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6 Dicembre 2018 - 28 Kislev 5779
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav


Alberto Moshe
Somekh,
rabbino
La Verità può essere semplicemente negata, oppure rinnegata. Nel primo caso nulla la sostituisce: è il vuoto conseguente alla Distruzione. Per ripristinare la Verità è sufficiente un’opera di ricostruzione, ancorché paziente. Nel secondo caso, invece, qualcos’altro prende il suo posto: la menzogna. Per ristabilire la Verità occorre anzitutto eliminare la falsità e ciò richiede uno sforzo di gran lunga superiore.
Questo è il senso di Chanukkah.
 
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Giorgio Berruto
Yeshayahu Leibowitz è stato un intellettuale che possiamo tranquillamente definire politicamente scorretto, e che spesso, sostenendo con la forza dell’argomentazione tesi impopolari ha scontentato un po’ tutti. Nel volume “Le feste ebraiche” (Jaca Book) interviene a proposito di Chanukkah, che celebriamo in questi giorni, la festa che ricorda la guerra vittoriosa degli asmonei durante la dominazione ellenistica.
 
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Scudo del Nord e l'Italia
L’operazione Scudo del Nord condotta dall’esercito israeliano per smantellare la minaccia di Hezbollah riguarda da vicino anche l’Italia. A ricordarlo è La Stampa, che spiega come l’opera di demolizione dei tunnel stia avvenendo “a pochi metri dall’area in cui dal 2006 è dispiegato il contingente militare delle Nazioni Unite (Unifil), la cui componente italiana è rilevante in termini di uomini e di mezzi”.
Una iniziativa, quella di Hezbollah, “che rappresenta una palese violazione della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dell’11 agosto del 2006”. Decisivo il ruolo italiano allora. Il 26 luglio di quell’anno si tenne infatti alla Farnesina la Conferenza di Pace che, scrive il quotidiano torinese, “pose le basi per la fine delle ostilità e per il dispiegamento della forza Unifil con mandato e regole d’ingaggio rafforzate”.

Alle Nazioni Unite è in programma oggi la votazione di una risoluzione contro il gruppo terroristico palestinese Hamas. “Tutti i 28 paesi dell’Unione europea hanno deciso di votare a favore della risoluzione, che non è vincolante (come la decina circa di risoluzioni contro Israele approvate dall’Onu quest’anno). L’approvazione dei governi europei – scrive Il Foglio al riguardo – è considerata essenziale per convincere la maggioranza dei 193 paesi”.
 
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  davar
la dichiarazione approvata a bruxelles
Lotta ferma all'antisemitismo,

l'Europa vota all'unanimità
Una netta condanna dell’antisemitismo e l’invito a tutti gli Stati membri ad agire per arginare questo fenomeno e per garantire con il massimo impegno la sicurezza e l’incolumità di istituzioni, comunità, individui. E ciò anche attraverso l’adozione della definizione operativa di antisemitismo formulata dall’International Holocaust Remembrance Alliance in cui, tra i vari punti, si ricorda come anche la strumentalità di certi attacchi allo Stato di Israele sia da considerarsi nell’elenco.
È un voto dal grande valore e significato quello con cui i 28 paesi dell’Unione Europea, nel corso dell’odierna riunione del Consiglio della UE a Bruxelles, hanno approvato all’unanimità una dichiarazione in tal senso.
Dal contrasto alla minaccia fisica a quella che corre sulla rete, dall’implementazione di buone pratiche all’innesto di valori positivi e di uguaglianza nelle nuove generazioni, sono tante le voci che compongono questa storica dichiarazione.
Grande la soddisfazione di enti e realtà ebraiche sovranazionali. A partire dal World Jewish Congress e dall’European Jewish Congress, che hanno lodato l’iniziativa con parole di forte apprezzamento.
“La forza di questo atto comunitario è nell’approvazione all’unanimità. Quello che è un vincolo spesso messo in discussione sta in questo caso a dimostrare l’implellenza e la specificità del fenomeno antisemitismo su cui si è voluti intervenire in modo così fermo” sottolinea la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni.
Unanimità con cui i governi europei si apprestano a votare anche alle Nazioni Unite, dove nelle prossime ore sarà discussa una risoluzione di condanna del gruppo terroristico palestinese Hamas. “Un ulteriore segnale da cogliere – afferma Di Segni – anche alla luce dell’invito a recepire la definizione operativa di antisemitismo dell’IHRA con tutti gli esempi inclusi nel documento votato oggi a Bruxelles, che chiaramente individua come odio antiebraico anche gli attacchi strumentali allo Stato di Israele e al suo diritto ad esistere”.


