28 febbraio 2018 - 13 Adar 5778

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28 febbraio 2018 - 13 Adar 5778
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Giuseppe Momigliano,
rabbino
Malgrado tutte le manifestazioni di allegria che caratterizzano Purim una cosa manca: non si leggono i Salmi di Lode – Hallel, come avviene nelle feste e come ci si aspetterebbe anche in questa occasione per ringraziare per la salvezza conseguita. Il Talmud (Talmud B. Meghillà 14a) si chiede il motivo di questa omissione e propone tre risposte, la prima considera la mancanza della lettura di Hallel una conseguenza del fatto che l’evento non si era manifestato in Terra d’Israele, la seconda interpreta la lettura stessa della Meghillà di Ester come espressione di lode all’Eterno. 
 
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Davide
Assael,
ricercatore
Diciamolo, complice l’incertezza causata da una sciagurata legge elettorale, finora questa è stata una campagna elettorale in sordina. Negli ultimi giorni, però, i toni si sono alzati molto.
 
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Santo Sepolcro riaperto,
chiese e Israele si parlano
A Gerusalemme il Santo Sepolcro riapre stamattina. Lo hanno deciso i capi delle Chiese cristiane dopo l'intervento del premier israeliano Benjamin Netanyahu che ha portato a cancellare le tasse del Comune di Gerusalemme e al congelamento della legge sugli espropri. “Una marcia indietro su tutta la linea – scrive Avvenire - quella del governo israeliano e del Comune di Gerusalemme, che hanno deciso di rinunciare sia all'arnona, la tassa comunale sui beni immobili, sia alla legge sugli espropri dei terreni delle Chiese”. Netanyahu “ha anche annunciato l'avvio di una commissione di dialogo con le Chiese per risolvere la faccenda dei terreni dati in leasing dalla Chiesa ortodossa ad alcune società di costruzione israeliane. Terreni che rientreranno in pieno possesso dell'istituzione ecclesiali quando il leasing di 99 anni sarà terminato (ovvero tra 50 anni)”.

Salvini apre ai neofascisti di CasaPound. “Con CasaPound parlo se entrano in Parlamento”, così il leader della Lega Nord Matteo Salvini risponde a La Stampa su possibili contatti con il movimento neofascista di CasaPound. Al Tempo, sempre Salvini rivendica poi il suo giuramento sul Vangelo: “Noi fortunatamente abbiamo radici cristiane e queste voglio difendere al governo”. Per il leader della Lega poi l'esempio è l'Austria dove al potere, insieme al Premier conservatore Kurtz, c'è l'estrema destra di Strache. Estrema destra che Salvini definisce “identitari” e che “sono nostri alleati”. Degli “identitari” austriaci parla intanto Repubblica: negli ultimi mesi i movimenti giovanili del partito di Strache si sono distinti per aver cantato canzoni neonaziste e invocato lo sterminio degli ebrei.

Dalla Corea del Nord le armi chimiche di Assad. La denuncia in un rapporto finora inedito delle Nazioni Unite: gli ispettori incaricati di verificare il rispetto dell’embargo verso Assad indicano proprio il governo di Kim come provenienza di “pannelli, termometri e valvole resistenti all’acido”.  Nel report, spiega Repubblica, “si possono leggere in dettaglio anche i rapporti militari che Corea del Nord e Siria intrattengono da parecchi decenni a questa parte. Durante le guerre arabo-israeliane degli anni Sessanta e Settanta, per esempio, piloti nordcoreani volarono in missioni militari con l'aeronautica siriana. In seguito, tecnici nordcoreani avrebbero aiutato”.

