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10 ottobre 2013 - 6 Cheshwan 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Elia Richetti,
presidente
dell'Assemblea
rabbinica
italiana
Della promessa divina ad Avrahàm, oltre al possesso della terra di Canaan, fa parte anche la promessa di numerosa discendenza. È forse qui che si manifesta per la prima volta la concezione che il bene che il Signore elargisce non è un bene se non è tramandabile alle generazioni successive; questa attenzione alla continuità è certamente una delle caratteristiche principali dell’Ebraismo.
Ciò che più colpisce, però, è il fatto che tale promessa di discendenza è riportata due volte, in maniera assai diversa
 
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Sergio
Della Pergola,
Università
Ebraica
Di Gerusalemme
Con la scomparsa a 93 anni del Gran Rabbino Capo emerito Ovadia Yosef, termina in Israele e nel mondo ebraico sefardita l’epoca dei grandi maestri di levatura mondiale. Ovadia Yosef è stato uno dei più carismatici e amati decisori rabbinici del XX secolo e la prova si è avuta al suo monumentale funerale cui hanno partecipato non meno di 500mila persone. Il suo contributo all’ebraismo è stato duplice. Da un lato ha cercato di unificare i molti e diversi usi delle molteplici comunità sefardite in un unico sistema coerente di universale applicazione. Dall’altro ha affontato con molto coraggio i problemi emergenti dalla società contemporanea e non ha rifiutato il confronto con la modernità e con idee rivali sul terreno delle questioni più spinose. Basti l’esempio del suo riconoscimento senza riserve dell’appartenenza all’ebraismo della comunità ebraica etiope, osteggiata in altri ambienti rabbinici.
 
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Cultura a porte aperte
"Non è una Natura senza cuore, non è una Creazione senza Giustizia, quella che siamo venuti a celebrare qui oggi. Ci muove l’antico messaggio che gli ebrei si tramandano nei millenni, secondo il quale tutta la Creazione, e l’essere umano che vi sta al centro, devono essere scrupolosamente tutelati e rispettati".
Così il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane nel discorso pronunciato a Napoli in occasione della Giornata europea della Cultura ebraica 2013 alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
 
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Voci a confronto
“Un nuovo eroe, un nuovo campione di altruismo sulla parete che omaggia le imprese di chi portò luce negli anni più bui. A due settimane dal riconoscimento di «chasid umot haolam» — Giusto tra le Nazioni— il nome di Gino Bartali viene impresso a perenne memoria sul grande muro che, allo Yad Vashem di Gerusalemme, ricorda quanti misero a rischio la propria esistenza prodigandosi per la salvezza di altri esseri umani” così il giornalista di Pagine Ebraiche Adam Smulevich racconta firmando sulla Gazzetta dello Sport la visita in programma in mattinata, del figlio di Ginettaccio Andrea a Yad Vashem in occasione dell’iscrizione del nome del padre tra i Giusti.

 
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Giornata della Cultura Ebraismo in piazza
Tradizione, cultura e valori dell’ebraismo. In decine di città italiane questo inizio di autunno ha visto il mondo ebraico protagonista con la celebrazione lo scorso 29 settembre della Giornata europea della cultura ebraica. Da Napoli, città capofila dell’evento, salendo e scendendo lunga la penisola migliaia di persone hanno avuto l’occasione di conoscere e scoprire il legame tra ebraismo e natura, tema di quest’anno dell’iniziativa. Sessantasei le località coinvolte per questa 14esima edizione che ha visto coincidere l’inaugurazione di un altro grande evento: il Festival di Milano Jewish and the city.
 
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  davar
memoria
“Mio padre Gino, il Giusto”
Una nuova targa nel grande mausoleo dello Yad Vashem. A due settimane dal riconoscimento di Giusto tra le Nazioni e in attesa della solenne cerimonia che avrà luogo prossimamente a Firenze, Gino Bartali è stato omaggiato questa mattina con l'iscrizione del proprio nome nel Wall of Honor del Memoriale israeliano. L'iniziativa è legata alla presenza in Israele del figlio Andrea, ospite d'onore della Gran Fondo organizzata dal Giro d'Italia a Gerusalemme. Al suo fianco, testimone del coraggio di Bartali durante il nazifascismo,
la signora Giulia Donati Baquis. Fu lei la prima testimone a rispondere all'appello per nuove prove di coraggio sull'azione clandestina del campione di Ponte a Ema lanciato dal mensile dell'ebraismo italiano Pagine Ebraiche nel 2010. “Sono emozionato, commosso. Una giornata indimenticabile in un luogo che parla di dolore ma anche di chi si adoperò per portare luce in un periodo di oscurità”, commenta per i nostri lettori Andrea.

(Nella foto in alto Andrea Bartali indica il nome di suo padre, da oggi impresso sul muro dei Giusti dello Yad Vashem. In basso il commovente incontro con Giulia Donati Baquis)

qui roma
L'Iran nega il dialogo
“Dalla Presidenza di Hassan Rouhani una opportunità di dialogo per la Comunità internazionale?”. Se un’opportunità c’è, Israele sembra esclusa dal tavolo, almeno a giudicare dall’episodio accaduto a Roma e riportato sui media israeliani. Secondo il quotidiano Yedioth Ahronoth, infatti, l’ambasciatore iraniano in Italia Jahanbakhsh Mozaffari sembra non aver gradito la presenza di un dipendente italiano dell’ambasciata di Israele a Roma in occasione della conferenza di apertura delle attività dell’Istituto per l’Asia e il Mediterraneo (Isiamed), tenutasi lunedì scorso nella Sala delle Colonne della Camera dei Deputati.
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sulla scena
L’energia di Tziporela a Milano
Fanno le prove tenendo in mano i cellulari, che guardano per un istante a ogni cambio di scena, per leggere le note che evidentemente hanno così condiviso. Sono veloci e fisici. I Tziporela sono così: un gruppo di nove giovani attori, affiatatissimo e corale, dai movimenti rapidi e freschi. Sono in scena da oltre otto anni e si divertono ancora e molto – è chiarissimo, a vederli in vestiti non di scena, mentre finiscono di provare lo spettacolo che portano a Milano domenica 13 e lunedì 14 ottobre, durante il festival “Energie da Tel Aviv” al Teatro Franco Parenti.
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informazione
Lavoro, formazione, giovani
e confronto aperto Fnsi-Fieg

Dalle prospettive di formazione per i giovani all'impegno delle organizzazioni dei giornalisti italiani per l'autonomia della professione, dal rinnovo del Contratto nazionale di lavoro giornalistico alle prospettive di una stagione economica difficile, dal modello organizzativo della nostra specifica redazione a una verifica dei programmi, dei problemi aperti e delle effettive condizioni di lavoro. In un confronto a tutto campo, l'assemblea dei redattori del Portale dell'ebraismo italiano, riunita a Roma per la conferenza organizzativa che segna la ripresa autunnale e per l'inizio dell'attività in sede centrale del collega Daniel Reichel, ha incontrato, fra le altre cose, il Consigliere nazionale della Federazione della Stampa Italiana Carlo Muscatello. L'esponente del sindacato unico dei giornalisti italiani ha riferito anche degli esiti dei primi incontri di questo autunno fra l'organizzazione e la Federazione italiana editori giornali.

pilpul
Setirot - La balma delle streghe
Una certa montagna, quella, per intenderci, che la madre di Vittorio Foa diceva "fatta di quattro alberi, un torrente, tanti tanti antifascisti e tanti tanti ebrei". Una pratica con (e una fascinazione per) la psicoanalisi alla Aron Hector Schmitz (Italo Svevo), Luciana Nissim o Enzo Morpurgo. Le vicissitudini della guerra, dell'essere bambini nascosti.

Stefano Jesurum, giornalista
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Time out - Amnistia
Il messaggio di Napolitano alle Camere riapre la questione dell’amnistia e della sua opportunità politica. Di fronte all’eccessivo sovraffollamento delle carceri italiane, il Presidente della Repubblica ha infatti invitato i partiti a considerare l’ipotesi di emanare un provvedimento che possa risolvere finalmente questa vergogna tutta italiana.

Daniel Funaro
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