Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui         25 marzo 2019 - 18 Adar II 5779
LA NOMINA DA PARTE DEL MINISTERO DEI BENI CULTURALI

Centenario Primo Levi, Dario Disegni alla guida
del comitato nazionale per le celebrazioni

Si è insediato ufficialmente in queste ore il Comitato Nazionale per le Celebrazioni Centenario della nascita di Primo Levi. A presiederlo sarà Dario Disegni, presidente del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, della Comunità ebraica di Torino e della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia. L’annuncio è stato dato nelle scorse ore a Roma dal Ministero per i beni e le attività culturali, alla presenza del sottosegretario Lucia Borgonzoni. Tante le iniziative in Italia e all’estero che andranno a costruire il programma per diffondere e promuovere la lezione civile e morale di Primo Levi, “il cui inesauribile insegnamento rappresenta oggi più che mai un fondamentale punto di riferimento per la nostra società” ha rilevato Disegni. Quest’ultimo potrà contare su un comitato composto da autorevoli esperti: da Alberto Cavaglion, docente di Storia dell’Ebraismo presso l’Università di Firenze, a Fabio Levi, direttore del Centro Internazionale di Studi Primo Levi; dagli storici Marco Belpoliti e Anna Bravo alla senatrice a vita Liliana Segre, fino all’italianista Robert Gordon e al figlio di Primo Levi, Renzo. Segretario e tesoriere del Comitato sarà il commercialista Mario Montalcini.
LA CERIMONIA NEL 75ESIMO ANNIVERSARIO

Fosse Ardeatine, Roma non dimentica

La prima cerimonia senza Rosetta Stame. È un vuoto che si avverte in modo tangibile, in questo 75esimo anniversario dall’eccidio delle Fosse Ardeatine che come ogni anno è stato ricordato, in forma solenne, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella.
La recente scomparsa della donna che a lungo è stata alla guida dell’associazione dei familiari delle vittime è un lutto ancora fresco per la comunità di associazioni, scolaresche e comuni cittadini che ogni anno si ritrova a ricordare in questa sede gli orrori del 24 marzo 1944.
Ad Aladino Lombardi, segretario dell’Anfim, chiamato anche quest’anno a leggere uno ad uno i nomi delle 335 vittime, si incrina la voce: “Ho sempre letto questa lista con amore, oggi lo faccio con dolore”. Mentre è il rabbino capo rav Riccardo Di Segni, con accanto il rav Alberto Funaro, a recitare un salmo e il Kaddish per le molte vite ebraiche spezzate nell’eccidio.
Presenti alla cerimonia le più alte cariche dello Stato e diversi esponenti dell’ebraismo italiano e romano (per l’UCEI il vicepresidente Giorgio Mortara, che insieme tra gli altri alla viceambasciatrice Ofra Farhi ha reso un omaggio privato in memoria del medico Attilio Ascarelli). 
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LA REAZIONE DI ISRAELE DOPO L'ULTIMO ATTACCO 

"Ad Hamas risponderemo con la forza"

Dopo il razzo palestinese che ha distrutto una casa nei pressi di Kfar Saba (nord di Tel Aviv), ferendo sette persone, le autorità militari hanno incontrato i rappresentanti delle comunità intorno alla Striscia di Gaza e avvisato dell’imminente risposta contro l’enclave governato dai terroristi di Hamas. Alti funzionari israeliani hanno spiegato ai giornalisti locali che è in preparazione una forte azione contro Gaza come reazione al missile che questa mattina all’alba ha messo in allarme il paese intero.
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IL TITOLO DI GIUSTO TRA LE NAZIONI AI CONTI GYULAI

