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 27 Dicembre 2018 - 19 Tevet 5779
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav

Alberto
Moshe
Somekh,
rabbino
Se non ci fossero i giudici non correggeremmo i nostri errori. D’altronde in assenza di persone che ci incoraggiano richiamando i valori della nostra interiorità, potremmo finire per pensare che chi ha peccato è perduto definitivamente. Di più. Le due forze non sono separate fra loro. Il Giudizio (Din) può raggiungere il suo obiettivo solo se è radicato nell’Amore (Chessed, Rachamim) per la nostra interiorità.
 
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Giorgio Berruto
A un romanzo del Settecento, uno di quelli in cui succedono un sacco di cose e i personaggi si incontrano e si rincontrano a distanza di tempo nei luoghi più lontani e nelle circostanze più strane, somiglia la vita di Moses Dobrushka, ricostruita da Gershom Scholem nel volume Le tre vite di Moses Dobrushka, pubblicato in Italia pochi anni fa da Adelphi.
Moses Dobrushka, alias Franz Thomas von Schönfeld, alias Junius Frey, nasce nel 1753 nell’attuale Brno, in Moravia, in una ricca famiglia che mantiene un ebraismo di facciata ma aderisce in segreto alla fede iniziatica sabbatiana, nella versione diffusa in Europa centrale dallo pseudomessia Jacob Frank.
 
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Israele, tra le elezioni
e il pericolo siriano
Sui quotidiani italiani, spazio ai due temi al centro della politica israeliana: le elezioni anticipate e la situazione in Siria. Rispetto al ritorno alle urne (il prossimo 9 aprile), i sondaggi danno il premier uscente Benjamin Netanyahu come nettamente favorito (Sole 24 Ore), ma “all’orizzonte c’è più di una incognita. – scrive Repubblica – La prima sono le inchieste giudiziarie che vedono Netanyahu accusato di corruzione: nelle prossime settimane il procuratore generale dovrà decidere se mandare a processo il premier. La seconda è la situazione della sicurezza: a Gaza sono mesi di tensione e anche nei giorni scorsi due palestinesi sono stati uccisi. Nello stesso tempo prosegue l’operazione dell’esercito israeliano per smantellare una rete di tunnel di Hezbollah scoperta al confine con il Libano. E ieri l’aviazione israeliana è tornata a bombardare obiettivi in territorio siriano”. È tornata a farlo per dare un segnale a Hezbollah e Iran: anche con il ritiro Usa – accolto freddamente da Gerusalemme, scrive il Foglio – le forze armate israeliane continueranno a colpire chi minaccia la sicurezza d’Israele, dentro e fuori i suoi confini (Corriere).

Calcio e polemiche. Secondo il Jerusalem Post il giocatore egiziano Mohammed Salah ha minacciato di lasciare il Liverpool se dovesse arrivare l’attaccante israeliano Moanes Dabour dal Salisburgo. Persone vicine all’ex romanista smentiscono, “Salah vuole essere lasciato in pace e concentrarsi sulle cose di campo”. Ma il Giornale ricorda come già in passato il giocatore si sia fatto notare per atteggiamenti contro giocatori israeliani.

Liliana Segre, una vita contro l’indifferenza. “Ho conosciuto la condizione di clandestina e di richiedente asilo, ho conosciuto il carcere, ho conosciuto il lavoro operaio, essendo stata manodopera schiava minorile in una fabbrica satellite del campo di sterminio. Voglio aiutare gli italiani di oggi a respingere la tentazione dell’indifferenza verso le ingiustizie e le sofferenze che ci circondano. A non anestetizzare le coscienze, a essere più vigili, più avvertiti della responsabilità che ciascuno di noi ha verso gli altri”, così la senatrice a vita Liliana Segre, in un’ampia intervista alla rivista cattolica Famiglia cristiana, che le dedica la copertina, nominandola “Italiana dell’anno”. “Abbiamo scelto lei come italiana dell’anno perché la sua lezione, portata da un trentennio nelle scuole, è una limpida e coraggiosa testimonianza”, scrive la redazione.
 
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  davar
il presidente usa e il ritiro dalla siria
Trump: "Israele starà bene,
finanziamo la sua sicurezza"

