Paolo Sciunnach,
insegnante
|
I valori della Democrazia non si possono imporre con le armi, ma soltanto insegnare.
|
|
Gadi
Luzzatto
Voghera,
storico
|
Voi
che vivete sicuri / nelle vostre tiepide case, / voi che trovate
tornando a sera / il cibo caldo e visi amici: / considerate se questo è
un uomo / che affoga nel mare / mentre cerca la pace / che paga gli
scafisti / che muore per un si o per un no. / Considerate se questa è
una donna, / senza speranza e senza nome / senza più forza per
continuare / con l’orrore negli occhi e dolore nel grembo / e senza
mani che la soccorrano. / Meditate che questo è, ora! / vi comando
queste parole. / Scolpitele nel vostro cuore / stando in casa e andando
per via, / coricandovi alzandovi; / ripetetele ai vostri figli / o vi
si sfaccia la casa, / la malattia vi impedisca, / i vostri nati torcano
il viso da voi.
|
|
 |
Cultura a porte aperte
|
"Non
è una Natura senza cuore, non è una Creazione senza Giustizia, quella
che siamo venuti a celebrare qui oggi. Ci muove l’antico messaggio che
gli ebrei si tramandano nei millenni, secondo il quale tutta la
Creazione, e l’essere umano che vi sta al centro, devono essere
scrupolosamente tutelati e rispettati".
Così il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane nel
discorso pronunciato a Napoli in occasione della Giornata europea della
Cultura ebraica 2013 alla presenza del presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano.
|
|
Leggi
|
 |
Voci a confronto
|
Dopo
la tragedia consumatasi a largo delle coste di Lampedusa, con il conto
delle vittime accertate in continuo aumento, il Consiglio dei ministri
ha indetto per oggi il lutto nazionale. Tante le reazioni raccolte sui
giornali, provenienti da vari esponenti politici e della società
civile. Sul Corriere della Sera Gian Guido Vecchi riporta, tra gli
altri, la richiesta del presidente UCEI Renzo Gattegna di un intervento
sul piano internazionale “agendo sui punti di partenza di queste fughe
disperate” e del rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, che sottolinea
come “la difesa della dignità umana dev’essere in cima all’agenda
politica”. Chiede una reazione il presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano dopo l’orrore e la vergogna della tragedia, come riporta
Repubblica, che ricorda anche le tante voci che si sono levate per
chiedere il lutto nazionale, tra cui quella del presidente della
Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici. Sempre su Repubblica
l’appello dell’intellettuale Marek Halter perché l’Europa prenda
finalmente in mano la situazione onde evitare stragi come quella
consumatasi a Lampedusa.
Roma si appresta a ricordare, a settant’anni di distanza, un’altra
tragedia italiana: la deportazione degli ebrei della Capitale. A loro è
dedicato il libro della storica Anna Foa Portico d’Ottavia 13 (Laterza
editore) a cui Repubblica dedica oggi una recensione mentre Avvenire
pubblica un ampio stralcio dell’opera.
|
|
Leggi
|
 |
Giornata della Cultura
Ebraismo in piazza
|
Tradizione,
cultura e valori dell’ebraismo. In decine di città italiane questo
inizio di autunno ha visto il mondo ebraico protagonista con la
celebrazione lo scorso 29 settembre della Giornata europea della
cultura ebraica. Da Napoli, città capofila dell’evento, salendo e
scendendo lunga la penisola migliaia di persone hanno avuto l’occasione
di conoscere e scoprire il legame tra ebraismo e natura, tema di
quest’anno dell’iniziativa. Sessantasei le località coinvolte per
questa 14esima edizione che ha visto coincidere l’inaugurazione di un
altro grande evento: il Festival di Milano Jewish and the city.
