europa. Sembra che sia ancora
necessario lavorare sulla conoscenza della storia, antica e moderna,
per far ben comprendere cosa il Popolo Ebraico ha dovuto affrontare nei
secoli”. Leggi
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il docente che sostiene l'odio bds
Veleno contro Israele, lo sdegno
sul candidato ministro 5 Stelle
Ha
destato inquietudine e indignazione nel mondo ebraico italiano la
notizia della candidatura a ministro dell'Industria da parte del
Movimento Cinque Stelle – in un eventuale governo con Luigi Di Maio
Premier - di Lorenzo Fioramonti, docente di economia contraddistintosi
in passato per aver sostenuto la campagna d'odio e boicottaggio contro
Israele. Fioramonti è arrivato persino a rifiutare di partecipare a un
evento in Sudafrica, dove insegna, perché era prevista la presenza
dell'ambasciatore israeliano in Sudafrica Arthur Lenk.
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israele - aspettando il giro d'italia
“Tel Aviv, finale per velocisti”
Sul
lungomare di Tel Aviv l’incitamento che per anni l’ha spinto sulle più
alte vette alpine: “Vai Gibo!”. Primissimo mattino, praticamente una
passeggiata di salute per le cinque vecchie glorie del ciclismo
italiano che in questi giorni stanno percorrendo in anteprima le tre
tappe del Giro che partirà il 4 maggio da Gerusalemme. “Gibo”
all’anagrafe è Gilberto Simoni, grande scalatore trentino che ha
conquistato la bellezza di due vittorie e sette podi complessivi nella
corsa rosa. Il caldo gli piace e oggi a Tel Aviv si sta piuttosto bene,
circa venti gradi in più dell’Italia ostaggio di Burian. Sorride
Simoni, mentre pedala sciolto. E sorridono i suoi compagni di viaggio,
il toscano Andrea Tafi, il veneto Alessandro Ballan, il trentino
Maurizio Fondriest, il bergamasco Paolo Savoldelli. Campioni che hanno
segnato almeno due generazioni e che oggi sono chiamati all’ultima
ricognizione, che si svolge tutta lungo la costa ma in diversi momenti.
Il primo è una pedalata dal parco Yarkon a Yafo, insieme all’ex
campione nazionale Niv Libner e al direttore generale del ministero del
turismo Amir Halevi. Poi, più tardi, è la volta di Acco e Cesarea
(entrambe le località saranno attraversate nel corso della seconda
tappa, che partirà da Haifa). Leggi
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Ticketless - Opposti estremismi
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“Una
generazione fortunata la tua, non hai conosciuto la guerra!” Quante
volte mi è capitato di ascoltare questa frase, che non considero del
tutto vera. Negli ultimi anni Settanta l’Italia è stata attraversata da
inaudita violenza. Nella sola cerchia dei miei compagni di liceo e di
università ho visto con i miei occhi bruciare la giovinezza di almeno
tre amici: uno si è perduto nella lotta armata, un altro nelle
tossicodipendenze, un terzo nell’esilio politico senza ritorno.
Alberto Cavaglion
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Periscopio - Analisi del sangue
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È
una buona abitudine, quando, come me, non si è più giovanissimi, farsi
regolarmente le analisi del sangue. Io lo faccio con una certa
regolarità, agevolato dalla doppia circostanza favorevole di disporre
di un laboratorio di analisi (i cui servizi sono caratterizzati da
grande professionalità, cortesia e celerità) proprio sotto casa, e poi
di avere un fratello medico, molto bravo e preciso, a cui posso subito
comunicare i risultati, per telefono, dopo averli conosciuti, così da
potere immediatamente conoscere, in tempo reale, lo stato della mia
situazione.
Francesco Lucrezi, storico
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Baluardo
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Tra
il 1950 e il 1960 diverse case editrici polacche, israeliane e
statunitensi adottarono una linea editoriale che poneva sul medesimo
livello contestuale la letteratura musicale prodotta sia nei Ghetti che
nei Lager aperti dal Terzo Reich nel Governatorato dal 1939 al 1945;
tali pubblicazioni si prefiggevano di offrire un contributo
memorialistico alla popolazione ebraica d’Europa discriminata e
perseguitata durante la Seconda Guerra Mondiale.
Francesco Lotoro
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Studiare la Tefillah
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Grazie
al lavoro portato avanti dalla Commissione cultura, domenica 11 marzo
si terrà nella Sinagoga di Parma una giornata di studio sulla Tefillah.
L'idea portata avanti dall'Assessorato alla cultura, grazie alla
generosa ospitalità della Comunità ebraica di Parma - e con l'apporto
di Riccardo Moretti (coordinatore della Commissione), Rav Della Rocca e
Rav Gadi Piperno, che personalmente ringrazio - si propone di gettare
un ponte fra le diverse culture che tengono insieme le comunità
ebraiche italiane.
La scelta di una piccola comunità dell’Italia centrale, l'obiettivo di
creare delle sinergie fra le comunità vicine, contribuendo alla loro
specializzazione in eventi internazionali che valorizzino la loro
presenza sul territorio.
La crisi che investe le piccole comunità, che in alcuni casi mettono a
rischio anche lo svolgimento delle funzioni sabbatiche, per la mancanza
di un minian, ha bisogno d’immaginazione e di visione di un futuro
possibile per essere affrontata.
Il fatto che le comunità diventino sempre più piccole non significa che
nell’economia dell’Ebraismo italiano, abbiamo perso la loro importante
funzione. Sono l’espressione di una presenza importante sul territorio
che ha bisogno di essere declinata in forme nuove, capaci di rispondere
alle difficili sfide cui andremo incontro nei prossimi anni.
David Meghnagi, assessore alla Cultura UCEI
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