Benedetto
Carucci Viterbi,
rabbino
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Prima
di rimproverare e punire bisogna aprire un dialogo: forse chi ha
sbagliato comprenderà l'errore e cambierà atteggiamento. Lo sembra
insegnare Dio - nell'interpretazione di Rashi - quando chiede ad Adamo,
dopo che questi ha mangiato il frutto dell'albero della conoscenza del
bene e del male, "Dove sei?"
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David Bidussa,
storico sociale
delle idee
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Fino
a non molto tempo l’attesa di vita era bassa. Si entrava nel mondo del
lavoro presto, si lavorava a lungo, si moriva presto. Il giorno di
riposo serviva per riprendersi dalla fatica ed era tempo di non lavoro.
Oggi a dominare è il tempo del non lavoro. Da una parte il tempo della
vita si è allungato, (tanto da produrre una “quarta età”); dall’altra
la rivoluzione del lavoro ha spinto moltissimi fuori dal lavoro, senza
dar loro una seconda possibilità. Contemporaneamente chi entra nel
lavoro spesso vive una condizione di assenza di diritti, dove il primo
diritto a venir meno è il tempo del riposo.
Quel tempo di riposo è diventato così: un tempo senza contenuto e
troppo esteso; una beffa e il segno della propria marginalità; un tempo
casuale, tornando a essere solo “tempo di non lavoro”. Non c’è il
“tempo per sé”.
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Un anno per la libertà |
Gli auguri del presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Renzo Gattegna in occasione dell'inizio del nuovo anno ebraico.
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Voci a confronto |
Si
celebra oggi in tutta Italia la Giornata europea della cultura ebraica.
A Napoli prevista la partecipazione del presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano (Il Mattino).
Repubblica , Corriere e Messaggero Roma raccontano le suggestioni
offerte oggi nella Capitale, mentre le pagine milanesi del quotidiano
di via Solferino ricordano la tre giorni di cultura ebraica del
festival Jewish and the City, che abbraccia ed espande l’appuntamento
europeo fino al 1 ottobre.
“Il silenzio del Giusto”. Così il prestigioso Le Monde titola
l’articolo a tutta pagina dedicato alla nomina di Gino Bartali come
Giusto tra le Nazioni da Yad Vashem: in evidenza il ruolo di Pagine
Ebraiche.
Sul Corriere della Sera il punto sulle tensioni in Grecia con al centro
il partito neonazista Alba Dorata, mentre Cecilia Zecchinelli racconta
la doppia personalità e il doppio approccio del neo presidente iraniano
Rouhani.
Anna Foa presente sull’Osservatore Romano “L’economia di Dio. Famiglia
e mercato tra cristianesimo, ebraismo, islam” (Roma, Salerno) di Gerard
Delille.
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Risorse e bilanci |
Un approfondimento sull’ultimo Bilancio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
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giornata
europea della cultura ebraica
Jarach: Testimonianza di vita
giornata
europea della cultura ebraica
Temin: 150 anni insieme
Giornata
europea della cultura ebraica
L'Italia
scopre ebraismo e natura
Da
Merano a Siracusa, da Genova a Trieste: sono 66 le località in cui si
dipana la 14esima edizione della Giornata Europea della Cultura Ebraica
con Napoli città capofila. Incontri letterari, tavole rotonde,
performance teatrali, percorsi didattici e culturali con filo
conduttore il tema “Ebraismo e natura”. A Roma si inizia con un
itinerario in bicicletta alla scoperta dei tesori ebraici capitolini
con l’iniziativa Jew Maps (foto in alto) e con
l’inaugurazione, in parallelo, della settimana di eventi Kosher a Roma.
A Firenze, tre diverse aree tematiche dedicate al tema dell’ecologia. In conclusione di giornata, nei giardini del
Tempio, una performance artistica celebrerà invece il coraggio di Gino
Bartali, da poco proclamato Giusto tra le Nazioni dallo Yad Vashem.
Nell’immagine, terza dall’alto, un concerto
di flauti nell’area della vecchia palestra. Lunghissima la coda davanti
alla sinagoga di Torino, dove si tengono numerose conferenze e incontri
specificamente dedicati al tema “Ebraismo e natura” (seconda immagine
dall’alto).
Tante le attività per questa quattordicesima edizione della Giornata
della cultura, celebrata in tutta Europa, anche a Trieste con decine di
persone che hanno affollato la sinagoga maggiore della città,
partecipando alle diverse visite guidate.
Casale Monferrato,
piantumazione di un melograno davanti
all’Ex Area Eternit (quinta immagine dall’alto). Con il sindaco di
Casale Giorgio Demezzi,
il presidente della Comunità
Ebraica Giorgio Ottolenghi e Claudia De Benedetti in rappresentanza
dell’UCEI. A Venezia, il tema “Ebraismo e natura” è sviluppato in una
conferenza da Amos Luzzatto e Beppe Caccia. Con loro anche il
giornalista Paolo Navarro Dina (foto in basso).
“La quattordicesima edizione della Giornata Europea della Cultura
Ebraica – commenta il vicepresidente UCEI Roberto Jarach, assessore
alla Giornata – vede quest’anno aumentare i paesi aderenti
all’iniziativa e, in ogni, Paese, aumentare le località che ospiteranno
eventi”.
“In Italia – prosegue con soddisfazione – abbiamo due nuove località,
che portano a sessantasei le città aderenti, oltre il triplo delle
ventuno città sedi di Comunità ebraiche, a dimostrazione del successo
di questa iniziativa che vuole portare la storia, la cultura e il
contributo dell’ebraismo alla civiltà europea ad un pubblico sempre più
vasto”.
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La
giusta distanza
Il
trascorrere del tempo non ci fa necessariamente più o meno consapevoli
(o ignoranti) su ciò che è stato prima di noi. Ci pone semmai in una
diversa condizione prospettica nei suoi confronti. Da ciò possono
derivare considerazioni alternative a quelle fino ad un certo punto
sostenute, vuoi perché integriamo le nostre conoscenze con nuovi
strumenti, mezzi e fonti vuoi, soprattutto, perché riconsideriamo sotto
una luce e con uno sguardo innovativi quanto il passato ci consegna,
spesso come un ingombrante bagaglio.
Claudio Vercelli
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Nugae
- Punteggiatura
“Metti,
le virgole, al posto giusto” è la numero 19 delle Quaranta regole per
scrivere bene di Umberto Eco. Una missione semplice solo in apparenza,
così come la numero 27, “Non essere enfatico! Sii parco con gli
esclamativi!”, ma soprattutto la numero 7, “Stai attento a non fare…
indigestione di puntini di sospensione”, che vince decisamente il
premio di regola più infranta di tutti i tempi.
Francesca Matalon,
studentessa di lettere antiche
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