PROSEGUE LO SCAMBIO DI ACCUSE TRA PARTITI
Israele, otto giorni per evitare le elezioni
Continua in Israele lo scambio di accuse su chi sia responsabile dello stallo politico e dell’assenza di un accordo per formare il governo di unità nazionale. I partiti – il Likud di Benjamin Netanyahu e Kachol Lavan di Benny Gantz su tutti – lo invocano ma, al tavolo delle trattative, nessuno fa concessioni tali da permettere all’intesa di avere una chance. Otto giorni mancano alla deadline ultima per trovare l’accordo interno alla Knesset, dopo saranno nuovamente elezioni. Le terze in un anno. Nelle scorse ore il primo ministro in carica Benjamin Netanyahu, prima di partire per il Portogallo dove incontrerà il segretario di Stato americano Mike Pompeo, ha accusato Kachol Lavan di non voler veramente raggiungere un’intesa
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IL VOTO DOPO UN DIBATTITO SERRATO
Definizione di antisemitismo dell'Ihra,
il Parlamento francese dice sì
Al termine di un lungo confronto il Parlamento francese ha ieri approvato a maggioranza (154 voti a favore, 72 contro) l’adozione della definizione di antisemitismo formulata dall’International Holocaust Remembrance Alliance che, tra le diverse voci, classifica come odio antiebraico anche la negazione del diritto all’autodeterminazione e all’esistenza dello Stato di Israele. Un messaggio significativo quello che arriva da Parigi in queste ore, pochi mesi dopo l’annuncio in tal senso del presidente Emmanuel Macron: “Confermo – avevo detto – che la Francia adotterà la definizione di antisemitismo dell’Ihra. Non servirà modificare il codice penale. Si tratterà di affinare le pratiche dei nostri magistrati e dei nostri insegnanti”.
Un plauso all’iniziativa parlamentare è arrivato dal Conseil représentatif des institutions juives de France, l’organizzazione ombrello delle comunità ebraiche francesi che ha espresso la propria soddisfazione per il riconoscimento della minaccia oggi rappresentata “dall’odio contro Israele”.
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OPINIONI A CONFRONTO
L'Europa e l'antisemitismo, tra vecchie e nuove minacce
L’Italia e l’Europa di fronte alla minaccia antisemita. Continua a suscitare reazioni un recente editoriale del professor Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della sera, su cui erano già intervenuti su questo notiziario, con alcune osservazioni critiche, Dario Calimani e Gadi Luzzatto Voghera. “In Europa – scrive oggi sul Corriere il rav Roberto Della Rocca, direttore dell’area Educazione e Cultura UCEI – l’ebraismo è sempre stato relegato a un ruolo subalterno rispetto alla cultura dominante cristiana in base a una logica di banale, quanto antropologicamente pericolosa, gerarchia identitaria: la cultura di minoranza deve assoggettarsi a quella di maggioranza. E l’equazione è bella e fatta: l’ebraismo va identificato ‘solo’ con un Vecchio Testamento (o con un Testamento ormai vecchio)”. Queste tesi, sottolinea il rav Della Rocca, sono spesso rispolverate e nutrono le teorie antisemite.
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QUI ROMA - LA FIERA DELLA PICCOLA E MEDIA EDITORIA
"Danzica, un modello per l'Europa inclusiva"
L’Europa raccontata attraverso i temi dell’identità culturale, i valori, gli assetti geopolitici. Una casa comune da difendere contro le parole dell’odio, nel segno di cultura e conoscenza. Più Libri Più Liberi, la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria inaugurata stamane a Roma, getta in questa edizione uno sguardo profondo con il contributo di alcune figure particolarmente significative. Come Aleksandra Dulkiewicz, la sindaca di Danzica simbolo di una Polonia che non si arrende al nazionalismo e alle peggiori pulsioni cavalcate dall’estrema destra di governo. Un compito complesso, a pochi mesi dall’assassinio del suo predecessore Pawel Adamowicz, ma su cui non intende cedere nel nome di apertura, solidarietà e rispetto verso il prossimo. Valori per cui continuerà a battersi con determinazione. L’ha ricordato, con chiare parole, richiamando anche il contributo ebraico nella costruzione di questa città simbolo della convivenza, nel corso dell’incontro “Danzica città libera dall’odio” organizzato da L’Espresso e con Wlodek Goldkorn nel ruolo di intervistatore.
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INAUGURATO UN CICLO DI INCONTRI RIVOLTI ALLA CITTADINANZA
Venezia, identità ebraica a porte aperte
Al via a Venezia un ciclo di lezioni sull’ebraismo aperto a tutta la cittadinanza, promosso dalla Comunità ebraica e dal Museo ebraico sotto la direzione del rav Roberto Della Rocca. Ad aprire la serie di appuntamenti, tutti organizzati nel centro comunitario, una lezione del rav Daniel Touitou sulla peculiare percezione del tempo. Dal senso di comunità alla composizione del calendario, dall’ideale sionista alla centralità dell’etica sociale: molteplici i temi che saranno affrontati nei prossimi mesi.
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Rassegna stampa
Il veleno antisemita
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Ticketless - Lucus a Lucendo
Bosco della non luce. Prendendo a modello la saggezza degli antichi, Carlo Levi descriveva così, in Cristo si è fermato a Eboli, il paesaggio magico che aveva conosciuto al confino. Alessandra Lancellotti ed Enrico Masi hanno rovesciato quella massima nel suo contrario, realizzando un film affascinante, in cui il protagonista è Stefano Levi Della Torre, il nipote di Carlo. Un viaggio a ritroso nel tempo, che parte dalla casa del pittore di Alassio per ritornare nel grembo materno, in quella che Giacomo Debenedetti chiamava “la religione delle Madri”. Ex tenebris lux, il paradosso della luce che s’intravede nel buio, immagine che piaceva assai a Mazzini e Michelstaedter, è solo uno degli elementi di un viaggio nell’intimità del paesaggio che questo film induce a svolgere.
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L'assunto sempre valido
Non si placano, anzi si aggravano, le rivolte in diversi Paesi musulmani. Oltre le crisi latenti in Tunisia ed Egitto, le emergenze sono in Iran, Iraq e Libano. Paesi in cui le popolazioni subiscono una repressione violenta. Motivo delle proteste: le disuguaglianze sociali, il carovita, gli aumenti dei beni di primo consumo. Si potrebbe discutere sulle cause politiche, endogene e esogene (il ritiro trumpiano dall’accordo con L’Iran ha certamente influito sul contestato aumento della benzina nel Paese), ma, al di là di tutto, non può venire in mente il vecchio assunto marxiano.
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Periscopio - La forza della legge
Mi rendo ben conto che affrontare la questione della incriminazione del premier Netanyahu, della presumibile fondatezza o infondatezza delle accuse a lui rivolte, dell’opportunità che egli si dimetta, prima ancora di una esplicita condanna a suo carico pronunciata dalla magistratura, della fiducia o sfiducia che si debba riporre negli inquirenti e dei giudici che si sono occupati e si occuperanno della sua posizione, e della loro maggiore o minore presumibile credibilità e imparzialità, è un compito difficile e delicato.
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Un incontro necessario
Chi sono gli Imi? La storia degli Internati Militari Italiani inizia l’8 settembre 1943, allorché l’Italia proclamò l’armistizio. I soldati catturati, rastrellati e deportati in Germania e in Polonia furono più di 600mila, e quasi il 10% di loro non sopravvisse alla fame, al freddo, alla malattia, alle durissime condizioni della prigionia.
Marco Cassuto Morselli
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