Giuseppe Momigliano,
rabbino
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“Si
aiutano l’un l’altro e l’uno dice all’altro – Chazak, Forza!” (Isaia
41,6) Queste parole sono tratte da un brano del profeta Isaia
(40,27-41,16),che viene letto come Haftarà (Lettura profetica) della
Parashà di Lekh Lekhà. Il rapporto con la Parashà, tutta incentrata
sulla figura di Abramo, è dato, nella forma più esplicita, dal
fatto che nel testo si accenna al primo patriarca con l’espressione
“Abramo che Mi amava”.
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Davide
Assael,
ricercatore
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Come
ormai ogni elezione che avviene nel quadro europeo, anche quelle in
Baviera erano molto attese. Sia per capire l’aspettativa di vita del
Governo Merkel, sia per valutare le tendenze politiche più generali. La
novità è rappresentata dal successo dei Verdi, volati a circa il 19%
dei consensi. Il partito verde ha lunga storia in Germania, ma mai si
era spinto su queste percentuali. Cosa ci insegna? Ancora una volta
sottolinea la crisi dei partiti dell’establishment, ma anche che, se
offerta, un’alternativa all’estremismo nazionalista è possibile.
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Israele, razzo di Hamas
centra una abitazione
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Israele
ha disposto la chiusura dei valichi di Erez e Kerem Shalom con la
Striscia di Gaza. L’iniziativa, assunta dal ministro della Difesa
Avigdor Lieberman, è stata presa dopo che nella notte dalla Striscia
sono stati lanciati alcuni razzi sulla città di Beer Sheva e l’area
metropolitana di Tel Aviv. A Beer Sheva un razzo ha centrato una
abitazione. L’aviazione israeliana è impegnata in queste ore in una
azione di risposta contro centri del terrore nella Striscia.
Nuove sanzioni dagli Usa all’Iran. Si tratta, scrive La Stampa, “di una
iniziativa presa nell’ambito della strategia che punta ad isolare
Teheran, per porre il regime sotto la massima pressione possibile, ma
rischia di essere compromessa dal caso Khashoggi in Arabia Saudita”.
Per funzionare, viene spiegato, l’operazione ha bisogno del sostegno
pieno dell’Arabia Saudita “per almeno tre ragioni”.
“Primo, rimpiazzare il petrolio iraniano sul mercato, allo scopo di
evitare contraccolpi dannosi sui prezzi; secondo, garantire copertura
politica al progetto; terzo, aiutare le iniziative sul terreno per
isolare Teheran nella regione”.
L’anniversario della razzia del 16 ottobre, il monito del presidente
Mattarella e le diverse iniziative che si sono svolte ieri offrono
spunti di riflessione sui quotidiani italiani. “Il 16 ottobre del 1943
è una ferita che rimane incisa nella nostra città e che deve essere
ricordata” ha detto la sindaca Virginia Raggi, le cui parole sono tra
gli altri segnalate dal dorso romano del Corriere. Così come
l’intervento della presidente della Comunità ebraica Ruth Dureghello,
che ha affermato: “Non basta deporre una corona ma bisogna ricordare i
nostri morti, farlo con la consapevolezza che ci sono ebrei vivi a
Roma, in Italia, in Europa che vogliono continuare a farlo in libertà e
democrazia”. Sempre sul dorso romano del Corriere, nell’editoriale di
prima pagina, si legge: “L’orrore della Shoah non si ripeterà più solo
e soltanto se anche i giovani sapranno, capiranno, e a loro modo
ricorderanno. Per questa ragione appare incomprensibile che tante
giunte capitoline, inclusa l’attuale, non abbiano trovato il tempo né
la volontà di proclamare il 16 ottobre di ogni anno giorno di lutto
cittadino”.
