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24 Giugno 2018 -  11 Tamuz 5778
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Jonathan Sacks, rabbino
La vita è breve, ma quando alziamo i nostri occhi al cielo camminiamo a una grande altezza.
 
David Bidussa,
storico sociale
delle idee
Dice il salmista: «… non ci sono più giusti, poiché è scomparsa la fedeltà tra gli uomini. Menzogna parlano l’un l’altro, con linguaggio adulatore, parlano diversamente da quel che pensano. Annienti il Signore tutte le labbra adulatrici, la lingua che parla superbamente, di coloro che dicono: Ci faremo forti basandoci sulla nostra lingua, le nostre labbra sono con noi, chi potrebbe spadroneggiare su di noi? Per il fatto che i poveri son depredati, per il fatto che i miseri gemono ora. Mi leverò per giudicare, dice il signore, dirò al perseguitato, Ti porrò in stato di salvezza». [Salmi, 12, 2-6]
 
Il vertice sui migranti
Oggi è il giorno del vertice europeo di Bruxelles. Un appuntamento che si annuncia decisivo per le future politiche della UE sul tema dei migranti. “L’Europa, e non l’Italia, è la meta di tutte queste persone che fuggono da guerre, regimi autoritari o cercano un futuro migliore. Dunque, poiché la questione è europea, le soluzioni devono essere europee” dice il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi in una intervista con il Messaggero.

In Israele è polemica aperta dopo che il sindaco di Tel Aviv non ha concesso l’utilizzo di Piazza Rabin al Movimento Chabad, per una manifestazione in ricordo del Rebbe con la prevista separazione tra uomini e donne. Separazione contro cui si è personalmente espresso il primo cittadino. “Tel Aviv e il suo sindaco ultra-liberal – scrive La Stampa – non ammettono deroghe alla libertà di essere quello che si è senza dover scendere a patti con la delimitazione del proprio spazio fisico e mentale. Con il risultato di indebolire l’immagine di Tel Aviv come città aperta a tutti”.

Ampia intervista del Fatto Quotidiano al direttore del tg de LA 7 Enrico Mentana. Il colloquio si apre con una domanda sul Giorno della Memoria, che in passato aveva definito “routine ipocrita”. Dice Mentana: “Per un giorno fingiamo attenzione, responsabilità, partecipazione, consapevolezza, quindi il perfetto lasciapassare per fottersene il resto dell’anno”.
 
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  davar
la riunione ucei a roma
Statuto, bilancio e nuovi progetti

In Consiglio dibattito aperto
Il bilancio consuntivo e l’assegnazione di risorse per i progetti approvati in sede di commissione, insieme alla modifica di alcuni articoli dello Statuto, tra i punti all’ordine del giorno affrontati nella prima parte dell’odierna riunione del Consiglio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane a Roma.
Realizzato per la prima volta in regime civilistico, il bilancio è stato approvato dalla larghissima maggioranza dei presenti. Via libera dell’assise anche all’assegnazione delle risorse precedentemente stabilite, con impegni rivolti prevalentemente all’esterno che spaziano dalla sfera sociale a quella culturale e religiosa.
“L’UCEI vive una situazione nel suo complesso sana. È un ente che va riequilibrato, magari in certe parti riorganizzato. Ma ha tutte le energie, anche attraverso un necessario intervento sulle spese generali, per sostenersi nel medio-lungo periodo” ha affermato Davide Romanin Jacur, coordinatore della Commissione Bilancio e Otto per Mille dell’Unione.

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consiglio ucei - il voto durante i lavori
"Sezioni locali, una svolta"
Per la prima volta si è discusso e ragionato nel Consiglio UCEI di un problema apparentemente marginale nell’attuale quantità di temi che coinvolgono in questo momento l’ebraismo italiano: le sezioni delle Comunità ebraiche italiane.
Di che cosa si tratta? Da sempre la mappatura dell’ebraismo italiano è assai più ampia e composita di quella rappresentata dalle sole 21 comunità ebraiche indicate nell’Intesa tra lo Stato italiano e l’Unione delle Comunità Ebraiche.
In effetti si tratta di molteplici altri centri dove vivono piccoli o anche grandi nuclei ebraici, o dove sono siti luoghi di interesse ebraico quali sinagoghe, luoghi di culto o cimiteri ebraici, ossia luoghi che hanno dignità, interesse e soprattutto necessità di tutela, di manutenzione e anche di valorizzazione.
Il Consiglio UCEI ha deliberato di dare ora una regolamentazione al tema delle sezioni, indicando i principi generali che fanno di questi centri luoghi legati alla Comunità di appartenenza, con autonomia organizzativa, ma non gestionale giuridica o amministrativa
L’interesse dell’argomento ha coinvolto nella discussione molti Consiglieri a dimostrazione del fatto che si tratta di un problema che riguarda in molte Comunità sezioni esistenti e riguarda anche il tema attuale dei nuclei ebraici presenti in Meridione, che non sono indicati nella mappatura dell’ebraismo italiano.


