Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui         5 Settembre 2019 - 5 Elul 5779
L'ESECUTIVO ORA ATTESO DALLA FIDUCIA PARLAMENTARE

Al Quirinale nasce il governo Conte bis
I nuovi assetti e la tutela della laicità

Con il solenne giuramento al Quirinale, davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha preso avvio in queste ore la nuova esperienza di governo segnata dall’alleanza tra Movimento Cinque Stelle, Partito Democratico e Liberi e Uguali e con a capo dell’esecutivo ancora una volta il professor Giuseppe Conte. Un accordo che dovrà ora passare la prova delle Camere e, per governare, la necessaria fiducia della maggioranza dei parlamentari.
Un nuovo esecutivo, inedito nella sua composizione, che si affaccia alla prova della leadership condivisa con molte complesse sfide da affrontare. Non ultima, come viene ricordato sul numero di Pagine Ebraiche di settembre in distribuzione, insieme alle grandi questioni di natura economica, alla lotta alla disoccupazione, al ruolo del nostro Paese in Europa, la tutela della laicità istituzionale messa più volte in crisi negli ultimi mesi.

PAGINE EBRAICHE DI SETTEMBRE

I luoghi di Levi, il ritorno di Hedy

I luoghi, anche i più anonimi, acquistano un significato se qualcuno li racconta, se fanno parte di una narrazione. Diventano tangibili, reali, e in alcuni casi importanti, se c’è qualcuno che ce li fa notare. Altrimenti restano lì, immobili, non visti e sconosciuti. Nelle pagine del dossier Primo Levi a Torino che è il perno del numero di settembre di Pagine Ebraiche in distribuzione, i luoghi di Torino a cui il grande scrittore, Testimone e chimico, ha dato un significato parlandone nei suoi libri o nelle sue interviste. Edifici e spazi che in questo approfondimento, curato da Daniel Reichel con la collaborazione di alcuni celebri studiosi di Levi, ci aiutano a comprendere la complessità di un personaggio straordinario: scienziato, letterato, poeta, umorista, torinese/piemontese, cittadino del mondo.
È un numero del giornale, quello in distribuzione, che offre molti spunti. L’attualità politica e le sfide che il nuovo esecutivo dovrà affrontare, a partire dalla tutela della laicità istituzionale; uno sguardo alle elezioni israeliane ormai ravvicinate, con i temi forti della campagna elettorale in corso e le proposte dei principali sfidanti; cosa l’ebraismo ha da insegnare in materia di privacy. Protagonista dell’intervista del mese è il fumettista Michel Kichka, nato in Belgio ma israeliano d’adozione, che racconta il rapporto appassionato e doloroso con il paese in cui ha deciso di vivere.
Nella Cultura quattro pagine speciali sono dedicate a Hedy Lamarr, che fu star ad Hollywood ma anche inventrice, l’inventrice più bella del mondo. A 85 anni dal debutto di Exstase è tornata idealmente a calcare la scena della Mostra del Cinema di Venezia con una copia digitale restaurata del film-scandalo, che fece scalpore nell’edizione del 1934, del regista cecoslovacco Gustav Machatý.

L'ANNIVERSARIO

Cinque settembre '38, Pisa ricorda

A 81 anni dalla promulgazione delle leggi razziste, firmate nella tenuta di San Rossore dal re Vittorio Emanuele III, l’amministrazione comunale di Pisa ha oggi voluto ricordare gli effetti di quegli infami provvedimenti con una cerimonia ufficiale condivisa assieme alla Comunità ebraica di Pisa, al Centro interdipartimentale di Studi Ebraici Michele Luzzati dell’Università e all’Anpi provinciale.
Punto di partenza della cerimonia la sinagoga di via Palestro, con deposizione di una corona di alloro davanti alla lapide commemorativa posta sull’abitazione in cui visse e fu trucidato Pardo Roques (1875-1944), allora presidente della Comunità ebraica pisana e analogo omaggio davanti alla lapide che ricorda la firma delle leggi antiebraiche a San Rossore.
A prendere la parola il sindaco Michele Conti, il presidente della Comunità ebraica Maurizio Gabbrielli e il professor Fabrizio Franceschini, che ha tenuto una lezione dedicata a Primo Levi.

