MEIS - DAVID GROSSMAN CHIUDE LA FESTA DEL LIBRO EBRAICO DI FERRARA
“Le parole aiutano a decodificare il mondo”
Scrivere per decodificare il mondo, per scoprire le diverse identità che lo popolano e per scoprire se stessi. Sul palco del Teatro Comunale di Ferrara lo scrittore israeliano David Grossman racconta del suo rapporto con la parola e con i personaggi a cui dà vita. E invita il pubblico della Festa del Libro ebraico a giocare con la propria identità. “Ciascuno di noi può essere altro. Nel volto di qualunque uomo puoi vedere la donna che potrebbe essere o vedere il bambino che è stato o il vecchio che sarà. È il gioco delle identità che vi invito a fare. Essere scrittore mi ha insegnato a scoprirne in continuazione”, ha spiegato Grossman, dialogando con il direttore del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah Simonetta Della Seta. Un confronto arrivato a conclusione di un’intensa giornata con il libro ebraico assoluto protagonista, grazie alla decima edizione della rassegna organizzata dal Meis. Un’iniziativa che racconta l’impegno del Museo ad essere, nelle parole del suo presidente Dario Disegni, “grande polo culturale, di riflessione, dibattito e ricerca sui temi che riguardano l’ebraismo e l’ebraismo nella società contemporanea”. E di radici ebraiche ha parlato Grossman nel suo dialogo con Della Seta, sottolineando di essere ateo ma al contempo di aver uno stretto legame con i testi dell’ebraismo.
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IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE MARCO BUSSETTI ALLA PRESENTAZIONE A MILANO
"Traduzione del Talmud, progetto orgoglio dell’Italia"
“Il passato è sempre presente in noi e dobbiamo farlo rivivere costantemente. Bisogna continuamente interpretare, proprio come ci insegnano l'ebraismo e il Talmud babilonese”. Parole del ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca Marco Bussetti in occasione della presentazione al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano del progetto di traduzione del Talmud Babilonese in italiano, realizzato grazie a un Protocollo d’intesa fra Presidenza del Consiglio dei Ministri, MIUR, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI), Collegio Rabbinico Italiano. “Questo progetto di traduzione è unico al mondo e dobbiamo essere orgogliosi che sia l’Italia a promuoverlo e portarlo avanti – ha affermato Bussetti -. Continueremo a farlo garantendo i necessari finanziamenti che abbiamo già aumentato in modo significativo, proprio perché crediamo in questa iniziativa. È l’unico programma di ricerca d’avanguardia di questo tipo nel panorama internazionale. Uniamo così il nostro presente più prossimo, l’intelligenza artificiale, alle nostre radici, al nostro passato”. Concetto ribadito da Clelia Piperno, direttore del Progetto Talmud, che ha sottolineato come si tratti di un'iniziativa in cui l'Italia rappresenta “un'eccellenza mondiale” nonché “l'unica ad avere questo prodotto” che in sé riunisce lavoro scientifico e umanistico. Un lavoro che sta dando vita a un software in grado di tradurre il Talmud ma utilizzabile in futuro anche per altre lingue, come hanno spiegato il vicepresidente UCEI Giorgio Mortara e il presidente del Cnr, Massimo Inguscio. “Talmud significa studio – ha sottolineato il rabbino capo di Milano rav Alfonso Arbib, intervenendo all'incontro – ma studio significa anche imparare a studiare, a porsi delle domande, a pensare. Ecco, il Talmud insegna a pensare”. A dare l'idea della profondità del Talmud, testo fondamentale della tradizione ebraica, anche l'intervento del rav Gadi Piperno, quality manager del Progetto.
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QUI ROMA - IL CONFRONTO AL TEMPIO DI ADRIANO
"Non restiamo indifferenti all’odio"
“Pensavamo di aver sconfitto quel male ma dopo 70 anni quel male si sta riaffacciando. Striscioni, manifestazioni che inneggiano a simboli che pensavamo davvero di non rivedere più. Non saremo e non vogliamo essere indifferenti e lo facciamo non solo perché ebrei ma perché non possiamo assistere al silenzio di chi di fronte a questo dovrebbe avere una voce autorevole e di distanza”.
