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28 Maggio 2018 - 14 Sivan 5778
PAGINE EBRAICHE 24
ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Paolo Sciunnach, insegnante
Esegui la sua volontà come se fosse la tua, affinché allo stesso modo egli esegua la tua volontà come se fosse la sua. Annulla la tua volontà a causa della sua, affinché egli annulli la volontà degli altri a causa della tua volontà (Avoth 2).
 
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Anna
Foa,
storica
Non appartengo a quella parte, sia pur maggioritaria, degli ebrei italiani che considerano ogni critica ad Israele, ogni dissenso sulla politica del governo israeliano, come un’espressione di antisemitismo. Credo anzi nella necessità del dibattito e della libera espressione di opinioni diverse all’interno del mondo ebraico.
Ma proprio per questo, non posso non considerare la bandiera e gli striscioni anti-israeliani posti sul ponte dedicato a Settimia Spizzichino non solo come un gesto di grande stupidità ma anche come un atto decisamente antisemita.
 
Occhi puntati sul Colle
La rinuncia di Conte, la convocazione sul Quirinale di Cottarelli, la richiesta di impeachment del capo dello Stato formulata dal leader Cinquestelle Di Maio. Gli occhi di tutto il paese (e di molta opinione pubblica internazionale) puntati sul Colle.
Scrive Luciano Fontana, direttore del Corriere: “La sensazione è che, invece di ragionare seriamente sulla formazione del governo, Matteo Salvini, e in scia anche Luigi Di Maio, fossero impegnati a preparare la nuova campagna elettorale, a creare l’occasione per sfilarsi da un accordo fragile e rischioso, pieno di promesse impossibili. Meglio tornare a fare la cosa che riesce loro più congeniale, agitare le piazze e scatenare campagne sulla Rete avendo trovato anche un nuovo obiettivo”.
“Se il presidente avesse ceduto, piegandosi a ultimatum e minacce, e si fosse rimangiato la sua unica obiezione – l’opinione di Mario Calabresi, direttore di Repubblica – sarebbe andato in pezzi l’equilibrio tra i poteri dello Stato. Non ci sarebbe stato più alcun argine alle forzature e all’arroganza”.
“Va detto subito chiaramente – sottolinea Marcello Sorgi, su La Stampa – è una sfida molto pericolosa, ai limiti dell’irresponsabilità, quella lanciata ieri da Meloni e Di Maio (e alla quale, è prevedibile, si assocerà anche Salvini), minacciando l’impeachment del presidente della Repubblica”.
 
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il convegno dell'ihra - l'intervento di bauer
"Le società che fabbricano odio,

da quell'odio restano travolte"
È stato Yehuda Bauer, a sorpresa, a chiudere il convegno “The Racist Laws. Before and after the Shoah: models, practices and heritage” che ha ieri anticipato la riunione plenaria della International Holocaust Remembrance Alliance in corso in queste ore a Roma.
Primo appuntamento organizzato dalla presidenza italiana, ha visto un pubblico attento e partecipe, oltre che ultra qualificato, seguire nell’auditorium del Maxxi un convegno che ha avuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, e tra i suoi relatori l’Ambasciatore Sandro De Bernardin, presidente IHRA e la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni. Le sessioni, coordinate da Alberto Melloni e Gadi luzzatto Voghera, si sono aperte con le lectio di Steven Katz e Giuliano Amato, rispettivamente su “Antisemitism in Times of Crisis”, e “Summa iniuria”, per continuare con le relazioni di Lucia Ceci, Francesco Cassata, Michele Sarfatti, Michel Rosenfeld, Melloni stesso e Roberto Finzi.
In chiusura, dopo le lectio di Jean-Frédéric Schaub e Wichert ten Have, è stato il professor Bauer, insigne storico dell’Università di Gerusalemme e uno dei massimi esperti al mondo di Shoah, a prendere la parola.
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la plenaria dell'ihra - de bernardin
"Memoria, lavoro di squadra"
Apertasi questa mattina, la prima riunione plenaria della International Holocaust Remembrance Alliance organizzata dalla delegazione italiana, che ne ha la presidenza per il 2018, entra ora nel vivo dei lavori. Dopo la consueta riunione introduttiva dedicata ai nuovi delegati e una prima sessione di lavoro dei quattro gruppi di lavoro istituzionali in cui da sempre si dividono le delegazioni – “Academic”, “Education”, “Memorials and Museums” e “Communication” – sono in corso ora i lavori di quello che è il primo segno delle novità su cui ha lavorato il team guidato dall’ambasciatore Sandro De Bernardin. Otto “Cross-Cutting Workshops”, laboratori interdisciplinari, rimescolano le competenze obbligando tutti a uscire dagli schemi. L’ambasciatore De Bernardin, che ha lasciato per il 2018 il ruolo di capo delegazione per diventare presidente Ihra cedendo il posto a Giuseppe Pierro, dirigente Miur, è in attesa dei primi riscontri: “Sono innanzitutto estremamente soddisfatto della conferenza tenutasi ieri, che mi pare sia stata un’ottima introduzione ai lavori, e spero sia di buon auspicio per i giorni intensi che abbiamo davanti a noi”.
Tenutasi all’auditorium del Maxxi, ha avuto un pubblico partecipe e molto qualificato, con molti delegati Ihra che ne hanno seguito tutte le sessioni, concluse da un discorso di Yehuda Bauer.
“Ora si entra nel vivo, abbiamo fatto partire la macchina, e sto aspettando di vedere come verrà accolta questa nostra nuova proposta: i delegati sono molto abituati a lavorare per settori, con per esempio gli accademici che si ritrovano fra loro, e le interazioni fra esperti di settori diversi sono una delle cose che vogliamo stimolare. L’idea delle otto sessioni interdisciplinari è stata accolta molto bene, e nonostante si tratti di un’iniziativa complessa mi pare ci sia un atteggiamento molto positivo e costruttivo da parte di tutti”.
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qui roma - la serata
Academy, la festa dopo il Giro

