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Elia Richetti,
presidente
dell'Assemblea
rabbinica
italiana
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L’atteggiamento di Yosèf verso i suoi
fratelli ci può apparire sconcertante: dopo tanti anni di forzata
distanza, sembra faccia di tutto per umiliarli e terrorizzarli. Perfino
Esàw si era comportato meglio nei confronti di Yaakòv: dopo ciò che era
successo fra di loro, a ventott’anni di distanza gli era corso incontro
e lo aveva abbracciato. Perché Yosèf, sempre definito “tzaddìk”, si
comporta in maniera così riprovevole?
In realtà, c’è una differenza sostanziale fra i due episodi: Esàw
abbraccia suo fratello dopo che ne ha visto l’umiltà e la
disponibilità, i fratelli di Yosèf giungono a lui in atteggiamento
assai diverso, quello di chi tratta da pari a pari, di qua il grano, di
là i soldi. Yosèf deve valutare qual è l’atteggiamento dei suoi
fratelli: se sono, nonostante la minaccia di omicidio e la vendita,
ancora degni del nome di ebrei, se cioè si rendono conto che D. agisce
nel mondo ma al contempo ognuno è responsabile delle proprie azioni.
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Sergio
Della Pergola,
Università
Ebraica
Di Gerusalemme
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"Se gli accordi si giudicano per il modo in
cui vengono percepiti da coloro che cercano di impedirli, la reazione
di Netanyahu conferma l'importanza di quello raggiunto a Ginevra.
Israele ha avuto sinora, nelle vicende iraniane, qualcosa di molto
simile a un diritto di veto e teme di averlo perduto". Con queste
parole Sergio Romano commentava lunedì sul Corriere i risultati del
compromesso fra i P5+1 e l'Iran sul programma nucleare e sulle
sanzioni. Ossia, senza imbellettamenti, una decisione internazionale
quanto più dispiace a Israele, tanto più favorisce l'armoniosa
convivenza tra i popoli. L'ormai ex paese-canaglia incassa il consenso
al diritto di arricchire uranio, utilizzabile un giorno contro Israele
o contro qualche altro stato che a Ginevra non era rappresentato. Ma la
smania di riprendere i rapporti commerciali con l'Iran è più forte. La
sostenibilità del nuovo accordo dipende esclusivamente dalla misura in
cui il regime di Khamenei ferocemente antidemocratico, antiamericano e
antiisraeliano vorrà concedere controlli esterni sui propri impianti.
C'è chi mente sapendo di mentire e c'è chi è ansioso di bere le
menzogne, anteponendo la fame di profitto a un minimo di decenza etica.
Con i suoi patetici sorrisi dentati e abbracci con pacche, l'incontro
di Ginevra è stato mal concepito e mal condotto, tanto che perfino i
più accaniti critici di Netanyahu oggi ritengono la sua posizione più
coerente rispetto a quella dalle potenze firmatarie. Il danno è fatto,
si tratta ora di minimizzarlo con l'uso sapiente della politica.
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ROMA - Si presenta alle 17.30, al Palazzo di
Santa Chiara, l'ultimo libro di Andrea Maori dal titolo “Ebraismo:
ricostruire dalle macerie”. Con l'autore intervengono Silvia Antonucci,
Marta Brachini, Giuseppe Rippa, Silvia Pergameno. A moderare gli
interventi Elena Lattes. L'iniziativa è promossa dalla Nuova
Associazione Amici di Quaderni Radicali.
TRIESTE - In occasione del primo centenario dalla nascita di Rav Paolo
Shaul Nissim e di sua moglie Ada Levi Nissim la Comunità ebraica di
Trieste si prepara ad accogliere le testimonianze dei figli Daniele
Lea. L'appuntamento è alle 17 al Museo ebraico Carlo e Vera Wagner.
Nell'occasione sarà anche proiettato un dvd in ricordo di Ada Nissim.
Seguirà l'accensione della chanukkiah in piazza Giotti con rav Ariel
Haddad e rav Eli David Borenstein.
ROMA - Alle 18.30, al Centro Pitigliani, si parlerà di Memoria e di
testimonianza attraverso la poesia. Con il giornalista Roberto Olla
interverranno Francesca Farina e Roberto Piperno.
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"Guardare in faccia
il nostro futuro" |
“Per guardare in faccia il passato è
necessario applicarsi allo studio e sviluppare capacità di analisi e di
critica. Per guardare in faccia il futuro le stesse qualità non sono
sufficienti, ne occorrono anche altre molto più rare, come dimostra il
fatto che nessuno, neanche i più grandi specialisti, può vantarsi di
aver previsto, solo cinque anni fa, le condizioni nelle quali
attualmente si trova il mondo”. Lo scrive il presidente dell’Unione
delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna in apertura del numero
di dicembre di Pagine Ebraiche, attualmente in distribuzione.
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Voci a confronto
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“Elinor contro i rabbini: mio figlio non
sarà circonciso”. Così Repubblica titola la storia a firma del
corrispondente da Gerusalemme Fabio Scuto che racconta la vicenda di
una madre che non vuole far circoncidere il figlio in disaccordo con il
padre, mentre la Knesset si prepara a discutere l’introduzione delle
unioni civili. In Italia la Gazzetta dello Sport denuncia come le curve
degli stadi siano ostaggio dei movimenti di estrema destra. Militanti
di estrema destra hanno partecipato anche alle manifestazioni a Roma
per protestare contro la decadenza da senatore dell’ex premier Silvio
Berlusconi (Messaggero Roma). Ancora sul quotidiano romano, un
approfondimento sulla catacomba ebraica sotto il quartiere di
Monteverde. Il giovane regista Claudio Giovannesi firma un documentario
dedicato a Wolf Murmelstein, figlio del rabbino Benjamin Murmelstein,
accusato e poi assolto dall’accusa di collaborazionismo, che ne ha però
segnato l’esistenza. Murmelstein è stato anche protagonista della
pellicola di Claude Lanznan “L’ultimo degli ingiusti” in anteprima
all’ultimo festival di Cannes (Stampa). Sul Corriere un approfondimento
su business e finanza secondo i dettami della legge islamica, al centro
di una conferenza in corso a Dubai.