Bratislava, una storia di coraggio

LAgosto del 1944. Sono i giorni della spietata repressione nazista, a Bratislava e dintorni. Per gli ebrei costretti alla clandestinità sono ben poche le porte ad aprirsi. Una rara eccezione è quella del palazzo dei conti Stefan ed Elisabeth Gyulai, che accolgono nella loro proprietà la famiglia Fischer. Una storia di coraggio a lieto fine, riconosciuta dallo Yad Vashem con l’attribuzione del titolo di “Giusti tra le nazioni” in memoria dei coniugi Gyulai. Quest’oggi, nella cornice del Centro Ebraico Il Pitigliani di Roma, la consegna ufficiale dell’attestato ai discendenti nel corso di una cerimonia segnata, come spesso accade in circostanze analoghe, da forti emozioni. Presenti tra gli altri i sei capofamiglia Gyulai (tutti nipoti dei Giusti) residenti in Italia, con rispettivi familiari, Avri Fischer (con moglie, figli e familiari), figlio dei salvati David Fischer e Lily Perl. 
 

 
ERETZ
Gerusalemme-Tel Aviv, un treno per unire il paese


Rassegna stampa

Minaccia
da Gaza

Sette persone, tra cui dei bambini, sono rimaste ferite nell’area centrale d’Israele a causa di un razzo sparato dalla Striscia di Gaza nelle prime ore del mattino. Il razzo ha colpito un edificio residenziale – che si trova nel Moshav Mishmeret, nei pressi di Kfar Saba (a nord di Tel Aviv) – facendolo praticamente crollare. “Risponderemo con forza”, ha dichiarato il Primo ministro d’Israele Benjamin Netanyahu che ha deciso di accorciare la sua visita negli Stati Uniti e tornare in Israele dopo l’incontro con il presidente Usa Donald Trump.
Il coordinatore delle attività governative nei territori ha annunciato la chiusura dei valichi di Erez e Kerem Shalom fino a nuovo avviso. È stato inoltre deciso di ridurre la zona di pesca nella Striscia.

La firma sul Golan e la decisione di Bucarest. il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha annunciato che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, potrebbe riconoscere la sovranità israeliana sulle Alture del Golan già oggi, con un atto ufficiale (Giornale). Intanto, la Romania ha dichiarato di voler seguire l’esempio di Trump e spostare la propria ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme. “È il primo Paese europeo a farlo, – scrive La Stampa – Netanyahu spera che apra la strada a Est, a cominciare dall’Ungheria. Resta l’opposizione di Bruxelles. Già a maggio, quando c’era stato il trasferimento di quella americana, l’Alto rappresentate Federica Mogherini aveva avvertito che non lo «considerava saggio» e che lite non avrebbe seguito”. “La questione dei rapporti con lo Stato ebraico è una costante romena. – scrive il Corriere – Qui prima del nazismo viveva la terza comunità ebraica d’Europa. Qui nacque il primo teatro europeo in yiddish. E archiviati l’antisemitismo anni 20 di Codreanu o gli equilibrismi di Ceausescu, unico leader comunista a permettere un’ambasciata a Tel Aviv e insieme una rappresentanza Olp a Bucarest, la Romania è sempre stata favorevole alla soluzione dei due Stati”.

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QUI ANCONA - LA CONFERENZA

"Armeni, storica vicinanza"

Nel quadro delle attività promosse dalla Comunità ebraica di Ancona con lo scopo di diffondere la cultura ebraica sia all’interno di essa che all’esterno, e farci quindi conoscere sempre di più come diffusori di conoscenza, recentemente è stata nostra ospite la nota scrittrice di origine armena Antonia Arslan.

Marco Ascoli Marchetti,
presidente Comunità ebraica di Ancona
 
QUI CASALE - L'INCONTRO

Ottolenghi, storia di una vita

Un pomeriggio nel segno della storia della Comunità ebraica di Casale Monferrato per raccontare, attraverso le vicende del suo testimone più rappresentativo, quella che il vicepresidente Elio Carmi definisce “restanza”: cioè la capacità non di piegarsi di fronte agli eventi e di fare resistenza appunto restando sui luoghi delle proprie origini.
È la storia di Giorgio Ottolenghi, presidente della Comunità dal dopoguerra ad oggi, un “dittatore” come lui stesso si definisce scherzando sul suo caso, unico in Italia, di longevità della carica.   

