GLI SCAVI IN CORSO IN ISRAELE 

Rotoli del Mar Morto, una nuova storica scoperta

Per arrivare nella “Grotta dell’Orrore”, nel deserto della Giudea, bisogna calarsi per decine di metri. E sotto, lo strapiombo è ancora più profondo. “Quando esci, guardi giù e vedi 180 metri di vuoto. E altri 80 metri sopra di te… Ti sale una paura spaventosa” il racconto di Amir Ganor, direttore del progetto di scavo nelle Grotte del Mar Morto della Israel Antiquities Authority. La sua squadra ha lavorato in questo luogo impervio, portando alla luce alcune storiche scoperte. In particolare, dei frammenti dei celebri Rotoli del Mar Morto: antichissimi manoscritti biblici rinvenuti per la prima volta settant’anni fa nelle grotte attorno al wadi di Qumran e databili tra il 150 a.e.v e il 70 e.v. I frammenti di pergamena appena scoperti sono traduzioni in greco dei libri di Zaccaria e Nahum dal Libro dei dodici profeti minori. Solo il nome di Dio è scritto in ebraico nei testi. Il ritrovamento comprende anche alcune monete rare e vecchie di millenni, uno scheletro di bambino di 6mila anni fa – probabilmente femminile, mummificato in un pezzo di stoffa – e un grande cesto risalente a oltre 10mila anni fa, che gli specialisti ritengono possa essere il più antico del mondo.

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L'EVENTO INTERNAZIONALE CONTRO L'ANTISEMITISMO

"Passo indietro dei sindaci italiani un fatto inquietante" 

Stop all’antisemitismo in ogni sua manifestazione. Lotta senza sosta per far affermare in modo pieno i valori dell’incontro, del dialogo, dell’inclusività. Sono i temi che caratterizzeranno l'incontro internazionale “Mayors Summit Against Anti-semitism”, organizzato per questo pomeriggio dall’amministrazione comunale di Francoforte sul Meno con la collaborazione del Combat Anti-Semitism Movement (l'evento sarà trasmesso dalle 16 sul canale social e sulla webtv UCEI). 
La Presidente UCEI Noemi Di Segni ha inviato queste sue considerazioni ai sindaci italiani che hanno rinunciato: "Apprendiamo con dispiacere e inquietudine, a poche ore dall’evento, che i sindaci di Palermo e Bologna, Leoluca Orlando e Virginio Merola, a seguito delle pressioni esercitate da associazioni filo palestinesi, non prenderanno parte al Mayors Summit Against Anti-semitism, organizzato dall’associazione CAM in collaborazione con la città di Francoforte, che vede la partecipazione di oltre 31 sindaci in rappresentanza di 21 Paesi.
Stupisce che un evento dedicato alla lotta all'antisemitismo possa diventare terreno di scontro geopolitico; stupisce ancora di più che i nostri sindaci, per il rango istituzionale che il loro ruolo rispecchia, possano ritirare, a seguito di pressioni, la propria partecipazione, pur alla luce di un programma che nulla ha a che fare con le tematiche e le dinamiche mediorientali.
Quanto è avvenuto denota e rafforza la convinzione dell’urgenza con la quale è necessario affrontare il tema dell'antisemitismo e sgombrare il terreno da ogni equivoco e pericolosa strumentalizzazione, augurandoci che i nostri rappresentanti si sentano liberi infine di partecipare per rappresentare ai colleghi delle altre grandi città le proprie posizioni e quanto di positivo viene fatto nelle nostre città e nel nostro Paese".  

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LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO FBCEI 

"Beni culturali ebraici, un anno ricco di sfide"

Dalla catalogazione del patrimonio culturale a quello bibliografico e librario, dai restauri in corso all’antico cimitero della Gorizia ebraica a quelli avviati nella sinagoga di Firenze, dallo sviluppo di un sito sul turismo culturale ebraico alla realizzazione con l’UCEI di una app dedicata ai luoghi dell’ebraismo italiano. Senza dimenticare la pubblicazione di ricerche sostenute da appositi bandi, l’avvio di nuovi studi relativi al cimitero di Trieste e al patrimonio culturale ebraico abruzzese, un’intensa attività di comunicazione e la realizzazione di video tematici. 
I molti fronti su cui la Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia sta operando sono stati al centro di una riunione di Consiglio svoltasi nelle scorse ore. Un’occasione per fare il bilancio dell’anno appena trascorso e programmare il futuro. “Tutti i progetti di ampio respiro e di durata pluriennale in corso sono avanzati secondo il cronoprogramma previsto” l’osservazione con cui Dario Disegni, presidente della Fondazione, ha aperto il proprio intervento. “La Fondazione – ha poi aggiunto – è attenta e proattiva nel promuovere con crescente impegno e professionalità tutti gli indispensabili interventi a essa affidati per la conservazione e la valorizzazione dello straordinario patrimonio culturale ebraico italiano”.


