Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui      17 Giugno 2020 - 25 Sivan 5780
PAGINE EBRAICHE DI GIUGNO

La sfida di ripartire, le città da ripensare

Il virus ha fatto emergere con chiarezza i problemi delle metropoli: la disuguaglianza sociale; il diritto alla casa non garantito a tutti; la disparità nell’accesso ai servizi; la necessità di più verde e un maggior rispetto per l’ambiente.
È uno dei temi in evidenza nel numero di giugno di Pagine Ebraiche in distribuzione. Lo affrontiamo in particolare, con il prezioso contributo di alcuni protagonisti del dibattito pubblico, nel dossier “Città da ripensare”. Dall’architetto Massimiliano Fuksas al giurista Giovanni Maria Flick, molti gli spunti ad emergere in queste pagine. In evidenza anche il lascito di un grande teorico quale fu l’israeliano Yona Friedman, da poco scomparso.
Il giornale si apre con la presentazione delle nuove iniziative adottate dalla redazione per allargare il confronto con i lettori, ma anche con il racconto dei primi emozionanti momenti di vita ebraica dall’inizio della fase due. E ancora, grande spazio è dedicato all’insediamento del nuovo direttore del Meis rav Amedeo Spagnoletto e ai suoi progetti per il futuro del Museo.
Protagonisti dell’intervista del mese sono due cugini, Stefano Piperno e Claudio Bondì, autori di un libro di memorie che permette di riscoprire un pezzo di Roma e della sua borghesia ebraica. Nell’intervista c’è anche una terza voce, quella di uno dei figli di Stefano: il noto letterato Alessandro Piperno.
Un folto governo al banco di prova. È così che appare il nuovo esecutivo israeliano. Nelle pagine di Eretz vi raccontiamo qualcosa sui ministri più significativi e sul loro percorso.

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MEIS - L'INSEDIAMENTO DEL NUOVO DIRETTORE AMEDEO SPAGNOLETTO

“Educazione, la sfida più importante”

Mettere al centro l’educazione delle nuove generazioni. È questa la sfida richiamata da rav Amedeo Spagnoletto, neo direttore del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, nel giorno del suo insediamento a Ferrara.
Alla presenza di autorità militari e civili ferraresi, il prefetto Michele Campanaro, il questore Cesare Capocasa, l’arcivescovo Gian Carlo Perego e il presidente della Comunità ebraica Fortunato Arbib, è stato il presidente del Meis Dario Disegni a introdurre il neo direttore: “Nonostante l’emergenza Covid-19 il Museo non si è mai fermato e ha lavorato a nuove proposte sul web. È però un piacere riaccogliervi adesso tutti per quello che è l’Inauguration Day dedicato ad Amedeo Spagnoletto, nuova guida del Meis”.
Disegni ha voluto ricordare il legame che lega rav Spagnoletto al museo: “Durante la scorsa mostra ‘Il Rinascimento parla ebraico’ abbiamo voluto esporre il Sefer Torah di Biella, il più antico rotolo della Torah ancora in uso. Ebbene, a fare questa straordinaria scoperta è stato Amedeo Spagnoletto, in qualità di sofer, scriba rituale, che ha voluto studiare approfonditamente l’opera inizialmente datata 1500 scoprendo che era stata prodotta in effetti nella seconda metà del Duecento. Una rivelazione che ha fatto il giro del mondo”.
“Un ringraziamento sentito – ha concluso Disegni – lo voglio fare al direttore uscente Simonetta Della Seta, che ha lavorato per l’apertura del museo animandolo di tantissime iniziative. Il Meis si prepara ora alla programmazione culturale dei prossimi mesi e alla nuova grande mostra che verrà inaugurata nel 2021, dedicata ai ghetti”.

