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23 ottobre 2013 - 19 Cheshwan 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
David
Sciunnach,
rabbino
“E il Signore benedisse Avraham in tutto …”. (Bereshith 24, 1) Rabbi Shelomò Itzhaki, conosciuto per il suo acronimo come Rashì, commenta questo verso facendoci notare che la ghematria, il valore numerico, della parola bakol - in tutto - equivale a 52, lo stesso di ben - figlio. Ciò a sottolineare che la benedizione di Avraham fu la nascita di suo figlio Itzhak. I Maestri ci fanno notare che tutti i patriarchi furono benedetti con la parola kol - tutto.
 
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David
Assael,
ricercatore
In questi giorni, molti storici, anche ebrei, si sono espressi contro l’introduzione del reato di negazionismo. Come tutti sappiamo, il discorso è assai complicato perché si rischia di alimentare gli istinti che si vorrebbero sedare. E’ così per ogni divieto. A me pare che la questione sia come il discorso sulle quote rosa: il risultato del non averle introdotte è l’assenza delle donne nei posti di dirigenza. In un Paese dove non si riesce neanche a cacciare il razzismo dagli stadi, forse un percorso di sensibilizzazione, anche con strumenti giuridici, non sarebbe sbagliato.
 
16 ottobre - Gattegna:
"Lotta senza tregua contro ogni razzismo"
“Oggi non siamo qui solo per ricordare il passato. Siamo qui per proseguire la lotta contro ogni forma di razzismo e di discriminazione, per difendere le conquiste di libertà e di uguaglianza che dal 1948, con la promulgazione della Costituzione repubblicana, hanno portato l'Italia ad essere un Paese all'avanguardia nel rispetto dei diritti fondamentali di tutti i cittadini” ha dichiarato il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, in occasione della cerimonia per la commemorazione del settantesimo anniversario del 16 ottobre 1943 presieduta dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
 
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Voci a confronto
Continuano anche sulla stampa le reazioni alla proposta di legge licenziata la settimana scorsa dalla Commissione Giustizia del Senato, riguardante il reato di negazionismo: su Libero Carlo Giovanardi, che in Commissione ha espresso voto contrario insieme al senatore Buemi, e il suo emendamento, che “ne restringeva il campo di l’applicazione alla negazione dell’Olocausto del popolo ebraico, è stato respinto dalla Commissione.” Il senatore Pdl ritiene che “una legge pensata per difendere gli ebrei può trasformarsi in una trappola infernale per gli amici italiani degli ebrei di Israele”. E contro la legge che punisce il negazionismo si pronuncia anche la Sissco, la società che raccoglie gli storici contemporaneisti – come riporta La Repubblica – che chiedono che “una materia così delicata venga affrontata dal legislatore tutta insieme e in modo globale, non attraverso interventi parziali”.
E sul Corriere Oreste Bisacca Terracini, che nel processo a Priebke ha rappresentato la parte civile per la Comunità ebraica di Roma, ricorda come aveva augurato all’imputato una lunga vita, perché potesse avere molto tempo per meditare sulla gravità del crimine commesso. “Perché la pena dovrebbe servire, innanzitutto, a redimere”.
Roma “si conferma sempre più crocevia decisivo per il processo di pace in Medio Oriente” – Sole 24 Ore – e il premier Netanyahu, da ieri nella capitale, incontrerà oggi John Kerry, capo della diplomazia americana, dopo aver visto ieri il premier Enrico Letta. Il premier israeliano ha ribadito che per ottenere la pace in Medio Oriente è necessario risolvere la questione del programma nucleare iraniano. Lo stesso Netanyahu, che secondo una nota ufficiale avrebbe dovuto incontrare papa Francesco in una udienza privata si è trovato in una situazione imbarazzante nel momento in cui è stato confermato dal Vaticano che l’incontro non solo non era previsto ma che il calendario lo rendeva del tutto impossibile. Appuntamento rimandato, probabilmente a novembre (il Giornale) .
Il commissario europeo all’industria Antonio Tajani, invece, ha firmato in Israele alcuni accordi nel campo della cooperazione industriale e delle PMI – Sole 24 Ore – l’obiettivo di rafforzare le relazioni d’affari già fiorenti e di trovare nuove sinergie sembra pienamente raggiunto.
Su arie testate, a stampa e online, compare la storia quasi shakespeariana (o dickensiana) che arriva dall’Ungheria, dove Csanad Szegedi, numero due del partito neonazista Jobbik quando scopre di avere origini ebraiche decide di andare in fondo alla questione. Come racconta Roberto Mussapi su Avvenire Szegedi ha rinnegato non solo l’odio antiebraico, ma anche tutte le altre istanze razziste del suo partito ed è stato accolto – seppure con diffidenza iniziale diffidenza – dalla comunità ebraica.
Sul Giornale Fiamma Nirenstein fa il punto sulla situazione in Siria, e sui toni trionfalistici del dittatore Bashar Assad.
 