Cremonese, un tifoso speciale. Corriere della Sera e Gazzetta raccontano la storia Sidney Zoltak, 86 anni. “Ebreo polacco nato a Siemiatycze, 15mila anime nel voivodato della Podlachia, il giovane Sidney scampa alla Shoah quando il padre nel 1942 taglia il recinto del ghetto e fugge coi suoi cari. Sopravvivono nei boschi, trovano rifugio in una casa” e poi arriva in Italia. “Giunsi a Cremona nell'estate del 1945, dopo avere passato il Tarvisio, Mestre, Padova e Bologna. Al Dp Camp It 82 c'erano 1200 ebrei. Era in via Bissolati, pieno centro ed era raro che i campi profughi non fossero in periferia. Mi mandarono a Sciesopoli, la casa per orfani ebrei di Selvino, Bergamo. Quando mio padre morì d'infarto, a fine 1945, volli però tornare da mia mamma, a Cremona”. In quegli anni il giovane Zoltak, che oggi vive in Canada e che in questi giorni è venuto in visita in Italia, ha coltivato la passione calcistica per la Cremonese: “La passione per la Cremonese. Chiedevo a mia madre, che lavorava in una cucina del campo, i soldi per andare al cinema ma, in realtà, li spendevo per recarmi durante la libera uscita allo stadio con i miei amici. E lì che per la prima volta ho visto fare una rovesciata. Una domenica abbiamo persino noleggiato un pullman per una trasferta a Prato”.
 
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  davar
l'ambasciatore oren david a pagine ebraiche  'Paragone con ebrei inaccettabile'
La risposta d'Israele alle chiese

L'ambasciata d'Israele presso la Santa Sede “deplora e rifiuta l’inaccettabile paragone” con la persecuzione ebraica fatta dai leader delle chiese cristiane a Gerusalemme. Rispondendo a una domanda di Pagine Ebraiche, l'ambasciatore israeliano in Vaticano Oren David ha sottolineato la gravità del comunicato firmato dal custode di Terra santa, Francesco Patton, dal patriarca ortodosso di Gerusalemme, Teofilo III, e dal patriarca armeno di Gerusalemme, Nourhan Manougian, nella parte in cui arriva ad associare alcuni provvedimenti in materia fiscale delle autorità israeliane alle leggi che “furono promulgate contro gli ebrei in Europa nei periodi bui”. Se da una parte il governo israeliano e la municipalità di Gerusalemme hanno deciso di congelare le misure su tasse ed espropri per venire incontro ai leader cristiani, dall'altra rimane la gravità dell'analogia in questione. “Deploriamo e rifiutiamo l’inaccettabile paragone fatto in questo comunicato, - ha dichiarato l'ambasciatore David a Pagine Ebraiche - tra una questione puramente amministrativa, anche se importante, e le persecuzioni disumane, causate anche da una legislazione antisemita, che gli ebrei hanno subito nel corso dei secoli in tutta Europa. Sembra che sia ancora necessario lavorare sulla conoscenza della storia, antica e moderna, per far ben comprendere cosa il Popolo Ebraico ha dovuto affrontare nei secoli”.
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il docente che sostiene l'odio bds 
Veleno contro Israele, lo sdegno
sul candidato ministro 5 Stelle

Ha destato inquietudine e indignazione nel mondo ebraico italiano la notizia della candidatura a ministro dell'Industria da parte del Movimento Cinque Stelle – in un eventuale governo con Luigi Di Maio Premier - di Lorenzo Fioramonti, docente di economia contraddistintosi in passato per aver sostenuto la campagna d'odio e boicottaggio contro Israele. Fioramonti è arrivato persino a rifiutare di partecipare a un evento in Sudafrica, dove insegna, perché era prevista la presenza dell'ambasciatore israeliano in Sudafrica Arthur Lenk.


israele - aspettando il giro d'italia
“Tel Aviv, finale per velocisti”
Sul lungomare di Tel Aviv l’incitamento che per anni l’ha spinto sulle più alte vette alpine: “Vai Gibo!”. Primissimo mattino, praticamente una passeggiata di salute per le cinque vecchie glorie del ciclismo italiano che in questi giorni stanno percorrendo in anteprima le tre tappe del Giro che partirà il 4 maggio da Gerusalemme. “Gibo” all’anagrafe è Gilberto Simoni, grande scalatore trentino che ha conquistato la bellezza di due vittorie e sette podi complessivi nella corsa rosa. Il caldo gli piace e oggi a Tel Aviv si sta piuttosto bene, circa venti gradi in più dell’Italia ostaggio di Burian. Sorride Simoni, mentre pedala sciolto. E sorridono i suoi compagni di viaggio, il toscano Andrea Tafi, il veneto Alessandro Ballan, il trentino Maurizio Fondriest, il bergamasco Paolo Savoldelli. Campioni che hanno segnato almeno due generazioni e che oggi sono chiamati all’ultima ricognizione, che si svolge tutta lungo la costa ma in diversi momenti. Il primo è una pedalata dal parco Yarkon a Yafo, insieme all’ex campione nazionale Niv Libner e al direttore generale del ministero del turismo Amir Halevi. Poi, più tardi, è la volta di Acco e Cesarea (entrambe le località saranno attraversate nel corso della seconda tappa, che partirà da Haifa).
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qui ferrara - l'appuntamento al meis
Bassani e gli intellettuali ebrei,
il dovere della Testimonianza

