Elia Richetti,
rabbino
|
La
mitzwà di Haqhèl, di radunare tutto il popolo per la pubblica lettura
della Torah, si esplicava ogni sette anni, durante la festa di Sukkòth
al termine dell’anno sabbatico. Tra le motivazioni del perché di questa
scelta i Maestri ne hanno trovata una di particolare importanza.
|
|
Leggi
|
Giorgio Berruto
|
Secondo
rav Joseph B. Soloveitchik (La solitudine dell’uomo di fede, Belforte
2016) la struttura del potere che prende forma nell’esodo e durante i
40 anni nel deserto è sostanzialmente duale. “Misericordia e pace,
questo è Aronne; verità e giustizia, questo è Mosè”. Commenta Massimo
Giuliani (La giustizia seguirai, Giuntina 2016) sulla scorta di
Soloveitchik: “Assurgendo a livello di principi-ideali, le figure
contrapposte ma complementari dei due leader che guidano i discendenti
di Giacobbe fuori dall’Egitto sono un’emblematica incarnazione della
middat hadin, Mosè la giustizia, e Aronne della middat harachamim, la
misericordia”.
|
|
Leggi
|
|
No a nazionalismi malsani
|
Diciamo
no ai nazionalismi malsani che generano odio anziché cercare soluzioni
ai problemi. Noi vogliamo i patriottismi sani: uno nazionale ed uno
europeo; che l’Europa resti un albero sotto il quale i bambini del Nord
e del Sud, dell’Est e dell’Ovest possano respirare aria fresca”. È
l’appello lanciato da Jean-Claude Juncker a Strasburgo, nella giornata
in cui l’Europarlamento ha approvato a grande maggioranza la
risoluzione contro l’Ungheria. Repubblica titola: “La resistenza UE ai
sovranisti”. Il Corriere: “Orban, sconfitta dei populisti”.
Resta l’attenzione sull’80esimo anniversario dalla promulgazione delle
Leggi razziste e sul suo significato nel presente e nel futuro della
società italiana.
Il Corriere Fiorentino, dorso toscano del Corriere, ospita una
riflessione del rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella
sull’iniziativa del 20 settembre prossimo quando, proprio nella città
toscana, l’accademia offrirà le proprie scuse per la cacciata di
docenti e studenti ebrei dalle aule. Scrive il rettore: “Come tacere di
fronte a questa vergogna? Ricordarlo e tramandarlo è sufficiente? Così
ci siamo interrogati con coloro che ci hanno affiancato in questo
progetto, prima le Scuole di eccellenza pisane, poi gli atenei toscani
infine tutti i rappresentati dell’Accademia italiana. Ci siamo risposti
che era evidente che, a tutti coloro che ne sono state vittime e ai
loro eredi, fosse dovuto almeno un risarcimento morale”.
Il Fatto Quotidiano intervista l’esperto di cybersicurezza David Grout,
che da tempo monitora la macchina di propaganda iraniana e le sue
ripercussioni nell’opinione pubblica. “Conformemente all’agenda
politica di Teheran – spiega Grout, direttore tecnico per il Sud Europa
della società americana FireEye – abbiamo notato come il bersaglio
principale consista nel diffondere messaggi contro l’Arabia Saudita,
contro Israele e a favore invece della Palestina”. L’influenza iraniana
si estenderebbe a diverse nazioni del Medio Oriente ma raggiungerebbe
anche l’America Latina. In particolare sarebbe promossi contenuti in
favore dell’attuale presidente venezuelano Maduro.
|
|
Leggi
|
|
|
il plenum straordinario del csm
Le Leggi del ’38 e i diritti negati
Nell’ottantesimo anniversario dalla promulgazione delle Leggi
antiebraiche un plenum straordinario del Consiglio superiore della
Magistratura ha ricordato a Roma il profondo significato di questo
appuntamento, con una pluralità di contributi che hanno messo al centro
la sfida del diritto, la necessità di fare i conti con le ombre del
passato, con le gravi corresponsabilità che vi furono nell’attuazione
di questa pagina oscura di storia nazionale, ma anche l’importanza di
saper leggere e comprendere nella loro portata di più lungo termine i
segnali inquietanti e le parole di odio del presente.