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Provvedimenti antinegazionismo
Un dibattito a molte voci
Un’ampia convergenza che consenta lo svolgimento di un confronto meditato e sereno e l’approvazione di norme utili ad allineare l'Italia alla consolidata giurisprudenza europea e internazionale contro il negazionismo, “così da contrastare con efficacia i nuovi istigatori dell’odio”. Questo l'auspicio espresso dal presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna nelle ore in cui la Commissione Giustizia del Senato rimandava al dibattito parlamentare la discussione di un progetto di legge di attuazione della Decisione Quadro Europea 2008/913/GAI, che obbliga gli Stati membri a combattere e a sanzionare penalmente certe forme ed espressioni di razzismo e xenofobia.
Il tema torna ora ad essere al centro di un denso dibattito che vede protagonisti storici, intellettuali e giuristi.
 
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  davar
dossier
Provvedimenti antinegazionismo
Un dibattito a molte voci

Un’ampia convergenza che consenta lo svolgimento di un confronto meditato e sereno e l’approvazione di norme utili ad allineare l'Italia alla consolidata giurisprudenza europea e internazionale contro il negazionismo, “così da contrastare con efficacia i nuovi istigatori dell’odio”. Questo l'auspicio espresso dal presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna nelle ore in cui la Commissione Giustizia del Senato rimandava al dibattito parlamentare la discussione di un progetto di legge di attuazione della Decisione Quadro Europea 2008/913/GAI, che obbliga gli Stati membri a combattere e a sanzionare penalmente certe forme ed espressioni di razzismo e xenofobia.
Il tema torna ora a essere al centro di un denso dibattito che vede protagonisti storici, intellettuali e giuristi.

Clicca qui per scaricare il dossier realizzato dalla redazione del portale dell'ebraismo italiano www.moked.it

(Nel dossier gli interventi di Donatella Di Cesare, Marcello Flores, Simon Levi Sullam, Carlo Ginzburg, Sergio Romano, Enzo Traverso, Giovanni Belardelli, Marco Tarquinio, Alberto Cavaglion, Fiamma Nirenstein, Jörg Luther, Claudio Vercelli, Adriano Prosperi, Giuliano Zincone, Corrado Augias, Anna Foa, Berarnd-Henri Lévy, Riccardo Di Segni, Renzo Gattegna, Angelo d'Orsi, Mario Pirani, Benedetto Ippolito, Stefano Jesurum, Dino Levi, Amos Luzzatto, Giovanni Cocco, Salvatore Carrubba, Ubaldo Casotto, Dino Cofrancesco, Riccardo Pacifici, Stefano Levi Della Torre, Emanuele Fiano, Giorgio Israel, Stefano Rodotà, David Bidussa)

israele
Il premier Netanyahu a Roma
Equilibri mediorientali, crisi siriana, dossier Iran. Questi i temi al centro del colloquio tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in visita a Roma e il presidente del Consiglio italiano Enrico Letta. Netanyahu ha tenuto a mettere in particolare rilievo l’importanza di non alleggerire le sanzioni nei confronti dell’Iran, ma ha anche parlato dei rapporti tra Italia e Israele, sottolineando come la cooperazione non sia mai stata così forte.
Dal canto suo Letta si è tra le altre cose detto orgoglioso del ruolo che la città di Roma ha assunto nell’ospitare l’incontro in programma per oggi, tra il segretario di Stato americano John Kerry e lo stesso Netanyahu. Un incontro in cui i due potranno fare il punto sull’andamento dei negoziati tra israeliani e palestinesi in corso dallo scorso luglio.
Il premier israeliano non incontrerà invece il pontefice, come in un primo momento annunciato nei giorni scorsi.

israele - elezioni locali
La vittoria dei sindaci uscenti 
È la vittoria dei sindaci uscenti, ma anche del partito dell’astensione. Questo il quadro che emerge all’indomani delle elezioni comunali che hanno coinvolto quasi 200 città israeliane.
Elezioni che hanno visto ridursi ulteriormente l’affluenza soprattutto nelle grandi città (a Gerusalemme ha votato il 36 per cento degli aventi diritto contro il 43,2 del 2008, a Tel Aviv il 31 contro il 35,5). Nel quadro della partecipazione scarsa comunque, l’affermazione politica va senz’altro ai sindaci uscenti, che si vedono in gran parte riconfermata la fiducia dei propri concittadini. Tra tutte, emerge in questo senso la vittoria di Nir Barkat a Gerusalemme (nell'immagine), che ha sconfitto con il 51,1 per cento delle preferenze lo sfidante Moshe Lion, cui non è dunque bastato l’endorsement di diversi leader di primo piano della scena politica nazionale.

