Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui              21 Ottobre 2021 - 15 Cheshvan 5782
L'ISTANZA UCEI AL CENTRO DELL'ATTENZIONE

“Fuori i fascisti dagli stadi”

Fascisti e odiatori siano allontanati al più presto dal mondo del calcio.
Scaturita dall’ultimo episodio di cronaca con protagonista il falconiere della Lazio, l’istanza promossa dall’UCEI è stata ripresa con evidenza da organi di informazione nazionali e internazionali. Un appello ad agire, con la massima fermezza e tempestività.
“Non basta il gesto della singola squadra, o della Federazione. Credo serva un intervento anche del legislatore per valutare la rilevanza penale che possono avere gesti e parole come quelle nel video”, spiega la Presidente UCEI Noemi Di Segni una intervista con la Gazzetta dello Sport. Necessario a tal fine anche un cambio di paradigma. “Oggi – aggiunge infatti – il reato di apologia del fascismo è molto circoscritto e legato a una situazione in cui si debba dimostrare la volontà di ricostruire il partito fascista, sennò è un gesto e rimane lì, specialmente quando si palesa in un gruppo”. Un proficuo colloquio, con l’obiettivo di una collaborazione ancora più stretta sul versante educativo, si è svolto quest’oggi con la dirigenza del Napoli. Non solo il club al vertice della Serie A, ma anche la società che ha introdotto in Italia il forum Equal Game. E cioè la più importante iniziativa per l’inclusione e il pluralismo coordinata, nelle scuole, dalla Uefa.

Clicca qui per l’intervista della Gazzetta dello Sport alla Presidente UCEI Noemi Di Segni
Clicca qui per accedere a una selezione degli articoli più significativi usciti sull’argomento

(Nell’immagine una recente campagna promossa da Unar e Lega di Serie A)

I PRESIDENTI D'ITALIA E SLOVENIA INSIEME NELLE CITTÀ CAPITALI DELLA CULTURA 2025 

Gorizia-Nova Gorica, laboratorio d’Europa
Una sfida anche nel segno dell'ebraismo

Un laboratorio europeo. Così i sindaci Rodolfo Ziberna e Klemen Miklavic immaginano le rispettive città, Gorizia e Nova Gorica, che insieme saranno Capitale europea della cultura nel 2025. Un appuntamento atteso, che porterà le due realtà di confine, tra Italia e Slovenia, a celebrare un rinnovato spirito di convivenza e cooperazione. Senza dimenticare le ferite e le divisioni del passato. “Gorizia-Nova Gorica stanno diventando ciò che vogliono diventare: un laboratorio europeo che non ha eguali visto il passato, anche doloroso, di questo territorio cui ha fatto seguito una quotidianità di amicizia e affiatamento”, le parole del sindaco di Gorizia Ziberna, impegnato in queste ore assieme al collega Miklavic in un evento dal grande valore simbolico: l'incontro tra i Presidenti della Repubblica italiana e slovena, Sergio Mattarella e Borut Pahor. I due capi di Stato in piazza della Transalpina, lì dove i confini di Slovenia e Italia si incontrano, hanno scelto di celebrare congiuntamente la nomina a Capitale europea della cultura di Gorizia e Nova Gorica. Un'occasione in cui molta attenzione sarà riservata alla gloriosa storia ebraica locale. In particolare attraverso il recupero e la valorizzazione del cimitero di Valdirose, oggi in territorio sloveno, dove alcuni grandi ebrei goriziani riposano: dal rabbino Isacco Samuele Reggio al filosofo Carlo Michelstaedter, dal glottologo Graziadio Isaia Ascoli alla giornalista Carolina Luzzatto Coen. Un progetto sviluppato grazie all'impegno della Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia e nato da un'idea di Pagine Ebraiche. 

