Michael Ascoli, rabbino | Un
curioso insegnamento talmudico sostiene che perfino il Signore abbia
qualcosa, per così dire, da espiare. In una certa misura infatti, il
sacrificio che il popolo ebraico porta ad ogni capo-mese è di
“espiazione per il Signore perché Egli ha ridimensionato la luna” (TB,
Chullìn 60b).
| |
Leggi
|
Dario
Calimani,
Università di Venezia
|
Si
sta avvicinando il giorno (il mese) della Memoria e i programmi sono
saturi, di nomi e di eventi. Una sovraesposizione che, nell'aria che si
respira, dovrebbe destare qualche preoccupazione e richiederebbe
sicuramente una pausa di riflessione.
Tutti presi dal ricordo del passato si rischia di minimizzare il
presente e i segnali drammatici che ne stiamo ricevendo ormai da un po'
di tempo. Giorni fa, in Piazza Argentina a Roma, un'amica, ferma
davanti alla vetrina di Feltrinelli, viene avvicinata da un cretino con
svastica tatuata sul braccio che le sputa in faccia. La colpa della
malcapitata amica: avere al braccio una borsa di tela con stampate
delle lettere in ebraico. Certo, non accade tutti i giorni a ciascuno
di noi di farci sputare in faccia, ma sta capitando, e la cosa è grave,
non va sottovalutata. Speriamo che le telecamere abbiano fatto il loro
dovere, e che lo facciano anche le forze dell'ordine e il ministro
dell'Interno.
|
|
Leggi
|
|
Il senatore Cinque Stelle le deliranti tesi antisemite
|
Condanna
unanime sui quotidiani di oggi per il senatore del Movimento Cinque
Stelle Elio Lanutti, che, come denunciato ieri dal Portale
dell’ebraismo italiano moked.it, aveva rilanciato sui social network le
più bieche tesi antisemite. Come ricordano Corriere della Sera e
Repubblica, moked ha condannato il delirante post di Lanutti, che
richiamava la secolare menzogna dei Savi Anziani di Sion. “Vergogna.
Siamo veramente a un punto grave, orribile”, denuncia il deputato Pd
Emanuele Fiano mentre in serata arriva la presa di distanza del
vicepremier Luigi Di Maio: “Come vicepresidente del Consiglio e capo
politico del M5S prendo le distanze, e con me tutto il Movimento, dalle
considerazioni del senatore Elio Lannutti”, non nuovo a queste tesi,
ricorda Repubblica. “Ci mancherebbe altro che non prendeva le distanze.
Per me la scelta è una sola: non si può restare nel medesimo gruppo di
uno che dice un’enormità del genere. Il tema è vedere cosa faranno i
colleghi di Lannutti. Non è che possono trattarla come una divisione su
una questione qualsiasi. Che diranno?”, sottolinea il direttore de La 7
Enrico Mentana, intervistato dal Fatto Quotidiano.
Napoli dica no al boicottaggio antisemita. Proteste della presidente
dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni e della
presidente Comunità ebraica di Napoli Lydia Schapirer – riportate da
Repubblica Napoli e Corriere del Mezzogiorno – rispetto alla
manifestazione a sostegno della causa palestinese con la partecipazione
di Bds, “una rete internazionale che sostiene il boicottaggio dello
Stato ebraico e le cui posizioni sono molto spesso caratterizzate da un
aperto e viscerale antisemitismo” a cui l’amministrazione guidata dal
sindaco De Magistris ha concesso le sale del Maschio Angioino.
Andra e Tatiana Bucci, le sorelle e l’orrore di Auschwitz. “Giocavamo
fuori dalla baracca a palle di neve, davanti a cumuli di cadaveri
bianchissimi. I nazisti buttavano sopra i corpi la calce per il puzzo e
perché avevano il terrore delle epidemie”, è il racconto di Andra e
Tatiana Bucci – riportato oggi dal Corriere – agli oltre cento giovani
che hanno partecipato al viaggio della Memoria organizzato da Miur e
UCEI.