Un confronto di altissimo profilo, organizzato con la collaborazione
del Consiglio Nazionale Forense e dell’Unione delle Comunità Ebraiche
Italiane in occasione della pubblicazione del volume Razza e
inGiustizia (Antonella Meniconi e Marcello Pezzetti i curatori
dell’opera) che sarà presentato domani al Senato e che ha avuto come
ospite d’onore Esther Hayut, Presidente della Corte Suprema di Israele.
Alla presenza tra gli altri della Presidente UCEI Noemi Di Segni, il
vicepresidente del Csm Giovanni Legnini ha definito tale pubblicazione
“un punto avanzato di ricerca storica” per riflettere su Memoria,
legalità, etica, rispetto dei diritti. Ricordando il proficuo percorso
di iniziative realizzate in collaborazione con l’Unione e il solido
rapporto con i colleghi israeliani, cementato anche nel corso di una
recente missione, Legnini ha parlato dell’incontro odierno come di una
opportunità per riaffermare “i valori fondamentali di libertà,
uguaglianza e giustizia”.
Dal canto suo la Presidente Hayut, che ha attinto in alcune
considerazioni dagli scritti di Primo Levi, ha ricordato come la
lezione più significativa che deriva da quell’epoca sia il richiamo
all’impegno costante per la difesa dei diritti umani. “Tutto ciò è alla
base di un moderno Stato democratico. Un impegno – ha osservato Hayut –
che l’Italia è stata in grado di sancire anche attraverso la sua
Costituzione repubblicana”. Un riferimento essenziale, ma non l’unico.
È un intero sistema, ha aggiunto, che deve far quadrato attorno a
questi valori. Parole di elogio sono state poi spese per le relazioni
italo-israeliane sul piano del confronto di idee in ambito giuridico. E
ammirazione è stata infine espressa per una figura “ponte” tra i due
paesi, toccata in prima persona dalle Leggi del ’38: l’insigne giurista
Guido Tedeschi, cacciato dall’Università di Siena, riparato nel ’39
nell’allora Palestina mandataria e tra i padri del diritto civile
israeliano.
Importanti i contributi che sono seguiti nel corso del plenum, cui
hanno assistito tra gli altri il segretario generale UCEI Gloria Arbib,
la viceambasciatrice israeliana Ofra Farhi, il presidente della
Fondazione Museo della Shoah di Roma Mario Venezia.
Leggi
|
bilancio sociale 5 / Patrimonio
Beni culturali, tutelare la storia
Fare,
condividere, preservare cultura. La Fondazione Beni Culturali Ebraici
in Italia, presieduta da Dario Disegni, da sempre opera in questa
direzione con una pluralità di iniziative. Tra le operazioni più
significative dell'ultimo anno un determinante contributo al restauro e
alla messa in sicurezza della cupola interna alla sinagoga di Firenze
attraverso una raccolta fondi d'emergenza promossa nel dicembre del
2017 da Opera del Tempio Ebraico e Comunità ebraica fiorentina. Più di
ottanta (tra privati ed enti) i donatori che hanno risposto
all’appello. Determinante in questo senso, hanno spiegato il presidente
dell'Opera del Tempio Renzo Funaro e la presidente della Comunità
ebraica Daniela Misul in una successiva comunicazione, il contributo di
realtà appunto come la Fondazione (di cui Funaro è vicepresidente),
assieme tra gli altri a Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, World
Monuments Fund, David Berg Foundation, Jewish Heritage Europe, Adei e
Centro Giovanile Ebraico Fiorentino.