Molte le sfide anche per il 2021. Occhi puntati in particolare sul cimitero isontino, oggi in territorio sloveno, anche in ragione del recente conferimento del titolo di Capitale Europea della Cultura 2025 alla candidatura congiunta presentata dalle amministrazioni di Nova Gorica e Gorizia. Un impegno che ha nel progetto sviluppato dalla Fondazione, volto a valorizzare l’antica e gloriosa presenza ebraica in città, uno dei propri punti qualificanti.

(Nell'immagine in basso un sopralluogo compiuto a Gorizia nel settembre dello scorso anno)

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UN SUCCESSO TARGATO CHERIE PRIDHAM, PRIMO DS DONNA 

Ciclismo, la vittoria "rosa" che porta Israele nella storia

Fino all’inizio di questa stagione il ciclismo professionistico maschile mai aveva visto una donna protagonista nel ruolo apicale di direttore sportivo. Almeno nel World Tour, l’élite della categoria, che raccoglie i team chiamati a sfidarsi nelle principali corse di un giorno o a tappe. A infrangere questo tabù ci ha pensato la Israel Start-Up Nation, ingaggiando a dicembre la 49enne britannica Cherie Pridham. 
Una scelta in linea con la storia di questa giovane squadra, spesso distintasi per le sue scelte d’impatto , per la sua capacità di aprire strade nuove. Una scelta soprattutto che andrà ad avere un peso determinante nella stagione forse più importante, quella (con Chris Froome capitano) dell’atteso salto di qualità.


Ieri, per Pridham e per la compagine israeliana, è arrivata la prima grande gioia di questo 2021: la vittoria, ottenuta dal danese Mads Würtz Schmidt, sul traguardo della sesta tappa della Tirreno-Adriatico. Pugni al cielo per il corridore, che ha regolato con un gran finale i suoi compagni di fuga. Ed esultanza sfrenata, in ammiraglia, per Pridham.
Un’immagine destinata a entrare nella storia del ciclismo.

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Intenzionalità, reciprocità e trascendenza nel processo formativo
Esiste un modo per salvare il sistema scolastico italiano. Immergersi per intero nel lavoro che si fa con gli studenti, nello hic et nunc dell’ora di lezione, non aspettandosi che da altri vengano le soluzioni. Potrà sembrare “romantico”, ma se la scuola italiana, nonostante i ritardi legislativi e riforme che non terminano mai, è riuscita a stare in piedi contribuendo soprattutto nei primi anni a fornire un livello di formazione inviabile, tutto ciò è dovuto perché ci sono decine di migliaia di docenti e dirigenti scolastici che nel qui ed ora, tengono in piedi l’intero sistema.
David Meghnagi, Consigliere dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
Pesach e l'affidabilità 
Ci stiamo avvicinando a Pesach. “Lui riscalda il forno e la moglie cuoce”, dice la Ghemarà (Pesachim 116a). Come al solito, la fatica manuale spetta a lui, ma la cottura, con le sue precise regole da seguire e i tempi da rispettare, spetta a lei. A quanto pare l’uomo, a priori, non è del tutto affidabile. Sarà bene che ci pensiamo.
Dario Calimani
Disciplina del pregiudizio 
Poiché del pregiudizio – sembra – non si può prescindere, specie se è così affascinante come l’antisemitismo (tant’è che, come il dott. Stranamore, scatta appena si allentano i freni inibitori), volevo proporre una sua regolamentazione, anche se temo di non essere originale.
La nuova disciplina potrebbe essere impostata: a) come la patente a punti oppure b) come un bonus.
 
Emanuele Calò
Essere giovani ai tempi del Covid
Sono loro le vittime principali di questo nostro tempo maledetto, fatto di contagio, di malattia, di sofferenza, di incertezza interminabile, di attese e di speranze frustrate. Sono i giovani i più impreparati, i più sguarniti, i più indifesi di fronte allo svuotarsi progressivo di una vita in cui si indeboliscono i contatti, i legami di vivacità comune, la pura bellezza dello stare insieme. 
David Sorani
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Dall'Iraq a Israele
A margine del viaggio di Bergoglio in Iraq, Repubblica ha riportato il rilievo di una ricercatrice, Tzionit Fattal, che tra le persone incontrate dal pontefice “non c’era un ebreo, né è stata nominata una comunità vecchia di 2500 anni, ma ormai estinta”.
Roberto Jona
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