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L'AUDIZIONE DELL'AMBASCIATORE D'ISRAELE ALLA COMMISSIONE ESTERI DEL SENATO

"Iran minaccia per Israele e per l'Europa.
Sulla sicurezza, contiamo sui noi stessi"

L'Europa deve fare attenzione alle ambizioni della Turchia e dell'Iran. È quanto ha sottolineato in apertura del suo intervento l'ambasciatore d'Israele in Italia Dror Eydar, intervenuto in un'audizione alla commissione Esteri del Senato dedicata alle “priorità dell'Italia nel quadro dei nuovi equilibri geopolitici nel Medio Oriente allargato”. Dopo un'ampia esposizione in cui ha illustrato il complesso quadro geopolitico con cui deve confrontarsi Israele – in particolare con il minaccioso espansionismo turco e del regime iraniano – l'ambasciatore ha risposto agli interventi di alcuni senatori sul tema del piano di annessione annunciato dal governo israeliano di alcuni territori della Cisgiordania. In particolare, il diplomatico ha affermato che “per qualsiasi accordo futuro, c’è un grande consenso in Israele, riguardo alla Valle del Giordano come nostro confine orientale. Si tratta di una barriera geografica naturale, dalle alture del Golan e della Galilea orientale, lungo la valle del Giordano, il deserto di Giudea e la valle della Aravà, fino a Eilat”. “Anche Rabin in ogni accordo prevedeva che quel confine fosse sotto controllo israeliano” perché rappresenta, ha aggiunto l'ambasciatore, un'esigenza fondamentale per contenere la pressione dei paesi arabi su Israele. Per Eydar il controllo su quell'area significa impedire l’ingresso di “masse di gruppi terroristici e radicali che desiderano penetrare dentro Israele, agitare il territorio, e compiere eccidi non solo tra la popolazione israeliana, ma anche quella palestinese”.

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MELAMED

Curricoli scolastici, serve ripensarli

La riapertura delle scuole è oggetto di una disamina che tocca progressivamente il tema degli spazi e quello dei tempi della formazione: risulta ormai condivisa la necessità di tenere conto che ci si educa (o diseduca) in ogni luogo, non solo in un’aula scolastica, e che ci si forma in qualunque orario e a qualunque età, lo si voglia o no. Si fa strada l’idea che la formazione a distanza possa contribuire a tale processo, ma che non può sostituire la necessaria socializzazione e confronto tra pari.
Un tema è ancora marginale rispetto a tali aspetti, importanti ma non esaustivi di quanto sarà oggetto di attenzione nel futuro: i contenuti della formazione e la revisione dei curricoli. Nel corso delle ultime settimane, tre tematiche sono, di fatto, emerse con inequivocabile chiarezza:
uno, il tema della salute e della sua prevenzione. La conoscenza della fisiologia umana è normalmente rinviata a parte del programma di “scienze”, senza assumere, in genere, una dimensione diversa da quella di cultura generale. Si tratta di valutare se tale approccio non vada modificato a favore di un tempo dedicato all’igiene e alla profilassi, individuale e collettiva;
due, il tema dell’ambiente. In questo caso, la disciplina di riferimento può variare, ma in genere la questione è trattata solo da insegnanti che hanno una personale sensibilità verso il tema, non come ambito specifico di approfondimento. La questione interessa certamente l’economia, la geografia e altre discipline che non sono presenti in tutti gli ordini degli studi e che dovranno trovare uno spazio adeguato.

Saul Meghnagi, Consigliere UCEI

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LA RUBRICA AUDIO "PAGINE E SVOLTE" CON DAVID BIDUSSA

Claudio Pavone, una lezioni in archivio

Gli archivi sono veramente neutri? Cosa significa trovarvi o meno determinate carte? Possiamo considerare verità quanto scritto in un documento d'archivio? Sono alcuni degli interrogativi da cui muove la riflessione dello storico Claudio Pavone nell'articolo “Ma poi è tanto pacifico che l’archivio rispecchi l’istituto?” (in “Rassegna degli archivi di Stato”, XX,1970, n.1). Un articolo preso in esame nella puntata di oggi di “pagine e svolte” dallo storico sociale delle idee David Bidussa. Una lezione di metodo ancor più importante oggi in cui troppo spesso si fa affidamento solamente su fonti, o presunte tali, recuperate su internet e considerate affidabili. 
Ascolta qui l'ultima puntata.

QUESTA SERA IL NUOVO APPUNTAMENTO CON "DIRITTI E LIBERTÀ"

Tutela dell'ambiente, un impegno comune

Lo stato della ricerca scientifica, l'impegno dell'organizzazione Beautiful Israel Italia, le idee per una finanza che abbia al centro la sostenibilità. Sono alcune degli argomenti toccati nella nona puntata di Diritti e Libertà, l'approfondimento curato dall’associazione italiana Avvocati e Giuristi Ebrei (AGE) in collaborazione con l’UCEI con al centro questa settimana l'ambiente e la sua tutela. Protagonisti dell'incontro, l'avvocato Micol Mimun e il tecnologo dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia Aldo Winkler, in dialogo con il Consigliere Age e UCEI Davide Jona Falco. A moderare l'incontro, Daniel Reichel della redazione UCEI.
La conversazione sarà trasmessa questa sera alle 22.30 sui canali social Pagine Ebraiche e UCEI e, in versione audio, nella sezione Pagine Ebraiche da ascoltare del portale www.moked.it.