Giulio Disegni, vicepresidente UCEI
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qui roma - l'appuntamento
Festival di Cultura Ebraica,

il via con il caso Mortara
Il caso del rapimento di Edgardo Mortara visto non solo come ennesimo lacerante episodio nei rapporti tra mondo ebraico e Cristianità, ma anche come evento capace di dare, con il suo carico di dramma e scandalo, uno slancio formidabile al Risorgimento e all’emancipazione degli stessi ebrei italiani.
Ha preso il via con un tuffo nella Storia l’undicesima edizione del Festival di Cultura Ebraica di Roma. Sul palco, al Palazzo della Cultura, siedono tra gli altri la professoressa Elèna Mortara Di Veroli, bisnipote di una sorella di Edgardo, e David Kertzer, lo studioso statunitense il cui saggio sul giovane ebreo bolognese rapito dallo Stato Pontificio e allevato da Pio IX in persona è il punto di partenza della sceneggiatura scritta da Steven Spielberg di cui nei prossimi mesi dovrebbero partire le riprese. “La speranza è per il 2019. Resta da trovare l’attore adatto per il ruolo di protagonista. La sceneggiatura, posso assicurare, è ottima” dice a fine incontro Kertzer a Pagine Ebraiche.
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qui firenze - l'incontro in sinagoga
'Ebrei e musulmani siano fratelli'
Mohammad Abdulkarim Alissa, Segretario Generale della Lega Mondiale Musulmana, ha visitato quest’oggi la sinagoga di Firenze accompagnato da una vasta delegazione. Ad accoglierlo la presidente della Comunità ebraica Daniela Misul insieme al rabbino capo rav Amedeo Spagnoletto e a Carla Neppi Sadun, da decenni delegata della Comunità nel dialogo interreligioso. Erano presenti l’Imam di Firenze e presidente Ucoii Izzeddin Elzir e rav Joseph Levi, già rabbino capo di Firenze. Importanti le parole pronunciate dall’esponente islamico che davanti alla lapide in memoria delle vittime ha dichiarato la sua ferma condanna della Shoah e di tutti coloro che ancora oggi tentano di ridurne la portata con mistificazioni e falsità.
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informazione
Le Leggi del '38 in prima serata
Puntata speciale de “La grande storia” dedicata all’ottantesimo anniversario dalla promulgazione delle Leggi razziste.
Il programma condotto da Paolo Mieli su Raitre è andato in onda con una proposta sul tema articolata in tre documentari. Il primo, di Ilaria Degano, intitolato “1938: le leggi razziali” e dedicata specificamente alle leggi con una testimonianza tra gli altri della senatrice a vita Liliana Segre; il secondo, “Vittorio Emanuele III: il voltafaccia di un re” di Paola Lasi, incentrato sullo stretto rapporto tra Casa Savoia e la comunità ebraica italiana e sull’ignobile comportamento tenuto dal sovrano nel ’38; il terzo, “Le auto del re” di Fabio Toncelli, con un insolito racconto su alcuni momenti chiave della Storia di quegli anni visti dall’auto del monarca.
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sorgente di vita
Bruno Zevi e i suoi architetti
“Gli architetti di Zevi – Storia e controstoria dell’architettura italiana”: si apre con un servizio sulla mostra in ricordo di Bruno Zevi al museo MAXXI di Roma, la puntata di Sorgente in onda il 24 giugno.
Un ricordo di un grande intellettuale del Novecento, a cent’anni dalla nascita. Protagonista della cultura italiana, critico e teorico dell’architettura, esponente di spicco dell’ebraismo italiano e della società civile, un personaggio sempre controcorrente, raccontati attraverso i ricordi dei figli e di architetti che hanno lavorato con lui. Con interviste a Zevi tratte dagli archivi Rai, disegni, plastici e materiali visivi dei suoi lavori, il pensiero sull’architettura e non solo di una personalità controcorrente. Il servizio, dal titolo “Controcanto”, è di Lia Tagliacozzo e del regista Carlo Zanframundo.
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pilpul

Il ballo interrotto
Forse si fatica a capire che una cosa è tanto più preziosa dal momento che erroneamente la si dà per acquisita una volta per sempre: quando dovesse mancare, infatti, la sua indisponibilità risulterebbe tanto inspiegabilmente repentina quanto drammatica, se non tragica. Così per la libertà che, evidentemente, non è astratto concetto ma un insieme di concrete condizioni, alle quali abitualmente non pensiamo poiché le concepiamo come ovvie, quando invece tali non sono mai. Poiché vanno rigenerate costantemente, di volta in volta, soprattutto di generazione in generazione. Ciò che più inquieta, ad onore del vero, è che intorno a parole fondamentali del nostro lessico – in quanto indicano qualcosa per noi di non negoziabile, di incedibile e insindacabile – si sia spesso creata una grande confusione. La libertà non è il frutto di una concessione ma un insieme di diritti il più delle volte strappati, nel corso del tempo, a chi della loro assenza traeva invece beneficio illimitato esclusivamente per se stesso. La libertà non è mai licenza ma sempre e comunque un vincolo di reciprocità, trattandosi non di un potere assoluto conferito all’individuo ma di un insieme di opportunità offerte ad una collettività. La sua cornice sta, per l’appunto, nell’essere garantita a tutti gli individui.

Claudio Vercelli
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