Leggi
|
5779 - gli auguri
Un anno per l'ebraismo italiano
A
novembre, terminati da poco i mo’adim di questo 5779, si terrà un
appuntamento molto importante per l’ebraismo italiano, gli Stati
Generali dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. È evidente a
tutti che ci sono molte urgenti questioni sul tavolo, e il confronto
fra le varie anime delle nostre comunità è certamente auspicabile.תשע"ט
in ghematrià corrisponde al valore di un’espressione tratta dai Salmi
(25,4), “orchotècha lammedèni - insegnami le Tue vie”. Il versetto
presenta un parallelismo, poiché nella sua prima parte recita “le Tue
strade, o Signore, fammi conoscere”. I commentatori tuttavia notano che
i due termini utilizzati, dèrekh e òrach, denotano l’uno la strada,
l’altro le sue ramificazioni.
Rav Ariel Di Porto, rabbino capo di Torino
Leggi
|
la scomparsa del poeta e scrittore
Guido Ceronetti (1927-2018)
“Ho
sempre avuto una grande ammirazione per Guido Ceronetti. E anche una
certa soggezione. È irriverentemente geniale, sconfortantemente
necessario. La sua è la voce di un contemporaneo Giobbe, che però ha
rifiutato l’happy end; un nuovo Qohelet, senza mitzwot; un incrocio
innaturale ma felice tra lo spirito di Kafka, il senso critico di
Benjamin e la prosa di Beckett”. Così scriveva sulla rubrica Machshevet
Israel (Sheva Idee – 22 febbraio 2018) Massimo Giuliani, docente di
pensiero ebraico, parlando del poeta e scrittore Guido Ceronetti,
scomparso nelle scorse ore all'età di 91 anni. Torinese ma da anni
residente a Cetona, nel senese, Ceronetti è stato anche giornalista,
filosofo, drammaturgo, traduttore e attore. Nel 1970 diede vita al
Teatro dei Sensibili allestendo insieme alla moglie Erica Tedeschi
spettacoli di marionette. Della sua ultima opera, Messia, parla lo
scritto di Giuliani che riproponiamo di seguito. Leggi
|
Setirot
- Auguri |
Seppur
in ritardo, Shanà tovà u’metukà lekulàm, auguro a tutt* (dove
l’asterisco riunisce appartenenze di genere, fedi, agnosticismi,
ateismi, etiche e ideologie differenti sempre e comunque nel rispetto
dell’altro e nella viscerale convinzione antirazzista).
Shanà tovà u’metukà lekulàm in attesa – preparandoci con profondità – di Yom Kippur, del pentimento e del “tribunale” celeste.
Stefano Jesurum, giornalista
Leggi
|
In ascolto - Un altro anno
|
Hine
shanah overet… un altro anno è passato, cantavano i Parvarim nell’album
del 1985, riproponendo con testo in ebraico di Ehud Manor un brano del
1964 di Ariel Ramirez: La Peregrinacion.
Ariel Ramirez (1921-2010) pianista e compositore argentino, è noto per
il suo studio approfondito del patrimonio musicale folk del Sudamerica
e per aver composto la Missa Criolla, definita come una splendida
sintesi tra musica sacra e popolare. Per molti anni accanto al nome di
Ariel Ramirez è comparso quello di Felix Luna (1925-2009), avvocato e
giornalista pluripremiato, autore di saggi storici, poesie e opere
musicali, che con il compositore ha firmato Navidad Nuestra, Cantata
Sudamericana e Mujeres Argentinas. Proprio in questa terza opera è
inclusa la canzone “Alfonsina y el mar”, che fu portata all’attenzione
del pubblico israeliano dalla cantante argentina Mercedes Sosa.
Maria Teresa Milano
Leggi
|
Fichi e Teshuvà |
Bene,
penso, mentre mi aggiro freneticamente tra un supermercato, un negozio
di frutta e verdura che ha (a torto, ahimè) la fama di vendere di
tutto, ed un secondo supermercato. L'anno scorso ero a caccia di
melograni, ora di datteri e fichi secchi. Neppure la saggezza popolare
del 'fare le nozze coi fichi secchi' evidentemente è valida, che i
fichi secchi siano diventati un prodotto di nicchia, da vegetarian
vegani elitari i quali fanno i loro costosissimi acquisti solo in
negozi biologici per un pubblico esigente?
Sara Valentina Di Palma
Leggi
|
|
|