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Provvedimenti antinegazionismo
Un coro a molte voci |
Il dossier raccolto dalla redazione circa il
denso dibattito a proposito dei provvedimenti antinegazionismo che vede
protagonisti storici, intellettuali e giuristi.
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chanukkah
5774
Luci
nelle piazze d'Italia
L’Italia
si riempie della luce di Chanukkah. Brillano nelle case, brillano nelle
piazze le fiammelle accese per celebrare la prima sera della festa che
dura otto giorni e si concluderà nella giornata del 5 dicembre.
A Roma, celebrazioni che si sono svolte nella residenza
dell'ambasciatore di Israele, Naor Gilon, alla presenza, tra gli altri,
del rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni e del presidente dell’Unione
delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna. Sempre nella Capitale,
ormai tradizionale è l'accensione della chanukkiah
di piazza Barberini che ha raccolto l'interesse dei cittadini romani,
tra sufganyiot e canti in un'iniziativa organizzata dal movimento
chassidico Chabad-Lubavitch.
Accensione in strada organizzata dai Chabad anche a Milano, nella
centralissima piazza San Carlo a pochi passi dal Duomo. A partecipare
tra gli altri il sindaco Giuliano Pisapia e l’assessore alle Scuole del
Comune Francesco Cappelli, il rabbino capo Alfonso Arbib, il
vicepresidente UCEI Roberto Jarach, il presidente della Comunità Walker
Meghnagi: a condurre l’evento rav
Levi Hazan. Dopo l’accensione balli e dolci, per la gioia dei bambini
presenti e anche di tanti adulti.
A Firenze prima accensione sotto il porticato della sinagoga, in una
cerimonia condotta dal rabbino capo Joseph Levi e, a seguire, grande
festa dei ragazzi del Talmud Torah . Oggi un nuovo appuntamento con
performance artistica della Balagan Cafè Orkestar, che si esibirà dopo
la seconda accensione.
Festa
in famiglia a Trieste. Il coro della Scuola Primaria, assieme ai più
grandi della Scuola per l'Infanzia, ha cantato per amici e parenti
nella sala grande del Tempio Maggiore. Il tradizionale concerto si
ripete di anno in anno ed è atteso anche da chi, più grande, frequenta
ora le scuole medie. C'erano infatti tra il pubblico anche tanti
ex-allievi che hanno colto così l'occasione per rivedere i compagni più
piccoli e i morim (maestri) di un tempo.
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medio
oriente
Luce
e scienza oltre le diffidenze
Con
l’accensione del primo lume di Channukah, un progetto per dare “luce”
ai scienziati mediorientali nomina un nuovo vicepresidente, il fisico
israeliano Eliezer Rabinovici. L’organizzazione Sesame
(Synchrotron-light for Experimental Science and Applications in the
Middle East – nella foto, l’immagine del Centro di ricerca vicino ad
Amman, Giordania), che raccoglie scienziati da tutto il Medio Oriente,
da Israele all’Iran, dall’Egitto al Pakistan, ha nominato Rabinovici
alla vicepresidenza. Il progetto, di cui aveva parlato su queste pagine
la giornalista Daniela Ovadia, punta a realizzare una sorgente di luce
di sincrotrone in Giordania, il primo della regione, strumento dedicato
alle scienze sperimentali.
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DafDaf
Chanukkah
+ Thanksgiving
Sull’ultimo
numero di DafDaf, il 39, in distribuzione in questi giorni, la
foodblogger e fotografa Benedetta Jasmine Guetta, del sito labna.it, ha
spiegato ai piccoli lettori come preparare una challah che integra, a
partire dagli ingredienti, l’occasione rara che unisce Chanukkah a
Thanksgiving, creando Thanksgivukkah, la buffa parola tanto di moda in
questi giorni, soprattutto negli States.
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Setirot
- Educare alla Memoria |
Anna
e Michele Sarfatti pubblicano da Mondadori una storia a strisce,
delicatissima e storiograficamente ineccepibile, dedicata all’infanzia,
“L’albero della memoria. La Shoah raccontata ai bambini”. Non per nulla
Anna è una esperta pedagoga e Michele il direttore del Cdec (Centro di
documentazione ebraica contemporanea). Contemporaneamente Gariwo e il
Comune di Milano coinvolgono migliaia di bambini tra i 9 e i 12 anni –
fine elementari e inizio medie – attraverso il Gioco dei Giusti e il
fumetto che lo accompagna, con lo scopo di insegnare che cosa siano e
quanto siano importanti la scelta e la responsabilità individuale. .
Stefano Jesurum, giornalista
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Time
out - La nostra luce |
La
festa di Chanukkah è tra quelle che ancora oggi hanno un significato
decisamente attuale. I greci, a differenza di quanto fecero altri
popoli nella storia, non tentarono di sterminare il popolo ebraico
fisicamente, ma di annientarlo spiritualmente, vietando lo studio della
Torah e la pratica delle mitzvot. La loro volontà non era quella di
uccidere gli ebrei, ma quella di distruggere l'ebraismo. Non quindi
attraverso la violenza, ma cercando di attrarli verso usi e costumi che
parevano appartenere all'intera società e con cui non ci si poteva non
identificare.
Daniel Funaro
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