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16 Settembre 2018 - 7 Tishri 5779
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Ephraim Mirvis, rabbino capo di Gran Bretagna
Hashem ha insegnato a Moshe che per essere un leader completo è necessario impegnarsi in 'Dibur' e 'Amirah': saper parlare con autorità e al contempo conversare come uno del popolo.
 
David Bidussa,
storico sociale
delle idee
Ci sono due modi di liberarsi dal male: uno che è antecedente il male stesso, l’altro è a esso successivo. Nel primo caso si tratta di custodire qualcosa e dunque di non cedere alla tentazione. Nel secondo caso si tratta di rimediare al male intraprendendo un percorso di liberazione. In questo caso la liberazione dal male fa tutt’uno con l’idea di “ritorno” a se stessi che coincide con il ritorno a qualcosa che si è abbandonato, oppure a qualcosa a cui si è venuti meno o che si è tradito, o dimenticato.
 
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Il Premio Campiello
a Le assaggiatrici
È Rossella Postorino ad aggiudicarsi il premio letterario Campiello con il suo Le assaggiatrici (Feltrinelli), in cui racconta delle dodici donne reclutate dalle SS per difendere Hitler dall’avvelenamento. “Vedove bianche coi mariti in guerra e i figli da sfamare, fidanzate o no, tutte abitavano nei villaggi intorno alla Tana del Lupo, il nascondiglio del Führer dove ogni giorno le SS le deportavano per colazione, pranzo e cena.- scrive La Stampa – Lì, attorno al tavolone dove dovevano mangiare e digerire sotto gli occhi delle guardie, nascevano amicizie, ostilità e persino qualche amore. Una storia che andava raccontata, un danno collaterale del nazismo e della guerra che ha affascinato l’autrice non appena ha sentito dell’esistenza dell’ultima sopravvissuta di quel gruppo”.

Siria e i presunti attacchi israeliani. La tv di Stato siriana ha accusato Israele di aver lanciato ieri notte un attacco missilistico vicino all’aeroporto internazionale di Damasco, aggiungendo che alcuni missili sono stati distrutti dalla difesa aerea. È possibile, scrive in una breve il Corriere, che l’obiettivo fosse un deposito di armi. Una portavoce israeliana ha dichiarato: “Non commentiamo i rapporti stranieri”. “Durante sette anni di conflitto, è cresciuto l’allarme di Israele per l’influenza crescente dell’Iran, un alleato chiave del presidente siriano Bashar Al Assad”, ricorda il Corriere, sottolineando che l’aviazione israeliana ha per questo più volte colpito in Siria, mirando alle infrastrutture del regime iraniano e del movimento terroristico Hezbollah suo alleato.

Neonazisti d’America. Reportage de L’Espresso dalla Pennsylvania del Nord “cuore del suprematismo bianco Usa. Una galassia razzista che conta più di mille associazioni, radio, poligoni di tiro”. Negli Stati Uniti, si legge nell’articolo, “dal gennaio al dicembre 2017 il numero dei cosiddetti gruppi di odio è cresciuto senza sosta: erano 917 nel 2016, sono diventati 954 nel 2017 e nell’anno in corso stanno aumentando ancora. All’interno di questa vasta galassia che è il movimento bianco suprematista, i gruppi neonazisti hanno registrato la crescita maggiore (il 22 per cento in più) mentre i razzisti “classici” come il Ku Klux Klan si sono dimezzati. Il gruppo più visibile (e anche il più attivo) è oggi il Movimento Nazionalsocialista (Nsm)”. “Il Nsm è organizzato (come il Ku Klux Klan dei vecchi tempi) in “chapters’: sezioni autonome ma in stretto contatto tra loro. Oggi ce ne sono una settantina in 31 diversi Stati d’America, hanno legami sempre più stretti con i gruppi neonazisti europei, si distinguono per la loro violenta retorica antiebraica e soprattutto perché consentono ai militanti di altri gruppi razzisti di far parte comunque del Nsm”.
 
