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 3 Luglio 2018 - 20 Tamuz 5778
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Haim Korsia, Gran Rabbino
di Francia
Simone Veil ha visto la parte più oscura dell'umanità e ha creduto nella sua parte più luminosa.
 
Dario
Calimani,
Università di Venezia
Se qualcuno scrivesse nel suo blog “Dario Calimani, come già ho avuto occasione di dire, è un signore di sinistra, molto di sinistra. E critico nei confronti di Israele, molto critico”, io forse non mi riconoscerei. A cominciare dalla fine. Come riconoscersi in una formula che fissasse una coscienza in modo così politico e definitivo? Perché essere, pensare e credere non sono atteggiamenti attoriali da proporre agli altri, ma sono modi di essere e di concepire la vita secondo principi in continua evoluzione, modi di essere mossi anche da quanto, giorno dopo giorno, avviene in te e attorno a te. E questo vale per tutti coloro che sentono e che pensano.
Io non sono così obiettivamente addentro in tutto ciò che accade in Israele da poter essere ‘critico nei confronti di Israele’. Non coltivo posizioni fisse e stabili.
 
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Progettavano attentato,
coniugi iraniani arrestati
Due coniugi iraniani, che volevano colpire un raduno di oppositori al regime a Parigi con mezzo chilo di esplosivo da utilizzare nel corso di un raduno cui ha partecipato tra gli altri l’ex sindaco di New York Rudolph Giuliani, sono stati arrestati in Belgio. “Una soffiata nella giusta direzione ha permesso di sventare il progetto criminale” riporta La Stampa. Decisivo, viene sottolineato, lo scambio di informazioni tra i servizi di Belgio, Francia e Olanda.

Tende, cibo e medicinali, oltre all’evacuazione di alcuni civili feriti. L’esercito israeliano continua nella sua azione di assistenza ai profughi siriani in fuga. Le frontiere, come segnala La Stampa, restano però rigorosamente chiuse (come nel caso della Giordania, entrambi i paesi temono infiltrazioni jihadiste) per motivi di sicurezza.
“È l’ultima crisi umanitaria siriana, dopo quelle nelle province di Homs, Aleppo, che negli anni scorsi hanno creato milioni di profughi. Ora è la volta della provincia di Daraa, nel Sud-Ovest del Paese: un triangolo strategico a cento chilometri da Damasco – spiega il quotidiano torinese e incuneato fra il confine giordano e le Alture del Golan”.

 
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  davar
via la quota che l'anp versa ai terroristi
Fondi all'Autorità Palestinese

Knesset: "Cifra da rivedere"
Con 87 voti a favore e 15 contrari la Knesset, il Parlamento israeliano, ha approvato una legge che consente allo Stato di sottrarre dai trasferimenti di denaro all’Autorità Nazionale Palestinese la quota che la stessa Autorità versa a terroristi detenuti nelle carceri di Israele come indennizzo mensile per gli episodi di sangue di cui sono stati protagonisti (con un diverso tariffario a seconda della pena cui sono stati condannati: più alta è la pena, maggiore è l’emolumento).
“L’avevamo promesso, e oggi questa promessa è stata mantenuta. D’ora in poi ogni shekel (la moneta israeliana) che Abu Mazen pagherà ai terroristi e agli assassini sarà dedotto dal budget complessivo a disposizione dell’Autorità” ha subito commentato il ministro della Difesa Avigdor Lieberman.
La misura, denominata Taylor Force Act in ricordo di un 29enne ex soldato statunitense colpito a morte da un terrorista nel 2016, è stata duramente contestata dalla leadership palestinese.

