
Alberto
Moshe
Somekh,
rabbino
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Se
non ci fossero i giudici non correggeremmo i nostri errori. D’altronde
in assenza di persone che ci incoraggiano richiamando i valori della
nostra interiorità, potremmo finire per pensare che chi ha peccato è
perduto definitivamente. Di più. Le due forze non sono separate fra
loro. Il Giudizio (Din) può raggiungere il suo obiettivo solo se è
radicato nell’Amore (Chessed, Rachamim) per la nostra interiorità.
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Giorgio Berruto
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A
un romanzo del Settecento, uno di quelli in cui succedono un sacco di
cose e i personaggi si incontrano e si rincontrano a distanza di tempo
nei luoghi più lontani e nelle circostanze più strane, somiglia la vita
di Moses Dobrushka, ricostruita da Gershom Scholem nel volume Le tre vite di Moses Dobrushka, pubblicato in Italia pochi anni fa da Adelphi.
Moses Dobrushka, alias Franz Thomas von Schönfeld, alias Junius Frey,
nasce nel 1753 nell’attuale Brno, in Moravia, in una ricca famiglia che
mantiene un ebraismo di facciata ma aderisce in segreto alla fede
iniziatica sabbatiana, nella versione diffusa in Europa centrale dallo
pseudomessia Jacob Frank.
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Israele, tra le elezioni
e il pericolo siriano |
Sui
quotidiani italiani, spazio ai due temi al centro della politica
israeliana: le elezioni anticipate e la situazione in Siria. Rispetto
al ritorno alle urne (il prossimo 9 aprile), i sondaggi danno il
premier uscente Benjamin Netanyahu come nettamente favorito (Sole 24
Ore), ma “all’orizzonte c’è più di una incognita. – scrive Repubblica –
La prima sono le inchieste giudiziarie che vedono Netanyahu accusato di
corruzione: nelle prossime settimane il procuratore generale dovrà
decidere se mandare a processo il premier. La seconda è la situazione
della sicurezza: a Gaza sono mesi di tensione e anche nei giorni scorsi
due palestinesi sono stati uccisi. Nello stesso tempo prosegue
l’operazione dell’esercito israeliano per smantellare una rete di
tunnel di Hezbollah scoperta al confine con il Libano. E ieri
l’aviazione israeliana è tornata a bombardare obiettivi in territorio
siriano”. È tornata a farlo per dare un segnale a Hezbollah e Iran:
anche con il ritiro Usa – accolto freddamente da Gerusalemme, scrive il
Foglio – le forze armate israeliane continueranno a colpire chi
minaccia la sicurezza d’Israele, dentro e fuori i suoi confini
(Corriere).
Calcio e polemiche. Secondo il Jerusalem Post il giocatore egiziano
Mohammed Salah ha minacciato di lasciare il Liverpool se dovesse
arrivare l’attaccante israeliano Moanes Dabour dal Salisburgo. Persone
vicine all’ex romanista smentiscono, “Salah vuole essere lasciato in
pace e concentrarsi sulle cose di campo”. Ma il Giornale ricorda come
già in passato il giocatore si sia fatto notare per atteggiamenti
contro giocatori israeliani.
Liliana Segre, una vita contro l’indifferenza. “Ho conosciuto la
condizione di clandestina e di richiedente asilo, ho conosciuto il
carcere, ho conosciuto il lavoro operaio, essendo stata manodopera
schiava minorile in una fabbrica satellite del campo di sterminio.
Voglio aiutare gli italiani di oggi a respingere la tentazione
dell’indifferenza verso le ingiustizie e le sofferenze che ci
circondano. A non anestetizzare le coscienze, a essere più vigili, più
avvertiti della responsabilità che ciascuno di noi ha verso gli altri”,
così la senatrice a vita Liliana Segre, in un’ampia intervista alla
rivista cattolica Famiglia cristiana, che le dedica la copertina,
nominandola “Italiana dell’anno”. “Abbiamo scelto lei come italiana
dell’anno perché la sua lezione, portata da un trentennio nelle scuole,
è una limpida e coraggiosa testimonianza”, scrive la redazione.
