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18 Gennaio 2019 - 12 Shevat 5779
PAGINE EBRAICHE 24
ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav

Alberto Sermoneta, rabbino
Una riflessione sulla par"C’è forse il Signore in mezzo a noi o no?”, dopo una serie di grandi segni che l’Eterno manda al popolo: segni che vanno dalla liberazione dall’Egitto, al passaggio del Mar Rosso; dalle acque che da imbevibili perché amare divengono potabili, alla manna che scende dal cielo sul deserto per sfamare il popolo, essi tornano a lamentarsi nuovamente contro D-o e Moshè perché hanno sete.
 
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Gadi
Luzzatto
Voghera,
direttore
Fondazione CDEC
Un bel romanzo, quando è veramente bello, va recensito. Se poi quelle pagine hanno a che vedere con questo tempo di transizione, in cui le costruzioni di identità nazionali ed etniche teorizzate e inconsistenti sembrano prevalere sulla ricerca di senso e sulla conoscenza della storia, il ragionarci su diventa quasi un obbligo, un servizio civile. Sorprende quindi che il libro di Federico Maria Sardelli, L’affare Vivaldi (Sellerio, 2015) sia passato relativamente sotto silenzio. E sì che se ne è fatta anche una riduzione teatrale, che conosce un certo successo.
 
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Il piano di Trump
Su La Stampa vengono presentate alcune indiscrezioni relative al piano di pace tra israeliani e palestinesi dell’amministrazione Trump diventate di pubblico dominio nelle scorse ore. Il piano, si legge, prevede “un massiccio allargamento delle zone A e B della Cisgiordania, quelle sotto controllo parziale o totale dei palestinesi, e questo dovrebbe portate alla nascita di uno Stato palestinese sul 90 per cento della Cisgiordania”. Israele conserverà gli insediamenti costruiti lungo la frontiera del 1967 “ma dovrà evacuare o congelare quelli all’interno”. In cambio “otterrà la sovranità sulla Città vecchia di Gerusalemme e sulla Spianata delle moschee, che però sarà gestita in accordo con la Giordania e forse altri Stati arabi”. Per La Stampa, “un piano destinato a scontentare tutti”.

Su Repubblica si parla del recente raduno di Forza Nuova a Latina, anche attraverso le parole del suo leader Roberto Fiore. Nel comizio non sono mancati riferimenti all’attuale assetto di governo. “Salvini – ha detto Fiore – è una persona che ha portato la Lega a un alto livello. Ritengo che quello che sta facendo contribuisca a spostare gli italiani verso posizioni buone. Ma quando si arriva allo scontro col sistema o hai una classe pretoriana, le camicie nere insomma, o sei destinato a perdere. L’unica idea che resta in piedi è così la nostra”. Afferma invece Marine Le Pen, leader dell’ultradestra francese, in un colloquio con il Corriere: “Quando il presidente della Commissione europea non sarà più Juncker ma una personalità espressione delle idee mie e di Salvini, la vita dei cittadini migliorerà”.
 
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  davar
la visita del presidente del consiglio
Il Premier Conte in sinagoga:

"Ebraismo ha irradiato cultura"
Il ricordo della devastazione della Shoah, a pochi giorni dalle cerimonie per il 27 gennaio. Il coraggio dei sopravvissuti, voce ancora viva del presente ed esempio per il futuro. Ma anche la ferita del 9 ottobre 1982, giorno dell’attentato palestinese durante il quale restò ucciso il piccolo Stefano Gaj Taché.
“Dobbiamo trarre insegnamento dal passato e saper cogliere i segnali che vediamo oggi. Segnali di un progressivo degrado contro il quale è necessario porre un argine”. Così il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, oggi in visita al Tempio Maggiore di Roma. Ad accoglierlo in questa visita, che il Premier ha definito “emozionante”, la Presidente della Comunità ebraica Ruth Dureghello, il rabbino capo rav Riccardo Di Segni e la Presidente UCEI Noemi Di Segni.
In un discorso segnato da alcune colte citazioni letterarie, da Il mondo di ieri di Stefan Zweig a Educazione europea di Romain Gary, il Presidente Conte ha assicurato massimo impegno per la libertà religiosa e contro ogni intolleranza. Anche nel segno “dell’immenso patrimonio dell’ebraismo, che ha irradiato la cultura e ogni campo”. L’antisemitismo, ha sottolineato, “è il rifiuto stesso dei valori europei”.


