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28 ottobre 2013 - 24 Cheshwan 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Adolfo
Locci,
rabbino capo
di Padova
"E fu ויהיו la vita di Sara…”
Una traduzione rigorosamente letterale, in funzione del testo ebraico che “dissocia” il numero degli anni della vita di Sara (127) in tre parti (100/20/7), sarebbe “E furono le vite di Sara”.
 
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Anna
Foa,
storica
Bene ha fatto Renzo Gattegna, nell’editoriale apparso su La Stampa di ieri, a lanciare un forte appello a tutti coloro che in qualunque modo hanno a che fare con la parola scritta e con l’insegnamento, perché si impegnino a lavorare alla costruzione della Memoria. Il ricorso alla cultura, di fronte al fallimento di un’ipotesi affrettata di normativa giudiziaria, ha grandi vantaggi. In primo luogo, riporta in primo piano l’obiettivo principale di chiunque abbia a cuore la Memoria, quello dell’insegnamento e della paziente costruzione di un’etica civile su cui la Memoria possa crescere e non restare vuota celebrazione. In secondo luogo, allargando tanto il campo di quanti sono interpellati direttamente, non solo più gli intellettuali ma gran parte della società, fa piazza pulita della contrapposizione tra intellettuali e gente comune, su cui le polemiche di questi giorni molto si sono basate. E infine fa uscire l’ebraismo da una posizione difensiva e lo mette decisamente all’attacco, anche se su un piano culturale e non materiale. Una vera mossa del cavallo! .
 
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Cultura e istruzione
per difendere la Memoria
“L'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ha più volte ribadito che la Memoria si tutela al meglio, ma soprattutto si difende nel modo migliore privilegiando le armi della cultura e dell'istruzione, impegni perenni e prioritari che nessuno potrà mai porre in secondo piano anche perché le leggi stesse devono sempre trovare una solida base nella coscienza collettiva”. Lo scrive il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna in un editoriale che apparso sul quotidiano La Stampa. Per questo Gattegna annuncia l'intenzione di coinvolgere le strutture dell'UCEI “nel rivolgere un pressante appello e invitare a un confronto e a una collaborazione diverse categorie che in un modo o nell'altro si trovano in prima linea nella diffusione di cultura e di informazione nella nostra società”. Educatori, docenti, intellettuali, giornalisti. Ma anche coloro, come i bibliotecari e gli addetti alla vendita di libri e di giornali, “che a contatto con la popolazione svolgono attività di diffusione e che inconsapevolmente si trovano spesso a essere strumento di chi pubblica appelli all'odio e all'ignoranza”. L'intervento del presidente UCEI arriva a seguito dell'articolo in cui il quotidiano torinese annunciava, in esclusiva, il ritiro del disegno di legge sul negazionismo e la sua trasformazione in aggravante di reati già esistenti.
 
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Voci a confronto
“Le parole malate del Tribunale” denuncia Pierluigi Battista nella sua rubrica Particelle elementari sul Corriere della Sera, in cui mette in luce i termini offensivi utilizzati dal giudice presso la Procura di Roma nella sentenza di condanna nei confronti dei giornalisti Antonio Polito e Peppino Caldarola, allora rispettivamente direttore e firma del Riformista, per aver definito antisemita la vignetta di Vauro che aveva ritratto la giornalista e parlamentare Fiamma Nirenstein utilizzando i tratti tipici dell’iconografia antiebraica.
Su Repubblica Mario Pirani torna a condannare con forza le tesi negazioniste espresse dal matematico Piergiorgio Odifreddi.
Nella sua rubrica di lettere sul Corriere, Sergio Romano parlando del segreto bancario svizzero, mette in luce le colpe degli istituti elvetici nei confronti degli eredi degli ebrei uccisi nei lager nazisti.
A Roma, ennesimo episodio in pochi mesi di giovane suicida per la discriminazione e le pressioni subite in quanto omosessuale (Repubblica).
Festeggiato a Roma il centenario dell’Hashomer HaAtzair, alla presenza tra gli altri del presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna (Il Messaggero).
Sul Corriere della Sera i dati riguardanti l’impegno della cooperazione italiana verso i palestinesi e le considerazioni generali di Filippo Grandi, a capo dell’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi.
Fiamma Nirenstein sul Giornale riferisce degli ultimi sviluppi dell’intreccio di rapporti fra Turchia, Iran e Israele: Ankara avrebbe passato a Teheran i nomi di dieci agenti israeliani.
Su Repubblica Affari e Finanza un approfondimento sulla “Silicon Wadi”, il tempio dell’high-tech made in Israel.
 