Leggi

IL DOCUMENTARIO PRESENTATO A ROMA 

Il generale Wladyslaw Anders e i suoi soldati ebrei,
da Montecassino all’Yishuv una storia da riscoprire

Le bandiere di Polonia e Israele sventolano oggi insieme, a Montecassino, per ricordare una storia ancora poco conosciuta. È la storia dell’eroico generale Wladyslaw Albert Anders, a capo dell’armata polacca che si distinse nella Liberazione d’Europa dal nazifascismo acquisendo notorietà anche nella celebre battaglia che lì si svolse, e dei molti soldati ebrei che ne indossarono la divisa insieme ad altri commilitoni di ogni estrazione, credo, appartenenza. Strettamente intrecciata un’altra vicenda: la decisione di alcune migliaia di loro, durante l’evacuazione verso Oriente delle truppe, di abbracciare un’altra lotta. Quella per la nascita di uno Stato ebraico nell’allora Palestina mandataria. Sulla carta, a conflitto in corso, dei disertori. Ma Anders volle chiudere un occhio: “Gli ebrei lottano per la loro libertà e io non ho intenzione di ostacolarli”.
“Gli Ebrei nell’Armata di Anders”, film realizzato dalla Società polacca dei Progetti Educativi, ripercorre questi eventi con uno sguardo la cui prospettiva si allarga dai membri dell’esercito che fecero questa scelta (la figura più nota è quella del futuro Primo ministro Menachem Begin) a quello dei numerosi civili che pure beneficiarono del suo sostegno. Tra loro all’incirca 850 minorenni, conosciuti poi come “i bambini di Teheran”.
La presentazione del documentario, avvenuta nei locali dell’ambasciata polacca, ha avuto un significato speciale. Per la presenza di Dror Eydar, ambasciatore d’Israele. E perché l’incarico di rappresentare Varsavia in Italia è oggi sulle spalle della figlia del generale, Anna Maria Anders.

Leggi

IL CICLO DI APPUNTAMENTI ORGANIZZATO DA BRAINCIRCLEITALIA

La scienza di capire le emozioni

Da Gerusalemme a Genova, da Londra a Roma, un itinerario di incontri per comprendere, attraverso la scienza, la complessità delle emozioni umane. Un tema che sarà raccontato al pubblico, negli otto incontri della rassegna Emotions organizzata da BrainCircleItalia, dalla voce di quaranta scienziate diventate punto di riferimento nei propri campi. “Ai convegni sulle neuroscienze le donne sono spesso sottorappresentate, nonostante nel mondo ci siano straordinarie accademiche e ricercatrici. - le parole di Viviana Kasam, Presidente di BrainCircleItalia, che spiega l'origine del progetto - Mi è parso doveroso, per rompere il soffitto di cristallo che ancora si frappone alla visibilità femminile, creare un evento internazionale che focalizzi l’attenzione sulle donne neuroscienziate”. E così è nato Emotions, con la realizzazione di otto incontri internazionali e la collaborazione di prestigiosi istituti di ricerca europei e israeliani (dallo European Brain Research Institute di Roma al Edmond and Lily Safra Center for Brain Sciences di Gerusalemme). Una rassegna realizzata tenendo a mente la lezione del Premio Nobel Rita Levi-Montalcini, a cui il ciclo di incontri è dedicato: “Il futuro del pianeta dipende dalla possibilità di dare a tutte le donne l’accesso all’istruzione e alla leadership. - ricordava Levi-Montalcini - È alle donne infatti che spetta il compito più arduo, ma più costruttivo, di inventare e gestire la pace”.

Leggi

Un sistema da ripensare
Anche in questi giorni post elettorali avanzano sui social numerose rimostranze, sostenute da votanti di tutti gli schieramenti, per la mancanza del sistema panachage. Il metodo di votazione che dà all’elettore la facoltà di esprimere preferenze differenziate tra il voto per il contrassegno di lista e il voto per i candidati, scegliendo eventualmente uno o più candidati appartenenti a una lista diversa da sostituire o aggiungere a quelli della lista votata.
Jonatan Della Rocca
Leggi
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Le testate giornalistiche non sono il luogo idoneo per la definizione della Legge ebraica, ma costituiscono uno strumento di conoscenza di diverse problematiche e di diverse sensibilità. L’Assemblea dei rabbini italiani e i suoi singoli componenti sono gli unici titolati a esprimere risoluzioni normative ufficialmente riconosciute. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo comunicazione@ucei.it Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: comunicazione@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.
Twitter
Facebook
Website