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il presidente mattarella a berlino
"Memoriale ci insegna libertà"
Lo scorrere del tempo affida sempre più a questi luoghi il cruciale compito di custodire la memoria della barbarie, monito permanente affinché ciò che è accaduto non debba mai più ripetersi. Confido che le coscienze delle nuove generazioni possano trarre dalla visita a questo memoriale nuova e convinta ispirazione per un futuro migliore e libero da tali mostruose atrocità”.
Questo il messaggio lasciato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel libro del memoriale degli ebrei assassinati in Europa a Berlino, dove è oggi in visita di Stato. Il Presidente ha anche deposto una corona.
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la campagna social #weremember
Ricordare, nel segno di Wiesel
Mentre proseguono in tutto il mondo le iniziative legate al Giorno della Memoria e al significato di commemorare le vittime della Shoah, un passo significativo dal punto di vista legislativo arriva dagli Stati Uniti. Il Congresso ha infatti recentemente approvato l’Elie Wiesel Genocide and Atrocities Prevention Act, un atto volto a migliorare la risposta degli Stati Uniti davanti alle atrocità di massa.
“Non possiamo rimanere in silenzio davanti alle crescenti minacce di terrorismo, razzismo, xenofobia e antisemitismo” ha commentato il presidente del World Jewish Congress Ronald Lauder, ricordando la campagna social #WeRemember cui ha aderito l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Un’iniziativa per dare un segnale che le parole di Testimoni come Wiesel non saranno dimenticate.
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l'agenda sul sito ucei
Dal Quirinale alla Run for Mem, le iniziative per il ricordo 
Cerimonie solenni, mostre, convegni, incontri con i giovani nel segno di un ricordo vivo e consapevole. Dalla cerimonia solenne al Quirinale assieme al Capo dello Stato alla Run for Mem, la corsa per un ricordo consapevole. Sul sito UCEI gli appuntamenti più significativi del Giorno della Memoria 2019.


la biennale che si inaugura domenica
Ostia, l'arte per la Memoria
Dieci anni di pietre d’inciampo a Roma. E decima edizione della biennale di Arte in Memoria alla sinagoga di Ostia Antica.
La biennale, dove come tradizione artisti di statura internazionale sono stati invitati a creare lavori sul tema della Memoria appositamente pensati per quello spazio, avrà come protagonisti Ruth Beraha (Milano, 1986), Norbert Hinterberger (Altmünster, Austria, 1949), Zbigniew Libera (Pabianice, Polonia, 1959) e Karyn Olivier (Trinidad e Tobago, 1968). Grandi installazioni collocate negli spazi della sinagoga faranno vivere quel luogo così antico e suggestivo.
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l'iniziativa a formello
Memoria, i giovani protagonisti
Nuove iniziative per la consapevolezza e per la diffusione di valori positivi organizzate dall'associazione Il Melograno a Formello. Attiva da molti anni in questo ambito, l'associazione ha elaborato un momento di confronto con la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello. Un evento, promosso in collaborazione con l'Istituto Comprensivo “Rossellini” e l'amministrazione comunale, che ha l'obiettivo di "ricordare gli orrori dell'ultima guerra mondiale, lo sterminio di sei milioni di ebrei e allo stesso tempo lasciare il testimone ai ragazzi in vista della costruzione di un futuro migliore".
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sorgente di vita 
Il canto libero delle donne
“Sono molto commossa e per me è molto difficile perché tutti i ricordi del passato mi tornano in mente”. Sono le parole di Aviva Bar–On, arrivata da Israele, sopravvissuta al campo di Terezin, ospite d’onore al concerto “Libero è il mio canto” promosso dall’UCEI e dedicato alla musica delle donne prigioniere nei campi di concentramento.
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pilpul
La storia è casa nostra
Come si preserva la libertà di stampa? Cosa pensa delle leggi razziali? Quale forma di governo è preferibile? Se potesse esprimersi in tutta sincerità cosa direbbe di Salvini? Dirigere la Stampa era il suo sogno nel cassetto?
Un gruppo di bambini e ragazzini dai 6 ai 13 anni non fa sconti a nessuno, e il fuoco di fila di domande a cui è stato sottoposto due giorni fa Maurizio Molinari era piuttosto insidioso (e, diciamolo, anche divertente). Il direttore della Stampa è stato al gioco, rispondendo in modo chiaro a tutte le domande.
Il dialogo è avvenuto in occasione della presentazione della guida “ISTORETO è casa nostra”, redatta collettivamente dai ragazzini dell’Atelier Héritage, un laboratorio multietnico per bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie dedicato alla conoscenza attiva ed alla fruizione consapevole del patrimonio culturale


Anna Segre, insegnante
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Dalle parole ai fatti
Sarebbe interessante comprendere per quale ragione qualcuno possa arrivare a scrivere una lettera di minacce a un giornalista perché, secondo l’autore, troppo “ostile” nei confronti dell’attuale governo in carica. Sarebbe interessante comprendere come sia possibile che lo stesso autore, oltre a varie frasi deliranti, possa firmare la propria lettera con una svastica al contrario e un “boia chi molla”, e contemporaneamente appoggiare il cosiddetto “governo del cambiamento”. 

Francesco Moises Bassano
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