Gli ebrei libici e il ’42

giordIl gennaio 1942 rappresenta per i circa 7000 ebrei libici con cittadinanza straniera l’inizio dello “sfollamento” dalla Libia. La sorte di questi ebrei segue strade diverse a seconda della cittadinanza. Come ho già illustrato nella mia tesi nel Master Internazionale di Secondo Livello in Didattica della Shoah, con il professore David Meghangi, viene prevista la deportazione in Italia per i 1900 anglo maltesi e per gli 870 sudditi inglesi, da internare nei campi di concentramento allestiti sul territorio. Per i 1600 sudditi e protetti francesi ebrei si pensa ad una loro evacuazione direttamente nei territori della Tunisia, Algeria e del Marocco. Infine per i 255 greci, i piccoli nuclei di spagnoli, francesi, svizzeri, turchi ecc… la soluzione adottata è quella di un loro rientro nei paesi d’origine, senza soffermarsi a lungo nel Regno.
Nel proseguo della ricerca, ho ritrovato negli archivi, un elenco dei nominativi degli ebrei sudditi francesi che hanno fatto dichiarazione degli oggetti preziosi di loro pertinenza, intesa ad ottenere l’autorizzazione a portarli in Tunisia con loro. È previsto dalle autorità italiane che le somme eccedenti le 450 Lire e i titoli italiani non realizzati devono essere versati alla Banca d’Italia. È, inoltre, stabilito un listino per l’oro, il platino e l’argento. Di questi beni, sono riuscita a ritrovare alcune tracce in Italia presso alcune banche, trasportati in apposite bisacce.

Giordana Terracina

(3 luglio 2018)