 Alberto Sermoneta, rabbino
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Una
riflessione sulla par"C’è forse il Signore in mezzo a noi o no?”, dopo
una serie di grandi segni che l’Eterno manda al popolo: segni che vanno
dalla liberazione dall’Egitto, al passaggio del Mar Rosso; dalle acque
che da imbevibili perché amare divengono potabili, alla manna che
scende dal cielo sul deserto per sfamare il popolo, essi tornano a
lamentarsi nuovamente contro D-o e Moshè perché hanno sete.
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Gadi
Luzzatto
Voghera, direttore
Fondazione CDEC
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Un
bel romanzo, quando è veramente bello, va recensito. Se poi quelle
pagine hanno a che vedere con questo tempo di transizione, in cui le
costruzioni di identità nazionali ed etniche teorizzate e inconsistenti
sembrano prevalere sulla ricerca di senso e sulla conoscenza della
storia, il ragionarci su diventa quasi un obbligo, un servizio civile.
Sorprende quindi che il libro di Federico Maria Sardelli, L’affare
Vivaldi (Sellerio, 2015) sia passato relativamente sotto silenzio. E sì
che se ne è fatta anche una riduzione teatrale, che conosce un certo
successo.
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Il piano di Trump
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Su
La Stampa vengono presentate alcune indiscrezioni relative al piano di
pace tra israeliani e palestinesi dell’amministrazione Trump diventate
di pubblico dominio nelle scorse ore. Il piano, si legge, prevede “un
massiccio allargamento delle zone A e B della Cisgiordania, quelle
sotto controllo parziale o totale dei palestinesi, e questo dovrebbe
portate alla nascita di uno Stato palestinese sul 90 per cento della
Cisgiordania”. Israele conserverà gli insediamenti costruiti lungo la
frontiera del 1967 “ma dovrà evacuare o congelare quelli all’interno”.
In cambio “otterrà la sovranità sulla Città vecchia di Gerusalemme e
sulla Spianata delle moschee, che però sarà gestita in accordo con la
Giordania e forse altri Stati arabi”. Per La Stampa, “un piano
destinato a scontentare tutti”.
Su Repubblica si parla del recente raduno di Forza Nuova a Latina,
anche attraverso le parole del suo leader Roberto Fiore. Nel comizio
non sono mancati riferimenti all’attuale assetto di governo. “Salvini –
ha detto Fiore – è una persona che ha portato la Lega a un alto
livello. Ritengo che quello che sta facendo contribuisca a spostare gli
italiani verso posizioni buone. Ma quando si arriva allo scontro col
sistema o hai una classe pretoriana, le camicie nere insomma, o sei
destinato a perdere. L’unica idea che resta in piedi è così la nostra”.
Afferma invece Marine Le Pen, leader dell’ultradestra francese, in un
colloquio con il Corriere: “Quando il presidente della Commissione
europea non sarà più Juncker ma una personalità espressione delle idee
mie e di Salvini, la vita dei cittadini migliorerà”.
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la visita del presidente del consiglio Il Premier Conte in sinagoga:
"Ebraismo ha irradiato cultura"
Il
ricordo della devastazione della Shoah, a pochi giorni dalle cerimonie
per il 27 gennaio. Il coraggio dei sopravvissuti, voce ancora viva del
presente ed esempio per il futuro. Ma anche la ferita del 9 ottobre
1982, giorno dell’attentato palestinese durante il quale restò ucciso
il piccolo Stefano Gaj Taché.
“Dobbiamo trarre insegnamento dal passato e saper cogliere i segnali
che vediamo oggi. Segnali di un progressivo degrado contro il quale è
necessario porre un argine”. Così il Presidente del Consiglio Giuseppe
Conte, oggi in visita al Tempio Maggiore di Roma. Ad accoglierlo in
questa visita, che il Premier ha definito “emozionante”, la Presidente
della Comunità ebraica Ruth Dureghello, il rabbino capo rav Riccardo Di
Segni e la Presidente UCEI Noemi Di Segni.
In un discorso segnato da alcune colte citazioni letterarie, da Il
mondo di ieri di Stefan Zweig a Educazione europea di Romain Gary, il
Presidente Conte ha assicurato massimo impegno per la libertà religiosa
e contro ogni intolleranza. Anche nel segno “dell’immenso patrimonio
dell’ebraismo, che ha irradiato la cultura e ogni campo”.
L’antisemitismo, ha sottolineato, “è il rifiuto stesso dei valori
europei”.
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l'agenda sul sito ucei
Dal Quirinale alla Run for Mem, le iniziative per il ricordo
Cerimonie
solenni, mostre, convegni, incontri con i giovani nel segno di un
ricordo vivo e consapevole. Dalla cerimonia solenne al Quirinale
assieme al Capo dello Stato alla Run for Mem, la corsa per un ricordo
consapevole. Sul sito UCEI gli appuntamenti più significativi del Giorno della Memoria 2019.
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la biennale che si inaugura domenica Ostia, l'arte per la Memoria
Dieci anni di pietre d’inciampo a Roma. E decima edizione della biennale di Arte in Memoria alla sinagoga di Ostia Antica.
La biennale, dove come tradizione artisti di statura internazionale
sono stati invitati a creare lavori sul tema della Memoria
appositamente pensati per quello spazio, avrà come protagonisti Ruth
Beraha (Milano, 1986), Norbert Hinterberger (Altmünster, Austria,
1949), Zbigniew Libera (Pabianice, Polonia, 1959) e Karyn Olivier
(Trinidad e Tobago, 1968). Grandi installazioni collocate negli spazi
della sinagoga faranno vivere quel luogo così antico e suggestivo. Leggi
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La storia è casa nostra
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Come
si preserva la libertà di stampa? Cosa pensa delle leggi razziali?
Quale forma di governo è preferibile? Se potesse esprimersi in tutta
sincerità cosa direbbe di Salvini? Dirigere la Stampa era il suo sogno
nel cassetto?
Un gruppo di bambini e ragazzini dai 6 ai 13 anni non fa sconti a
nessuno, e il fuoco di fila di domande a cui è stato sottoposto due
giorni fa Maurizio Molinari era piuttosto insidioso (e, diciamolo,
anche divertente). Il direttore della Stampa è stato al gioco,
rispondendo in modo chiaro a tutte le domande.
Il dialogo è avvenuto in occasione della presentazione della guida
“ISTORETO è casa nostra”, redatta collettivamente dai ragazzini
dell’Atelier Héritage, un laboratorio multietnico per bambini e ragazzi
delle scuole elementari e medie dedicato alla conoscenza attiva ed alla
fruizione consapevole del patrimonio culturale
Anna Segre, insegnante
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Dalle parole ai fatti
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Sarebbe
interessante comprendere per quale ragione qualcuno possa arrivare a
scrivere una lettera di minacce a un giornalista perché, secondo
l’autore, troppo “ostile” nei confronti dell’attuale governo in carica.
Sarebbe interessante comprendere come sia possibile che lo stesso
autore, oltre a varie frasi deliranti, possa firmare la propria lettera
con una svastica al contrario e un “boia chi molla”, e
contemporaneamente appoggiare il cosiddetto “governo del
cambiamento”.
Francesco Moises Bassano
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