Polemiche invece per un tweet del nuovo presidente della Rai Marcello
Foa, in Israele per una conferenza, che ha usato la parola
“celebrazioni” invece di “commemorazioni” in merito alla cerimonia che
si è svolta ieri allo Yad Vashem e, nello stesso messaggio, ha
sbagliato la data della razzia. “Inadatto al ruolo che occupa” sostiene
il capogruppo Pd in Commissione Esteri alla Camera Lia Quartapelle. “Ho
sbagliato, per l’emozione di essere qui, una parola e una data” ha
replicato in serata Foa. Ad alcuni suoi follower di estrema destra non
è pero andato giù il fatto che fosse in Israele e così numerosi sono
stati i commenti di dissenso, talvolta con messaggi aggressivi,
violenti e antisemiti. Repubblica, nel dare conto di questa vicenda,
titola: “Foa ‘celebra’ la Shoah, sbaglia data e irrita i suoi fan”.
Nell’articolo si parla anche della presentazione del docufilm sul 16 ottobre di Ruggero Gabbai alla Camera.
“La città deve farsi deserta: dove passano loro non c’è Trieste”. Così
il rabbino di Trieste, Alexandre Meloni, a proposito del corteo di
CasaPound che si svolgerà il 3 novembre nel capoluogo giuliano. Nella
giornata di ieri, segnala il Corriere, i rappresentanti di comunità e
fedi religiose hanno lanciato un appello unitario contro il “clima di
razzismo e di intolleranza che si respira a Trieste, in Italia e in
Europa”.
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le parole del presidente reuven rivlin
"Finché Hamas colpirà Israele
a Gaza non ci sarà la calma"
Dopo
le ultime violenze da Gaza, il primo ministro israeliano Benjamin
Netanyahu ha convocato un incontro urgente con lo stato maggiore della
difesa per discutere la situazione nella Striscia. Israele ha già
risposto al razzo lanciato nella notte contro la città di Beersheva
(nel Sud del paese), colpendo venti postazioni strategiche del
movimento terroristico di Hamas in diversi punti della Striscia.
“Israele non resterà a guardare mentre il nostro popolo è sotto
attacco, e il mondo deve saperlo. Risponderemo, con tutta la forza
necessaria, finché non ci sarà calma. Finché Gaza è controllata da
Hamas, loro saranno responsabili di ogni attacco a Israele”, ha
ricordato nelle scorse ore il Presidente d'Israele Reuven Rivlin, nel
corso di un incontro con l'inviato dell'Onu per il processo di pace
Nickolay Mladenov. Prima di questa nuova esplosione di violenza
palestinese, Rivlin aveva rivolto il suo pensiero all'Italia,
ricordando la razzia nazifascista del 16 ottobre 1943: “1.259 ebrei
italiani furono catturati dai nazisti. Più di 1.000 furono mandati ad
Auschwitz. Solo 16 persone sopravvissero. Non dobbiamo dimenticare e
non dobbiamo mai più permettere che l'antisemitismo abbia conseguenze
così tragiche”, le parole del Presidente d'Israele affidate ai social
network. Leggi
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Festa del Cinema di Roma - il documentario
La Memoria sul grande schermo
“16 ottobre, i nostri ricordi”
In
serata è stato proposto alla Festa del Cinema di Roma, che l’ha
inserito tra gli eventi speciali in una edizione fortemente segnata dal
tema della Memoria, ma già nel pomeriggio per il documentario prodotto
dalla Fondazione Museo della Shoah “La razzia – Roma, 16 ottobre 1943”,
diretto da Ruggero Gabbai e scritto da Marcello Pezzetti e Liliana
Picciotto, si sono aperte le porte della Camera dei deputati.
Una proiezione voluta dalla vicepresidente Mara Carfagna, che ha
sottolineato “il significato profondo” di una iniziativa organizzata
nello stesso luogo in cui, 80 anni fa, furono approvate le Leggi
razziste. “È proprio da qui, dal cuore della nostra democrazia e del
diritto, che devono susseguirsi operazioni di ricordo” ha affermato
Carfagna. Un impegno, ha poi aggiunto, che deve essere “quotidiano” e
“costante” e che deve spingere a intervenire in difesa dei valori
fondamentali ogni volta che sono minacciati. Leggi
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l'appello dei leader religiosi
“Trieste, insieme contro l’odio”
“Trieste,
città dalla storia complessa e martoriata, più volte strumentalizzata
in passato, è riuscita a costruire tra le sue diverse comunità, un
rispetto e un dialogo basato su una ‘voce comune’, che afferma il
diritto e la libertà di tutti quale fondamento per una società giusta
ed accogliente”.