L'INCONTRO CON I GIOVANISSIMI AL PREMIO FABULA

Gli ebrei italiani, tra storia e speranze 

Chi sono gli ebrei italiani? Quale è la loro storia? Quali sono i loro valori, le loro speranze?
Domande che, poste da una vasta platea di ragazzini, assumono un significato tutto speciale.
A provare a dare una risposta ai diversi interrogativi formulati il giornalista di Pagine Ebraiche Adam Smulevich, ospite ieri sera della decima edizione del Premio Fabula in svolgimento a Bellizzi (Salerno).
Ideato dal conduttore radiofonico e televisivo Andrea Volpe nel 2010, il concorso si rivolge a giovani e giovanissimi con l’obiettivo di dare ai ragazzi l’opportunità di riappropriarsi del momento creativo e di farlo, viene specificato, “lontano dalla tecnologia, facendo leva sulla loro innata creatività e sulla valorizzazione dei contesti d’appartenenza sia da un punto di vista sia geografico che sociale”. E quindi con il vincolo di scrivere una favola appositamente per il Premio, con una morale conclusiva da cogliere. Oltre 500 i ragazzi che sono protagonisti dell’edizione 2019, che ha come filo conduttore il tema della diversità.



Rassegna stampa

Il governo ha giurato
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Setirot -  Quando si uccide la politica
In un articolo sulla Stampa dei primi di agosto, Abraham B. Yehoshua affrontava il tema della corruzione in Israele accusando Netanyahu di avere provocato una paralisi ideologica e di avere “ucciso” la politica pur di sfuggire alle accuse della magistratura. Avvilimento e senso di paralisi che noi italiani ben conosciamo.
Stefano Jesurum, giornalista
 
La marcia indietro del Consigliere
Stefano Altinier, il consigliere comunale della Lega di Gorizia che per dieci anni si è dichiarato su Facebook di orientamento religioso “antisemita”, ha fatto precipitevolissimevolmente marcia indietro. Scherzavo, ha detto. Non intendevo, ha proseguito. Ero giovane, ha suggellato, come se avere qualche anno in meno possa giustificare le peggio cretinerie e i peggio razzismi. Non pago, ha aggiunto: l’opposizione mi vuole screditare, pensare che una volta “ho anche partecipato alla festa ebraica Chanukka”, che è come dire “ho un sacco di amici ebrei”, guarda caso frase prediletta di (neo)fascisti, boicottatori dello Stato ebraico e antisemiti vari dei cinque continenti. 
Giorgio Berruto
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Machshevet Israel - Rav Lichtenstein e il liberalismo
È riconosciuto come uno dei gedolè Israel della nostra generazione e davvero il suo profilo di studioso è un’eccezionale parabola del giudaismo contemporaneo e un’ammirevole sintesi di tradizione e modernità. Parlo di rav Aharon Lichtenstein (1933-2015): nato a Parigi ma cresciuto negli States, ha studiato sotto la paterna direzione prima di Rav Jitzchaq Hutner e poi di Rav Joseph Soloveitchik (alla Yeshiva University) che gli ha dato la smichà e del quale è divenuto poi genero. 
Massimo Giuliani, Università di Trento
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Ricostruire il proprio posto
Avete presente quei negozi di souvenir o certe aree di vendita delle zone di ristoro autostradali. Tra le varie cianfrusaglie in vendita – alcune deliziose ed irresistibili, va detto – ci sono spesso tazze, portachiavi, matite, piccole targhe personalizzate, decorate con i nomi propri. Non manca mai Sarah (con la h) perché è (era un tempo?) di tendenza, ma quale frustrazione vedere che a parte una manciata di nomi molto comuni o di moda, la gran parte solitamente non c’è. 
Sara Valentina Di Palma
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L'odio e l'insulto 
Da parte di molti si attribuisce alla diffusione dei social media la responsabilità della crescita dell’odio politico e del conseguente, e crescente, uso dell’insulto nei confronti degli avversari, considerati non tanto come tali ma come nemici da abbattere.
In realtà la pratica dell’odio politico, e più in generale collettivo, comprendendo quindi anche l’odio religioso e quello ideologico, non sono un prodotto esclusivo dei nostri tempi e quindi dell’uso di certe tecnologie. 
Valentino Baldacci
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