Comunità ebraica di Roma,
"Dor va Dor" la lista più votata
Con il 37,87% dei voti la lista “Dor va Dor” guidata dal manager Victor Fadlun ha ottenuto il maggior numero di preferenze alle elezioni per il rinnovo del Consiglio della Comunità ebraica di Roma. A seguire “Per Israele”, la cui candidata alla presidenza è l’avvocato Antonella Di Castro, che si è aggiudicata il 36,27% dei consensi. Al terzo posto “Ha Bait”, con candidato presidente il giornalista Daniele Regard, con il 25,86%.
Nessuna lista ha ottenuto il premio di maggioranza, fissato alla soglia del 45%. Dieci i consiglieri eletti da “Dor va Dor” e “Per Israele”, sette da “Ha Bait”.
“Tutto il Consiglio uscente ha raggiunto gli obiettivi che si era prefissato e siamo contenti di quanto fatto. Ora rinnoviamo le nostre ambizioni”. Il bilancio su quanto fatto nel corso della consiliatura precedente è positivo per Lydia Schapirer, confermata alla guida della Comunità ebraica di Napoli per la terza volta. Al suo fianco il vicepresidente Sandro Temin e i consiglieri Paolo Ferrara, Daniele Coppin e Deborah Curiel. “La nostra realtà - prosegue Schapirer - è tradizionalmente ben inserita nella città, ma penso sia stato stato fatto un passo ulteriore in questi anni, con una maggiore apertura e visibilità. Siamo sempre stati presenti nella vita di Napoli, ma adesso nelle diverse occasioni siamo anche i proponenti”.
Nuova conferma anche per l’avvocato Gianni Parenzo, di nuovo presidente della Comunità di Padova. Al suo fianco, per proseguire il lavoro fatto in questi anni, Gina Cavalieri e Gavriel Sacerdoti. “Il Consiglio precedente è stato confermato e siamo soddisfatti del lavoro fatto. Abbiamo riportato in equilibrio il bilancio e ora guardiamo avanti”, afferma Parenzo. L’impegno per il futuro è di “potenziare l’attività interna: il nostro obiettivo è di coinvolgere di più i nostri iscritti, a cui chiediamo di rendere ancor più coesa e attiva la nostra Comunità”. Il periodo della pandemia, sottolinea, ha avuto “un effetto grave sulla socialità”. E gradualmente sono stati ricostruiti i momenti in comune, che per Parenzo dovranno essere implementati.
VERCELLI, IL NUOVO MANDATO PER ROSSELLA BOTTINI TREVES
"Proseguiamo nella ricostruzione"
Sesto mandato consecutivo alla guida della Comunità di Vercelli per Rossella Bottini Treves. Alle spalle oltre vent’anni di impegno ai vertici della Comunità “con molti risultati, nel segno di un percorso lunghissimo di ricostruzione” afferma Bottini Treves, che è anche consigliera UCEI di riferimento per Vercelli. Ad affiancarla in Consiglio il vicepresidente David Coen Sacerdotti e Mattia Busti Rosner. “La nostra è una Comunità numericamente piccola, con forze limitate, ma il lavoro da fare è molto. Anche sul fronte culturale, che per noi è importantissimo”, spiega la presidente. “Si organizzano tanti eventi, dalle presentazioni dei libri ai concerti. La risposta è da tempo significativa. Anche per quanto concerne le scuole, che affluiscono numerose in sinagoga e negli altri luoghi sotto la nostra giurisdizione”.
A 85 anni dalla promulgazione delle leggi razziste da parte del fascismo, un seminario per giornalisti sul tema “Lotta all’antisemitismo nei media italiani” si è svolto quest’oggi alla Casina dei Vallati a Roma, promosso dall’ambasciata d’Israele in Italia insieme a Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Fondazione Paolo Murialdi, Fondazione Museo della Shoah, Fondazione Cdec, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e Comunità ebraica di Roma.
Il significato dell’antisemitismo sotto il regime fascista, le storie dei giornalisti ebrei espulsi dopo il ’38, l’antisemitismo oggi in Italia, le strategie per contrastarlo, un’analisi dell’antisemitismo nel sistema informativo tra gli argomenti affrontati nel corso del seminario, conclusosi con la firma della definizione di antisemitismo a cura dell’International Holocaust Remembrance Alliance.
Si celebra oggi la Giornata Mondiale del Rifugiato, indetta nel 2001 a cinquant'anni dalla firma della Convenzione sui profughi da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Un appuntamento - sottolinea la ong ebraica Hias, nata a fine Ottocento come Hebrew Immigrant Aid Society - volto a ricordarci "le immense sfide che devono affrontare milioni di persone costrette a lasciare le loro case a causa di guerre e persecuzioni". In questo senso, la valutazione di Hias, "come individui e comunità ebraiche abbiamo la profonda responsabilità di esercitare compassione e provare a fare una differenza tangibile nella vita delle persone in cerca di salvezza". Una responsabilità che "sta al centro di Hias, la più antica organizzazione per rifugiati al mondo".
(Nell'immagine: l'impegno di Hias per i profughi ucraini)
Sinagoghe e cimiteri ebraici, la forza del racconto
Fino al 17 settembre prossimo, al Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara, è allestita la mostra “Case di vita. Sinagoghe e cimiteri in Italia” a cura di Andrea Morpurgo e Amedeo Spagnoletto. Il racconto di due millenni di storia tra i suoi alti e bassi. E in particolare, attraverso l’esposizione di progetti, documenti e oggetti, degli aspetti architettonici, rituali e sociali che caratterizzano le sinagoghe e i cimiteri ebraici presenti sul territorio. A lanciare uno sguardo su questa iniziativa, nelle sue molteplici sfumature, un evento tenutosi al Museo ebraico di Roma.
L’edizione odierna esce grazie alla disponibilità del direttore responsabile uscente, che in attesa del compimento dell’iter predisposto dall’Ente editore per riassegnare l’incarico e su richiesta dell’Ente stesso, si è reso disponibile a garantire provvisoriamente i requisiti di legge. La redazione esprime la propria gratitudine per questo suo gesto.