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Provvedimenti antinegazionisti
Un coro a molte voci
Il dossier raccolto dalla redazione circa il denso dibattito a proposito dei provvedimenti antinegazionismo che vede protagonisti storici, intellettuali e giuristi.
 
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  davar
israele
Tensioni sulla Striscia di Gaza
Preoccupazione nel sud di Israele a causa del lancio di alcuni razzi dalla striscia di Gaza. Bersaglio dei miliziani palestinesi, la città di Ashkelon. Uno dei missili è stato intercettato dal sistema di difesa Iron Dome (nell'immagine) mentre l’altro è caduto nei pressi della città senza causare feriti né danni. In risposta all’attacco, l’aviazione israeliana ha colpito due postazioni di lancio di missili nella Striscia di Gaza. “L’Idf (Israel Defence Forces) non tollererà alcun tentativo di colpire i cittadini dello Stato di Israele o i suoi soldati e continuerà ad operare contro chi usa il terrorismo contro Israele” ha affermato un portavoce dell’esercito israeliano, indicando nell’organizzazione terroristica di Hamas la responsabile dell’attacco missilistico. Un’offensiva che arriva all’indomani della decisione del governo Netanyahu di rilasciare ventisei prigionieri palestinesi, decisione che rientra nel percorso di ripresa dei colloqui di pace.
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qui roma
I cent'anni dell'Hashomer Hatzair
“Chi si preoccupa per giorni, semina grano; chi si preoccupa per anni, pianta alberi; chi si preoccupa per generazioni, educa persone”. Cita Janusz Korczak, lo shaliach da Israele Gilad Peled per riassumere gli obiettivi dell’Hashomer Hatzair nel centenario della sua nascita. Un secolo di storia e di impegno celebrato, con grande partecipazione, ieri al Teatro Parioli di Roma con uno spettacolo e diverse iniziative, tra cui una mostra, una pubblicazione (Hashomer Hatzair – Ledor Vador, raccolta di interviste e interventi di diverse generazioni che dell’Hashomer hanno fatto parte), un’edizione speciale del giornale Daf Hashomer e ancora attività dedicate ai più piccoli arrivando fino agli adulti. “I primi cento anni di vita di questa organizzazione hanno visto, nella tragedia dello scorso secolo, l’evento più bello: la creazione dello Stato di Israele, una rinascita fisica e morale per l’ebraismo” ha ricordato affermato in apertura di serata Renzo Gattegna, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ente che insieme alla Comunità ebraica di Roma (rappresentata per l’occasione dal vicepresidente Giacomo Moscati) ha dato il proprio contributo all’iniziativa.
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festival
Israele protagonista a Lucca
La Proprietà, l’ultima opera di Rutu Modan, grande autrice di fumetti israeliana a cui il numero di Pagine Ebraiche attualmente in distribuzione dedica la grande intervista, è stata selezionata fra i 15 candidati al Gran Guinigi 2013, il premio che Lucca Comics & Games assegna alla migliore opera dell’editoria a fumetti italiana degli ultimi dodici mesi.
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qui milano
Cdec e Memoriale insieme
per raccontare la Storia alla città