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il concerto all'auditorium
Memoria, il canto delle donne
Durante la Seconda Guerra Mondiale, internate nei lager tedeschi, nei gulag russi, nei campi giapponesi e africani, moltissime donne composero musica, a volte con il consenso dei loro aguzzini, a volte segretamente. Sono pagine di grande bellezza e valore, che invitano a riflettere su un lato ancora poco conosciuto della creazione musicale, quello femminile. La storia è ricca di musicisti famosi, ma poche sono le donne compositrici conosciute. Queste musiche rivivranno in prima mondiale assoluta Roma, il 16 gennaio 2019, nel concerto “Libero è il mio canto – Musiche di donne deportate”
che avrà luogo all’Auditorium Parco della Musica, sala Sinopoli, ore 20.30, per inaugurare le celebrazioni per il Giorno della Memoria 2019, col patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e promosso dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Università Ebraica di Gerusalemme e Rai Cultura.
“È una pagina commovente e inedita della storia della musica, che testimonia la straordinaria vena artistica femminile in un ambito, quello della composizione musicale, in cui le donne sono praticamente assenti. In un mondo in cui stanno rinascendo razzismi, maschilismi e paura del diverso è importante dare voce ai valori di umanità, accoglienza, amore ed empatia che contraddistinguono l’universo femminile donne, mettendo al centro la sofferenza di donne di diverse religioni e di diverse provenienze geografiche e sociali” spiegano le ideatrici dell’evento, Viviana Kasam e Marilena Citelli Francese, che da sei anni organizzano il Concerto per il Giorno della Memoria per l’UCEI e la Presidenza del Consiglio.
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pagine ebraiche dicembre 2018
Chanukkah con Woody
“Ci sono un sacco di canzoni sul Natale, ma non c’è niente sulle feste ebraiche che sia popolare. Perché non fai una canzone di Chanukkah, una completa con il suo significato sociale?”.
Lo storico produttore Moses Asch forse non pensava che il suo amico Woody Guthrie l’avrebbe fatto sul serio; di certo non poteva immaginare che qualche anno più tardi Guthrie ne avrebbe composte più di una dozzina.


