Roberto
Della Rocca,
rabbino
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Lo
Shabbat costituisce per noi ebrei il più forte antidoto contro
l’idolatria. Lo si evince chiaramente dalla battuta d’arresto con cui
la Torah (Shemòt, 31; 13-17) interrompe l’elencazione di tutti gli
oggetti necessari al funzionamento del Santuario per ricordarci, ancora
una volta, la “costruzione” dello Shabbat. Proprio nel mezzo del
progetto più entusiasmante e laborioso, quello dell’edificazione del
Tempio, e immediatamente prima del fattaccio del vitello d’oro, la
Torah ritiene necessario ricordarci che la costruzione del Santuario
dello spazio deve interrompersi quando inizia lo Shabbat, il Santuario
del tempo.
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Dario
Calimani, Università Ca' Foscari Venezia
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La
normatività del linguaggio la produce spesso l'uso, ossia non esistono
norme a priori che non siano modificabili dall'uso che ne facciamo noi,
un uso in continua evoluzione, naturalmente. La regola oppone
resistenza, è ovvio, ma fino a quando?
Non diverso è il caso della politica, che cambia a seconda del mutare
del nostro atteggiamento nei riguardi di quanto accade nel mondo.
Negli ultimi anni, le migrazioni di massa e il contemporaneo – non
necessariamente collegato – aumento del terrorismo islamico hanno
sollecitato la preoccupazione e la paura di un'Europa che si sente
minacciata nei suoi valori, quando non nella sua sicurezza.
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Francia, i giovani
con Le Pen
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In
Francia, con il primo confronto televisivo tra i cinque candidati,
entra nel vivo la campagna elettorale per la conquista dell’Eliseo. Un
dato inquietante emerge intanto da un’indagine Ifop per l’associazione
Anacej, secondo cui la candidata preferita dei cittadini francesi nella
fascia d’età 18-25 anni sarebbe Marine Le Pen. “I ragazzi pronti a
eleggere Marine Le Pen appartengono in maggioranza (54 per cento) alla
classe operaia, la grande vittima della globalizzazione” scrive il
Corriere.
“Come possiamo far ripartire il Paese?”. Libero l’ha chiesto ad alcuni
protagonisti del mondo dell’imprenditoria, della cultura e
dell’associazionismo. Per la Presidente UCEI Noemi Di Segni la priorità
è agire per respingere con forza le derive dell’odio razziale,
populista e xenofobo. “Una sfida che investe una molteplicità di
soggetti, dalle istituzioni ai leader religiosi, dalla stampa alla
galassia del web. Una sfida che ritengo imprescindibile e da cui deriva
tutto il resto. Respingere l’odio – scrive la Presidente dell’Unione –
è essenziale per garantire la sopravvivenza del Paese”. Relativamente
alla minaccia del terrorismo islamico, Di Segni invita l’Italia e
l’Europa ad apprendere la lezione di Israele. E in particolare,
sottolinea, “la sua straordinaria capacità di contenere una minaccia
senza rinunciare ai sogni, alla speranza, alla quotidianità”.
Il Messaggero parla di Portico d’Ottavia blindato in vista
dell’intervento, in serata in sinagoga, del rabbino capo sefardita
d’Israele rav Yitzhak Yosef. Un banco di prova, si legge, “per
l’imponente security messa in campo da Questura e Prefettura per i
sessant’anni dei Trattati di Roma”.
Su La Stampa, Rossella Tercatin racconta il fenomeno israeliano degli
alberghi per neo genitori. “Ci sono medici, infermiere, amici e parenti
che si aggirano con palloncini rosa o azzurri. Ma soprattutto ci sono
loro, mamme e papà che trasportano i bebè nelle culline di plastica per
andare a bere un caffè al bar, incontrare il dottore nella nursery o
partecipare al corso per imparare a fare il bagnetto. Ventisei camere a
cinque stelle, pasti e pensione completa – si legge – più una serie di
extra speciali”.
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firmati a pechino dieci protocolli bilaterali
Israele-Cina, futuro insieme
La
creazione di una zona di libero scambio fra Cina ed Israele,
collegamenti aerei diretti fra Shangai e Tel Aviv ed una serie di
accordi nel settore economico. Sono alcuni dei punti toccati, durante
il vertice di Pechino, dal Primo ministro Benjamin Netanyahu assieme al
suo omologo cinese Li Keqiang. Netanyahu, in occasione dei 25 anni di
rapporti diplomatici tra i due paesi, ha infatti deciso di recarsi in
Cina, dove ha incontrato i vertici della politica locale e alcuni dei
più importanti uomini d'affari cinesi. “Vogliamo far sposare la nostra
tecnologia con la competenza cinese – ha affermato Netanyahu durante il
summit a cui hanno partecipato i ministri dell'Economia Eli Cohen,
della Protezione civile Zeev Elkin e della Salute Yaakov Litzman – In
Israele vogliamo condividere il nostro know how con la Cina per
migliorare la vita dell'umanità e della popolazione cinese”. Nel corso
del summit sono stati firmati 10 Protocolli bilaterali d'intesa sui
diversi temi: dall'economia, alla salute fino all'educazione e,
ovviamente, il settore high tech.