“La Storia deve essere comunicata e spiegata, possibilmente nel contesto di una possibilità di dialogo e di interazione. Il Giorno della Memoria ogni anno fa sorgere quesiti che non possono trovare una adeguata risposta nell’arco di quell’unico momento. E’ a partire da questa esigenza, e in linea tra l’altro con quanto espresso nell’editoriale sulla Stampa del presidente UCEI Renzo Gattegna, che nasce l’idea per questa iniziativa”. Così lo storico Michele Sarfatti, presidente della Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea, racconta il ciclo di incontri “1943-2013. A settanta anni dalla deportazione degli ebrei da Milano e dall’Italia”. Conferenze che a partire dal pomeriggio di oggi, e per quattro lunedì consecutivi alle ore 18 approfondiranno le persecuzioni nazi-fasciste sotto diversi aspetti, con un particolare valore aggiunto, la sede dell’evento, l’Auditorium del Memoriale della Shoah presso in Binario 21 della Stazione centrale di Milano (nell'immagine).
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qui trieste
Musica per la solidarietà
Folto pubblico, alla Pia Casa Gentilomo di Trieste, per il concerto del coro ebraico Kol Ha-Tikwà nato nel 2009 su iniziativa di Marco Podda e Antonio Tirri. In scaletta un repertorio di brani popolari israeliani.
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qui torino
Nuove sfide per l'Asset
Pedagogia, didattica 2.0, problematiche sociali. Riparte con questo triplice campo d'azione l'impegno dell'Associazione ex studenti e amici della scuola ebraica di Torino.
A decretare l'inizio di un nuovo anno di lavoro a stretto contatto con la dirigenza scolastica e con l'implementazione di alcune progettualità condivise una grande festa svoltasi nella sede della Fondazione Amendola.
“Ci proiettiamo verso questa sfida consapevoli dell'importanza di poter ofrrire un contributo all'attività didattica. In particolare – spiega il presidente dell'Asset Giulio Disegni, vicepresidente UCEI – con l'attivazione di un fondo, dedicato alla memoria di Giuliana Fiorentino Tedeschi, già preside della Scuola Artom, che vuol essere di supporto per famiglie meno abbienti economicamente”.
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qui vercelli
Siro Lombardini (1924-2013)
Salutiamo un grande amico, una persona cui gli ebrei italiani e vercellesi devono molto”. Così il presidente della Comunità ebraica piemontese e consigliere UCEI Rossella Bottini Treves nel commentare la scomparsa di Siro Lombardini, ex ministro della Repubblica e grande protagonista dell’economia italiana. Fu proprio grazie all’impegno personale di Lombardini, allora presidente della Fondazione Banca popolare di Novara, che nel 2006 gli ebrei di Vercelli poterono festeggiare il restauro di un antico aron ha-kodesh e il varo di alcune iniziative legate alla valorizzazione dell’ingente patrimonio culturale ebraico del Piemonte.
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pilpul
L'etica della Torah e Kierkegaard
Nelle scorse settimane abbiamo letto la Parashah della Akedat Yitzhak (la legatura di Isacco).
Questa vicenda ha suscitato nei pensatori di tutti i tempi innumerevoli questioni filosofiche. Ne accenneremo solo alcune partendo da un punto di vista ebraico. E’ necessario precisare che nella letteratura rabbinica ci sono diverse domande e diverse risposte, molte opinioni e discussioni. Per questo motivo quanto segue non pretende di essere nulla di più di un semplice spunto di riflessione.
Cominciamo con due domande fondamentali: esiste un dovere assoluto verso D-o?
Si dà una sospensione teologica dell’etica?

Paolo Sciunnach, insegnante
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Oltremare - La terra trema
Sui muri del mio appartamento telavivese c’è una sottile crepa, come un’onda che percorre tutto l’appartamento da sud a nord. Al momento di prendere in affitto la casa, chiesi ai vicini se è cosa di cui preoccuparsi, e la risposta fu che di quelle crepe ce ne sono ad ogni piano di ogni palazzo di Tel Aviv costruito negli anni Cinquanta e Sessanta, e sono ancora tutti in piedi. I vicini non avevano interessi particolari che io affittassi o meno. E se va bene a loro che son qui da trent’anni, andrà bene anche a me, e speruma bìn, come si dice a Torino.

Daniela Fubini, Tel Aviv
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In cornice - Arte contemporanea
Un paradosso: l’arte contemporanea focalizza oggi l’interesse dei collezionisti, ma l’atteggiamento prevalente verso quella antica (che si vende a prezzi stracciati), è molto più rispettoso di quello di un secolo e mezzo fa, quando invece l’arte contemporanea interessava solo a piccole elites. Basta girare per i centri delle maggiori città italiane per rendersi conto della validità di questo paradosso.

Daniele Liberanome, critico d'arte
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Tea for two - Terre promesse
Quando penso a me stessa (cosa che, a causa di un orribile narcisismo di ritorno, accade assai spesso) mi rendo conto di essere molto ebrea. In particolare lo sono, perché aspiro ad un altro luogo. Il popolo ebraico per anni è vissuto con l'idea di una terra perfetta nella quale sarebbe tornato prima o poi. L'ha arredata di etica e vasi colmi di fiori e l'ha lastricata di buone intenzioni. La nostra è una religione molto umana; tanto da seguire un percorso umanissimo: ad un certo punto il vagheggiamento romantico cede il posto ad una forza sconosciuta che porta alla realizzazione di quel medesimo vagheggiamento

Rachel Silvera, studentessa
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