DOPO L'ATTENTATO TERRORISTICO NEI PRESSI DELL'INSEDIAMENTO DI ELI

Il terrorismo palestinese torna a colpire, 
Israele valuta nuove contromisure

Nachman Mordoff ed Elisha Anteman, entrambi di diciassette anni, il ventunenne Harel Masood e il sessantaquattrenne Ofer Fayerman si trovavano in un ristorante e nell'adiacente stazione di servizio quando due terroristi palestinesi hanno aperto il fuoco contro di loro, uccidendoli e ferendo altre quattro persone. L'attentato è avvenuto in Cisgiordania, nei pressi dell'insediamento israeliano di Eli, una quarantina di chilometri a nord di Gerusalemme. I due terroristi sono stati uccisi: uno quasi subito da un civile armato che è intervenuto nella stazione di servizio; l'altro dopo due ore, dopo essere stato rintracciato dalle forze speciali. Ma questo ennesimo attacco terroristico - 24 le vittime da inizio anno di simili attentati palestinesi - non si chiuderà con l'eliminazione dei due responsabili, entrambi affiliati a Hamas. Una discussione sul fronte politico, della sicurezza e mediatico è infatti in corso e appare sempre più imminente una nuova operazione di contrasto al terrorismo nell'area di Jenin e Nablus. Sono queste infatti le due zone in Cisgiordania da dove provengono le maggiori minacce per Israele. “Tutte le opzioni sono aperte”, ha dichiarato il Premier Benjamin Netanyahu. 

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LE INIZIATIVE DELLA FONDAZIONE BENI CULTURALI EBRAICI IN ITALIA

Censimento delle musiche liturgiche,
il progetto per tutelare il patrimonio ebraico 

Sono molteplici i progetti sui quali è al lavoro la Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia, dalla gestione della Biblioteca Nazionale dell’Ebraismo Italiano (l’ex Centro Bibliografico UCEI) alla catalogazione del patrimonio monumentale e librario. Temi messi a fuoco durante una riunione del cda della Fondazione svoltasi nelle scorse ore a Roma, con diversi argomenti all’ordine del giorno. Tra gli altri il progetto di censimento delle musiche liturgiche ebraiche avviato dall’UCEI nel 2022 nel nome del rav Elia Richetti z.l e di cui la Fondazione si occuperà ora attivamente, raccogliendo una proposta giunta in questo senso, su mandato dell’Unione, dai consiglieri Saul Meghnagi e Gloria Arbib. Il cda ha espresso soddisfazione per la proposta e “gratitudine per il ruolo riconosciuto aĺla Fondazione”, deliberando la costituzione di un gruppo di lavoro per uno studio di fattibilità.

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IL RICONOSCIMENTO ALLA SCRITTRICE E TESTIMONE DELLA SHOAH

Campiello alla carriera, premiata Edith Bruck

“Esempio di un’appassionata resistenza all’orrore delle dittature e alla lotta per la difesa dei diritti, Edith Bruck incarna un modello d’impegno civile e intellettuale e un profilo di grande umanità”.
Così la Fondazione Il Campiello nell’assegnare il suo premio speciale alla carriera alla scrittrice e poetessa di origine ungherese, sopravvissuta bambina alla deportazione in campo di sterminio. Il riconoscimento è stato conferito nelle scorse ore, nel corso di un evento dedicato alla presentazione degli autori finalisti della 61esima edizione del Campiello che si è svolto a Roma. Bruck, si legge nella motivazione, è stata scelta “per la sua esemplare parabola biografica e artistica, che ne fa una testimone d’eccezione del Novecento europeo e italiano e una coraggiosa staffetta dei suoi valori nel secolo presente”.

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IL CONVEGNO SUGLI EBREI DI LIBIA

1967, la fine di un mondo:
storie di famiglia e nuove sfide

Nell’occasione della giornata mondiale del rifugiato l’Associazione Italia Israele di Firenze ha organizzato un evento dal titolo “1967: fuga da Tripoli”, svoltosi nella sala Firenze Capitale di Palazzo Vecchio. Ad intervenire Gisèle Levy e David Gerbi, entrambi studiosi del fenomeno ed essi stessi profughi di Libia. Le presentazioni dei due relatori sono state precedute dalla lettura di una testimonianza scritta da Malka Gian Halfon (Tripoli 1936 – Tel Aviv 2019) e letta dalla figlia Oshrat. Levy ha inquadrato storicamente le vicende degli ebrei libici nel corso del XX secolo fino alla conclusiva cacciata nel 1967, arricchendo il suo intervento con note familiari. Gerbi ha invece riferito sull’attuale stato delle cose nella diaspora libica e dei tentativi che sta facendo per promuovere la causa dei rifugiati libici e della regione nell’ambito di alcune iniziative che vedono protagonisti Israele da una parte e alcuni Stati arabi dall’altra. Ha portato i saluti del Consiglio comunale il presidente Luca Milani. Altri indirizzi di saluto sono stati quelli di Emanuele Cocollini, presidente dell’Associazione Italia Israele di Firenze, di Alessandra Campagnano per in Comitato Fiorentino per il Risorgimento, di Silvia Guetta per la Comunità ebraica. Ha coordinato l’evento Benedetto Allotta dell’Associazione Italia Israele.

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IL FESTIVAL A TRIESTE 

Erev Laila, musica per l’incontro

Un grande successo di pubblico sta premiando gli eventi del festival di musica e cultura ebraica Erev/Laila in svolgimento a Trieste, promosso dall’Associazione Musica Libera diretta dall’artista Davide Casali in collaborazione con il Museo Carlo e Vera Wagner, la Comunità ebraica e il Festival Viktor Ullmann. Nelle scorse ore, sulla terrazza del Museo ebraico, ad esibirsi sono stati gli allievi della scuola di musica del Maestro Pierpaolo Levi: in risalto brani di autori ebrei e non, classificati dal nazifascismo come “degenerati”. Il festival si concluderà domani sera con un concerto di Raiz e Radicanto, nella sinagoga della città giuliana.

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