David Sciunnach,
rabbino
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Venerdì
scorso, presso le scuole del Merkos di Milano, ho avuto il piacere e
l’onore di premiare alcuni studenti che hanno studiato i Pirkei Avot
nel nome e nel ricordo di un grande Maestro: rav Giuseppe Laras zzl.
È stata una cerimonia emozionante, a conclusione di un percorso di
approfondimento promosso dal Tribunale Rabbinico del centro Nord Italia
che ha coinvolto diversi giovani e giovanissimi della nostra Comunità.
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Giorgio Berruto, Hatikwà
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Ha
suscitato clamore, nel mondo ebraico italiano, l’appello circa le
violenze al confine tra Gaza e Israele firmato da alcuni ebrei, tra cui
noti accademici, e pubblicato da Avvenire. Non voglio entrare qui nel
merito dell’appello, su cui molto è già stato scritto e detto a
proposito e, mi permetto di dire, spesso a sproposito. Vorrei anche
tralasciare i modi e le forme di molte critiche, un numero
considerevole delle quali ha dato la stura ancora una volta a insulti,
volgarità e masaniellismo variamente miscelati.
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La crisi vista dall'estero
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L’incerto
scenario politico italiano continua ad avere gli occhi puntati dei
media e dell’opinione pubblica internazionale. I timori, riporta il
Corriere, sono per un effetto boomerang. “Lo stop al governo
Lega-Cinque Stelle – si legge – non solo non ha fermato a tempesta
finanziaria ma, è la tesi prevalente, rischia di favorire un successo
ancora più travolgente degli euroscettici”. Da questa analisi si
distanzia il New York Times: “Il no a Paolo Savona di Sergio Mattarella
e il conseguente collasso dell’esecutivo giallo-verde è certo ‘una
scommessa azzardata’, scrive il giornale in un editoriale del board, ma
‘la posizione di Mattarella, perlomeno, dà agli italiani una seconda
possibilità di ponderare le loro opzioni dopo aver intravisto cosa
potrebbero significare le loro scelte precedenti'”. Ad essere segnalati
gli articoli, oltre che del Nyt, di The Wall Street Journal, Financial
Times, The Daily Telegraph, Suddeutsche Zeitung, Le Monde, Sputnik.
Dedicata a Gerusalemme (“povera” e splendida”, gli aggettivi scelti) la
copertina del settimanale 7 del Corriere. All’interno molte pagine di
approfondimento, e lo sguardo diverso sulla città di un sacerdote
cattolico, di un libraio musulmano e di una giornalista ebrea. Racconta
Rossella Tercatin: “A Gerusalemme venivo in visita dall’Italia quando
ero bambina. Ora ci vivo. Nella zona in cui abito si respira un’aria da
paese, più che da centro urbano, e di perenne primavera. Ma c’è anche,
ovunque, il dramma dello scontro fra le diverse identità”.
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pagine ebraiche 6/18 - dossier antisemitismo
Quel veleno da fermare subito
La
Storia e la Memoria vengono sempre più spesso messe in discussione, le
teorie complottiste si diffondono e il livello di aggressività sociale
è alto. E quando niente è vero, tutto può essere vero, come spiegano
preoccupati i ricercatori del Centro di Documentazione Ebraica
Contemporanea di Milano nel dossier Antisemitismo, curato da Ada Treves
sul numero di Pagine Ebraiche e realizzato in occasione della riunione
plenaria della International Holocaust Remembrance Alliance a Roma.
Stereotipi e pregiudizi – si evidenzia – prendono piede e attecchiscono
facilmente, e un nuovo antisemitismo pare diffondersi rapidamente sia
con atti violenti che trasformandosi in un sentimento strisciante
diffuso e condiviso, sostenuto anche dall’avanzata dei populismi e da
una crisi diffusa. La creazione di un nuovo ruolo ad opera del governo
federale tedesco è così un atto politico importante, e ne è ben
consapevole Felix Klein, il Commissario per la lotta all’antisemitismo
in forze al Ministero dell’Interno dal 2 di maggio, dopo una lunga
carriera diplomatica e l’esperienza di Capo delegazione presso l’Ihra.
La cooperazione è fondamentale, così come il lavoro sulla formazione
dei docenti, portato avanti con decisione in Italia dal Ministero
dell’Istruzione che ha emanato a inizio anno le Linee guida per la
didattica della Shoah, e che è l’istituzione di riferimento della
delegazione Ihra. Ma mentre la Germania affronta il problema con
determinazione l’Italia, che ha per il 2018 sia la presidenza
dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa che
dell’Ihra stessa – ancora non si è dotata di una figura che coordini la
lotta all’antisemitismo.Il dossier si âpre con una riflessione
dell’attuale presidente Ihra, l’ambasciatore Sandro De Bernardin. “Un
veleno che va fermato subito” dice a proposito del clima di odio che si
respira nella società.
A proposito di antisemitismo, come già segnalato, c’è tempo fino al 9
giugno per partecipare alla nuova indagine europeasul tema promossa
dall’Agenzia dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea (Fra).
Per partecipare vai sul sito http://www.eurojews.eu
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la nomina Verona, Laufer presidente Nato
in Romania, cresciuto in Israele, professionalmente attivo in Italia da
oltre 20 anni, Celu Laufer è il nuovo presidente della Comunità ebraica
di Verona.
La nomina di Laufer, classe 1958, odontoiatra e imprenditore nel
settore sanitario, è arrivata nel corso della prima riunione del nuovo
Consiglio comunitario.
Tra gli obiettivi del neo presidente, alla prima esperienza in
Consiglio, un intenso lavoro sul fronte sia interno che esterno. Tra i
punti cardine del programma la creazione di una biblioteca con testi
ebraici e israeliani, l’attivazione di un fondo per studenti
universitari, l’ampliamento del museo esistente con uno spazio dedicato
alla Memoria.
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Setirot
- È sempre Pesach
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Certamente
alimentato dai social ebraici e dalle partigianerie intra-comunitarie
che in alcuni di quei gruppi si scontrano sovente in maniera furibonda
e dissennata, senza che qualcuno lo nomini la figura del rashà la fa da
padrone. Nel senso che il figlio malvagio è per antonomasia l’altro,
quello di una famiglia che non è la tua. “Voi”, “loro”, “quelli lì”,
contrapposto a uno spesso non detto “noi”. Viene così, a me, da
chiedere se la lettura che ogni anno facciamo della Haggadah la
facciamo per rituale abitudine oppure per cercare ogni volta di
imparare qualcosa di più.
Stefano Jesurum, giornalista Leggi
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In ascolto - Shibolet Basadeh
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“Un
covone di grano nel campo, chinato nel vento, nell’ampio abbraccio
delle montagne, sotto un sole dorato… Un puro campo di orzo brillante
di luce, attende in silenzio gli spigolatori… è ora di iniziare il
raccolto, immergetevi nei campi!”
Shavuot si è conclusa giorni fa ormai, ma oggi desidero rievocare
alcune suggestioni della festa attraverso una canzone dalle immagini
poetiche e la struttura musicale interessante.
Maria Teresa Milano
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Levi e la resilienza
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Metti
uno Shabbat pomeriggio d’una calda primavera una madre, un padre ed un
doppio passeggino in giro per la città. Provare a sentirsi esseri umani
pensanti (o che perlomeno cercano di pensare) ed approfittare
dell’abbiocco post postprandiale dei pargoli per ascoltare (in sordina
nelle retro file, in piedi, con un occhio alla prole ed uno
all’oratore) Marco Belpoliti che parla di La resilienza come atto
creativo.
Sara Valentina Di Palma
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