L'ACCORDO SUI CONFINI MARITTIMI
Israele-Libano, siglata l'intesa

A distanza di poco tempo l’uno dall’altro il Primo ministro d’Israele Yair Lapid e il Presidente del Libano Michel Aoun si sono fatti ritrarre mentre siglano l’intesa che pone fine al lungo contenzioso tra i due Stati sui confini marittimi. “Si tratta di un successo diplomatico. Non capita tutti i giorni che un Paese nemico riconosca lo Stato di Israele, con un accordo scritto, di fronte alla comunità internazionale. Non capita tutti i giorni che gli Stati Uniti e la Francia ci sostengano e forniscano garanzie economiche e di sicurezza” il commento di Lapid, dopo aver ricevuto il via libera definitivo dal suo governo (con il voto contrario del ministro dell’Interno Ayelet Shaked) a siglare il patto con Beirut, mediato dagli Usa. “Questo accordo rafforza la sicurezza di Israele e la nostra libertà di azione contro Hezbollah e le minacce a nord", ha sostenuto il Premier. "C’è un raro consenso nell’establishment della sicurezza sulla sua necessità. Il ministro della Difesa Benny Gantz, l’esercito, il Mossad, l’intelligence e il Consiglio di sicurezza: tutti l’hanno approvato”, ha poi aggiunto. Una replica alle critiche di chi, come il leader dell’opposizione Benjamin Netanyahu, ritiene questa firma uno sbaglio e una concessione ingiustificata al Libano.
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AL VIA LA NUOVA FASE PER L'APPLICAZIONE DELLE LINEE GUIDA
Lotta all'antisemitismo, scuola protagonista

Entrano sempre più nelle classi le linee guida per il contrasto all’antisemitismo nella scuola. Nelle scorse ore si è infatti svolto il primo di una serie di seminari che ne porteranno principi e indicazioni su tutto il territorio nazionale. Una nuova fase apertasi al liceo romano Vivona, nel segno della collaborazione in atto tra Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Istruzione e Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Dopo i saluti istituzionali tre interventi hanno caratterizzato l’incontro. Ad aprirlo è stata Milena Santerini, coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo, la cui relazione era incentrata sulle linee guida come strumento “contro i pregiudizi in classe”. La scuola italiana, ha detto Santerini, “rappresenta un’eccellenza nella trasmissione della Memoria della Shoah, con un’infinità di belle iniziative”; nonostante ciò resistono tra gli studenti atteggiamenti volti “all’esclusione, allo scherno, al disprezzo”. Fenomeni che le linee guida si propongono di contrastare nelle diverse forme. Tra quelle segnalate l’antisemitismo “post-razziale, l’odio collegato agli avvenimenti mondiali, le espressioni ‘liquide’ prevalentemente online, la distorsione della Shoah, la continuità con la propaganda nazista”. È poi intervenuto il Consigliere UCEI Saul Meghnagi, approfondendo la sfida dell’educazione alla cittadinanza “tra storia e memoria”. L’Italia, la sua analisi, non nasce come un Paese unito “ma che la sua unità l’ha costruita nel tempo” e che è stato capace di elaborare, agli antipodi, testi come “le leggi razziste e la Costituzione”. Un Paese chiamato ora alla sfida “di saper reggere all’impatto di molte identità, di tante diversità”.
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LA CERIMONIA ALL'EX COLLEGIO MILITARE
"16 ottobre, ricordiamo insieme"

L’ex Collegio militare di via della Lungara fu il luogo in cui gli oltre mille ebrei romani rastrellati il 16 ottobre 1943 vennero raccolti prima della loro deportazione ad Auschwitz-Birkenau. Un luogo della Memoria dove è tornato a fare tappa il progetto dell’associazione “Ricordiamo insieme”, giunto quest’anno alla decima edizione. Molti gli interventi che hanno segnato la cerimonia commemorativa del 16 ottobre nel cortile del palazzo, sede oggi del Centro Alti Studi per la Difesa. “Un tassello significativo a pochi giorni da un altro anniversario: i cento anni dalla Marcia su Roma”, le parole del rabbino capo rav Riccardo Di Segni. Eventi da leggere insieme, ha detto, perché diversi momenti di “un pendio scivoloso che trascina verso la distruzione”. Da qui l’esigenza “di stare attenti, vigilare, lottare per l’affermazione dei diritti”.
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IL SITO WEB PRESENTATO ALLA FESTA INTERNAZIONALE DELLA STORIA
Caso Mortara, un percorso tra le fonti

La Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna, la più grande dell’Emilia-Romagna, ha scelto di promuovere la realizzazione di un sito web dedicato alla vicenda del piccolo Edgardo Mortara: il bambino ebreo, sottratto ai suoi cari dalla Chiesa di Pio IX, il cui caso innescò una serie di eventi che accelerarono la fine del regime del “papa re”. Illustrato nell’ambito della Festa Internazionale della Storia nel corso di un evento organizzato insieme al Museo ebraico cittadino, si presenta come un percorso bibliografico digitale fra le fonti dell’epoca: quotidiani, riviste, bandi, libri e opuscoli, stampe e disegni. Una possibilità diretta di accesso alla documentazione di un fatto storico che, viene sottolineato, “ebbe innumerevoli conseguenze e implicazioni politiche, sociali e religiose”. Storia, protagonisti, luoghi, le dinamiche del processo, la reazione della pubblica opinione. Di questo e molto altro tratta il sito, presentato dai curatori Maurizio Avanzolini e Marilena Buscarini con gli interventi di David Kertzer ed Elèna Mortara e letture di testi di Stefano Pesce. Un servizio prezioso per studiosi e ricercatori. Ma anche l’occasione per rivolgersi a un pubblico più vasto di lettori e semplici curiosi interessatisi a questi fatti “leggendo un libro, un articolo o guardando un film o uno spettacolo teatrale”.
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RIPORTATI ALL'ANTICO SPLENDORE TESTI DEL QUATTRO E CINQUECENTO
Venezia ebraica, i manoscritti restaurati

La biblioteca Renato Maestro della Comunità ebraica di Venezia è la casa di molte e preziose testimonianze. Tra le altre di un Mishnè Torà di Maimonide (1402) e del Pardes Rimonim di Moshè Cordovero (1550), restaurate di recente grazie all’associazione Savo Benefator. Alla presentazione del progetto è stato dedicato un incontro cui sono intervenuti il rabbino capo rav Alberto Sermoneta, la direttrice del Museo ebraico Marcella Ansaldi, le restauratrici Miriam Rampazzo e Giulia Barbero. Un nuovo impegno dell’associazione dedicata al ricordo dei fratelli Bice e Cesare Vivante, già promotrice del restauro dei lumi d’argento della sinagoga levantina.
Il Mishnè Torà, racconta Ansaldi, fu scritto nella cittadina di Piove di Sacco vicino Padova. Un testo di eccezionale importanza non solo per la sua qualità, ma anche perché “contribuisce a documentare la presenza ebraica nel Veneto prima del Cinquecento".
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IL FILM IN ANTEPRIMA AL FESTIVAL DEL CDEC
Dalla Tunisia alla Francia, il dolore dell'esilio

Il TGM, il treno Tunisi-Goulette-Marsa, percorre le coste tunisine e rappresenta in modo vivido la nostalgia per una vita fatta di giornate in spiaggia, di spensieratezza e di un passato idealizzato che non c’è più. Il TGV è invece l’emblema di una vita ricostruita su binari nuovi, in una Francia sconosciuta, dolorosamente sradicati dalle proprie origini, ma accompagnati da una forte volontà di riscatto. Seguendo idealmente il percorso di questi due treni, il documentario “Du TGM au TGV” racconta le storie degli ebrei tunisini che dal secondo dopoguerra lasciarono in massa le proprie case, abbandonando una patria sempre più inospitale per trasferirsi in Francia. La pellicola, diretta da Ruggero Gabbai, scritta da Sonia Fellous e prodotta da Gilles Samama, è stata presentata in anteprima al pubblico italiano nel corso della Rassegna Nuovo Cinema Ebraico e Israeliano della Fondazione Cdec di Milano.
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