SCOMPARE L'ULTIMO TESTIMONE ROMANO DELLA SHOAH
Donato Di Veroli (1924-2022)

L’Italia ebraica piange la scomparsa di Donato Di Veroli, nato nel 1924, 98 anni compiuti in aprile. Era uno degli ultimi Testimoni della Shoah ancora in vita, l’ultimo originario di Roma.
Da qualche ora si era compiuto l’eccidio delle Fosse Ardeatine quando, non ancora ventenne, fu arrestato dai fascisti e consegnato alle SS in servizio a via Tasso. Un primo fermo cui sarebbero seguiti l’imprigionamento nel carcere di Regina Coeli e quindi a Fossoli, da dove avvenne la sua deportazione ad Auschwitz-Birkenau (maggio 1944). La prima tappa di un inferno personale che avrebbe assunto anche i nomi di Strutthof, Natzweiler e infine Dachau, fino alla liberazione da parte delle forze alleate nella primavera dell’anno successivo e al faticoso ritorno (dopo alcuni ricoveri ospedalieri) in Italia. “Faccio parte della Storia”, sorride amaro in una delle rare video-testimonianze che lo riguardano.
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LA RIUNIONE A ROMA DELLA MASSIMA ASSISE DELL'EBRAISMO ITALIANO
Identità e futuro, l’impegno del Consiglio UCEI

Un confronto sullo stato dei rapporti con le altre confessioni religiose e con gruppi ebraici non ortodossi, oltre a una disamina sulle modalità più appropriate di relazione con le istituzioni e i leader politici, anche alla luce della complessa stagione che si annuncia, ha caratterizzato la seconda parte dei lavori del Consiglio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane riunitosi ieri a Roma. Tra i tanti temi analizzati nel corso della seduta alcuni progetti sviluppati e presentati dalle Commissioni: da un’iniziativa che punta a valorizzare in più tappe l’impegno ebraico nella tutela dell’articolo tre della Costituzione (ulteriori approfondimenti sono stati disposti per un eventuale abbattimento dei costi che l’iniziativa comporta) all’introduzione di una riforma statutaria che ha l’obiettivo di arrivare all’istituzione di una sezione calabrese della Comunità ebraica di Napoli non riferita a una città in particolare ma a un intero territorio. Un’esigenza “sempre più stringente” secondo il vicepresidente dell’Unione Giulio Disegni, che ha evidenziato i numerosi stimoli istituzionali e culturali in arrivo da quella regione e annunciato il progetto allo studio, sotto il coordinamento dell’area Educazione e Cultura UCEI, di un momento nazionale d’incontro per le famiglie da svolgersi nel Comune di Santa Maria del Cedro in autunno. La riunione è stata anche l’occasione per confrontarsi su temi come leadership ebraica e coinvolgimento delle nuove generazioni e presentare alcune iniziative in materia di chazanut per alimentare la vita ebraica nei centri più piccoli. Confermata dall’assise la squadra del Collegio sindacale dell’ente nelle figure di Roberto Busnach, Cesare Cava e Claudio Coen.
Il Consiglio UCEI si era aperto con l’approvazione all’unanimità del bilancio consuntivo per il 2021.
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IL SEMINARIO PROMOSSO DAL MINISTERO DEGLI ESTERI DI BERLINO
La Giustizia tedesca e i conti con la Storia
In Italia il caso più famoso è quello di Gaetano Azzariti, il magistrato “senza toga” che passò dalla presidenza del Tribunale della razza d’epoca fascista a quella della Corte costituzionale nell’Italia del dopoguerra. Come lui migliaia di burocrati fascisti passarono dal rappresentare il regime ad amministrare la giustizia per la Repubblica. Una conversione simile avvenne anche in Germania. Un fenomeno diffuso con cui fare i conti e di cui analizzare gli effetti. Per questo nel 2012 fu avviata una commissione che nel 2016 pubblicò i “Rosenburg File”: uno studio sui fascicoli degli archivi del Ministero della Giustizia dal 1949 al 1973. “Il risultato ci impressionò. Non pensavamo che così tanti esponenti del regime nazista avessero fatto carriera nella Germania del dopoguerra”, ha raccontato Manfred Görtemaker, professore di Storia moderna all'Università di Potsdam, in occasione del seminario organizzato dall'ambasciata tedesca in Italia “Come la Germania sta affrontando la storia del XX secolo”. "Anche a distanza di decenni - ha rilevato Görtemaker, parte della commissione dei Rosenburg File - è stato comunque fondamentale riprendere in mano quelle carte e capire come e perché non ci fu discontinuità".
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Negazionismo male del secolo

Non lo avevo immaginato, ma avrei dovuto: ci sono dei nuovi no- sono quelli no-sic, che considerano la siccità come un'invenzione dei poteri forti. Sono gli eredi di quanti si opponevano a qualsiasi politica ambientale, quelli che sghignazzavano sul buco dell'ozono e sul riscaldamento terrestre. Ma ora hanno trovato amici e sodali a cui collegarsi, tutti in nome di un no-: non esiste e non è esistito nulla: la Shoah, il Covid, l'aggressione russa all'Ucraina, il femminicidio. Ma loro furbi non si fanno fregare dallo Stato, dalle banche, dai giornali, dalle femministe, dagli ebrei, e negano con pervicacia ogni realtà.
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Oltremare - Droni

I droni in Israele sono ubiqui, soprattutto sulle spiagge e ad altezza non elevatissima sopra al giardino dei miei vicini di casa. I quali certo, con tre figli e ondate di covid non ancora terminate, qualcosa per tenere occupata la prole devono pure trovarla. E i droni per questo sono perfetti: li si comanda anche da sotto le coperte, volendo. Il mio primo pensiero quando ne vedo uno è: avrà una telecamera montata sopra? E si vedrà la mia espressione fra il condiscendente e il leggermente scocciato, visto che sto pensando su quale albero potrebbe andare a schiantarsi, e se fosse il mango che sta finendo di far maturare i frutti glielo restituisco a fettine, io, il drone.
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