Fabio Fantuzzi, Pagine Ebraiche dicembre 2018
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qui torino - il ciclo di incontri
Storia di Israele, storia d'Europa
“1948-2018. Storia di Israele, storia d’Europa”. È il titolo del ciclo di incontri che ha preso avvio nelle scorse ore a Torino, organizzato dall’Università degli studi con il patrocinio di UCEI e Università Roma Tre. Ad intervenire lo studioso Claudio Vercelli, autore tra gli altri del saggio “Israele 70. Nascita di una Nazione” presentato, nell’aula magna della Cavallerizza Reale, assieme al direttore de La Stampa Maurizio Molinari, al rettore dell’ateneo Gian Maria Ajani e a Janiki Cingoli del Cipmo.
Una lettura e un confronto stimolante nel segno di un’iniziativa che nei suoi diversi appuntamenti punta ad approfondire la conoscenza dello Stato ebraico “per comprendere e progettare un futuro nel Medio Oriente, ma anche in Europa.
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qui roma - la decima lezione al pitigliani
I Dialoghi di Primo Levi
È Dialoghi, un titolo al plurale, il tema della decima Lezione Primo Levi. Rinnovando una riuscita tradizione, Il Centro Ebraico Il Pitigliani l’ha proposta al pubblico romano in collaborazione con il Centro internazionale di studi Primo Levi. Relatore di questa lezione il direttore del centro, Fabio Levi, con letture di Francesca Rolli.
“Io sono uno che ha bisogno di comunicare molto, se non riesco a comunicare soffro, ho bisogno di parlare o scrivere, avere se possibile una comunicazione ad andata e ritorno” disse una volta il Testimone a una studentessa che lo intervistava. Un’affermazione che è stata il punto di partenza di alcune riflessioni.
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l'incontro di bruxelles
"Giovani, confronto aperto"
Quaranta anni di impegno per la European Union of Jewish Students, organizzazione che ha sede a Bruxelles ed è attivamente impegnata in dialogo con la UE e altre organizzazioni internazionali.
L’anniversario è stato festeggiato negli scorsi giorni nella capitale belga, con alcune iniziative che hanno visto a confronto leader e presidenti di varie realtà ebraiche nazionali. A rappresentare l’Italia Joel Terracina (nell'immagine), che guiderà l’Ugei nel 2019.
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una penna al servizio della memoria
Joseph Joffo (1931-2018)
I dolori e le ferite di una gioventù in fuga dai persecutori, ma anche la vita che vince sulla morte e l’orrore, sarebbero diventati un libro straordinario, Un sacchetto di biglie, pubblicato nel 1973 in Francia e poi diventato un successo planetario. Diciotto le traduzioni, venti milioni circa le copie ad oggi vendute in tutto il mondo.
Nato nel 1931 a Parigi, Joseph Joffo era amato da grandi e piccini. Poco più che quarantenne aveva scelto di condividere la sua storia e il suo passato.
Una penna indimenticabile al servizio della Memoria.
Sia il suo ricordo di benedizione.
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jciak
Tarantino, una sposa israeliana
L’unico matrimonio finora messo in scena da Quentin Tarantino era finito in un bagno di sangue con la sposa Uma Thurman ridotta in fin di vita. Le cose sono andate meglio una settimana fa, quando il regista di Kill Bill ha sposato la cantante e modella israeliana Daniella Pick sotto la chuppah realizzata nella loro casa di Beverly Hills.


Daniela Gross
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otto giorni otto lumi
Avvertire la presenza
Quale conseguenza dell’attività dello studio che, grazie a questi giorni, ci permette di raggiungere i significati più profondi della Torah, Chanukkah diventa anche tempo “dell’induzione della Shekhinà”. I lumi che accendiamo sera dopo sera e la loro influenza nel nostro studio quotidiano, ci aiutano a percepire la Presenza Divina e ci forniscono gli strumenti per farla posare nella realtà in cui viviamo.

Rav Adolfo Locci, rabbino capo di Padova
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  pilpul

In ascolto - Eight Nights
Ogni festa è scandita dai canti della tradizione e ogni festa ha sviluppato, negli ultimi anni, una serie (oserei dire un numero improprio) di mashup e parodie musicali, a volte anche di buon livello. Non amo particolarmente il genere, ma oggi ho scelto proprio un brano appartenente a questo mondo “parallelo”.
Si tratta di Eight Nights, canzone per Chanukkah creata da StandFour, gruppo americano composto da quattro elementi del più famoso Maccabeats, nato alla Yeshiva University di New York. Questo è il loro primo video; ha avuto un successo virale in rete e alcune istituzioni ebraiche americane lo consigliano vivamente per i ragazzi, che nelle melodie intrecciate di tre brani contemporanei e assai noti ritrovano l’antica narrazione del grande miracolo del Tempio.


Maria Teresa Milano
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Certezze
In attesa nello studio medico per una vaccinazione.
Bambino che ripete una poesia e madre che incalza, pronta a suggerirgli i vocaboli persi quando lo vede esitare. Magari se gli lasciasse il tempo di pensare un attimo, lui si ricorderebbe il testo, ipotizzo tra me e me.


Sara Valentina Di Palma
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Un Espresso avvelenato
Non è agevole parlare dell’articolo di Giuseppe Catozzella “Nell’abisso della Palestina: viaggio di uno scrittore nel “buco nero del mondo“, pubblicato dall’Espresso il 26 novembre 2018. Trovo difficoltà, o, se volete, imbarazzo, prima di tutto perché questo articolo è apparso sull’Espresso.
Per le persone della mia generazione e di altre generazioni successive L’Espresso ha costituito (insieme a Il Mondo di Mario Pannunzio) uno strumento fondamentale di formazione civile.


Valentino Baldacci
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