'Orgogliosi del vostro cammino'
La stanchezza sul volto, con quasi quattromila chilometri pedalati in poche settimane. Ma anche la soddisfazione per aver concluso una piccola grande impresa.
I corridori della Israel Cycling Academy, la squadra israeliana che ha corso il Giro d’Italia, la cui 101esima edizione si è conclusa ieri a Roma, varcano compatti l’ingresso dei giardini del Tempio Maggiore della capitale dove ad aspettarli, un’ora dopo la fine dell’ultima tappa e poche ore prima della partenza dell’aereo che riporterà la squadra nel quartier generale di Girona in Spagna, c’è un rinfresco organizzato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane con il supporto di Comunità ebraica romana e Fondazione Museo della Shoah e con l’adesione dell’ambasciata israeliana.
“Ci vuole coraggio nell’immaginare questa incredibile. Un viaggio nella storia, un filo invisibile che ha unito le due città” dice il maskil Cesare Efrati, da cui è nata l’idea di questa serata, nel ripercorrere questo straordinario itinerario rosa da Gerusalemme a Roma.
“Avete provato come lo sport possa educare alla Memoria e unire le persone. Questo Giro, anche grazie alla figura di Gino Bartali, è stato speciale e ha unito Memoria e futuro, Gerusalemme a Roma” dice la Presidente UCEI Noemi Di Segni, rivolgendosi alla squadra.
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l'alta corte di giustizia
"Knesset, espulsioni possibili

per chi sostiene il terrorismo"
L’alta Corte di Giustizia israeliana ha confermato l’impostazione sancita da una legge del 2016 – la “Legge sull’espulsione” – respingendo all’unanimità un ricorso presentato in tal senso da alcuni deputati arabi e da un’associazione umanitaria: parlamentari accusati di razzismo, supporto ad azioni armate contro lo Stato di Israele o di sostegno a organizzazioni terroristiche potranno essere rimossi dall’incarico nel caso in cui almeno 90 deputati (sui 120 che siedono alla Knesset) si trovino d’accordo ad agire in questa direzione.
Una legge che, ha spiegato la presidente della Corte suprema Esther Hayut, “non contraddice l’identità democratica dello Stato”. E questo in ragione dei tanti contrappesi e della scrupolosa verifica che andrà effettuata caso per caso. Ad ogni modo, ha raccomandato, “è bene che si percorra questa strada soltanto in casi eccezionali”.

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oggi l'ultimo saluto 
Roth, niente funerale ebraico
Philip Roth non avrà un funerale ebraico.
Su esplicita richiesta del grande scrittore statunitense, mancato negli scorsi giorni all’età di 85 anni, la cerimonia in programma quest’oggi al Bard College Cemetery di New York non avrà alcuna dimensione religiosa.
A darne notizia il suo biografo americano Blake Bailey in una conversazione con la Jewish Telegraphic Agency.
Stando a quanto riferisce la Jta, Roth aveva pensato inizialmente di essere seppellito in un cimitero in New Jersey in prossimità delle tombe dei suoi genitori. Ma le precarie condizioni di sicurezza del luogo, più volte violato da malintenzionati, l’hanno fatto propendere per quest’altra scelta.
La scelta di Roth, secondo Bailey, va attribuita anche alla volontà di essere vicino al suo grande amico Norman Manea, che è professore al Bard College, e a un’altra persona a lui cara: il rettore Leon Botsein.
“Ha chiesto di essere seppellito vicino ad altri ebrei, così da avere qualcuno con cui parlare” ha scherzato Bailey con la Jta.