I due capi di governo hanno deciso di accelerare le procedure per la
creazione di una zona di libero scambio, si legge in una nota
dell’ufficio di Netanyahu. I due omologhi hanno deciso inoltre di
creare un “corsia preferenziale” per gli investitori cinesi ed
israeliani. Inoltre, Kegiang e Netanyahu hanno discusso di un accordo
sui lavoratori cinesi che si recano in Israele, di un accordo di
cooperazione nel settore aeronautico e della creazione di laboratori
congiunti nell’ambito delle scienze e della tecnologia. Leggi
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QUI PADOVA - L'INCONTRO CON GLI ISCRITTI
"Ebrei in una società che cambia:
quali speranze e prospettive"
Quali le sfide oggi per una piccola e media Comunità? Come orientare il proprio futuro, a breve e lungo termine?
L'occasione per porsi queste domande l'incontro avvenuto nella sede
della Comunità ebraica di Padova tra la Presidente UCEI Noemi Di Segni
e una folta rappresentanza di iscritti, guidati dal Presidente Davide
Romanin Jacur e dal rabbino capo rav Adolfo Locci.
Al centro del confronto anche le specifiche attività della Padova
ebraica, molto attiva non solo come vita comunitaria in senso stretto
ma anche sul piano del dialogo, l'incontro, la divulgazione culturale.
A testimoniarlo, è stato sottolineato, l'interesse crescente verso le
iniziative e la realtà stessa del Museo ebraico di recente
inaugurazione.
In serata la Presidente dell'Unione è stata ospite del gruppo
interreligioso di Studio e Ricerca sull'Ebraismo, da vari anni un punto
di riferimento per studiosi e appassionati, dove è intervenuta sul tema
"L'Ebraismo italiano in una società in cambiamento: speranze e
prospettive".
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le iniziative nella capitale
Calcio, la lezione del Roma Club "Lo sport, strumento di pace"
Italiano, ebraico, arabo.
Queste sono le tre lingue parlate dai giovani del Roma Club
Gerusalemme, realtà le cui iniziative sono storicamente dedicate al
dialogo e all’integrazione attraverso il pallone. Un esempio virtuoso
che ha fatto scuola e che segna numerose iniziative in programma in
questi giorni nella Capitale, con il Roma Club protagonista di partite
amichevoli, incontri con i vertici dello sport italiano, nuovi progetti
da lanciare.
“Italiano, ebraico, arabo. Queste tre lingue, insieme, devono essere
lingue di pace. È una speranza, ma affonda le proprie radici nel vostro
impegno concreto” ha sottolineato il vicepresidente della Comunità
ebraica romana, Ruben Della Rocca, accogliendo questa mattina una
delegazione del club in visita nel Tempio Maggiore.
(Foto di Stefano Meloni)
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qui roma - LA SERATA AL PITIGLIANI
Essere ingegneri, senza frontiere
La nuova sfida del Technion
Nonostante i reiterati tentativi di boicottaggio, il Technion di Haifa prosegue nella sua missione.
Il prestigioso ateneo israeliano dedicato alle scienze è infatti
nuovamente protagonista in Italia, con la presentazione dell'iniziativa
"Engineers Without Borders - Ingegneri senza frontiere". Fondata nel
2008 con lo scopo di promuovere progetti di ingegneria sostenibile nei
paesi in via di sviluppo e in comunità svantaggiate, la sezione
israeliana dell'organizzazione internazionale EWB ha esordito, alcuni
anni fa, con la conversione a biogas dei residui agricoli nel Nepal
rurale. Da allora numerosi sono state le iniziative lanciate, anche in
favore della comunità beduina d'Israele.
Grande l'interesse della platea del Centro Ebraico Il Pitigliani, a
Roma, dove ieri sera si è svolto un incontro informativo. La serata,
svoltasi alla presenza dell'ambasciatore israeliano Ofer Sachs, è stata
dedicata alla memoria di Piero Abbina, infaticabile costruttori di
ponti accademici tra Italia e Israele e a lungo presidente della
sezione nazionale della Technion Society. Leggi
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Non sprechiamo l'oro blu |
Si celebra domani la Giornata mondiale dell'Acqua, che molti definiscono "oro blu".
Tra coloro che studiano gli scenari che attendono l'umanità nel futuro,
c'è consenso sulla probabilità altissima che vari conflitti ruoteranno
attorno all'accesso ai bacini, ai fiumi e all'acqua potabile.
In molti paesi la carenza è fonte di emergenza quotidiana; in altri,
come in Israele, questa ha dato impulso alla ricerca e allo sviluppo di
tecnologia finalizzata all'irrigazione ad alto rendimento, al recupero
e alla desalinizzazione.
Nelle città italiane si spreca in media il 35% dell'acqua potabile, con
punte del 70% in molti centri della penisola. Una battaglia ambientale
contro questo scempio sarebbe utile sul piano ecologico ed economico,
giusta sul piano morale e lungimirante sul piano politico.
Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
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"Non lo dico io" |
“Non
è così che si favorisce la pace e la convivenza civile. Non lo diciamo
noi, ma lo dicono anche famosi scrittori israeliani, lo ha detto, con
chiarezza, anche alla Knesset, un grande musicista come Barenboim”.
Se Ennio Flaiano fosse ancora in vita, forse questo vezzo linguistico
(qui si tratta dell’ottimo Presidente di una benemerita associazione
nazionale) non sarebbe passato inosservato alla sua penna vigile ed
affilata.
Emanuele Calò
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