Pagine Ebraiche di settembre
I luoghi di Levi, il ritorno di Hedy

I luoghi, anche i più anonimi, acquistano un significato se qualcuno li racconta, se fanno parte di una narrazione. Diventano tangibili, reali, e in alcuni casi importanti, se c’è qualcuno che ce li fa notare. Altrimenti restano lì, immobili, non visti e sconosciuti. Nelle pagine del dossier Primo Levi a Torino che è il perno del numero di settembre di Pagine Ebraiche in distribuzione, i luoghi di Torino a cui il grande scrittore, Testimone e chimico, ha dato un significato parlandone nei suoi libri o nelle sue interviste. Edifici e spazi che in questo approfondimento, curato da Daniel Reichel con la collaborazione di alcuni celebri studiosi di Levi, ci aiutano a comprendere la complessità di un personaggio straordinario: scienziato, letterato, poeta, umorista, torinese/piemontese, cittadino del mondo.
È un numero del giornale, quello in distribuzione, che offre molti spunti. L’attualità politica e le sfide che il nuovo esecutivo dovrà affrontare, a partire dalla tutela della laicità istituzionale; uno sguardo alle elezioni israeliane ormai ravvicinate, con i temi forti della campagna elettorale in corso e le proposte dei principali sfidanti; cosa l’ebraismo ha da insegnare in materia di privacy. Protagonista dell’intervista del mese è il fumettista Michel Kichka, nato in Belgio ma israeliano d’adozione, che racconta il rapporto appassionato e doloroso con il paese in cui ha deciso di vivere.
Nella Cultura quattro pagine speciali sono dedicate a Hedy Lamarr, che fu star ad Hollywood ma anche inventrice, l’inventrice più bella del mondo. A 85 anni dal debutto di Exstase è tornata idealmente a calcare la scena della Mostra del Cinema di Venezia con una copia digitale restaurata del film-scandalo, che fece scalpore nell’edizione del 1934, del regista cecoslovacco Gustav Machatý.

(5 settembre 2019)