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  davar
rav jonathan sacks alla camera dei lord
"Antisemitismo minaccia reale.
La Gran Bretagna agisca"

"Mi addolora dover parlare di antisemitismo, l'odio più antico del mondo. Ma non posso tacere. Uno dei fatti più duraturi della storia è che la maggior parte degli antisemiti non si considera tale. Noi non odiamo gli ebrei, dicevano nel Medioevo, solo la loro religione. Noi non odiamo gli ebrei, dicevano nel XIX secolo, solo la loro razza. Noi non odiamo gli ebrei, dicono oggi, solo il loro stato nazionale. L'antisemitismo è il più difficile da sconfiggere perché, come un virus, muta, ma una cosa rimane la stessa. Gli ebrei, come religione, come razza o come Stato di Israele, sono diventati il capro espiatorio di problemi di cui tutte le parti sono responsabili. Questa è la strada che porta alla tragedia”. È il chiaro monito pronunciato ai suoi colleghi Lord da rav Jonathan Sacks, protagonista di un'audizione alla Camera alta britannica sul pericolo attuale dell'antisemitismo. Una minaccia che in Gran Bretagna tocca oggi in particolare la leadership laburista, con il capo del partito Jeremy Corbyn accusato di recente di fomentare l'antisemitismo e l'odio contro Israele.
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l'attentato terroristico palestinese
Ari Fuld, vittima dell'odio
Ari Fuld, cittadino israeliano di 45 anni, è stato ucciso in un attentato terroristico a Gush Etzion, in Cisgiordania. L'uomo, residente nell'insediamento di Efrat, padre di quattro bambini e membro del partito Unione Nazionale, è stato accoltellato all'ingresso di un centro commerciale da un diciassettenne palestinese del villaggio di Yatta. La vittima è stata portata d'urgenza in ospedale ma, nonostante l'intervento dei medici, le ferite riportate sono risultate troppo gravi. Subito dopo l'aggressione, Fuld è riuscito comunque ad estrarre la pistola che aveva con sé e fare fuoco contro l'attentatore, ferendolo e riuscendo così a bloccarlo.
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il progetto Chance 2 Work a Ferrara 
Giovani, un futuro da conquistare
La realizzazione di un curriculum e di una lettera motivazionale non soltanto efficaci, ma anche adeguati a seconda del destinatario che si vuole raggiungere.
Ruota attorno a questo tema il terzo seminario in svolgimento a Ferrara di Chance 2 Work, progetto per giovani dai 18 ai 35 anni organizzato da Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e Unione Giovani Ebrei d’Italia che promuove percorsi di crescita e inserimento nel mondo del lavoro.
Un seminario ma anche uno Shabbaton, realizzato in collaborazione con il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (che ospita i lavori, che si concluderanno nel pomeriggio) e con il supporto della locale Comunità ebraica. Tra i docenti del seminario la psicologa ed esperta di formazione professionale Maria Vittoria Biseo, che ha oggi coordinato una sessione interamente dedicata alla valorizzazione delle competenze. Mentre nella giornata di ieri, in compagnia del Consigliere UCEI Saul Meghnagi, di Sara Salmonì di Masa Israel e di Mariano Schlimovich dello European Council of Jewish Communities, i 17 partecipanti arrivati da tutta Italia si sono confrontati sulle possibilità offerte da Israele, sui programmi educativi per giovani in Europa e sul tema delle migrazioni.
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la scelta dell'algemeiner
100 personalità influenti del 2018
La presidente UCEI nella lista

La Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni tra le 100 persone che, secondo la rivista americana Algemeiner, hanno influenzato positivamente la vita ebraica nel corso di questo 2018. La lista comprende esponenti del mondo politico, religioso, culturale e sportivo che, scrive l'Algemeiner, “stanno facendo la differenza nella vita degli altri”. Tra i 100 nomi scelti, si va dal Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, al rav Adin Steilsatz fino all'atleta Linoy Ashram. Per quanto riguarda Di Segni, l'Algemeiner sottolinea che “a gennaio si è espressa coraggiosamente” contro il tentativo di onorare la figura del re Vittorio Emanuele III, che nel 1938 firmò le Leggi razziste. “Abbiamo espresso questa posizione non solo come ebrei, ma come italiani”, ha detto Di Segni all'Algemeiner in un'intervista.
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5779 - gli auguri
Un anno per stare vicini
Abbiamo appena festeggiato Rosh Hashannah e vorremo augurare a tutti un 5779 sereno, e pieno di soddisfazione in famiglia e nel lavoro. Il nostro auspicio è che siate tutti sempre essere vicini alle vostre Comunità, perché senza il vostro coinvolgimento, la vostra  vicinanza e il vostro aiuto queste Comunità non potranno sopravvivere. Ecco perché abbiamo bisogno di tutti. Inviamo inoltre ai nostri fratelli in Israele un augurio di pace e serenità.

Raffaele Besso e Milo Hasbani,
presidenti della Comunità ebraica di Milano
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qui milano
Una maratona di testi sacri
“Mangia il tuo pane con gioia, e bevi il tuo vino con allegria”. È il verso di Qohelet (9,7) a fare da cappello alla partecipata manifestazione in corso a Milano in cui cibo e tradizioni religiose e culturali si incontrano per dare vita a una affascinante maratona di letture di testi sacri. Dalle 10 alle 22.00 infatti, al Refettorio Ambrosiano, esponenti di diverse fedi si alternano per leggere e riflettere su passi contenuti nella Bibbia e non solo, tutti connessi al cibo. Il docente dell'accademia Bezalel di Gerusalemme Asher Salah, ad esempio, nel suo intervento ha richiamato il Deuteronomio (parashat Ekev e Hazinu) ma anche l'opera di Leone da Modena Historia de gli riti hebraici, tracciando un rapporto tra il viaggio e il cibo nell'ebraismo. Attorno alla figura di Giuseppe si è invece soffermata la riflessione della regista Miriam Camerini, tra le promotrici dell'iniziativa a fianco del presidente dell'Associazione del Refettorio Ambrosiano don Giuliano Savina.
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Sorgente di vita
Il significato di Yom Kippur
Si apre con un servizio su Yom Kippur la puntata di Sorgente di vita di domenica 16 settembre. Il giorno dell’espiazione, del pentimento, dell’annullamento dei voti e delle promesse incompiute, momento solenne di riflessione sulle proprie colpe, soprattutto quelle commesse verso il prossimo: il rabbino Scialom Bahbout, lo scrittore Erri De Luca e alcuni giovani ebrei riflettono sui significati di una ricorrenza antica nella società di oggi.
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pilpul

Lo spazio del nostro tempo
Cosa succede? Quali sono le reali intenzioni dei soggetti politici che si muovono sulla scena, continentale e internazionale? Che cosa potrebbe avvenire, di qui in avanti? Nessuno ha la sfera di cristallo, grazie alla quale predire con sicurezza il futuro. Tuttavia, le linee di tendenza sembrano delinearsi grazie a contorni ora più netti. Ed allora, ancora una volta un decalogo degli incerti e degli scettici, può forse tornare utile, non per sentenziare ma per cercare di orientarsi nelle perplessità del momento.

Claudio Vercelli
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Immagini - Cartier-Bresson
In questa rubrica cerco di selezionare prima la foto e capire poi il motivo della mia scelta.
Questa volta invece ho voluto scegliere prima il fotografo e poi la foto. Era impossibile ridurre il grande fotografo francese Henri Cartier-Bresson in una sola immagine. Così ho deciso di sceglierne almeno quattro che possano dare la misura del talento di quello che è considerato il più grande fotografo del Novecento per quanto riguarda il reportage. Cartier-Bresson iniziò da giovane come assistente ai film di Jean Renoir proprio prima dello scoppio della guerra. Ben presto si trovò nella resistenza francese contro l’invasione nazista, i tedeschi lo catturarono ma riuscì a fuggire dal carcere e prese parte alla liberazione di Parigi, documentandola con fotografie memorabili di donne collaborazioniste francesi..


Ruggero Gabbai, regista
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