Così la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello, il cui intervento ha aperto ieri pomeriggio un incontro su “Suprematismi in Europa. Dalla rabbia all’odio” organizzato dalla stessa Comunità al Tempio di Adriano. Le sconvolgenti immagini dell’attentato ai luoghi islamici di Christchurch in Nuova Zelanda, ma anche quelle relative all’attentato alla sinagoga di Pittsburgh, le parate neonaziste alla luce del sole dalla Germania all’Italia, dalla Polonia alla Grecia, ad aprire questo incontro di riflessione e confronto a pochi giorni da un voto europeo che si annuncia particolarmente rilevante anche in questo senso.
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QUI MILANO - LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO
Nel nome di Tullia Zevi
Ancora iniziative in ricordo di Tullia Calabi Zevi nel centenario dalla nascita della signora dell’ebraismo italiano. Pubblicato da Ali&No nella collana Le Farfalle fondata da Clara Sereni, “Tullia Calabi Zevi”, a cura di Valentina Puma Scricciolo, racconta la vita di una donna speciale, dalla fuga per effetto dell’entrata in vigore delle Leggi razziste agli anni americani che furono il preludio al ritorno in un’Italia finalmente dal nazifascismo, dalla carriera giornalistica di prestigio al servizio reso alla collettività nei suoi 15 anni di presidenza UCEI. Dopo una prima presentazione tenutasi in marzo al Centro Ebraico Il Pitigliani di Roma, del libro si è parlato ieri in una cornice davvero speciale: la casa d’infanzia di Tullia, in via Revere a Milano. A ricordarla assieme all’autrice la senatrice a vita Liliana Segre, il presidente del CDEC Giorgio Sacerdoti, lo storico sociale delle idee David Bidussa e il giornalista Andrea Jacchia.
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Rassegna stampa
Il teorema sbagliato
Leggi
L'iniziativa UCEI
Shabbaton a Senigallia
L'iniziativa il 2 e 3 giugno
Il Limmud a Parma
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QUI TORINO
Una serata per la scuola
Una serata per giocare, stare insieme, divertirsi, festeggiare l’arrivo dell’estate e raccogliere fondi per la scuola. Oltre un centinaio di presenti, tra grandi e piccini, all’evento organizzato nelle sale comunitarie dall’Associazione ex Allievi e Amici della Scuola Ebraica di Torino.
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INFORMAZIONE - INTERNATIONAL EDITION
Bds e antisemitismo, l'esempio della Germania
Nella newsletter dedicata al pubblico internazionale, la notizia del richiamo lanciato dalla presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni perché anche gli altri paesi europei, Italia in testa, seguano l’esempio del Parlamento tedesco che ha approvato negli scorsi giorni una mozione che definisce il movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzione contro Israele come antisemita.
Dopo il grandissimo successo delle prime tre tappe del Giro d’Italia in Israele nel 2018 e la partecipazione della Israel Cycling Academy all’edizione 2019 che si svolge in questi giorni, un altro dei Grand Tour potrebbe vedere Gerusalemme protagonista: secondo un articolo del Jewish Chronicle, proposto nella rubrica Italics dell’odierna edizione di Pagine Ebraiche International Edition, sarebbero stati avviati contatti per tenere in Israele alcune tappe del Tour de France. Mentre la corsa in rosa potrebbe tornare nello Stato ebraico già per l’edizione 2021.
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Il crollo dell’Europa
Se l’Europa che abbiamo creduto irreversibile sarà davvero destinata a crollare non rischieremo solo guerre e aggressioni al suo interno, ma anche la perdita della memoria, delle libertà e della democrazia. E con essa il rinascere sempre più forte del razzismo e dell’antisemitismo. Siamo sicuri di valutarne davvero le conseguenze?
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Oltremare - Prove passate e future
Nelle ultime settimane abbiamo superato indenni ben otto giorni di Pesach, perché questo è stato di nuovo un anno in cui alla fine dei sette giorni di è piazzato il sabato, e quindi niente pasta o pizza per ulteriori 24 ore. Eroismo alimentare. Abbiamo sostenuto e poi pare ovviamente pagato il ricatto di Hamas (o di chiunque abbia indici con cui schiacciare bottoni che sparano missili da Gaza verso di noi), che ci ha rovesciato addosso centinaia di missili, ammazzando quattro persone, tutte al sud fra Ashdod e Ashkelon pochi giorni fa, ma sfido chiunque a ricordarsi esattamente quando, tale è l’abitudine. Realpolitik tutta israeliana.
Daniela Fubini
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