Israele, sette persone ferite
dall’ennesimo razzo da Gaza

rassegnaSette persone, tra cui dei bambini, sono rimaste ferite nell’area centrale d’Israele a causa di un razzo sparato dalla Striscia di Gaza nelle prime ore del mattino. Il razzo ha colpito un edificio residenziale – che si trova nel Moshav Mishmeret, nei pressi di Kfar Saba (a nord di Tel Aviv) – facendolo praticamente crollare. “Risponderemo con forza”, ha dichiarato il Primo ministro d’Israele Benjamin Netanyahu che ha deciso di accorciare la sua visita negli Stati Uniti e tornare in Israele dopo l’incontro con il presidente Usa Donald Trump.
Il coordinatore delle attività governative nei territori ha annunciato la chiusura dei valichi di Erez e Kerem Shalom fino a nuovo avviso. È stato inoltre deciso di ridurre la zona di pesca nella Striscia di Gaza.

La firma sul Golan e la decisione di Bucarest. il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha annunciato che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, potrebbe riconoscere la sovranità israeliana sulle Alture del Golan già oggi, con un atto ufficiale (Giornale). Intanto, la Romania ha dichiarato di voler seguire l’esempio di Trump e spostare la propria ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme. “È il primo Paese europeo a farlo, – scrive La Stampa – Netanyahu spera che apra la strada a Est, a cominciare dall’Ungheria. Resta l’opposizione di Bruxelles. Già a maggio, quando c’era stato il trasferimento di quella americana, l’Alto rappresentate Federica Mogherini aveva avvertito che non lo «considerava saggio» e che lite non avrebbe seguito”. “La questione dei rapporti con lo Stato ebraico è una costante romena. – scrive il Corriere – Qui prima del nazismo viveva la terza comunità ebraica d’Europa. Qui nacque il primo teatro europeo in yiddish. E archiviati l’antisemitismo anni 20 di Codreanu o gli equilibrismi di Ceausescu, unico leader comunista a permettere un’ambasciata a Tel Aviv e insieme una rappresentanza Olp a Bucarest, la Romania è sempre stata favorevole alla soluzione dei due Stati”.

Russiagate, non ci fu cospirazione. L’indagine condotta da Robert S. Mueller III non ha trovato alcuna prova che il presidente Trump o qualcuno associato a lui abbia cospirato con il governo russo, nonostante le varie offerte, nella campagna elettorale del 2016. È la sintesi dei risultati chiave dell’indagine di Mueller, resa pubblica domenica dal procuratore generale William P. Barr (New York Times). Inoltre, riporta il Corriere, “il Super procuratore stabilisce che mentre questo rapporto non conclude che il presidente abbia commesso un crimine, nello stesso tempo ‘non lo scagiona del tutto’. In altri termini: Mueller non ha raccolto prove sufficienti per dimostrare che Trump abbia sabotato le indagini e quindi lascia la valutazione al Dipartimento di Giustizia”.

Ius soli. Continua il dibattito sul tema della cittadinanza. “Il problema non è premiare Ramy, bensì consentire a tutti i ragazzi stranieri come lui che lo desiderano di acquisire la cittadinanza. Altrimenti devono aspettare di compiere 18 anni, purché siano nati e abbiano sempre risieduto in Italia; se nati all’estero, debbono aspettare che i genitori conquistino la cittadinanza italiana, dopo dieci anni di residenza regolare, e con un’attesa che, scandalosamente, oggi può arrivare a quattro anni dalla domanda. Le condizioni oggi sono troppo restrittive”, spiega a La Stampa l’ex presidente della Corte costituzionale Valerio Onida. A chi definisce lo ius soli come un tentativo di “sostituzione etnica”, Onida risponde: “Mi ricorda la motivazione principale con la quale il fascismo introdusse le leggi razziali: non tanto l’avversione per razze ‘inferiori’ o per gli ebrei, ma prima di tutto la difesa della purezza della ‘razza italiana’ da contaminazioni, ‘incroci’ o ‘imbastardimenti’; tanto da vietare persino il matrimonio dei dipendenti pubblici italiani con persone di nazionalità straniera di qualsiasi ‘razza’, pena la perdita dell’impiego”:

Auschwitz non è un gioco. “Quando vieni ad Auschwitz ricorda che sei nel sito dove sono state uccise oltre un milione di persone. Rispetta la loro memoria Ci sono luoghi migliori per imparare a fare l’equilibrista rispetto al sito che simboleggia la deportazione di centinaia di migliaia di persone verso la morte”. La nota, affidata a social network, del museo di Auschwitz che chiede a chi visita il luogo di dimostrare rispetto per il luogo che rappresenta la tragedia e il dolore della Shoah (La Stampa).

Torna Biennale Democrazia. Sesta edizione, a Torino dal 27 al 31 marzo, per Biennale Democrazia che inaugurerà mercoledì con la lectio magistralis di Adriano Prosperi, professore emerito di Storia moderna alla Normale di Pisa, sul tema Noi e l’Altro. “Non sempre l’incontro è stato visto come minaccia alla nostra identità”, spiega Prosperi in un testo che anticipa il suo intervento, pubblicato oggi da La Stampa.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked