Ephraim Mirvis, rabbino capo di Gran Bretagna
| Hashem
ha insegnato a Moshe che per essere un leader completo è necessario
impegnarsi in 'Dibur' e 'Amirah': saper parlare con autorità e al
contempo conversare come uno del popolo.
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David
Bidussa,
storico sociale
delle idee | Ci
sono due modi di liberarsi dal male: uno che è antecedente il male
stesso, l’altro è a esso successivo. Nel primo caso si tratta di
custodire qualcosa e dunque di non cedere alla tentazione. Nel secondo
caso si tratta di rimediare al male intraprendendo un percorso di
liberazione. In questo caso la liberazione dal male fa tutt’uno con
l’idea di “ritorno” a se stessi che coincide con il ritorno a qualcosa
che si è abbandonato, oppure a qualcosa a cui si è venuti meno o che si
è tradito, o dimenticato.
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Il Premio Campiello
a Le assaggiatrici
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È
Rossella Postorino ad aggiudicarsi il premio letterario Campiello con
il suo Le assaggiatrici (Feltrinelli), in cui racconta delle dodici
donne reclutate dalle SS per difendere Hitler dall’avvelenamento.
“Vedove bianche coi mariti in guerra e i figli da sfamare, fidanzate o
no, tutte abitavano nei villaggi intorno alla Tana del Lupo, il
nascondiglio del Führer dove ogni giorno le SS le deportavano per
colazione, pranzo e cena.- scrive La Stampa – Lì, attorno al tavolone
dove dovevano mangiare e digerire sotto gli occhi delle guardie,
nascevano amicizie, ostilità e persino qualche amore. Una storia che
andava raccontata, un danno collaterale del nazismo e della guerra che
ha affascinato l’autrice non appena ha sentito dell’esistenza
dell’ultima sopravvissuta di quel gruppo”.
Siria e i presunti attacchi israeliani. La tv di Stato siriana ha
accusato Israele di aver lanciato ieri notte un attacco missilistico
vicino all’aeroporto internazionale di Damasco, aggiungendo che alcuni
missili sono stati distrutti dalla difesa aerea. È possibile, scrive in
una breve il Corriere, che l’obiettivo fosse un deposito di armi. Una
portavoce israeliana ha dichiarato: “Non commentiamo i rapporti
stranieri”. “Durante sette anni di conflitto, è cresciuto l’allarme di
Israele per l’influenza crescente dell’Iran, un alleato chiave del
presidente siriano Bashar Al Assad”, ricorda il Corriere, sottolineando
che l’aviazione israeliana ha per questo più volte colpito in Siria,
mirando alle infrastrutture del regime iraniano e del movimento
terroristico Hezbollah suo alleato.
Neonazisti d’America. Reportage de L’Espresso dalla Pennsylvania del
Nord “cuore del suprematismo bianco Usa. Una galassia razzista che
conta più di mille associazioni, radio, poligoni di tiro”. Negli Stati
Uniti, si legge nell’articolo, “dal gennaio al dicembre 2017 il numero
dei cosiddetti gruppi di odio è cresciuto senza sosta: erano 917 nel
2016, sono diventati 954 nel 2017 e nell’anno in corso stanno
aumentando ancora. All’interno di questa vasta galassia che è il
movimento bianco suprematista, i gruppi neonazisti hanno registrato la
crescita maggiore (il 22 per cento in più) mentre i razzisti “classici”
come il Ku Klux Klan si sono dimezzati. Il gruppo più visibile (e anche
il più attivo) è oggi il Movimento Nazionalsocialista (Nsm)”. “Il Nsm è
organizzato (come il Ku Klux Klan dei vecchi tempi) in “chapters’:
sezioni autonome ma in stretto contatto tra loro. Oggi ce ne sono una
settantina in 31 diversi Stati d’America, hanno legami sempre più
stretti con i gruppi neonazisti europei, si distinguono per la loro
violenta retorica antiebraica e soprattutto perché consentono ai
militanti di altri gruppi razzisti di far parte comunque del Nsm”.
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rav jonathan sacks alla camera dei lord
"Antisemitismo minaccia reale.
La Gran Bretagna agisca"
"Mi
addolora dover parlare di antisemitismo, l'odio più antico del mondo.
Ma non posso tacere. Uno dei fatti più duraturi della storia è che la
maggior parte degli antisemiti non si considera tale. Noi non odiamo
gli ebrei, dicevano nel Medioevo, solo la loro religione. Noi non
odiamo gli ebrei, dicevano nel XIX secolo, solo la loro razza. Noi non
odiamo gli ebrei, dicono oggi, solo il loro stato nazionale.