L'INIZIATIVA UGEI A MILANO 

Purim, una festa per i giovani


Lo scorso weekend l’Ugei ha organizzato uno shabbaton di Purim a Milano in collaborazione con l’assessorato ai giovani della Comunità ebraica. Riscontri positivi dall'evento, soprattutto per l’interesse e l’entusiasmo dei giovani ebrei milanesi a partecipare a future attività.
 
DOPO I FATTI DI PRATO 

Estrema destra, i segnali che preoccupano

Applicazione delle leggi dello Stato contro i movimenti neofascisti, contro chi inneggia a Mussolini e lancia strali antisemiti. È quanto chiedono molte voci del mondo ebraico e non dopo l’ennesimo fatto di cronaca con protagonisti estremisti di destra. Come noto, un gruppo di fascisti di Forza Nuova lo scorso sabato ha insultato il giornalista Gad Lerner (cui è andato in un messaggio la solidarietà della Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni)
INFORMAZIONE - INTERNATIONAL EDITION  

Fiume inciampa nel ricordo 

Sull’edizione di questa settimana di Pagine Ebraiche International, la notizia che le sorelle Bucci, tra i pochissimi bambini sopravvissuti ad Auschwitz, torneranno a Fiume nei prossimi giorni per partecipare alla posa di nove Pietre d’Inciampo dedicate al ricordo dei loro famigliari. Prosegue invece il viaggio del ciclista della Memoria Giovanni Bloisi per sensibilizzare l’opinione pubblica ai temi legati a quanto accaduto durante la Shoah e la seconda guerra mondiale: questa volta Bloisi si prepara a pedalare per onorare la figura del Capitano Enrico Levi, che oltre a partecipare alla Liberazione della penisola fu anche un protagonista dell’aliyah bet, e poi nella vita del neonato Stato d’Israele.
A denunciare invece il modo in cui legittime ragioni di rabbia sociale vengono usate per implementare politiche pericolose è lo storico sociale delle idee David Bidussa nella sua riflessione in pilpul che fa riferimento a un incontro sui cento anni dalla fondazione del Partito fascista con la partecipazione di Antonio Scurati.
 
Quelle leggi da applicare
Possiamo accettare che qualcuno sia insultato al grido di “ebreo”? Possiamo noi ebrei, individui o istituzioni, lasciar passare sotto silenzio un atto di aperto antisemitismo come questo? Quello che è successo a Prato a Gad Lerner, però, richiede una netta condanna non solo da parte del mondo ebraico, direttamente tirato in ballo, ma anche di tutti coloro che hanno a cuore le sorti della nostra democrazia.
Anna Foa, storica
 
Oltremare - Farfalle
Sveglia come al solito alle 5.55 (hamsa, cinque, porta bene) e la radio invece di recitare lo Shemà come ogni mattina prima delle notizie delle sei parla di un missile che pochi minuti prima ha colpito una casa nel centro di Israele. Casa sfasciata, feriti di ogni età per fortuna non gravi. Un altro errore? Sarà davvero il caso che qualcuno tolga le dita di questi terroristi della domenica (pardon, del lunedì) dai bottoni rossi con scritto “fire”, e in fretta. Se no poi tutto il mondo condannerà Israele per aver raso al suolo palazzi e bunker di Hamas o di altre compagnie di pessime merende. E pensare che questa settimana volevo parlare di farfalle.
Daniela Fubini, Tel Aviv
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Controvento - Le stelle del cervello
Inbal Goshen, giovane e brillante neuroscienziata del Edmond and Lily Safra Center for Brain Sciences (ELSC) presso la Hebrew University of Jerusalem, definisce gli astrociti, così chiamati per la loro forma stellare, le Cenerentole del cervello.
Fino a pochi anni fa non erano presi in considerazione, parte di quella informe materia collosa, la glia, che circonda i neuroni e li sorregge come una impalcatura. Oggi invece le ricerche si stanno focalizzando sempre di più su queste particelle simili alla stella marine
Viviana Kasam
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