|
|
Leggi
|
|
|
|
qui milano - la testimonianza alla scala
Liliana Segre: "Vi parlo da nonna Lottate in nome della vita"
Un
lungo applauso accoglie la senatrice a vita Liliana Segre al momento
del suo arrivo sul palco del Teatro alla Scala di Milano. Nella sua
voce, l'emozione di essere “dall'altra parte nella mia amatissima
Scala, non tra il pubblico ma sul palco”. La scena oggi è sua:
centinaia di persone, tra cui tantissimi giovani, ascoltano in totale
silenzio la sua Testimonianza, per poi tributarle di nuovo un lungo,
lunghissimo applauso. Tutta la sala in piedi, toccata dalle sue parole:
“la vostra nonna ideale”, come ama definirsi. “Ascoltatela bene perché
Liliana ci ricorda che la libertà non è uno stato di natura”, ricorda
in apertura il direttore de La 7 Enrico Mentana, al fianco della
senatrice sul palco. Prima della testimonianza, il saluto della
vicesindaco Anna Scavuzzo e del presidente dell'Anpi provinciale di
Milano Roberto Cenati. Proprio l'Anpi Milano (e la sua sezione alla
Scala) assieme all'associazione Figli della Shoah hanno promosso e
organizzato l'incontro. Leggi
|
qui firenze - il confronto agli uffizi
"L’arte, un segno di Memoria"
Nel
gennaio del 2016, l’esordio fu con una giornata di studi dedicata a
Cesare Fasola e al suo ruolo di custode del patrimonio del museo e
della Comunità ebraica fiorentina durante la guerra. Nel 2017, una
iniziativa fu invece dedicata a Giorgio Castelfranco nelle vesti di
“curatore, mecenate, difensore d’arte”. Nel 2018, l’omaggio (con
svelamento di due targhe) a Carlo Levi. Oggi un confronto su “L’arte
come memoria” e l’identità di “sommersi” o “salvati” di alcuni artisti
che hanno incontrato la barbarie del Novecento. Da Italo Josz a Max
Liebermann, da Llewellyn Lloyd a Mariette Lydis, da Adriana Pincherle a
Heinrich Rauchinger. Fra le opere esposte proprio un autoritratto della
Pincherle, che fu sorella dello scrittore Alberto Moravia, intitolato
"Piacere di conoscerci". Le stesse parole scelte per scandire una
campagna di comunicazione e di immagine di prossima realizzazione
voluta dall'UCEI.
Una mattinata di racconto, quella svoltasi stamane alle Gallerie degli
Uffizi, che è stata rivolta principalmente alle scuole. Dopo i saluti
istituzionali del padrone di casa, il Direttore Eike Schmidt, della
Presidente UCEI Noemi Di Segni, del Consigliere dell’Istituto Storico
Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea Valeria Galimi e del
Presidente dell’Aned Alessio Ducci, tre relazioni hanno messo a fuoco
il tema principale. A prendere la parola Claudio Di Benedetto,
Coordinatore della Divisione Collezioni e servizi delle Gallerie, che
illustrando in particolare le figure di José, Liebermann, Lydis e
Rauchinger ha parlato di Memoria “come lettura del presente”. Leggi
|
qui ferrara - la presentazione al meis
Vogelmann, biografia d'un padre
Ha
parlato in un bookshop gremito di giovani, Daniel Vogelmann, ospite a
Ferrara del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah per il
Giorno della Memoria.
Davanti agli studenti di un paio di licei cittadini ha sfogliato le
pagine della sua “Piccola autobiografia di mio padre”, un “libro
piccolo solo per il numero di pagine – come ha sottolineato il
Presidente del MEIS, Dario Disegni –, ma straordinario. Perché aiuta a
capire la tragedia della Shoah, a coglierne l’enormità attraverso le
microstorie delle persone, delle famiglie, come ha scritto anche la
senatrice Liliana Segre”.
E le parole con cui Disegni introduce Vogelmann si venano di emozione,
quando ricorda il legame familiare che li unisce: “Tra le istantanee
che ho davanti agli occhi, c’è quella che compare nella seconda pagina
del libro di Daniel, con Annetta e Sissel, la moglie e la figlia di suo
padre Schulim, entrambe uccise ad Auschwitz. Leggi
|
Summa divisio |
Su
Destra e Sinistra si è tanto scritto e, da ultimo, si era cimentato
Norberto Bobbio con un suo elegantissimo saggio. Volendo celiare,
potrei dire che è di sinistra chi vorrebbe aiutare i diseredati ma, non
riuscendoci, si accontenta di aiutare se stesso, mentre chi è di destra
ama così tanto i poveri che li moltiplicherebbe all'infinito.
Emanuele Calò
Leggi
|
Mino e Rosa Segre |
A
Torino l'artista Gunter Demnig ha posto 15 nuove pietre di inciampo. In
città il totale delle Stolpersteine, progetto curato da Museo Diffuso -
Comunità ebraica di Torino - Goethe Institut Turin - A.N.E.D. con il
sostegno di Istoreto, Città di Torino e Consiglio Regionale del
Piemonte, sale così a 108. Lascio il mio spazio odierno a un intervento
dell'insegnante Eva Vitali, che racconta la storia di Mino e Rosa
Segre, ex allievi del Liceo Berti morti nella Shoah e ricordati adesso
da due Pietre d'inciampo davanti al loro Liceo, e si sofferma sulla
appassionata ricerca che studenti di oggi hanno dedicato a due studenti
di allora.
David Sorani
Con la posa delle Pietre di inciampo per Rosa e Abra(Mino) Segre
davanti alla scuola in cui hanno studiato si è concluso, per il
momento, un appassionante lavoro di ricerca iniziato due anni fa
nell’archivio storico del Liceo Berti di Torino.
Eva Vitali, insegnante Liceo Berti di Torino
Leggi
|
|
|