Giornata della Cultura – Roberto Jarach: “Testimonianza di vita”

Egr. Sig. Presidente, autorità civili e militari, signore e signori.
Oggi si tiene in tutta Europa, con 29 paesi partecipanti, la 14esima Giornata Europea della Cultura Ebraica.
Anche quest’anno l’Italia detiene il primato di località partecipanti all’iniziativa, con 66 comuni aderenti, che vuole diffondere in tutti i paesi la cultura ed i valori morali dell’ebraismo come contributo allo sviluppo dei principi di convivenza nelle moderne società multietniche e multiculturali.
Il tema scelto dal comitato organizzatore è ebraismo e natura, quasi a precorrere il tema di EXPO 2015 di Milano.
Nelle diverse città si alterneranno discorsi, dibattiti, visite guidate ai luoghi ebraici, spettacoli di arte varie: un ricchissimo programma di grande interesse.
Ma la Giornata non vuole essere solo un appuntamento annuale di apertura alla cittadinanza, ma vuole rappresentare il punto di partenza o di transito di un percorso di conoscenza ed approfondimenti sulla plurimillenaria presenza degli ebrei in Italia.
Di grande significato è stata per noi la scelta di Napoli come città capofila nel nostro paese per la concomitanza storica dei 150 anni dalla rinascita della Comunità Ebraica locale e dei 70 anni delle 4 Giornate di Napoli, simbolo della ribellione all’occupante tedesco e dell’anelito di libertà che si è poi propagato in tutta Italia fino alla Liberazione nel 1945.
Ma vuole anche essere testimonianza della vitalità ritrovata dall’ebraismo nel meridione d’Italia dopo gli oltre 3 secoli di silenzio che erano seguiti ad un lungo periodo di vivace presenza culturale con centri di studio di primaria importanza.
L’UCEI segue con grande interesse e partecipazione questi segnali di rinascita in tutte le Regioni meridionali, con la ricerca delle radici della presenza ebraica.
Signor Presidente, la sua presenza qui oggi ha per noi un valore molto rilevante perché sottolinea agli occhi di tutti gli italiani il contributo per la crescita e lo sviluppo della società che i nostri valori possono dare anche ai giorni nostri.
Come lei ha spesso voluto sottolineare, dalla conoscenza di tradizioni e culture diverse nasce e si sviluppa un clima di convivenza che favorisce la crescita sociale.
Su questi principi si fondano tutte le nostre attività, convinti come siamo di poter essere portatori di grandi valori etici e morali e di poter contribuire allo sviluppo del nostro paese.
Su questi presupposti stanno prendendo corpo tre importanti iniziative museali: il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, il Museo Nazionale della Shoah di Roma ed il Memoriale della Shoah della Stazione Centrale di Milano (per il quale ultimo, ci tengo a ricordare, fu decisiva e fondamentale la visita che lei fece all’area del futuro cantiere nell’ormai lontano 2007).
La ringraziamo di essere qui con noi oggi.

Roberto Jarach, vicepresidente UCEI

(29 settembre 2013)