È quanto scrivono i leader religiosi del capoluogo giuliano, tra cui il
rabbino Alexandre Meloni, in un appello congiunto presentato ieri nel
corso di una conferenza stampa ospitata dalla Comunità ebraica in cui
si esprime preoccupazione “per l’acuirsi di manifestazioni di razzismo
e di intolleranza in tutta Europa e nella nostra città” e per il fatto
che sembra farsi strada una forma di assuefazione “a richiami di
ideologie causa, nel recente passato, di odio razziale e di
discriminazione del diverso per lingua, etnia, handicap e religione”.
Il riferimento è anche al corteo del movimento di estrema destra
CasaPound, in programma in città il prossimo 3 novembre. La richiesta
ai cittadini è quella di mandare un messaggio chiaro “affinché la
nostra città, nel giorno della festa laica e religiosa di Trieste, sia
risparmiata da manifestazioni di ideologie che richiamano ad un passato
tragico”. Auspicio del rabbino Meloni è che il corteo possa svolgersi
“in una città deserta”, senza nessuna contro-manifestazione che
finirebbe per dare risalto al gruppo estremista. Leggi
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la nuova edizione di bookcity
Dalla Torah a Philip Roth,
Milano celebra le parole
"Con
BookCity la passione di Milano per i libri e dei libri per Milano
diventa una grande festa diffusa, come piace a noi. Gli eventi non
saranno solamente negli spazi normalmente dedicati alla lettura, ma in
tutta la città invitata a parlare di libri, a conoscerne i
protagonisti, a passeggiare nei suoi luoghi letterari guidata dai
racconti dei suoi cittadini. Questa è la vera forza di BookCity e sono
certo che anche quest’anno sarà davvero un grande successo”, così il
sindaco di Milano Giuseppe Sala nel presentare la nuova edizione di
Bookcity, che dal 15 al 18 novembre porterà al centro dell'attenzione
il libro e gli scrittori. E come per le precedenti sei edizioni, tra le
centinaia di appuntamenti sparsi in tutta la città non mancheranno
quelli legati al mondo ebraico, toccando religione, cultura e storia. Leggi
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Ticketless - Cactus (e fotocopie)
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Ho
voluto aspettare di vedere l’omaggio per i suoi 90 anni che gli ha
dedicato “Cartevive” (n. 56-2017), la rivista della Biblioteca
Cantonale di Lugano che conserva il suo prezioso archivio prima di
scrivere anch’io qualcosa su Guido Ceronetti, deceduto alcune settimane
fa. La donazione del suo archivio (1995) era accompagnata da questa
nota: “Ho avuto cura di non dare che carte autentiche: nulla di
fotocopiato dovrà mai entrare a far parte del Fondo, lo avvilirebbe.
Chi consulta deve essere messo a contatto con la verità: il foglio
ingiallito, la pagina tormentata sono buoni veicoli spirituali, la
fotocopia non la trasmette che apparentemente, in realtà tura la
comunicazione…”. Mi sarebbe piaciuto donare al Fondo l’originale della
lettera a Giorgina Arian Levi sul Cactus-Isacco Levi (s.d, ma 1995).
Alberto Cavaglion
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Periscopio - Equilibri
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Da
giurista, sia pur di modesta statura, avrei molte cose da dire sulla
famosa Legge Fondamentale su "Israele come stato nazionale del popolo
ebraico", che ha sollevato tante discussioni e polemiche, all'interno e
all'esterno del Paese. In attesa, prossimamente, di formulare qualche
mia piccola considerazione in merito, vorrei limitarmi, in questa
occasione, a fare qualche breve riflessione di ordine preliminare,
relativamente al senso e al significato della norma nel quadro
dell'equilibrio democratico e del peculiare sistema costituzionale
israeliani.
Francesco Lucrezi, storico
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