Progetto Malattie Genetiche: L’esito di un test genetico

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I TEST GENETICI

L’ESITO DI UN TEST GENETICO


I test genetici

L’esito di un test genetico

Quando un individuo viene identificato come portatore, deve far sapere al suo partner che due portatori della stessa malattia genetica recessiva hanno una probabilità del 25% ad ogni concepimento che il nascituro, maschio o femmina, sia affetto da questa malattia.
Una volta informata dei risultati se esiste un rischio di avere un figlio affetto da una malattia, la coppia ha diverse opzioni che può esaminare assieme a un consulente di fiducia. Le decisioni da prendere implicano scelte etiche per cui il consulente non è necessariamente un medico, ma può essere anche un esperto di etica o un rabbino.
Per questo AME proporrà dei rabbini dislocati in tutta Italia e sensibilizzati all’argomento, che possano essere consultati da chi deve prendere una decisione in seguito ad un test genetico che indichi un rischio di malattia per il nascituro.

Le scelte di una persona o di una coppia sono:
• decidere di non affrontare una gravidanza, quindi non avere figli naturali ma preferire una adozione
• decidere di richiedere una gravidanza medicalmente assistita che permette di impiantare nell’utero materno solo embrioni ritenuti sani (vedi scheda specifica)
• decidere di affrontare la gravidanza e di richiedere un esame prenatale del DNA fetale che può essere eseguito sui villi coriali oppure sul liquido amniotico (vedi scheda specifica)

RESTA SEMPRE LA POSSIBLITÁ DI NON ESEGUIRE ESAMI E AFFRONTARE LA GRAVIDANZA CONSAPEVOLI DEL RISCHIO.

 

 

 

 

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