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16 ottobre
I fratelli Zingaretti ricordano
Una nazione senza memoria è una nazione fragile: rischia di commettere sempre gli stessi errori. Per questo noi abbiamo deciso di impegnarci in prima persona per preservare il ricordo". Dal Portico d’Ottavia, dalle strade dell’antico ghetto, ferito e quasi cancellato dal rastrellamento e le deportazioni del 16 ottobre 1943, la famiglia Zingaretti ha voluto ricordare la bisnonna Ester Della Torre, catturata proprio in quelle vie e deportata ad Auschwitz.
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qui Milano
Un Giardino per Expo e i giovani
Un appello “ai milanesi, ai privati, alle imprese, per aiutarci a rendere ancora più bello il Giardino che la nostra città dedica ai Giusti, in vista di Expo 2015”. È la domanda rivolta dal presidente di Gariwo, la foresta dei Giusti, per realizzare il progetto di ampliamento e rilancio del Giardino dei Giusti di Monte Stella presentato oggi a Palazzo Marino (in figura un'immagine del progetto).
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musica
Rihanna conquista Tel Aviv
In cinquantamila a Tel Aviv per il concerto di Rihanna al Park Hayarkon. La folla si è subito lasciata coinvolgere da uno show intenso, dinamico e non troppo elaborato (nell’immagine la popstar sul Mar Morto, dove si è concessa un bagno di relax a poche ore dallo spettacolo).
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qui roma
Stati Uniti, l'aquila e la farfalla
Quale il ruolo degli Stati Uniti nel nuovo intricato quadro geopolitico internazionale? Una domanda che Maurizio Molinari, corrispondente da New York per il quotidiano La Stampa, ha posto al centro del suo ultimo libro – L'aquila e la farfalla – edito da Rizzoli e da oggi nelle librerie.
L'aquila e la farfalla sarà presentato questo pomeriggio alle 17 all'auditorium del Maxxi di Roma nel corso di un incontro promosso, tra gli altri, dal centro di cultura della Comunità ebraica capitolina diretto da Miriam Haiun.
Con l'autore interverranno il ministro degli Esteri Emma Bonino, il direttore della Stampa Mario Calabresi e l'ex ministro Franco Frattini.

qui venezia
Gli ebrei, questi invisibili
Chi sono gli ebrei? Quale la loro storia? Quali le loro specificità culturali e religiose? Domande che gli artisti Davide Casali e Xenia Bevitori hanno rivolto alla cosiddetta ‘gente comune’ ottenendo, da queste interviste, un documentario di grande interesse dal titolo “Noi ebrei così invisibili” che sarà presentato questo pomeriggio alle 17.00 nella Sala Montefiore Ghetto Vecchio nel corso di un incontro promosso dall’Adei Wizo in collaborazione con la Comunità ebraica di Venezia, il museo ebraico lagunare e la Società Culture.
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pilpul

Ticketless - L'abito di Amedeo
Non lontano dal negozio di mio nonno, abitava il signor Amedeo Cassina, al numero 3 di via Milazzo. Presumo fosse un cliente, che nell’autunno 1943 aveva deciso di farsi un vestito nuovo. Nel fascicolo d’archivio, dove si conservano le carte relative al sequestro dei beni e alla gestione dei medesimi, si trova la ricevuta che qui riproduco. Il documento non è di semplice interpretazione; appartiene a quel genere di carte di cui spesso mi servo per spiegare agli studenti come sia difficile, ma affascinante mestiere la critica delle fonti. In gioco c’è un problema serio: nel 1943-1945 quale percezione si aveva del destino degli ebrei in una piccola città di provincia?

Alberto Cavaglion
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Periscopio - Poesie 
La poesia ebraica – intesa tanto come creazione di autori ebrei, quanto come opera di tematica ebraica – si è recentemente arricchita di due pregiati volumetti, differenti quanto a impostazione, linguaggio, argomenti toccati, eppure accomunati dalla non comune sensibilità che emerge dai versi delle due sillogi. Autrici due donne, compositrici di fama già consolidata, a cui deve andare il nostro ringraziamento.

Francesco Lucrezi, storico
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