NEL VIDEOPILPUL DI IERI SERA

“Antirazzisti contro Churchill,
non tutto è stato elaborato”

L’immagine della statua di Winston Churchill messa in sicurezza a Londra è uno dei simboli di queste tumultuose settimane. Che significato e che peso attribuire alle istanze di chi, nel nome dell’antirazzismo, chiede la rimozione di quello e di altri monumenti? Perché un uomo che ha salvato l’Europa dal trionfo nazifascista è messo da alcuni sullo stesso piano di figure che hanno dedicato la loro vita alla causa del segregazionismo? Cosa è stato elaborato e cosa invece no? 
Ne abbiamo parlato con l’intellettuale Wlodek Goldkorn, ospite del videopilpul trasmesso ieri sera. Un’occasione anche per guardare a come la Polonia sua terra d’origine ha scelto di affrontare, anche attraverso questa forma di testimonianza, le molte ferite del recente passato. 


Rassegna stampa

Otto milioni di contagi nel mondo,
preoccupano i dati israeliani

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Ticketless - Il comico ebraico
Il mio Ticketless su Chaplin ha suscitato attenzione: mi sono arrivati molti messaggi. Una mia frase infelice però ha generato due equivoci, che desidero chiarire: “Negli anni Trenta sorse una interessante discussione intorno a Chaplin e al comico ebraico”. Come si comprende dalle parole successive, alludevo al tema del comico ebraico non al fatto che Chaplin fosse ebreo. Non si è mai abbastanza chiari. Secondo equivoco. Se anche così fosse stato, cioè se avessi voluto dire che Chaplin era ebreo avrei dovuto scrivere il comico “ebreo”, non “ebraico”, cioè non avrei dovuto confondere aggettivo e sostantivo aggettivante come fanno in molti. L’altra sera, tanto per dire, il sempre bravissimo, anzi incantevole Renzo Arbore ha presentato Danny Kaye, “grande comico ebraico”.
Alberto Cavaglion
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I pesi sulla bilancia
Non so se questo insidioso aumento di contagi che Israele sta affrontando (fatto che dovrebbe insegnare qualcosa anche a noi europei, dal momento che lo Stato ebraico è stato un esempio di efficienza nella lotta al virus) cambi i piani di Bibi, ma, come assai noto, a luglio dovrebbero iniziare le grandi manovre di annessione di parte della Cisgiordania. Dal punto di vista logico la manovra avrebbe anche senso perché, se ben ho capito, si tratterebbe di annettere territori già ampiamente abitati da una popolazione ebraica, riuscendo così a scongiurare il dilemma demografico su cui un intellettuale come Sergio Della Pergola insite da diversi lustri.
Davide Assael
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Periscopio - Scelte unilaterali
Si susseguono, sui mezzi di comunicazione israeliani e stranieri, i commenti sul controverso piano di annessione di alcune zone della Cisgiordania preannunciato dal nuovo governo di Gerusalemme. Il tenore dei commenti, fuori da Israele, è quasi universalmente negativo. Cambiano le parole e i toni (chi dice semplicemente che l’annessione allontanerà la pace, chi profetizza catastrofici scenari di guerra e distruzione), ma è comunque un dato di fatto che le voci di approvazione, sono praticamente zero, al di là di alcuni ristretti gruppi di persone ideologicamente orientate. Tutti i politici del mondo o si dicono contrari, o contrarissimi, o tacciono, e lo stesso può dirsi per tutti gli opinionisti, intellettuali e artisti, di vario genere. Ma anche all’interno di Israele le voci contrarie sembrano molto superiori a quelle favorevoli. Ciò, naturalmente, non vuol dire che la maggioranza degli israeliani sia contraria, ma soltanto che i contrari parlano di più dei favorevoli, o a voce più alta, e, soprattutto, che la loro parola è ospitata, dai media internazionali, molto di più di quella dei “pro-annessione”.
Francesco Lucrezi
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