|
|
Leggi
|
|
|
memoria
Ferramonti, il campo sospeso
Fu
il più grande campo di internamento allestito dai fascisti in Italia
con l'entrata in guerra a fianco della Germania. Per oltre tre
anni residenza forzata per migliaia di ebrei, apolidi, slavi e
oppositori del regime, Ferramonti di Tarsia è il perno attorno cui
ruota il documentario “Ferramonti: il campo sospeso” di Cristian
Calabretta. Dal giugno 1940, mese di apertura del campo, fino alla
liberazione per mano alleata nel settembre 1943: a prendere forma sono
ricordi e situazioni attraverso la viva voce di alcuni internati. Tra
gli altri Jakob Klein, 97 anni, che alla sua detenzione a Ferramonti ha
dedicato un commovente intervento pronunciato in occasione
dell'iniziativa For Ferramonti 70X25 svoltasi in aprile al centro
Pitigliani di Roma. Ed è proprio Roma, nella prestigiosa cornice della
Sala Promoteca del Campidoglio, ad accogliere la presentazione del lavoro
di Calabretta. Appuntamento lunedì 7 ottobre alle 10.30. Tra gli ospiti
il ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge, invitata in Campidoglio
dal presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma Leone
Paserman. Un segnale d'attenzione molto forte in un momento in cui,
spiega Paserman, “i temi dell'integrazione e delle libertà individuali
tornano sempre più drammaticamente d'attualità”.
Chiamati ad intervenire anche Gianfranco Bartalotta (Università Roma
Tre), Costantino Di Sante (Istituto Storico Pesaro Urbino) e il
parlamentare Ernesto Magorno.
|
qui milano
Quale presente, quale futuroK
La
struttura comunitaria italiana è in crisi? Come rispondere alla
profonda evoluzione della società ebraica che ha avuto luogo negli
ultimi anni? Quali le ricette per creare una maggiore condivisione in
una Comunità variegata e complessa come quella milanese? Ha inaugurato
ufficialmente la sua stagione affrontando interrogativi complessi il
progetto Kesher, l’organizzazione guidata dal direttore del
Dipartimento educazione e cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche
Italiane rav Roberto Della Rocca e coordinata da Paola Boccia, che
offre incontri settimanali di tipo sociale e culturale. A discuterne il
rabbino capo Alfonso Arbib, il presidente della Comunità Walker
Meghnagi, il vicepresidente UCEI Giulio Disegni, rav Avraham Hazan del
movimento chassidico Chabad-Lubavitch, Davide Nassimiha del Va’ad
(consiglio) del Centro Noam, punto di riferimento della edah persiana,
Sanino Vaturi, regolare frequentatore del Tempio Yosef Tehillot,
fondato dalla comunità libanese.
Leggi
|
QUI LIVORNO
David Bedarida (1936-2013)
L'Unione
delle Comunità Ebraiche Italiane si stringe attorno al consigliere
Daniele Bedarida per l'improvvisa e tragica scomparsa del fratello
David, 77 anni, ex primario ospedaliero.
|
Difficile
Difficile parlare e scrivere d’altro con gli occhi e le orecchie pieni della tragedia di Lampedusa.
Difficile parlare e scrivere di questo senza ripetere cose già dette da altri.
Difficile rinunciare a cercare colpevoli, attribuire troppo facili responsabilità, proporre troppo facili soluzioni.
Difficile resistere alla tentazione di un biasimo troppo facile contro
le esternazioni fuori luogo e sopra le righe di chi attribuisce troppo
facili responsabilità.
Difficile resistere alla tentazione di cercare le cose giuste da dire in quanto ebrei.
Difficile resistere alla tentazione di esprimere vicinanza in nome della nostra storia, della nostra memoria, dei nostri valori.
Difficile resistere alla tentazione di esprimere vicinanza perché anche
i nostri genitori e nonni sono stati immigrati clandestini.
Difficile ammettere con noi stessi che in fin dei conti queste sbandierate vicinanze sono troppo facili e un po’ narcisiste.
Difficile resistere alla tentazione di sottolineare quanto di colpo
appaiano futili questioni che fino a stamattina ci sembravano
importantissime: non solo problemi di lavoro e vicende comunitarie, ma
persino una giornata politica come quella di ieri, ricca di sorprese e
colpi di scena e che forse non a torto è stata definita storica.
Difficile resistere a tutte queste tentazioni. Chiedo scusa per non esserne stata capace.
Anna Segre, insegnante
La solitudine dell'artista
L’isolamento
dell’artista, la sua sofferenza, la sua missione sono raffigurati in
una sola strofa del “Poema della fine” (1924) della travolgente
poetessa russa Marina Cvetaeva: Ghetto di eletti! Bastione e fossato,
non aspettarti di esser graziato: in questo cristianissimo tra i
mondi giudei sono i poeti!
Laura Salmon, slavista
|
|