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il processo in corso al tribunale di roma
"Stormfront, minaccia seria"
"Gli animatori del gruppo Stormfront sono cialtroni senza coraggio che si sono nascosti dietro nickname ridicoli e dietro foto di Goebbels. Un tempo ci facevano pena, oggi vista la china che ha preso la politica nazionale, dovrebbero farci anche paura".
È il messaggio che Roberto Saviano ha voluto condividere, attraverso i propri canali social, al termine dell'udienza presso il Tribunale di Roma in cui è stato chiamato a testimoniare contro gli attivisti del gruppo neonazista. Proprio Saviano era finito nel mirino della piattaforma di estrema destra amministrata da Stormfront in quanto "colpevole" di aver sostenuto la candidatura di un cittadino camerunese ribellatosi ai "caporali" a sindaco di Castelvolturno.
Deporranno nel pomeriggio altre figure minacciate da Stormfront, anche attraverso violenti epiteti a sfondo antisemita, tra cui Andrea Riccardi, Riccardo Pacifici, Giusi Nicolini e Carla Di Veroli.

elezioni comunitarie
Verona, un nuovo Consiglio
Un nuovo Consiglio per la Comunità ebraica di Verona, con gli iscritti che ieri sono stati chiamati a scegliere tra sette candidati.
I cinque Consiglieri per il prossimo quadriennio sono, in ordine di preferenze ricevute, Celu Laufer, Natan Gantz, Mauro Orvieto, Roberto Israel e Georgia Gaida.
Nei prossimi giorni saranno assegnati i diversi incarichi, inclusa la presidenza della Comunità.

qui torino
Memoria, la parola ai giovani
L’evento “Memorie di famiglia: i giovani tramandano le storie dei nonni”, ideato e promosso a partire dal 2012 dal Centro Pitigliani di Roma, approda a Torino sotto forma di video, dando vita ad un nuovo progetto: “Il passaggio del testimone. I giovani tramandano le storie dei nonni” promosso dalla Comunità ebraica torinese e realizzata con il sostegno della Fondazione CRT.
A capo del progetto torinese Susanna Terracina, affiancata da Giordana Menasci e Anna Orvieto, ideatrici e consigliere del Centro Pitigliani e dagli esperti Sonia Brunetti, Augusto Cherchi e Carlo Greppi. Il video è stato girato e montato dal regista torinese Dario Martinez con la consulenza di Lia Tagliacozzo, giornalista, scrittrice ed esperta di Shoah.
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qui venezia
Limmud, cresce l'attesa
Il quinto evento Limmud Italia sta per iniziare, siamo al completo con le iscrizioni, e l’evento si preannuncia come un grande successo.
Gli organizzatori di Limmud Italia sono riusciti a vincere la sfida: dopo quattro eventi tutti a Firenze, il quinto si terrà a Venezia e questo grazie a un nuovo comitato organizzativo, quasi interamente veneziano, che ha raccolto l’invito e si è fatto carico di organizzare la tre giorni nella splendida cornice del Ghetto più antico del mondo.
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qui livorno
Israele, festa per i 70 anni
Intensa e partecipata giornata per i festeggiamenti per i 70 anni d’Israele organizzata a Castiglioncello dall’Associazione Italia-Israele di Livorno, con il patrocinio di UCEI, Ambasciata d’Israele, Comunità ebraica livornese e Adei Wizo e con main partner la società Zeugma. Ricchissimo il programma, coordinato dalla presidente Celeste Vichi, da Edoardo Tabasso, Andrea Pannocchia e Bruno Spinazzola.
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informazione - international edition 
Biennale, la scelta di Israele
Il Muro occidentale, la Chiesa del Santo Sepolcro, la Tomba dei Patriarchi. I Luoghi Santi sono al centro del Padiglione israeliano alla Biennale Architettura di Venezia 2018.
“Quello che cerchiamo di fare è di esaminare questi siti non dal punto di vista del contesto geopolitico o religioso, né da quello dello stile architettonico, ma piuttosto di capire come la loro architettura abbia una funzione nell’esplorare il meccanismo di come essi stessi operino”, ha spiegato la curatrice Tania Coen-Uzzielli come riportato dal Jerusalem Post in un articolo ripreso nella sezione Italics dell’odierna uscita di Pagine Ebraiche International Edition.


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pilpul
Oltremare - Aquiloni
Da settimane ormai bruciano i nostri campi. Campi nei quali brava gente di moshav e di kibbutz lavora duro, combattendo ogni giorno contro la natura difficile e avara di questo nostro Medio Oriente senza pace. Come se non bastasse il chamsin, con le sue folate improvvise di aria secca e bollente, che è capace da solo di piegare il grano, seccare le piantine di ceci e far cadere i frutti dagli alberi di avocado anzitempo. Lanciano da oltre il confine aquiloni con appese bottiglie incendiarie e esplosivo. Decine, centinaia di aquiloni, alcuni decorati con la bandiera palestinese. Sperano di bruciare il raccolto di quelli che vivono dall’altro lato del confine, che siamo noi, e a volte purtroppo ci riescono. Cosa se ne facciano poi di questa vittoria, ché per loro è una vittoria evidentemente il fatto di aver prodotto un danno, proprio non lo so

Daniela Fubini, Tel Aviv
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