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il presidente usa e il ritiro dalla siria
Trump: "Israele starà bene,
finanziamo la sua sicurezza"
Il
presidente degli Stati Uniti Donald Trump, rispondendo a una domanda
sulla sua scelta di ritirare le forze americane dalla Siria e l'impatto
che avrà su Israele, ha affermato: "diamo a Israele 4,5 miliardi di
dollari” per la sicurezza ogni anno, e quindi “Israele starà molto
bene”. Parlando ai giornalisti sulla via del ritorno da un viaggio tra
le truppe americane di stanza in Iraq, il presidente Usa ha spiegato:
"Ho parlato con Bibi (riferendosi al primo ministro Benjamin
Netanyahu). Gli ho detto, sai che diamo a Israele 4,5 miliardi di
dollari all'anno. E si stanno difendendo molto bene”. Trump ha poi
aggiunto: “Sono io che ho spostato l'ambasciata a Gerusalemme. Sono
stato io ad essere disposto a farlo. Per cui, ci prenderemo cura di
Israele. Israele starà bene. Diamo a Israele 4,5 miliardi e mezzo
all'anno. E onestamente diamo molto di più di questo se si vanno a
guardare i libri. Stanno facendo un buon lavoro”. La decisione di Trump
di lasciare la Siria non è stata valutata positivamente dagli alleati
israeliani e ha portato alle dimissioni del capo della Difesa James
Mattis.
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pagine ebraiche - dossier kabbalah
L’anima, potenziale da coltivare
L’interiorità
dell’essere umano include differenti livelli, della cui esistenza egli
solitamente non è consapevole, che arrivano molto in alto, e sono il
suo potenziale come essenza compiuta. La maggior parte delle persone
non arriva neppure all’altezza del primo, quello di base; persino chi è
definito come "ba‘al nefesh" si trova, di solito, al livello della mera
forza vitale (nefesh). Nello Zohar (parte seconda, 94 b) è spiegato che
la persona capace di completare il livello della nefesh perviene a uno
più alto, chiamato ruach, che gli apre davanti nuovi spazi della sua
essenza, ai quali in quello precedente non poteva accedere come
esperienza di vita. E chi riesce a raggiungere il livello di ruach e a
completarlo ne ottiene uno ancora più alto, quello di neshamà.
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Setirot
- Propositi per il 2019 |
Propositi personali per il nuovo anno gregoriano 2019.
Diventare almeno un pochino razzista, incivile, aggressivo, cafone.
Così smetteranno di darmi del buonista, che proprio non lo sopporto.
Aumentare la mia già abissale ignoranza e smettere di leggere i pochi
libri che mi capita di sfogliare in modo da aumentare a dismisura
ignoranza e incompetenza. Così mi allineerò a chi mette alla berlina e
detesta gli pseudo-intellettuali saputelli e snob.
Stefano Jesurum, giornalista
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In ascolto – Grazia Nidasio |
Oggi
desidero ricordare Grazia Nidasio, fumettista e illustratrice di libri
per ragazzi, che ci ha lasciati nella notte di Natale, a 87 anni. Dico
“ci ha lasciati” perché i suoi personaggi hanno accompagnato le vite
degli italiani per diverse generazioni, a partire dagli anni ’60 con il
Corriere dei Piccoli, fino ai libri più recenti per i nostri figli,
come “Io e gli invisibili” (con Beatrice Masini), dedicato alle
complesse relazioni con l’altro e alla paura dell’ignoto e “Alfabeto
Ebraico” (con Matteo Corradini), in cui ogni lettera dà vita a un
racconto diverso.
Maria Teresa Milano
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Essere chi siamo |
'Un
giorno saremo liberi di essere chi siamo davvero e di amare chi
vogliamo', dice nel film "La battaglia dei sessi" lo stilista alla
dubbiosa tennista Billy J. King, la quale non riesce a gioire appieno
della vittoria sul tracotante e sessista Bobby Riggs.
La sportiva ha appena mostrato sì che le atlete possono valere quanto e
più degli atleti uomini, ma vede probabilmente che tanta strada ancora
resta da percorrere, in questo come nell'affermazione della propria
sessualità, per una giovane donna che ha da poco scoperto di essere
bisessuale e non sa come maneggiare la cosa.
Sara Valentina Di Palma
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I Salvemini e il fascismo |
“Gli
affetti di Gaetano Salvemini alla prova dei fascismi” è il sottotitolo
del recente lavoro della giovane ricercatrice Filomena Fantarella,
pubblicato dall’editore Donzelli, il cui titolo è Un figlio per nemico.
La ricerca, frutto del lavoro negli archivi di quattro Paesi,
ricostruisce con estrema cura una vicenda, non del tutto sconosciuta ma
certamente poco nota, soprattutto in alcuni aspetti privati e
familiari, che attraversò buona parte della vita di Salvemini e che
ebbe una tragica conclusione.
Valentino Baldacci
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