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onu - il documento congiunto di 22 paesi
"Contrasto all'antisemitismo,

un impegno che ci unisce"
Contro l’antisemitismo servono risposte concrete, concordate e sviluppate a livello internazionale.
A chiederlo sono 22 paesi, con in testa l’Ungheria, in un documento congiunto di cui è stata data lettura nel corso del 38esimo Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite svoltosi a Ginevra. Tra i punti essenziali la necessità di un rafforzamento di misure legislative contro parole di odio e di incitamento alla violenza; il rafforzamento del dialogo con la società civile così da promuovere rispetto, tolleranza e reciproca conoscenza; impegni educativi nelle scuole per contrastare il pregiudizio; campagne informative che aiutino la conoscenza; politiche per la tutela e la valorizzazione della cultura ebraica.
Dietro a questo documento lo sforzo del World Jewish Congress, che molto si è speso per un pronunciamento Onu sul tema (di drammatica attualità nella stessa Ungheria, con i nazionalisti di Jobbik secondo partito più votato).


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la menorah d'oro al giro d'italia
"Israele, una storica partenza"
“Armonia, beneficenza, amore fraterno”. Sono i tre concetti, fondamento del Benè Berith, che risaltano sul riconoscimento annuale della sua loggia romana: la Menorah d’Oro, conferita quest’anno all’organizzazione del Giro d’Italia per la storica partenza da Israele dello scorso maggio. Una grande festa di sport e amicizia tra i popoli, anche nel nome di Gino Bartali campione nello sport e nella vita.
A ritirare il premio il direttore generale di Rcs Sport, Paolo Bellino, ospite d’onore della cerimonia tenutasi ieri al Circolo Ufficiali della Marina Militare Italiana insieme a Gioia Bartali, nipote di Gino.
Sei i motivi che hanno portato a questo riconoscimento, elencati dal presidente del Benè Berith romano Federico Ascarelli.
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il riconoscimento dagli stati uniti
"Meis, un brand che funziona"
La brand identity del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah ha vinto l’argento a “Graphis”, il concorso che la prestigiosa pubblicazione newyorkese sulla comunicazione e il design organizza ogni anno a livello mondiale per premiare i migliori progetti creativi.
Ad aggiudicarsi l’ambito riconoscimento è stata Teikna Design, l’agenzia milanese specializzata in brand identity, fondata e diretta da Claudia Neri, che ha ideato la nuova immagine del Museo. Teikna è anche l’unico studio italiano premiato quest’anno. A convincere la giuria, la qualità dell’aspetto visivo del brand Meis e l’efficacia del risultato ottenuto.


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pilpul
Nudo e felice
Che male aveva fatto, Mafasumi Nagasaki? Perché non lo hanno lasciato a Sotobanari, l’isoletta giapponese dove viveva nudo e solo dal 1989? Così aveva scelto, abbandonando la vita sociale trenta anni fa, senza rimpianti. Novello Robinson Crusoe, hanno scritto, sebbene sia altamente probabile che lui il celebre romanzo non lo abbia mai letto.
Lo hanno deportato pochi giorni fa, a 82 anni, perché lo Stato non considera le sue condizioni fisiche compatibili con la sua dimensione di naufrago nudo e felice. Vorrei morire sotto uno tsunami piuttosto che trasferirmi in una casetta da un’altra parte, ha detto. Ma non gli hanno dato retta. E la libertà? E la poesia?


Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas


Israele e la cittadinanza
Nel giugno 2018 è stato pubblicato il “Report on Citizenship Law: Israel” ad opera di Yossi Harpaz e Ben Herzog, nell’ambito del Global Citizenship Observatory (GLOBALCIT) del Robert Schuman Centre for Advanced Studies presso l’Istituto Universitario Europeo di Firenze. Globalcit è il successore di Eudo Citizenship, alla quale ho fatto riferimento per alcune consulenze e per qualche conferenza.

Emanuele Calò
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Gli ebrei libici e il '42
Il gennaio 1942 rappresenta per i circa 7000 ebrei libici con cittadinanza straniera l’inizio dello “sfollamento” dalla Libia. La sorte di questi ebrei segue strade diverse a seconda della cittadinanza. Come ho già illustrato nella mia tesi nel Master Internazionale di Secondo Livello in Didattica della Shoah, con il professore David Meghangi, viene prevista la deportazione in Italia per i 1900 anglo maltesi e per gli 870 sudditi inglesi, da internare nei campi di concentramento allestiti sul territorio.

Giordana Terracina
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