Quanti intellettuali ebrei si sono sentiti chiamati a interrogarsi sul rapporto tra storia e verità? Quanti si sono impegnati a far luce sui momenti bui della conoscenza? Sono alcuni degli interrogativi al centro dell'incontro di presentazione del volume "Gli intellettuali/scrittori ebrei e il dovere della testimonianza. In ricordo di Giorgio Bassani", curato da Anna Dolfi ed edito da Firenze University Press che sarà presentato domani al Meis di Ferrara.
A chi gli chiedeva perché avesse iniziato a scrivere, proprio Giorgio Bassani rispondeva così: "Un’umanità che dimenticasse Buchenwald, Auschwitz, Mauthausen, io non posso accettarla. Scrivo perché ci si ricordi di questo".
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pilpul
Ticketless - Opposti estremismi 
“Una generazione fortunata la tua, non hai conosciuto la guerra!” Quante volte mi è capitato di ascoltare questa frase, che non considero del tutto vera. Negli ultimi anni Settanta l’Italia è stata attraversata da inaudita violenza. Nella sola cerchia dei miei compagni di liceo e di università ho visto con i miei occhi bruciare la giovinezza di almeno tre amici: uno si è perduto nella lotta armata, un altro nelle tossicodipendenze, un terzo nell’esilio politico senza ritorno.

Alberto Cavaglion
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Periscopio - Analisi del sangue
È una buona abitudine, quando, come me, non si è più giovanissimi, farsi regolarmente le analisi del sangue. Io lo faccio con una certa regolarità, agevolato dalla doppia circostanza favorevole di disporre di un laboratorio di analisi (i cui servizi sono caratterizzati da grande professionalità, cortesia e celerità) proprio sotto casa, e poi di avere un fratello medico, molto bravo e preciso, a cui posso subito comunicare i risultati, per telefono, dopo averli conosciuti, così da potere immediatamente conoscere, in tempo reale, lo stato della mia situazione.

Francesco Lucrezi, storico
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Baluardo
Tra il 1950 e il 1960 diverse case editrici polacche, israeliane e statunitensi adottarono una linea editoriale che poneva sul medesimo livello contestuale la letteratura musicale prodotta sia nei Ghetti che nei Lager aperti dal Terzo Reich nel Governatorato dal 1939 al 1945; tali pubblicazioni si prefiggevano di offrire un contributo memorialistico alla popolazione ebraica d’Europa discriminata e perseguitata durante la Seconda Guerra Mondiale.

Francesco Lotoro
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 Studiare la Tefillah
Grazie al lavoro portato avanti dalla Commissione cultura, domenica 11 marzo si terrà nella Sinagoga di Parma una giornata di studio sulla Tefillah.
L'idea portata avanti dall'Assessorato alla cultura, grazie alla generosa ospitalità della Comunità ebraica di Parma - e con l'apporto di Riccardo Moretti (coordinatore della Commissione), Rav Della Rocca e Rav Gadi Piperno, che personalmente ringrazio - si propone di gettare un ponte fra le diverse culture che tengono insieme le comunità ebraiche italiane.
La scelta di una piccola comunità dell’Italia centrale, l'obiettivo di creare delle sinergie fra le comunità vicine, contribuendo alla loro specializzazione in eventi internazionali che valorizzino la loro presenza sul territorio.
La crisi che investe le piccole comunità, che in alcuni casi mettono a rischio anche lo svolgimento delle funzioni sabbatiche, per la mancanza di un minian, ha bisogno d’immaginazione e di visione di un futuro possibile per essere affrontata.
Il fatto che le comunità diventino sempre più piccole non significa che nell’economia dell’Ebraismo italiano, abbiamo perso la loro importante funzione. Sono l’espressione di una presenza importante sul territorio che ha bisogno di essere declinata in forme nuove, capaci di rispondere alle difficili sfide cui andremo incontro nei prossimi anni. 


David Meghnagi, assessore alla Cultura UCEI
 

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