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, rispondendo a una domanda sulla sua scelta di ritirare le forze americane dalla Siria e l'impatto che avrà su Israele, ha affermato: "diamo a Israele 4,5 miliardi di dollari” per la sicurezza ogni anno, e quindi “Israele starà molto bene”. Parlando ai giornalisti sulla via del ritorno da un viaggio tra le truppe americane di stanza in Iraq, il presidente Usa ha spiegato: "Ho parlato con Bibi (riferendosi al primo ministro Benjamin Netanyahu). Gli ho detto, sai che diamo a Israele 4,5 miliardi di dollari all'anno. E si stanno difendendo molto bene”. Trump ha poi aggiunto: “Sono io che ho spostato l'ambasciata a Gerusalemme. Sono stato io ad essere disposto a farlo. Per cui, ci prenderemo cura di Israele. Israele starà bene. Diamo a Israele 4,5 miliardi e mezzo all'anno. E onestamente diamo molto di più di questo se si vanno a guardare i libri. Stanno facendo un buon lavoro”. La decisione di Trump di lasciare la Siria non è stata valutata positivamente dagli alleati israeliani e ha portato alle dimissioni del capo della Difesa James Mattis.
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pagine ebraiche - dossier kabbalah
L’anima, potenziale da coltivare
L’interiorità dell’essere umano include differenti livelli, della cui esistenza egli solitamente non è consapevole, che arrivano molto in alto, e sono il suo potenziale come essenza compiuta. La maggior parte delle persone non arriva neppure all’altezza del primo, quello di base; persino chi è definito come "ba‘al nefesh" si trova, di solito, al livello della mera forza vitale (nefesh). Nello Zohar (parte seconda, 94 b) è spiegato che la persona capace di completare il livello della nefesh perviene a uno più alto, chiamato ruach, che gli apre davanti nuovi spazi della sua essenza, ai quali in quello precedente non poteva accedere come esperienza di vita. E chi riesce a raggiungere il livello di ruach e a completarlo ne ottiene uno ancora più alto, quello di neshamà.
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jciak
Un’occasione mancata
Un premio non basta a dare gambe e fiato ai film. A fare la differenza sono il riscontro di pubblico e critica e in questo caso non si sono fatti attendere. Eppure spiace non trovare nella rosa dei prestigiosi David di Donatello due documentari dedicati alle Leggi razziali: 1938 - Diversi di Giorgio Treves e 1938, Quando scoprimmo di non essere più italiani di Piero Suber. Senza nulla togliere al lavoro della commissione né alla qualità dei film selezionati, era l’occasione di proporre all’attenzione delle giurie – ottant’anni dopo - una della pagine più buie e dolorose della nostra Storia nel racconto dei diretti testimoni.
“Data l’alta qualità e l’interesse dei film candidati, arrivare a una selezione di soli 15 titoli è stato un processo sofferto e dibattuto. Tuttavia ciò dimostra la vitalità stilistica e tematica del documentario italiano contemporaneo”, si legge in un comunicato della commissione di selezione dei David di Donatello sezione documentari.

Daniela Gross
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  pilpul
Setirot -  Propositi per il 2019
Propositi personali per il nuovo anno gregoriano 2019.
Diventare almeno un pochino razzista, incivile, aggressivo, cafone. Così smetteranno di darmi del buonista, che proprio non lo sopporto.
Aumentare la mia già abissale ignoranza e smettere di leggere i pochi libri che mi capita di sfogliare in modo da aumentare a dismisura ignoranza e incompetenza. Così mi allineerò a chi mette alla berlina e detesta gli pseudo-intellettuali saputelli e snob.


Stefano Jesurum, giornalista
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In ascolto – Grazia Nidasio
Oggi desidero ricordare Grazia Nidasio, fumettista e illustratrice di libri per ragazzi, che ci ha lasciati nella notte di Natale, a 87 anni. Dico “ci ha lasciati” perché i suoi personaggi hanno accompagnato le vite degli italiani per diverse generazioni, a partire dagli anni ’60 con il Corriere dei Piccoli, fino ai libri più recenti per i nostri figli, come “Io e gli invisibili” (con Beatrice Masini), dedicato alle complesse relazioni con l’altro e alla paura dell’ignoto e “Alfabeto Ebraico” (con Matteo Corradini), in cui ogni lettera dà vita a un racconto diverso.

Maria Teresa Milano
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Essere chi siamo
'Un giorno saremo liberi di essere chi siamo davvero e di amare chi vogliamo', dice nel film "La battaglia dei sessi" lo stilista alla dubbiosa tennista Billy J. King, la quale non riesce a gioire appieno della vittoria sul tracotante e sessista Bobby Riggs.
La sportiva ha appena mostrato sì che le atlete possono valere quanto e più degli atleti uomini, ma vede probabilmente che tanta strada ancora resta da percorrere, in questo come nell'affermazione della propria sessualità, per una giovane donna che ha da poco scoperto di essere bisessuale e non sa come maneggiare la cosa.


Sara Valentina Di Palma
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I Salvemini e il fascismo
“Gli affetti di Gaetano Salvemini alla prova dei fascismi” è il sottotitolo del recente lavoro della giovane ricercatrice Filomena Fantarella, pubblicato dall’editore Donzelli, il cui titolo è Un figlio per nemico.
La ricerca, frutto del lavoro negli archivi di quattro Paesi, ricostruisce con estrema cura una vicenda, non del tutto sconosciuta ma certamente poco nota, soprattutto in alcuni aspetti privati e familiari, che attraversò buona parte della vita di Salvemini e che ebbe una tragica conclusione.


Valentino Baldacci
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