L'antisemitismo è il più difficile da sconfiggere perché, come un
virus, muta, ma una cosa rimane la stessa. Gli ebrei, come religione,
come razza o come Stato di Israele, sono diventati il capro espiatorio
di problemi di cui tutte le parti sono responsabili. Questa è la strada
che porta alla tragedia”. È il chiaro monito pronunciato ai suoi
colleghi Lord da rav Jonathan Sacks, protagonista di un'audizione alla
Camera alta britannica sul pericolo attuale dell'antisemitismo. Una
minaccia che in Gran Bretagna tocca oggi in particolare la leadership
laburista, con il capo del partito Jeremy Corbyn accusato di recente di
fomentare l'antisemitismo e l'odio contro Israele. Leggi
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l'attentato terroristico palestinese
Ari Fuld, vittima dell'odio
Ari
Fuld, cittadino israeliano di 45 anni, è stato ucciso in un attentato
terroristico a Gush Etzion, in Cisgiordania. L'uomo, residente
nell'insediamento di Efrat, padre di quattro bambini e membro del
partito Unione Nazionale, è stato accoltellato all'ingresso di un
centro commerciale da un diciassettenne palestinese del villaggio di
Yatta. La vittima è stata portata d'urgenza in ospedale ma, nonostante
l'intervento dei medici, le ferite riportate sono risultate troppo
gravi. Subito dopo l'aggressione, Fuld è riuscito comunque ad estrarre
la pistola che aveva con sé e fare fuoco contro l'attentatore,
ferendolo e riuscendo così a bloccarlo. Leggi
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il progetto Chance 2 Work a Ferrara
Giovani, un futuro da conquistare
La
realizzazione di un curriculum e di una lettera motivazionale non
soltanto efficaci, ma anche adeguati a seconda del destinatario che si
vuole raggiungere.
Ruota attorno a questo tema il terzo seminario in svolgimento a Ferrara
di Chance 2 Work, progetto per giovani dai 18 ai 35 anni organizzato da
Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e Unione Giovani Ebrei d’Italia
che promuove percorsi di crescita e inserimento nel mondo del lavoro.
Un seminario ma anche uno Shabbaton, realizzato in collaborazione con
il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (che ospita i
lavori, che si concluderanno nel pomeriggio) e con il supporto della
locale Comunità ebraica. Tra i docenti del seminario la psicologa ed
esperta di formazione professionale Maria Vittoria Biseo, che ha oggi
coordinato una sessione interamente dedicata alla valorizzazione delle
competenze. Mentre nella giornata di ieri, in compagnia del Consigliere
UCEI Saul Meghnagi, di Sara Salmonì di Masa Israel e di Mariano
Schlimovich dello European Council of Jewish Communities, i 17
partecipanti arrivati da tutta Italia si sono confrontati sulle
possibilità offerte da Israele, sui programmi educativi per giovani in
Europa e sul tema delle migrazioni. Leggi
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la scelta dell'algemeiner
100 personalità influenti del 2018
La presidente UCEI nella lista
La
Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni
tra le 100 persone che, secondo la rivista americana Algemeiner, hanno
influenzato positivamente la vita ebraica nel corso di questo 2018. La
lista comprende esponenti del mondo politico, religioso, culturale e
sportivo che, scrive l'Algemeiner, “stanno facendo la differenza nella
vita degli altri”. Tra i 100 nomi scelti, si va dal Primo ministro
israeliano Benjamin Netanyahu, al rav Adin Steilsatz fino all'atleta
Linoy Ashram. Per quanto riguarda Di Segni, l'Algemeiner sottolinea che
“a gennaio si è espressa coraggiosamente” contro il tentativo di
onorare la figura del re Vittorio Emanuele III, che nel 1938 firmò le
Leggi razziste. “Abbiamo espresso questa posizione non solo come ebrei,
ma come italiani”, ha detto Di Segni all'Algemeiner in un'intervista. Leggi
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Lo spazio del nostro tempo |
Cosa
succede? Quali sono le reali intenzioni dei soggetti politici che si
muovono sulla scena, continentale e internazionale? Che cosa potrebbe
avvenire, di qui in avanti? Nessuno ha la sfera di cristallo, grazie
alla quale predire con sicurezza il futuro. Tuttavia, le linee di
tendenza sembrano delinearsi grazie a contorni ora più netti. Ed
allora, ancora una volta un decalogo degli incerti e degli scettici,
può forse tornare utile, non per sentenziare ma per cercare di
orientarsi nelle perplessità del momento.
Claudio Vercelli
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Immagini - Cartier-Bresson |
In questa rubrica cerco di selezionare prima la foto e capire poi il motivo della mia scelta.
Questa volta invece ho voluto scegliere prima il fotografo e poi la
foto. Era impossibile ridurre il grande fotografo francese Henri
Cartier-Bresson in una sola immagine. Così ho deciso di sceglierne
almeno quattro che possano dare la misura del talento di quello che è
considerato il più grande fotografo del Novecento per quanto riguarda
il reportage. Cartier-Bresson iniziò da giovane come assistente ai film
di Jean Renoir proprio prima dello scoppio della guerra. Ben presto si
trovò nella resistenza francese contro l’invasione nazista, i tedeschi
lo catturarono ma riuscì a fuggire dal carcere e prese parte alla
liberazione di Parigi, documentandola con fotografie memorabili di
donne collaborazioniste francesi..
Ruggero Gabbai, regista
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